La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

giovedì 28 maggio 2015

Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto: le ragioni per cui non parte sono solo politiche




Ha avuto luogo lo scorso martedì mattina a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture, l’incontro tra il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Ing. Fabio Pugliese e l’Ing. Eugenio Finocchiaro della Struttura Tecnica di Missione.

Nel corso dell’incontro, avvenuto tra le 10:30 e le 12:15 di martedì 26 maggio, è stato affrontato ogni aspetto relativo all’iter procedurale del 3° Megalotto della S.S.106 ed alla fine il Presidente della Nostra Associazione ha voluto donare all’Ing. Finocchiaro una copia del libro “Chi è Stato? – un racconto inchiesta sulla strada Statale 106”, ovvero il primo libro sulla famigerata “strada della morte” con la dedica "All'Ing. Finocchiaro con la speranza che questo libro possa far cancellare ogni valutazione politica-economica o di altra natura per far prevalere il buon senso e soprattutto la memoria delle vittime della S.S.106 in Calabria che deve essere onorata nel rispetto assoluto delle Famiglie e dell'interesse generale del Paese".

«Il confronto serio e pacato avuto – dichiara Fabio Pugliese – con l’Ingegnere Finocchiaro mi ha aiutato a capire ancora meglio le difficoltà relative all’approvazione del progetto del 3° Megalotto della S.S.106 in Calabria che sono, è bene sottolinearlo chiaramente, tutte solo e soltanto di natura politica perché di tecnico non c’è nulla da eccepire ad una opera importante e ben realizzata anche grazie al contributo dei Ministeri, dei sindaci e della Regione Calabria».

«La Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto – continua Pugliese – oggi aspetta solo di essere avviata e ciò deve accadere al più presto. Tuttavia affinché ciò accada debbono verificarsi due importanti condizioni: 1) che nasca in alcuni amministratori l’orgoglio di essere dei calabresi capaci di poter divenire protagonisti di un cambiamento storico epocale per la nostra regione che può ambire ad ottenere la realizzazione di una infrastruttura importantissima per l’interesse generale; 2) che nessuno decida di non dare il massimo adagiandosi oppure ritenendo che anche un dettaglio possa essere ininfluente: perché non è così!»

«Rispetto a ciò – afferma Pugliese – se vogliamo veramente questa opera dobbiamo dimostrarlo tutti con i fatti ed assumendoci ognuno le proprie responsabilità: la Regione Calabria (maggioranza ed opposizione), lo ha già fatto con un ordine del giorno congiunto in cui chiede al Governo l’avvio urgente dei lavori (22 aprile 2015) ed è un fatto; i Sindaci dell’alto jonio possono approvare una delibera che ha lo stesso valore formale dell’ordine del giorno di Regione Calabria ed affida alla richiesta di avvio urgente dei lavori un significato ancora più forte perché proviene, appunto, dai territori interessati; i parlamentari calabresi possono lavorare per esercitare le giuste pressioni che sono necessarie affinché l’opera sia avviata al più presto».

«Se ciò accadrà – conclude Pugliese – e, quindi, si andrà a delineare un quadro formale e per iscritto di quelle che sono le volontà di tutti gli attori che possono e debbono convergere sulla necessità che i lavori partano al più presto e, quindi, che l’opera sia approvata mediante una delibera già al prossimo CIPE; bene solo se ciò accadrà ed accadrà adesso, riusciremo ad ottenere ciò che vogliamo. Ovviamente, la Nostra Associazione ci spera, ovviamente noi abbiamo fatto il possibile affinché ciò accadesse! È tutto scritto, è tutto evidente…».

sabato 23 maggio 2015

Pippo Franco è Socio Sostenitore dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”




Il noto artista Pippo Franco è stato insignito con il riconoscimento di Socio Sostenitore dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ed afferma: «Sostengo idealmente una Associazione che difende il valore della vita». Pugliese: «Grande soddisfazione perché da oggi la nostra Associazione ha un ottimo sostenitore».

È avvenuto ieri, nella bellissima cornice del B&B Palazzo Madeo nel borgo antico di Crosia (CS), una residenza d’Epoca del ‘600 ristrutturato nel rispetto assoluto della sua identità, la nomina a Socio Sostenitore dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” del noto artista cabarettista Pippo Franco (vero nome Francesco Pippo).

La tessera di Socio Sostenitore viene attribuita dalla Nostra Associazione a tutti i non iscritti (o gli iscritti), che, in modo particolare ed attraverso una qualsiasi forma di donazione o di sostegno (economico, ideale e non), portano avanti la causa dell’ammodernamento e della messa in sicurezza subito della strada Statale 106 jonica in Calabria.

A Pippo Franco è toccata la Tessera n.002 del 2015 che gli è stata consegnata dal Sindaco di Crosia Avv. Antonio Russo alla presenza del Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Ing. Fabio Pugliese che gli ha poi donato una copia del suo libro “Chi è Stato?”, un racconto-inchiesta sulla S.S.106 ed un adesivo del Gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” e di Giuseppe Tordo, noto gioielliere di Crosia e Socio Onorario iscritto alla Nostra Associazione.

