La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

mercoledì 31 luglio 2019

NUOVA S.S.106: L'inutile Corigliano Rossano battuta dalla mediocrità di un consigliere



NUOVA S.S.106: L’INUTILE CORIGLIANO ROSSANO BATTUTA DALLA MEDIOCRITÀ DI UN CONSIGLIERE 

di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”


“La coscienza collettiva – secondo Émile Durkheim – può manifestarsi nelle diverse società con maggiore o minore intensità, regolata dal grado di solidarietà che si instaura tra i membri di ciascuna di esse”.

In parole poverissime: se una strada in Calabria, con una estensione di 415 chilometri, provoca dal ’96 ad oggi oltre 10.500 sinistri, oltre 25.000 feriti molti dei quali con danni permanenti ed almeno 700 vittime può accadere che sul tema nasca una forte coscienza collettiva oppure che ciò non avvenga.

Nasce se la società in Calabria riesce a maturare un forte sentimento di solidarietà nei confronti di quei membri che sono colpiti dalla famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Non nasce se, invece, ciò non accade. Oppure se il sentimento di solidarietà si manifesta in modo sporadico ed effimero: magari alla presenza di un fatto tragico.

La conoscenza, invece, non è come un litro di latte che, quando non c’è, si può ricorrere al supermercato per acquisirlo. Perché la conoscenza è innanzitutto una continua ricerca che richiede lavoro, impegno e sacrificio. Quando si dice che si è competenti su un tema, ad esempio, si afferma che si conosce molto (non tutto), di ciò di cui si parla.

La competenza, dicevo, è un impegno a cui ognuno di noi non può rinunciare: perché solo attraverso una continua e costante ricerca ogni persona affina ed esplica le sue molteplici doti di animo, rende più umana la propria vita, concorre con il proprio contributo a migliorare la società civile, mediante il progresso del costume e delle istituzioni ed, infine, matura ogni grande esperienza e aspirazione utile alla crescita di tutto il genere umano.

Nel Consiglio Comunale di Corigliano Rossano del 29 luglio scorso sono tre i fatti evidenti:

Il Primo: c’è l’approvazione di un ordine del giorno che semplicemente propone al Consiglio di impegnare il Sindaco della terza città della Calabria di chiedere con un atto formale al Ministro delle Infrastrutture quando partiranno i lavori di un’opera bloccata per una volontà politica precisa nonostante questa sia già totalmente finanziata da anni, approvata ed oggi anche con un progetto esecutivo.  Pertanto, bastava leggere per capire che le scelte sono semplici e scontate: si può votare a favore solo se si ha il desiderio di capire tempi e modi previsti per l’avvio dell’Opera oppure si può votare contro solo se ciò non interessa.

Il Secondo: ben 24 Consiglieri votano a favore mentre solo uno vota contro. È un fatto importante che ben 24 Consiglieri, che ringrazio davvero di cuore, hanno approvato con il loro voto favorevole la mozione. Però è un fatto che non può e non deve passare inosservato che uno solo vota contro poiché disinteressato a capire tempi e modalità di avvio dell’Opera.

Il Terzo: il consigliere contrario rivendica le sue motivazioni sostenendo che sull’Opera c’è una “certa diffidenza legittima in una parte della cittadinanza”, afferma che sull’Opera sarebbe necessario dar vita ad un tavolo tecnico “per concordare con il territorio intero i termini e le prescrizioni della grande opera” e conclude che l’Opera può “rappresentare una enorme cicatrice al paesaggio e al patrimonio ambientale della nostra Sibaritide”.

Non solo, ma è implicita nella sua motivazione, la convinzione che i suoi colleghi, che hanno votato tutti a favore, concorrono, a “distruggere il nostro territorio con un semplice errore” poiché le questioni che riguardano l’Opera non possono essere liquidate “con un semplice consigliere ormai è tutto fatto" e sostenendo che “la concertazione con il territorio che in queste modalità subisce la "grande opera" è una prassi obbligatoria nel 2019 e conclude affermando che “l'approssimazione amministrativa avuta con la fusione si ripresenta all'interno di questa problematica”.

