La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

giovedì 23 gennaio 2025

Ennesima tragedia sulla S.S.106: anziana donna travolta e uccisa, traffico paralizzato per ore


L'incubo continua: nuova vittima sulla S.S.106 mentre la politica pensa al Ponte sullo Stretto

ENNESIMA TRAGEDIA SULLA S.S.106: ANZIANA DONNA TRAVOLTA E UCCISA, TRAFFICO PARALIZZATO PER ORE

ANCORA SANGUE SULLA FAMIGERATA E TRISTEMENTE NOTA "STRADA DELLA MORTE" IN CALABRIA, CRESCE LA RABBIA DEI CITTADINI. BASTAVITTIME DENUNCIA L’IMMOBILISMO DI ANAS SPA.

 

Un nuovo lutto si è abbattuto sulla famigerata Statale 106, in contrada Amica, frazione di Corigliano-Rossano (CS). Stamattina, intorno alle 6:30, Brunetti Bombina, 85 anni, è stata travolta e uccisa da un veicolo. L’anziana donna, molto conosciuta e stimata e lascia nel dolore un figlio disabile.

L’ennesimo incidente mortale sulla SS106 ha provocato sdegno e rabbia nella comunità locale. “Zia Pupetta”, come era affettuosamente chiamata, era una donna semplice che ogni giorno compiva lo stesso gesto, quello di andare a comprare il cornetto per il figlio. Un gesto di ordinaria quotidianità che si è trasformato in una tragedia.

Il tratto di strada dove si è verificato l’incidente è tristemente noto per la sua pericolosità. Negli ultimi mesi, in meno di 500 metri, hanno perso la vita altre due persone: Maria Rosa Boccuti di 40 anni e Umberto Graziano di 39 anni. Questo trend letale non può essere considerato una semplice “coincidenza”. Al contrario, dovrebbe costringere l'Anas Spa a riflettere e ad attivarsi con urgenza per apportare modifiche strutturali e miglioramenti alla sicurezza stradale, ma purtroppo assistiamo a un immobilismo sconcertante.

Il caos scaturito dall'incidente ha paralizzato il traffico, creando una situazione insostenibile. Per circa 4 ore centinaia di studenti bloccati negli autobus, veicoli incolonnati per chilometri, e nessuna via alternativa per il traffico pesante: una realtà che mette in luce l'inadeguatezza delle infrastrutture stradali. Inoltre, segnalazioni quotidiane come quella ricevuta oggi dalla nostra O.d.V. relativa ad un gregge di pecore sulla Statale 106, intorno alle 12:00 presso lo svincolo di Cirò, in provincia di Crotone, amplificano il senso di pericolo e disagio che gli automobilisti sono costretti a vivere.

A questo punto ci si deve interrogare: è davvero giustificabile investire 14 miliardi di euro per un'opera come il Ponte sullo Stretto, mentre l'ammodernamento della Statale 106, una necessità fondamentale per la Calabria, viene sistematicamente ignorato? Le istituzioni devono rendere conto della reale situazione che affligge i cittadini: quante altre vite dovranno essere sacrificate prima che venga intrapresa un'azione decisiva?

È tempo che la politica dimostri un impegno concreto: rispondendo con interventi tangibili per convertire la Statale 106 in una strada sicura. Non possiamo più permettere che il costo di queste vite venga ignorato. La nostra Organizzazione si unisce nel cordoglio alla famiglia di Brunetti Bombina e a tutti coloro che piangono la tragica perdita di una vita preziosa.

Non dimenticheremo queste vittime, il loro sacrificio non potrà passare inascoltato. La "strada della morte" non rappresenta solo una serie di tragici eventi, ma una vera e propria Strage di Stato che interroga la coscienza di ogni cittadino e respinge il silenzio complice di chi ferma il potere di cambiare. È ora di agire, è ora di rendere la sicurezza stradale una priorità condivisa da tutti.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 23 gennaio 2025

venerdì 17 gennaio 2025

Bastavittime106 ringrazia la DIA in azione contro le infiltrazioni mafiose sui cantieri della Nuova S.S.106

 

L'Organizzazione esprime fiducia nella Magistratura e ribadisce l'impegno per infrastrutture sicure.