Durante la cerimonia in cui a Pippo Franco è stata conferita l’onorificenza di Socio Sostenitore dell’Associazione è avvenuto anche un collegamento telefonico con la nota trasmissione “Tutto a Posto” condotta da Oscar e quelli di Jureca su Cometa Radio Calabria. Venti minuti di intervento in cui Pippo Franco ha parlato di S.S.106 ma anche di Calabria, di Pitagora, dei suoi impegni artistici,  e della sua presenza a Crosia dove è venuto per uno spettacolo che avrà luogo questa sera alle ore 22:00 ma, soprattutto, per assistere e partecipare al 28° Anniversario dell’Apparizione della Madonna della Pietà di Crosia.

Pippo Franco, sulla nomina di Socio Sostenitore, ha affermato di essere «contento di sostenere idealmente una Associazione che difende il valore della vita» mentre il Presidente Pugliese ha espresso «grande soddisfazione perché da oggi l’Associazione che ho l’onore e l’onere di presiedere ha un ottimo sostenitore, un grandissimo artista ma, soprattutto, un grandissimo uomo che crede fortemente negli essere umani e nell’amore esattamente come noi, volontari di una Associazione che anche grazie al suo contributo, ne sono certo, contribuirà a cambiare la storia della “strada della morte” e magari la farà diventare presto una strada di speranza e di vita».

venerdì 22 maggio 2015

Inquietanti i silenzi dei sindaci dell’alto jonio sulla nuova S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha apprezzato la proposta che il presidente Ing. Fabio Pugliese ha rivolto nei giorni scorsi ai sindaci dell’Alto Jonio cosentino invitandoli ad approvare una delibera congiunta di consiglio (o di giunta), attraverso cui – formalmente ed istituzionalmente – i primi cittadini richiedono al Presidnete del Consiglio ed al CIPE (quindi, al Governo), l’avvio urgente dei lavori per il 3° Megalotto sulla S.S.106 tra Sibari e Roseto.

È viva e fondata la preoccupazione che ci siano dei sindaci che non vogliono l’avvio urgente di un lavoro che di fatto è pronto per essere cantierato e che aspetta solo e soltanto una delibera CIPE che ne ratifichi appunto, l’esecuzione immediata. Se questo fosse vero ci ritroveremmo di fronte ad alcuni primi cittadini che non vogliono l’avvio immediato dell’opera così come è (cioè come loro hanno deciso che fosse in sede di Conferenza dei Servizi), e che pretendono “paglia per cento cavalli” ma, soprattutto, che non sono probabilmente del tutto coscienti delle gravissime responsabilità che con il loro agire si assumono nei confronti dell’intera comunità calabrese.

La Nostra Associazione ritiene pertanto inquietante il silenzio assordante dei sindaci dell’Alto Jonio rispetto alla proposta della Delibera avanzata dal presidente Pugliese ed è convinta che di fronte ad una proposta che consideriamo di buon senso e di facilissima attuazione non servano le parole di chi sostiene la fuorviante inutilità di questo atto ma servono i fatti: parole scritte nero su bianco che possano sgombrare il campo dalle voci insistenti che percorrono ormai da settimane i corridoi del Ministero delle Infrastrutture circa, appunto, l’operato ed i desiderata di alcuni sindaci dell’Alto Jonio che vorrebbero rallentare l’avvio dell’opera per ottenere il possibile e l’impossibile.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto:

-         Si unisce al Presidente Ing. Fabio Pugliese nell’invitare i sindaci dell’alto jonio a dar vita ad un atto formale e di alto rilievo istituzionale: una Delibera di Giunta o, preferibilmente di Consiglio in cui tutti i Comuni dell’alto jonio cosentino chiedono formalmente al Governo di approvare URGENTEMENTE la Delibera CIPE per l’avvio immediato dei lavori del 3° Megalotto tra Sibari e Roseto;

-         Invita i sindaci a scegliere un Comune capofila che provvede all’invio (per conto di tutti) delle Delibere al Presidente del Consiglio ed Segretario del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) affinchè si determinino formalmente ed istituzionalmente ad avviare al più presto i lavori della Nuova S.S.106 nell’alto ionio.

È evidente, infine, che il protrarsi di questo silenzio inquietante e, soprattutto, dell’inerzia con cui i sindaci dell’alto jonio assistono alle vicende relative all’ammodernamento del 3° Megalotto non lascerà indifferente la Nostra Associazione che non esiterà a ribadire le proprie posizioni riguardo all’incomprensibili atteggiamento dei primi cittadini che da Sibari a Roseto vorremmo vedere determinati con i fatti nel volere l’avvio urgente dei lavori della Nuova S.S.106.

lunedì 18 maggio 2015

I sindaci dell’alto jonio chiedano con una delibera l’inizio dei lavori per la nuova S.S.106




In queste ultime settimane il sottoscritto è letteralmente preso d’assalto dalle innumerevoli e-mail, telefonate ecc. di cittadini dell’alto jonio (e non solo), che chiedono con insistenza lo stato dell’arte sulla Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto.