Bene! Parto da quest’ultima affermazione con una riflessione: che la fusione sia nata all’insegna dell’approssimazione è ormai un fatto conclamato se esiste un consigliere che vota contro ad una banalissima mozione che nulla, ma proprio nulla, ha a che vedere con un’Opera già finanziata e di cui si ha un progetto approvato a seguito di una concertazione durata per 20 anni e su cui hanno avuto modo di esprimersi 3 Ministeri, 8 Comuni, una Provincia, una Regione e l’intero Consiglio dei Ministri di questa Repubblica.

Sostenendo – sia chiaro – che l’Opera non arreca nessuna “cicatrice al paesaggio e al patrimonio ambientale” con due pareri: quello del Ministero all’Ambiente e, nello specifico, della Commissione VIA-VAS e quello del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Pareri che qualcheduno avrebbe potuto leggere e conoscere prima di intervenire in modo inopportuno in una questione ormai battuta dalla storia con due Delibere CIPE ormai già pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

Nelle mie qualità di Presidente di una Associazione che pubblicamente ha affermato la necessità della fusione tra Corigliano Calabro e Rossano intendo chiedere scusa. Le mie scuse sincere sono dovute a chi pensava che il progetto della città unica potesse essere utile per l’interesse generale a prescindere dalla classe dirigente eletta.

Invece, è il contrario: i processi più nobili sono destinati a fallire se a guidarli – anche tra le fila della minoranza consiliare – c’è gente politicamente impreparata ed incapace, priva di coscienza e, quindi, non idonea a far nascere quella coscienza collettiva di cui questo territorio ha fortemente bisogno. Anche per questo sono vicino agli altri componenti della minoranza consiliare e, ancor di più, alla maggioranza se nella minoranza c’è questo esempio di rappresentanza…

Per questo ritengo che dal Consiglio Comunale del 29 luglio di Corigliano Rossano deve nascere una consapevolezza forte soprattutto da chi ha contributo a far nascere questa realtà, compreso il sottoscritto. Una responsabilità più grande ormai imprescindibile: occorre lottare e combattere con tutte le forze contro la mediocrità.

Se il consigliere contrario si dimette, io ovviamente lo invito pubblicamente a farlo, sarà un buon inizio, altrimenti il destino sarà segnato e lunga ed irta sarà la strada verso quella “città normale” che la maggioranza dei cittadini ha scelto di premiare con il voto ma che solo un irresponsabile, politicamente impreparato ed incapace, privo di coscienza e, quindi, non idoneo a far nascere una coscienza collettiva, può rovinare per sempre.

Perché quando tutti controllano il pozzo per custodirne l’acqua, basta solo uno, uno solo, per avvelenare il pozzo ed uccidere tutti. Così come è vero che da una grande unione può derivare una grande forza ma anche una grandissima debolezza.

Detto ciò auguro a tutti buona fortuna e spero davvero di cuore che lo stesso rispetto che destino alla scelta del consigliere contrario - che ovviamente non condivido – possa essere destinata alla mia riflessione in riferimento al progetto, ormai inutile, di Corigliano Rossano.

31 Luglio 2019

giovedì 25 luglio 2019

Anche il Vescovo di Mileto vuole verità e giustizia per Daria Olivo, Pier Emilio e Stanislao Acri



Continuano le adesioni valide pervenute fino ad oggi da Sindaci e presidenti di Associazioni
ANCHE IL VESCOVO DI MILETO VUOLE VERITÀ E GIUSTIZIA PER DARIA OLIVO, PIER EMILIO E STANISLAO ACRI
LA SOTTOSCRIZIONE RESTERÀ APERTA FINO AL 31 AGOSTO 2019. L’ASSOCIAZIONE RINGRAZIA QUANTI HANNO GIÀ ADERITO ED AUSPICA CHE ANCHE ALTRI PARTECIPINO

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L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica con grande apprezzamento che Mons. Luigi Renzo, Vescovo della Diocesi di Mileto – Nicotera e Tropea, ha comunicato la propria adesione alla sottoscrizione indetta dalla nostra Associazione al fine di ottenere “Verità e Giustizia per Daria Olivo,  Pier Emilio e Stanislao Acri.