BASTAVITTIME106 RINGRAZIA LA DIA IN AZIONE CONTRO LE INFILTRAZIONI MAFIOSE SUI CANTIERI DELLA NUOVA S.S.106

OPERAZIONE DELLA DIA DI CATANZARO: SEI ARRESTI E SEQUESTRI PER ESTORSIONI E CORRUZIONE NEI LAVORI DEL TERZO MEGALOTTO.

Nella mattinata del 17 gennaio 2025, la Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Catanzaro, con il coordinamento della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, ha portato a termine un'importante operazione contro le infiltrazioni mafiose legate ai lavori del “Terzo Megalotto” della Strada Statale 106. Sei persone sono state arrestate con accuse di estorsione aggravata da metodo mafioso e istigazione alla corruzione. L’inchiesta ha preso avvio dalla denuncia di un imprenditore, vittima di una richiesta estorsiva pari al 3% di un appalto pubblico da 5 milioni di euro, ovvero 150.000 euro.

Le indagini hanno fatto luce su un sistema di estorsioni basato su sovrafatturazioni da parte di aziende colluse, i cui proventi venivano canalizzati verso la cosca ‘ndranghetista Abbruzzese. Un altro episodio emerso riguarda un tentativo di corruzione: un indagato avrebbe offerto 20.000 euro a un capocantiere per falsificare certificati sui lavori. Oltre agli arresti, sono stati sequestrati tre aziende coinvolte nelle attività illecite.

LA PREOCCUPAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO

Il Consiglio Direttivo dell'Organizzazione di Volontariato "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" ha accolto con preoccupazione la notizia degli arresti. L'Organizzazione ribadisce piena fiducia nella Magistratura e nelle autorità inquirenti, ma sottolinea il duplice impegno che la contraddistingue: da un lato, pretendere l'ammodernamento della tristemente nota “strada della morte” in Calabria; dall'altro, garantire che le infrastrutture siano realizzate in modo sicuro ed efficiente.

Da tempo, l’Organizzazione denuncia ritardi e criticità nella realizzazione del Terzo Megalotto. In particolare, ha evidenziato possibili inesattezze negli stati di avanzamento comunicati da Anas Spa e dubbi legati agli espropri di terreni, con un caso emblematico che ha visto l’Avv. Rinaldo Chidichimo ricevere 1.884.048,33 euro per oltre 69.000 mq di terreni espropriati o occupati temporaneamente.

CRITICITÀ NELL'AVANZAMENTO DEI LAVORI

Tra le preoccupazioni principali, l’Organizzazione ha segnalato possibili ritardi significativi nella costruzione delle gallerie artificiali e naturali, oltre a problematiche irrisolte riguardanti una frana a Roseto Capo Spulico. Ha inoltre denunciato lo stato di degrado di diversi manufatti prefabbricati acquistati per l’opera, ora caratterizzati da ferri arrugginiti e condizioni che appaiono precarie.

Un ulteriore punto di allarme riguarda la cessazione improvvisa del rapporto di collaborazione tra la multinazionale del cemento impegnata nei lavori Sirjo SCpA, società controllata del Gruppo Webuild SpA, e la Geoservice Srl, responsabile dell’analisi dei materiali utilizzati. Questo silenzio, che perdura da marzo 2024, solleva interrogativi sulla corretta costruzione dell’infrastruttura e sulla trasparenza delle operazioni.

L'APPELLO ALLA MAGISTRATURA E ALLE AUTORITÀ

Il Consiglio Direttivo rinnova l'auspicio che le indagini possano chiarire ogni aspetto e garantire che i lavori del Terzo Megalotto proseguano nel rispetto della legalità e della sicurezza. L'obiettivo è consegnare ai calabresi un’infrastruttura moderna, sicura e libera da contaminazioni mafiose, riducendo al minimo i ritardi accumulati.

L'Organizzazione ribadisce il proprio impegno a vigilare sull’andamento dei lavori e a denunciare ogni anomalia, affermando che solo attraverso un'opera di trasparenza e legalità sarà possibile trasformare la S.S. 106 da simbolo di tragedie a strada del progresso per la Calabria.

 

Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 17 gennaio 2025