Come tutti sanno si tratta di un lavoro di 1,5 miliardi di euro previsto ormai nel DEF (Documento di Economia e Finanza 2015), che ha le coperture per la realizzazione del primo stralcio (1 miliardo di euro), e riceverà la restante parte dai 6,1 miliardi di euro che sempre nel DEF sono stati previsti per la S.S.106 in Calabria nei prossimi tre anni.

Tutti sanno, inoltre, che questo progetto, dopo la conferenza dei servizi aperta nel 2004 e chiusa il 28 luglio del 2014 (dieci lunghissimi anni), è stato sottoposto al possibile ed all’impossibile prima di approdare al CIPE nel febbraio 2015 dove langue in attesa di una banalissima delibera che dovrà formalmente avviare un’opera storica per l’intera Calabria.

In questo clima, il sottoscritto, non può nascondere ciò che sta accadendo… Perché è giusto che tutti i calabresi sappiano.

Il 3° Megalotto della S.S.106 – come ho detto – è fermo al CIPE anche perché sul progetto sono due le scuole di pensiero:

La prima: chi – come l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ed un non trascurabile numero di calabresi – vuole immediatamente l’avvio dei lavori della Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto poiché conosce il progetto nei minimi dettagli e ritiene che esso sia pronto per essere realizzato in quanto ha subito già troppi ritardi ed è, inoltre, lo stesso ed identico progetto (quindi è totalmente inalterato), concordato anche dai sindaci dell’alto jonio in sede di conferenza dei servizi (incontri bilaterali con Anas inclusi), dello scorso luglio;

La seconda: chi – come alcuni ambienti vicini al nuovo Ministro Delrio – vorrebbe temporeggiare ed inviare il progetto al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con le scuse e le ragioni più improbabili semplicemente per perdere tempo nella speranza che magari possa accadere qualcosa (qualsiasi cosa!), tale da far destinare il “malloppo” previsto per la Nuova S.S.106 nell’alto jonio verso chissà quale altri lidi.

Quest’ultima ipotesi è senza ombra di dubbio sciagurata ma è anche la più sensata se l’idea è quella di perdere tempo inutile (altro tempo ancora!), togliendo ai calabresi un’infrastruttura necessaria ed importante. Ora spiego il perché.

Tanto per cominciare in base al Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE), l’Anas Spa – che nell’ambito dell’Opera è il Proponente – può tranquillamente chiedere la Delibera CIPE relativa alla Nuova S.S.106 senza dover assolutamente ricorrere al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Quindi la domanda nasce spontanea: perché farlo? E poi ancora: perché farlo solo per la Nuova S.S.106?

Inoltre c’è un altro problema (di carattere politico e procedurale): nel caso si optasse per questa seconda ipotesi il neo Ministro Delrio dovrebbe chiedere al Presidente dell’Anas Spa di inviare l’opera al C.S. dei Lavori P. Però il Presidente dell’Anas Spa oggi è dimissionario… In più, come se non bastasse, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che va di domenica in televisione annunciando presto la nomina del nuovo Presidente di Anas Spa è alle prese con il neo Ministro Delrio che, proprio sulla nomina di questa figura, ha idee totalmente divergenti dal Premier.

Pertanto anche se oggi venisse designato il nuovo Presidente Anas Spa, date le incombenze che quest’ultimo si troverebbe sul groppone, ad oggi dobbiamo rassegnarci all’idea che questa opera semmai venisse deciso di inviarla al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sarà avviata non prima – volendo essere ottimisti – del 2018. Sempre se non cade il governo, non sarà nominato un altro nuovo Ministro alle Infrastrutture e non saranno dirottate queste risorse altrove.

Allora quale può essere una soluzione (se esiste…)?

Una buona soluzione potrebbe essere la seguente: i calabresi potrebbero, per una volta, rimboccarsi le maniche e lavorare duro, determinandosi, per ottenere qualcosa che di fatto gli spetta.

Come?

Chiedendo ai sindaci dell’alto jonio di fare un atto formale e di alto rilievo istituzionale: una Delibera di Giunta o, preferibilmente di Consiglio in cui tutti i Comuni dell’alto jonio cosentino chiedono formalmente al Governo di approvare la Delibera CIPE per l’avvio immediato dei lavori del 3° Megalotto tra Sibari e Roseto.

Scelgano un Comune capofila che provvede all’invio (per conto di tutti) delle Delibere al Presidente del Consiglio ed Segretario del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) e si determinino formalmente ed istituzionalmente (con carta scritta), affinché si possa uscire in fretta dalla palude in cui siamo finiti.

Anche perché una Delibera non costa nulla… Però è un atto istituzionale e formale pesantissimo che non lascerà di certo indifferente il Governo.