Nei giorni scorso sono pervenute anche le adesioni di dell’Ing. Francesco Mauro, Sindaco di Sellia Marina (CZ), Pasqualino Sebastiano De Rose, Sindaco di Altilia (CS), Ing. Cataldo Capalbo, Presidente Associazione "Rossano Pentastellata" Francesco Pirillo, Presidente Associazione dei Viaggiatori "Pendolari 106", Ivan Alfieri, Presidente iMED - Istituto Mediterraneo del Design, Federico Smurra, Presidente della Pro Loco "Rossano La Bizantina", Pia Meringolo Presidente Associazione ATON (Rende, CS), Dott.ssa Paletta Vittoria, Presidente Associazione A.GE, Assunta Spasari, Presidente Associazione di Promozione Sociale MaMa (Badolato, CZ), Bevacqua Giuseppina, Presidente dell'Associazione Imforma, Francesco Beraldi, Presidente Federimprese Calabrisa - C.L.A.A.I.

L’Associazione nel ringraziare quanti hanno aderito in modo corretto ricorda che per aderire alla sottoscrizione occorre inviare una e-mail all’indirizzo noarchiviazione@bastavittime106.it dopo aver letto e condiviso il testo del documento (che inviamo in allegato ed è stato pubblicato nel gruppo Facebook “BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106”.

L’Associazione, ricorda inoltre, che la sottoscrizione è aperta a tutti i rappresentanti delle Istituzioni calabresi, ai Sindaci ed i consiglieri comunali, ai Presidenti, agli Assessori di Regione e delle Province calabresi, a tutti i rappresentanti delle forze politiche e sociali, al mondo dell’associazionismo, ai rappresentati della Chiesa e delle altre religioni.

Nel corpo dell’e-mail è necessario semplicemente indicare il nome, il cognome e ciò che si rappresenta.
Esempi: Marco Rossi, Presidente Associazione Calabria – Luca Bianci, Sindaco di Milano

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” aspica che vi siano altre adesioni e comunica ufficialmente che la sottoscrizione sarà chiusa il 31 agosto del 2019.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 25 Luglio 2019

mercoledì 24 luglio 2019

NUOVA S.S.106 - Renzi a "Omnibus" chiede a Toninelli: "Si fa o non si fa" [VIDEO]



NUOVA S.S.106 - RENZI A "OMNIBUS" CHIEDE A TONINELLI: “SI FA O NON SI FA” [VIDEO]


Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha molto apprezzato l’intervento che l’On. Matteo Renzi, senatore della Repubblica Italiana, ha avuto l’occasione di proporre ieri, 23 luglio 2019, nella trasmissione di LA7 “Omnibus”.

Il Direttivo, intende ricordare, che proprio con i Governi Renzi e Gentiloni sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria sono stati stanziati 2,2 miliardi di euro. Si tratta di 772, 5 milioni di euro di investimenti previsti tra Sibari e Crotone, 100 milioni di euro per la Variante di Palizzi che è stata inaugurata proprio nella giornata di ieri e di 1.335 milioni di euro per la realizzazione del Megalotto 3 che prevede l’inizio dell’ammodernamento della S.S.106 in Calabria da Roseto Capo Spulico fino a Sibari.

Il Megalotto 3, ritenuto un progetto d’importanza strategica nazionale, è stato interamente finanziato ed approvato con due delibere CIPE già pubblicate in Gazzetta Ufficiale mentre il progetto Esecutivo è già stato consegnato dal Contraente Generale lo scorso mese di maggio 2019. Nonostante i ritardi dovuti al Governo che ad oggi, pur avendo tutte le condizioni per avviare l’opera, ha inteso bloccarla ed intende addirittura commissariala.

Tale scelta politica è stata già stigmatizzata dall’intero Consiglio Regionale della Calabria che all’unanimità ha approvato una mozione lo scorso 17 giugno che impegna il Presidente On. Gerardo Mario Oliverio a richiedere formalmente al Ministro Toninelli (dedito ad inutili passerelle in Calabria), i tempi precisi di avvio dell’opera e, quindi, il crono programma definito per l’inizio dei lavori.