Sono certo che Giovanni Papasso, Franco Mundo, Paolo Montalti, Antonio Carlomagno, Leonardo Valente, Salvatore Aurelio, Antonio Ciminelli e Rosanna Mazzia dopo aver fatto tanto non si perdano di certo in un bicchiere d’acqua….

Perché è evidente che fare è molto più importante che non fare una Delibera….Quanto meno ci permette di non avere dubbi rispetto al fatto che se domani qualcosa dovesse andar storto nell’ultimo centimetro di questo difficile percorso i sindaci dell’alto jonio potrebbero dire (senza che nessuno possa metterlo in discussione), chiaro e forte di non aver davvero nessunissima responsabilità sull’accaduto.

Diversamente potremmo rimproverargli di aver assistito allo spettacolo (al di là delle parole che in questa complicata vicenda contano poco), senza aver fatto nulla.

Ora tocca a loro. Ora tocca ai sindaci: andate a prendere quello che ci spetta se lo volete veramente!



Ing. Fabio Pugliese
Presidente “Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

giovedì 14 maggio 2015

Pugliese: «Premiato l’impegno di tutti coloro i quali hanno operato con buona volontà»




S.S.106 È UN PROBLEMA CHE DEVE VEDERE UNITE LE FORZE CHE IN CALABRIA INTENDONO AFFRONTARE E RISOLVERE UN PROBLEMA CHE FRENA SVILUPPO E PROGRESSO PER L’INTERA REGIONE. L’INTERROGAZIONE PRESENTATA IN PARLAMENTO EUROPEO DA ELEONORA FORENZA È UNA VITTORIA DI TUTTI. È MOLTO IMPORTANTE ALIMENTARE E NON DISPERDERE QUESTA UNIONE.

L’interrogazione presentata dalla parlamentare europea Eleonora Forenza (“L'Altra Europa con Tsipras GUE NGL”), ha suscitato le reazioni dell’Ing. Fabio Pugliese Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che ritiene senza mezzi termini quanto accaduto «un fatto d’importanza rilevante in un momento storico cruciale per la Calabria jonica calabrese».

«C’è nei fatti – dichiara Pugliese – una rinata consapevolezza nella gente rispetto alla necessità di dover capovolgere la nostra collocazione all’interno dell’Italia, dell’Europa e della stessa Calabria. Mai come oggi, sulla jonica calabrese, nascono unioni che vanno al di là delle ideologie e dei contrasti storici e campanilistici e puntano sull’unità per superare i problemi atavici che hanno frenato complessivamente lo sviluppo ed il progresso del nostro territorio».

«Questo processo di aggregazione delle “buone volontà” – continua Pugliese – deve continuare, deve allargarsi e deve essere sempre alimentata poiché senza è difficile per ognuno, singolarmente, poter cambiare in meglio ed in modo significativo le sorti dell’intera comunità calabrese guardando, appunto, in modo unitario e determinato, all’ottenimento dell’interesse squisitamente generale».

«La Nostra Associazione – continua Pugliese – è fiera di questo risultato che nasce grazie al contributo di tutti: del mondo delle Associazioni che da Reggio Calabria (“Amici di Raffaele Caserta”, “ANCADIC Onlus” e “Comitato Spontaneo Torrente Oliveto”), a Cosenza passando per Catanzaro (“Amici di Danilo”), uniti ai sindaci dei comuni che hanno approvato la Delibera per la S.S.106 redatta dal Prof. Francesco Russo (ordinario in Trasporto e Logistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria), ed hanno dato vita al Tavolo Permanente sulla S.S.106 a Rossano grazie all’idea del sindaco Giuseppe Antoniotti ed al contributo fondamentale di Guerino Nisticò, figlio del compianto Franco Nisticò indimenticabile Presidente del Comitato Pro-S.S.106 hanno formato una squadra formidabile fondata sulla forza della volontà e, soprattutto, sulla bontà di una idea e sulla giustezza di una causa che non può e non deve vederci divisi lungo la “strada della morte” da Rocca Imperiale fino a Reggio Calabria».

«La S.S.106 – conclude Pugliese – non è un problema di destra, di centro o di sinistra e non è un problema di Reggio Calabria oppure di Crotone. La S.S.106 innanzitutto è il problema dei problemi e poi è, soprattutto, un problema aperto agli uomini di buona volontà che vogliono, fortissimamente vogliono affrontarlo e risolverlo uniti superando divisioni di appartenenza territoriale, di opinione politica o di altro genere».