Allo stesso modo, il prossimo 29 luglio, è indetto un Consiglio Comunale di Corigliano Rossano che all’ordine del giorno ha come tema proprio il Megalotto 3: anche qui le forze di minoranza che hanno chiesto un dibattimento in consiglio chiedono di impegnare il Sindaco della terza città della Calabria di formalizzare con una richiesta al Ministro Toninelli (sperando che risponda…), il crono programma dei lavori.

In questo clima di grande incertezza determinato dalla volontà nei fatti dimostrata dall’attuale Governo e dal Ministro del M5S alle Infrastrutture Danilo Toninelli di voler bloccare l’opera ieri – nell’ambito della trasmissione di LA7 “Omnibus” il senatore del Partito Democratico On. Matteo Renzi è stato chiaro e deciso e rivolgendosi alla giornalista ha affermato: “la 106 Jonica si fa o no?”.

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” auspica che al più presto il Ministro Toninelli possa rispondere a tutti i cittadini calabresi illustrando tempi precisi e modalità che porteranno all’avvio dei lavori del Megalotto 3.



Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 24 Luglio 2019

lunedì 22 luglio 2019

Il vuoto politico dell'On. Barbuto è persino più rilevante dei fatti che fin qui non ha prodotto



IL VUOTO POLITICO DELL’ON. BARBUTO È PERSINO PIÙ RILEVANTE DEI FATTI CHE FIN QUI NON HA PRODOTTO

di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”



L’On. Barbuto, deputata alla Camera e componente della Commissione Trasporti, nella pratica:

1) Non dice quando saranno avviati i cantieri per la realizzazione del Megalotto 3: si tratta di un’Opera di 1,3 miliardi di euro già finanziata ed approvata che il suo Governo ha letteralmente bloccato da un anno;

2) Sostiene di aver letto – così lei incredibilmente scrive – il “Contratto di Programma Anas 2015-2020” ma evidentemente ha letto altro se non è neanche a conoscenza del fatto che il Contratto di Programma Anas è 2016-2020….;

3) Parla di incontri e di riunioni per l’aggiornamento del Contratto di Programma (senza specificare se si tratta del fantomatico 2015-2020 che ha letto solo lei oppure del 2016-2020), di cui si riserva di comunicare presto chissà quali notizie – come se il sito del Ministero delle Infrastrutture e quello dell’Anas non sia accessibile per tutti – senza però dire se è vero o non è vero che da Sibari fino a Crotone sono già stati finanziati 772,5 milioni di euro dal precedente Governo per realizzare un’opera inutile di cui il Governo Lega – M5S ha già aggiudicato la progettazione in perfetta continuità con i Governi precedenti;

4) Dimentica di ricordare a tutti i suoi elettori che nella legge finanziaria del dicembre 2018 per la prima volta nella storia degli ultimi (almeno), 30 anni non c’è neanche un euro stanziato sulla S.S.106 in Calabria e, quindi, neanche sulla Variante al Megalotto 6 tra Crotone e Catanzaro;

5) Quindi non è a conoscenza del fatto che – sempre nella legge finanziaria del dicembre 2018 - per la prima volta nella storia degli ultimi (almeno), 30 anni non c’è neanche un euro stanziato sulla S.S.106 in Calabria tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria.

Riesce però, in modo abile, a lanciare un sacco di invettive (e non solo…), nei confronti del sottoscritto e, come sen non bastasse, riempie il suo comunicato stampa di un vuoto politico, programmatico e persino culturale che fa da cornice a quell’ammasso di luoghi comuni di cui i cittadini iniziano ad essere stanchi.