Rivoluzionaria l’interrogazione sulla S.S.106 presentata in Commissione Europea




L’INTERROGAZIONE SULLA S.S.106 PRESENTATA ALLA COMMISSIONE EUROPEA DALLA PARLAMENTARE ELEONORA FORENZA È RIVOLUAZIONARIA: FINALEMENTE I CALABRESI POTRANNO CAPIRE PER ISCRITTO LE RAGIONI PER LE QUALI LA S.S.106 SARÀ O MENO INCLUSA ALL’INTERNO DEL SISTEMA TEN T “CORE”. L’EUROPA, DA OGGI, POTRÀ CONOSCERE E VALUTARE LE RICHIESTE RELATIVE AD UNA IMPORTANTE E STRATEGICA ARTERIA VIARIA CALABRESE CHE FINO AD OGGI HA SEMPRE IGNORATO.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende sottolineare la straordinaria importanza che riveste l’interrogazione presentata dalla parlamentare europea Eleonora Forenza (“L'Altra Europa con Tsipras GUE NGL”), che ovviamente ringraziamo. Tale interrogazione – indirizzata alla Commissione Europea – prevede la richiesta di inclusione della S.S.106 nel tratto jonico calabrese all’interno della rete TEN T “core” (principale).

In pratica la Commissione Europea potrà accettare la richiesta di inclusione della S.S.106 jonica calabrese all’interno del sistema della rete dei trasporti europei detta “core” oppure potrebbe spiegare le ragioni per le quali non accoglierà tale richiesta ed il tutto avverrà naturalmente per iscritto. I calabresi, finamente, potranno conoscere la verità ed apprendere le ragioni per le quali l’Europa assumerà le proprie scelte.

Quanto accaduto rappresenta qualcosa di rivoluzionario: per la prima volta nella storia, infatti, la strada Statale 106 jonica calabrese entra nei palazzi della Commissione Europea con la precisa volontà di essere inclusa nel più importante sistema dei trasporti europei e, soprattutto, per la prima volta la Commissione Europea potrà analizzare e valutare una richiesta relativa ad una importante e strategica arteria viaria che certamente fino a ieri non conoscevano ed ignoravano.

L’Associazione sottolinea, inoltre, l’importanza fondamentale di poter ottenere l’inclusione della S.S.106 all’interno del sistema TEN T “core” poiché ciò permetterebbe l’accesso ai fondi comunitari previsti per le infrastrutture di trasporto per gli anni 2014 – 2020. Si tratta di miliardi di euro che miglioreranno l’accessibilità per il nostro territorio e favoriranno sviluppo sociale ed economico per la Calabria.

Infine, intendiamo ribadire che l’inclusione nel sistema TEN T “core” e, quindi, l’accesso alle risorse comunitarie per l’ammodernamento della strada Statale 106 in Calabria permetterebbe una più sicura mobilità, una riduzione drastrica dei sinistri, dei feriti e delle vittime nell’ambito di una arteria viaria famigerate e tristemente nota come la “strada della morte” e “la strada più pericolosa d’Italia”.

Eleonora Foenza presenta in Commissione Europea l’interrogazione sulla S.S.106




LA PARLAMENTARE EUROPEA ELEONORA FOENZA PRESENTA FORMALMENTE UNA INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA IN CUI CHIEDE LA INCLUSIONE DELLA S.S.106 NELLA RETE PRINCIPALE DEI TRASPORTI EUROPEI TEN T “CORE”.

È stata presentata formalmente in Commissione Europea mercoledì 13 maggio l’interrogazione a risposta scritta della pamentare Eleonora Foenza (del gruppo "L'Altra Europa con Tsipras/Gue/Ngl"), avente come oggetto l’inclusione della S.S.106 all’interno del sistema della rete dei trasporti europeo TEN T “core” (principale).

La Foenza nella sua interrogazione afferma che «è in atto un processo di abbandono del sistema dei trasporti della Calabria jonica» e ciò causa una riduzione drastica per «l’accessibilità dei passeggeri e delle merci»  spingendo i Comuni ad aprire «un confronto con gli interlocutori internazionali europei, nazionali e regionali, su cui attendono precise risposte».

La parlamentare europea fa notare nella sua interrogazione che «nelle reti europee TEN T, ed in particolare nella rete principale detta “core”, approvate con i regolamenti 19 Novembre 2013, dal Parlamento Europeo, è completamente esclusa la Calabria Jonica da tutti i sistemi modali di trasporto» e di come tale scelta «è in netto contrasto con la conclamata politica europea inclusiva, nonché con le condizioni di regione obiettivo 1 e convergenza» poiché nega ai territorio della jonica calabrese di poter ottenere «l’accesso ai fondi europei per le infrastrutture di trasporto, previsti nel MEF, approvato il 19 Novembre 2013».

La Foenza evidenzia come la richiesta di realizzare una infrastruttura lineare di tipo stradale «nasce da una Associazione di cittadini denominata "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106", e ha come allegati le delibere assunte da molti dei Comuni attraversati che hanno dato vita ad un tavolo permanente sulla S.S.106 con il comune di Rossano (provincia di Cosenza), capo guida» poiché «non risulta che la Regione Calabria abbia mai chiesto questo inserimento».

Infine, la parlamentare europea evidenzaia come «la richiesta diretta all’UE, nasce per sanare lo stato di grave abbandono, per quanto riguarda l’accessibilità, di tutto il territorio che va da Sibari a Reggio Calabria, non più accettabile come ampiamente dimostrato nei documenti europei di preparazione della rete core, e nel libro bianco 2011» e di come «l’accessibilità è condizione preliminare per qualunque sviluppo sociale ed economico» per chiedere, infine, alla Commissione Europea di «includere la Calabria Jonica nella rete TEN T “core”».

mercoledì 13 maggio 2015

Pugliese: «La riunione dei sindaci a Scandale è una iniziativa straordinaria».




Il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” l’Ing. Fabio Pugliese commenta l’esito della riunione che dei sindaci che si è svolta venerdì 7 maggio nella sala consiliare del comune di Scandale in provincia di Crotone.

«Nei giorni scorsi – afferma Pugliese – ho inviato alla stampa una riflessione amara circa l’incapacità di noi calabresi di perseguire uniti l’interesse generale dei nostri territori e della nostra regione. Siamo abili a criticare il Governo, l’Europa ecc. ma non riusciamo mai a fare un po’ di autocritica ed a rimboccarci le maniche per risolvere da soli i nostri problemi».

«Per questa ragione – continua Pugliese – trovo lodevole l’iniziativa di Scandale: perché unisce i rappresentanti di nove comuni sui problemi più urgenti del crotonese e, tra questi, la strada Statale 106 risulta certamente tra le più urgenti».

«È una strada – dichiara Pugliese – che solo poche settimane fa ha visto perdere la vita una giovane donna di 22 anni e prima di lei ha visto morire sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia” (secondo l’Istat), nel tratto crotonese centinaia e migliaia di altri essere umani. Ora basta, dicono bene i sindaci che devono restare uniti e determinati per chiedere al Governo Regionale prima ed a quello Nazionale di adoperarsi, insieme, per far finanziare questa mulattiera della morte con i fondi europei che pure ci sono, che sono previsti!»

«Anche perché – asserisce Pugliese – la strada Statale 106 non uccide solo giovani ed anziani spesso innocenti ma uccide anche il futuro dell’intera regione e poi del crotonese in particolare: le carenze infrastrutturali, infatti, sono la causa dello spopolamento, della povertà, della disoccupazione che impera nei nostri territori».

«Pertanto – conclude Pugliese – mi auguro che questa iniziativa di Scandale non resti un fatto isolato ma dia vita ad un tavolo permanente che possa vedere uniti e determinati quei comuni nel voler affrontare seriamente e poi, soprattutto, a voler risolvere i problemi più urgenti di quel territorio e tra questi, ovviamente, i problemi relativi alla S.S.106. Per adesso, rivolgo a quei sindaci i miei complimenti ed il mio incoraggiamento più sincero per una iniziativa che trovo senza dubbio straordinaria».

martedì 12 maggio 2015

Pugliese: «Soddisfatto della buona scuola che a Villapiana promuove l’educazione stradale»




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha partecipato lo scorso sabato all’iniziativa “L’Educazione Stradale: con quali strade sicure?” organizzata nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” di Villapiana Lido.

L’incontro è stato partecipato dagli studenti, è stato moderato da Michele Grande (Presidente del Consiglio del Comune di Villapiana), ed hanno relazionato sul tema l’Ing. Alfonso Costanza (Dirigente dell’I.C. “Giovanni Pascoli” di Villapiana), Rosa Falabella (Assessore alla Formazione del Comune di Villapiana), Fabio Puglise (Presidente Ass. “Basta Vittime Sulla S.S.106”), e Andrea Brunetti (Comandante della Polizia Municipale di Villapiana). Al dibattito sono poi intervenuti l’Avv. Paolo Montalti (Sindaco di Villapiana), Ispettore Graziano Madile (Comandante della Polstrada di Trebisacce), e poi gli insegnanti e gli studenti intervenuti.

«L’Associazione che presiedo – afferma Fabio Pugliese – è stata molto lieta di partecipare ad una iniziativa importante e seria che ha l’obiettivo di far capire ai più giovani come occorre comportarsi sulla strada e, più in generale, sulla S.S.106 che è la strada più pericolosa d’Italia. Però è stata una iniziativa utile anche per i più grandi perché li ha spinti ad una resipiscenza circa i comportamenti scorretti che quotidianamente si commettono sulla famigerata “strada della morte”».

«Quella di Villapiana – continua Pugliese – è stata una bella iniziativa figlia di quella Buona Scuola di cui hanno bisogno i giovani ed io sono rimasto molto colpito non solo dalla preparazione del Dirigente Scolastico Ing. Costanza in materia di sicurezza stradale ma anche della passione che ha speso nell’organizzazione dell’iniziativa e poi, soprattutto, della passione con la quale i ragazzi hanno seguito i lavori e dei loro interventi pregevoli e ricchi di spunti».