Con questi parlamentari qui il M5S sarà destinato a perdere ancora di più di quei 6.000.000 di voti persi già in soli 14 mesi in occasione delle Elezioni Europee. In Calabria sono stati 194.000 voti in meno e, con le Elezioni Regionali alle porte:

1) Se non partono i lavori del Megalotto 3;

2) Se non viene cambiata la finalità d’investimento per i 772,5 milioni di euro già finanziati da Sibari fino a Crotone;

3) Se non viene finanziata la Variante al Megalotto 6 tra Crotone e Catanzaro già nella legge finanziaria del prossimo dicembre;

4) Se non viene finanziato neanche un intervento sulla S.S.106 tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria già nella legge finanziaria del prossimo dicembre;

Bene, se tutto questo non avverrà, la Barbuto non dovrà poi lamentarsi con nessuno se il M5S neanche nel 2020 riuscirà ad entrare in Consiglio Regionale…

Perché seppure esistono fedelissimi ed inossidabili attivisti del M5S che voteranno per i penta stellati qualsiasi cosa accada c’è anche, per fortuna, la presenza di tante, tantissime donne e uomini che, con lucida coscienza, senso di responsabilità e consapevolezza, attendono i fatti.

I fatti – non le chiacchiere vuote ed insignificanti della Barbuto – sono l’unica verità che conta: mi auguro per lei e per il Partito politico che lei rappresenta – addirittura in Commissione Trasporti – le diano ragione. Se così sarà l’Associazione ed io, che ne sono il Presidente, non esiteremo a darle i meriti di ciò che farà.

Se, invece, non accade niente… Un bel niente raccoglierà il M5S alle prossime Elezioni Regionali!

A proposito del “niente” occorre che io ricordi alla smemorata onorevole Barbuto che una richiesta di dialogo l’Associazione che presiedo la volle rivolgere ai suoi colleghi del M5S: la risposta – che ricordiamo tutti – fu quella di Morra, Sapia e Forciniti che decisero di andare a manifestare con i trattori della Coldiretti, insieme ai “Turisti di Ferrara” ed ai proprietari terrieri dell’alto jonio che da sempre lottano per bloccare l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto…

Si tratta della stessa Coldiretti che oggi si prepara a sostenere alle prossime elezioni regionali il leghista Pietro Molinaro a cui destinerà i propri voti.

La Barbuto, quindi, pensi a lavorare (se ci riesce), ed anche bene per l’interesse generale dei cittadini al fine di riuscire a portare a casa qualche risultato. Perché oggi non contano le ideologie. Oggi contano solo i fatti: quelli che grazie a lei ed al M5S mancano e che se non arrivano in tempo, poco prima delle regionali, sorprenderanno i Di Maio, i Toninelli e tutta l’allegra brigata della Casaleggio Associati Srl.

Dimenticavo. Un fatto l’onorevole Barbuto ed il Governo di cui fa parte fin qui l’ha ottenuto: su 28 grandi opere che sono state “sbloccate” addirittura con un commissariamento (…..), ben 27 sono previste da Roma verso Nord e solo una al Sud.

22 Luglio 2019

venerdì 19 luglio 2019

Pubblicato il Bando: Statale a 4 corsie, ma in Umbria. La realtà mette a nudo l'incapacità del Governo



Associazione irritata: il Megalotto 3 non parte. Il Governo vuole “commissariare” l’Opera già bloccata
PUBBLICATO IL BANDO: STATALE A 4 CORSIE, MA IN UMBRIA. LA REALTÀ METTE A NUDO L'INCAPACITÀ DEL GOVERNO
NELLA SOLA UMBRIA IL GOVERNO INVESTIRÀ 135 MILIONI DI EURO PER AMMODERNARE A 4 CORSIE UNA STATALE MENTRE A TUTTO IL SUD SPETTANO 99 MILIONI DI EURO. L’ASSOCIAZIONE PROFONDAMENTE DELUSA DAI PARLAMENTARI AL GOVERNO ELETTI IN CALABRIA APPREZZA LA SCELTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CORIGLIANO ROSSANO ED ASUPICA CHE IL PROSSIMO 29 LUGLIO CI SIA UN VOTO UNANIME SUL MEGALOTTO 3





Martedì 16 luglio il Ministro delle Infrastrutture On. Toninelli del M5S è stato in Umbria per partecipare all’Assemblea di Ance Perugia, l’associazione dei costruttori edili di Confindustria, dal titolo “Infrastrutture, ricostruzione e sviluppo”. Qui ha dichiarato sono "6 cantieri pesanti conclusi su 5.600 da avviare", aggiungendo “a partire dalla Perugia-Ancona” (Fonte: ANSA).

Inutile dire che il Ministro Toninelli – in Calabria, fino ad oggi, presente solo per fare inutili passerelle – in Umbria è stato accolto benissimo. Anche perché – le coincidenze a volte sono davvero strane… - mercoledì 17 luglio l’ANAS (Gruppo FS Italiane), ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara d’appalto per aggiudicare i lavori di raddoppio a quattro corsie di un tratto della strada statale 318var (direttrice Perugia-Ancona) tra Valfabbrica e Casacastalda, in provincia di Perugia.

Come si può leggere dal COMUNICATO STAMPA ANAS si tratta di un investimento complessivo di 135 milioni di euro che consiste nella realizzazione di una seconda carreggiata, lunga 3,13 Km di cui 2,42 km in galleria e due viadotti di 190 metri complessivi. In pratica 45 milioni di euro per chilometro contro i 34,5 previsti per la realizzazione di un chilometro di Megalotto 3 (alla faccia del rapporto costi-benefici).

Occorre ricordare che i fatti appena esposti accadono in un Paese in cui l’attuale Governo (non quelli precedenti!), ha approvato un piano di finanziamento destinato alle Grandi Opere denominato “sblocca cantieri” che, in sostanza, avvia 28 cantieri di cui uno solo al Sud (il Megalotto 3), e ben 27 cantieri al Nord Italia.

Non solo: ma il Megalotto 3, già finanziato con 1.335 milioni di euro e già approvato (con Delibere CIPE già pubblicate in Gazzetta Ufficiale), è stato letteralmente bloccato per un anno e, ancora oggi che c’è ed è stato consegnato il Progetto Esecutivo complessivo dell’Opera a maggio scorso, non si conoscono i tempi di avvio dei lavori.

Ciò ha destato così tanto scalpore che – vogliamo ricordarlo – lo scorso 13 giugno vi è stato in seno alla Camera dei Deputati uno scontro molto duro tra le forze di minoranza parlamentari elette in Calabria (ricordiamo le posizioni durissime dell’On. Bruno Bossio e dell’On. Wanda Ferro), ed il sottosegretario alle Infrastrutture del Governo (che ha bocciato l’ordine del giorno per l’accelerazione dei lavori anche con i voti dei parlamentari del Governo eletti in Calabria).

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha, quindi, apprezzato la scelta del Consiglio Regionale della Calabria che, con voto unanime, il 17 giugno ha approvato un ordine del giorno che impegna il Presidente e la Giunta Regionale a chiedere formalmente al Ministro Toninelli del M5S il crono programma definito per l’avvio dei lavori del Megalotto 3.

Oggi, l’Associazione, esprime grande apprezzamento anche per la scelta del Consiglio Comunale della città di Corigliano Rossano di fissare una seduta sul tema del Megalotto 3 in data 29 luglio 2019: ci auguriamo che anche il Consiglio Comunale della Terza Città della Calabria assuma una posizione chiara ed unanime che impegni il Presidente e la Giunta Comunale nel richiedere formalmente i tempi previsti per l’avvio dell’Opera al Ministro Toninelli del M5S.

Ciò è fondamentale anche perché proprio ieri, il Ministro per il Sud On. Lezzi del M5S, sulla sua pagina Facebook rispondeva ad uno dei tanti cittadini calabresi infastiditi per i ritardi sull’avvio dei lavori del Megalotto 3 (determinati dall’incapacità dell’attuale Governo), con un commento a dir poco preoccupante e che conferma la scelta già annunciata dal Ministro Toninelli del M5S: “ss 106 sarà tra i commissariamenti”.