«A Villapiana – conclude Pugliese – ho conosciuto un bell’esempio di Cultura con la “C” maiuscola, quella che riesce anche ad educare i ragazzi ed è al servizio delle istituzioni e, soprattutto, della civiltà calabrese che deve avere sempre l’ambizione di poter migliorare anche attraverso una buona pratica di guida che deve mirare al rispetto delle regole e dell’incolumità propria e degli altri».

domenica 10 maggio 2015

In Veneto i calabresi li chiamano “Cabron!” (caproni)




Nel febbraio del 2013 la strada Statale 106 in Calabria sapete cosa era? IL SILENZIO!
Il silenzio nella sua accezione più ampia: non ne parlava nessuno tranne quando non c’era il solito incidente mortale.
Quando ho pubblicato il libro “Chi è STATO?”, un racconto inchiesta sulla S.S.106, il primo libro scritto sulla famigerata “strada della morte” molti amici mi avevano avvertito: “STAI PER PUBBLICARE UN LIBRO CHE TI CAMBIERÀ LA VITA”.
Dopo pochi mesi dal febbraio 2013 (quando ho presentato per la prima volta il mio libro nella bellissima cornice del Convento dei Riformati), ricordo bene che era già nata una rete di belle amicizie davvero in tutta Italia.
Io non ho “fatto fortuna” con il mio libro. Anzi!
Però ho guadagnato molto di più: tantissimi amici che prima non conoscevo e che credo valgano di più, molto di più dei soldi (come dice il mio caro amico Giuseppe “capa Fort!”)

Poi con questi amici sparsi per tutta l’Italia che tengono a cuore il problema della S.S.106 è nata l’idea di ritrovarci in un luogo virtuale per tenerci in contatto. Per informarci a vicenda e per tenere viva l’attenzione su un problema che, appunto, sta a cuore a tutti.

Così, nel maggio del 2014 è nato un gruppo facebook che in pochi mesi ha raggiunto oltre 15.000 aderenti grazie anche a tantissime altre persone (amici nuovi), che ci hanno creduto, che hanno ritenuto giusta una battaglia di civiltà e, soprattutto, che amano questa nostra DISASTROSA CALABRIA e che ancora credono che c’è un solo modo per tirarla su: perseguire l’interesse generale!

A luglio del 2014 è stato quasi un passo obbligato far nascere l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” perché ci siamo resi conto che un gruppo facebook nell’ambito di un confronto con le istituzioni non contava un fico secco!!!
Non a caso appena è nata l’Associazione ed appena sono iniziate a partire le prima azioni è cominciato un vortice di cambiamento: oggi si parla dell’Ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto e poi da Sibari a Crotone; si vedono iniziare lavori di ogni genere sulla “strada della morte”; si leggono articoli ovunque (web e stampa), rispetto ad un problema che rappresenta in Calabria, non smetterò mai di ripeterlo, il PROBLEMA DEI PROBLEMI!

Oggi siamo nel 2015 è non è più il 2013.
Sono cambiate due cose!

La prima: tutti parlano della S.S.106 e molti vedono con i loro occhi in molti tratti delle linee gialle sulla S.S.106 che raccontano l’inizio imminente di cantieri che realizzeranno opere che cambieranno questa strada; molti vedono con i loro occhi cantieri che sono già iniziati; tanti hanno viva, nel loro cuore, una speranza che prima avevano smarrito: la Nuova S.S.106!

La seconda: prima nessuno si occupava di me ed ora, invece, nascono pagine web piene di insulti rivolti al sottoscritto ed all’Associazione; c’è chi sostiene le peggiori nefandezze sulle finalità dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, sul suo presidente; che il presidente ambisce a chissà quali cariche politiche; c’è chi provoca, fa azioni di contrasto, e tutto quanto è possibile per creare ostacoli.

Davanti a tutto ciò la Nostra Associazione deve sopportare proprio in questi giorni un’altra dura prova: quella di dover ricevere attacchi continui rispetto alla scelta di chiedere ai cittadini di Calabria di donarci il 5x1000!

Eppure lo fanno tutte le Associazioni di volontariato semplice come la nostra! Perché non dovremmo farlo?

Forse perché solo a noi è PROIBITO CHIEDERE UN AIUTO CHE NON COSTA NULLA AI CALBRESI per:
fermare la strage stradale sulla strada Statale 106 ionica calabrese!
2) non dimenticare le vittime della "strada della morte" e le loro Famiglie!
3) rivendicare il diritto ad una Nuova strada Statale 106 in Calabria!
4) la messa in sicurezza subito della strada Statale 106 in Calabria!
5) promuovere informazione, Studi, Analisi e Ricerca sulla S.S.106 in Calabria!

Dirò di più (anche perché in Veneto ho trascorso mesi bellissimi della mia vita): che ha ragione chi dice che la CALABRIA PURTROPPO NON È IL VENETO e molti veneti ci chiamano “cabron” (caproni!). Lo fanno solo con noi (non con i siciliani, i campani, ecc. che restano dei “terrun”!).

 Allora io NON CI STO’!!!!

Allora io dico che siamo NOI e soltanto NOI la CAUSA DEI NOSTRI MALI!

Siamo NOI OGGI che possiamo scegliere se continuare ad essere CABRON oppure RIMBOCCARCI LE MANICHE e decidere di fare OGNUNO LA SUA PARTE, di renderci ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO e, soprattutto, siamo NOI OGGI che possiamo aprire gli occhi e le orecchie per vedere e sentire quali sono i fatti e quali, invece, le parole di chi da calabrese oppure da non calabrese non ha MAI AMATO LA NOSTRA TERRA.

Io non ho dubbi su cosa fare: darò il mio 5 PER MILLE all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

Perché voglio che questa ASSOCIAZIONE DIVENTI FORTE, perché MI SON ROTTO LE SCATOLE di essere considerato in ITALIA L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO e poi perché CREDO NEL RUMORE di chi SI IMPEGNA e non nel silenzio di chi DECIDE di trascorrere la propria vita nel SILENZIO ASSORDANTE DELLA RASSEGNAZIONE.



Ing. Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

giovedì 7 maggio 2015

Al via la campagna “Destina il 5 PER MILLE all'Associazione “Basta Vittime Sulla S.S. 106"




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” informa che è partita oggi la campagna “Destina il 5 PER MILLE all'Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" attraverso cui si chiede ad ogni cittadino di donare, mediante la denuncia dei redditi, il proprio 5 per mille alla Nostra Associazione inserendo il codice fiscale 97032230787.

L’Associazione è convinta che non mancherà l’aiuto di tutti non solo nel voler donare il proprio 5 per mille ma anche e, soprattutto, nel voler divulgare a più persone possibile questo messaggio. Dare una mano non costa nulla al contribuente poichè la quota verrà detratta dalle tasse già pagate ma diventa molto importante.

Cinque i motivi principali per destinare il 5 per mille all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”: 1) perché anche attraverso questo impegno i cittadini aiutano chi vuole fermare la strage stradale sulla strada Statale 106 ionica calabrese; 2) per sostenere iniziative volte a ricordare le vittime della "strada della morte" e le loro Famiglie; per supportare azioni necessarie a rivendicare il diritto ad una Nuova strada Statale 106 in Calabria; 3) per condividere la lotta per la messa in sicurezza subito della S.S.106; 4) per incentivare l’informazione, lo studio, l’analisi e la ricerca sulla S.S.106 in Calabria.

«Prima di due anni fa – afferma Fabio Pugliese – la S.S.106 era diventato un problema dimenticato da tutti. Oggi, invece, inizia a diventare un problema centrale nell’agenda politica (e non solo), del Paese. Credo che ora la palla passa ai cittadini: ritengo che sia importante che loro si sentano protagonisti di un cambiamento che possono e devono sostenere anche perché non costa nulla! Donare il 5 per mille all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” significa aiutarci ad aiutarvi, sostenere un impegno in favore della vita, fare qualcosa di buono per noi stessi e per le persone che amiamo». 

lunedì 4 maggio 2015

Finanziati i lavori del Ponte Molinella a Cariati: pronti, finalmente, 296.959,00 euro




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rendo noto di aver ricevuto ben due comunicazioni da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti riguardanti i lavori per la messa in sicurezza del ponte Molinella sulla strada Statale 106 nel Comune di Cariati (CS): una il 2 aprile 2015 e l'altra il 29 aprile 2015.

Nelle missive si comunica che l'intervento è stato finanziato per un importo pari a 296.959,00 euro e che tali somme sono state rintracciate nei fondi relativi alle economie derivanti dai ribassi d'asta degli interventi di Priorità 1 del Programma di manutenzione straordinaria di ponti, gallerie ed interventi mirati alla sicurezza del piano viabile.

Pertanto nei prossimi giorni il Compartimento Anas della viabilità della Calabria dovrebbe finalmente ottenere dalla Direzione Generale dell’Anas Spa il dispositivo di finanziamento per avviare le procedure di gara per l’affidamento dei lavori sul ponte Molinella.

L’Associazione, a tal proposito, intende augurarsi che l’Anas-Calabria possa avviare una procedura di gara d’urgenza: solo così, infatti, i lavori potrebbero iniziare prima oppure a ridosso della stagione estiva. Se ciò non accadrà, infatti, si andrebbe ad una procedura ordinaria e, quindi, all’avvio dei lavori non prima di settembre.

All’Anas-Calabria la Nostra Associazione intende avanzare una proposta: avviare una procedura di gara d’urgenza per avviare i lavori al più presto in modo da eliminare prima possibile il senso unico alternato oggi attivo sul ponte Molinella ed evitando all’intera comunità di Cariati ed, inoltre, a tutti i turisti il disagio, la pericolosità ed il pericolo dovuto ai molti turisti presenti sulla strada Statale 106 nei mesi estivi, Agosto in particolare.

L’Associazione, infine, intende rimarcare quanto tale risultato sia stato il frutto dell’impegno serio e costante della Nostra Associazione, dell'Amministrazione del Comune di Cariati e delle forze politiche di maggioranza e stigmatizziamo fortemente quanti, per diverse ragioni, hanno deciso di ostacolare l'urgente avvio dei lavori del ponte Molinella sulla strada Statale 106 nel Comune di Cariati (CS).