Il commissariamento di un’Opera già approvata e finanziata non ha alcun senso se non quello di bloccare una infrastruttura definita di interesse strategico nazionale per difendere gli interessi di quei “Turisti di Ferrara” a cui il M5S è da sempre vicino. Una cosa, tuttavia, resta certa: questo commento dell’On. Ministra Lezzi nasce da un post da lei pubblicato in cui, con immensa gioia, annuncia che in tutto il Sud Italia il Governo ha addirittura deciso di investire “nuovi fondi” per le infrastrutture: pensate, sono ben 99 milioni di euro ma sono anche gli unici ed i soli investiti dall’attuale Governo (fino a prova contraria documentata), e vengono spacciati da un Ministro della Repubblica Italiana come “ulteriori”.

L’importo che il Governo investirà nella sola Umbria per ammodernare 3,13 chilometri di Strada Statale 318var è superiore di quella prevista per tutto il Sud.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” di fronte alla realtà intende denunciare l’incapacità politica evidente del Governo, la disattenzione nei confronti del Sud e, soprattutto, della Calabria mentre continua ad informare tutti i cittadini calabresi a cui da sempre abbiamo proposto con serietà e con coraggio la narrazione della realtà contro la propaganda e le chiacchiere della Casaleggio Associati e dei parlamentari del M5S eletti in Calabria.





Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 19 Luglio 2019

giovedì 18 luglio 2019

Dieci adesioni, ad oggi, per ottenere verità e giustizia per Daria Olivo, Pier Emilio e Stanislao Acri



L’Associazione comunica le adesioni valide pervenute fino ad oggi e le modalità di adesione
DIECI ADESIONI, AD OGGI, PER OTTENERE VERITÀ E GIUSTIZIA PER DARIA OLIVO, PIER EMILIO E STANISLAO ACRI
LA SOTTOSCRIZIONE RESTERÀ APERTA FINO AL 31 AGOSTO 2019. L’ASSOCIAZIONE RINGRAZIA QUANTI HANNO GIÀ ADERITO E CHE CHIEDONO VERITÀ E GIUSTIZIA PER LA FAMIGLIA CHE HA PERSO LA VITA IN UN TRAGICO INCIDENTE IL 15 LUGLIO DEL 2018   

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L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica con grande apprezzamento che ad oggi, 18 luglio 2019, sono oltre 1.000 le comunicazioni di adesione alla sottoscrizione pervenute alla nostra Associazione al fine di ottenere “Verità e Giustizia per Daria Olivo,  Pier Emilio e Stanislao Acri.

Tuttavia, trattandosi di una sottoscrizione aperta a tutti i rappresentanti delle Istituzioni calabresi, ai Sindaci ed i consiglieri comunali, ai Presidenti, agli Assessori di Regione e delle Province calabresi, a tutti i rappresentanti delle forze politiche e sociali, al mondo dell’associazionismo, ai rappresentati della Chiesa e delle altre religioni sono, ad oggi, solo 10 le adesioni pervenute.

Sono valide, infatti, solo le adesione giunte da Pietro Mingrone, Consigliere Comunale della Città di Corigliano Rossano, Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,  Luigi Campana, Segretario Generale UILTEC Calabria, Marco Soliberto, Presidente Ass. Stella Cometa Onlus di Cosenza, Francesco Caligiuri, Presidente Associazione "Con-Tatto", D’Amico Antonio Maria, Presidente FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori), Comitato Provinciale di Cosenza, Ercolino Ferraina, Presidente Associazione Internazionale Centro Arte Club, Luis Fusaro, Presidente della Interable Research Foundation, Giuseppe Tagliaferro, Circoli del PD di Corigliano-Rossano e Daniela Natoli, Segretaria Circolo Fratelli d'Italia - Bova Marina.

L’Associazione nel ringraziare quanti hanno aderito in modo corretto ricorda che per aderire alla sottoscrizione occorre inviare una e-mail all’indirizzo no archiviazione@bastavittime106.it dopo aver letto e condiviso il testo del documento (che inviamo in allegato ed è stato pubblicato nel gruppo Facebook “BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106”.

Nel corpo dell’e-mail è necessario semplicemente indicare il nome, il cognome e ciò che si rappresenta.
Es.: Marco Rossi, Presidente Associazione Calabria

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” aspica che vi siano altre adesioni e comunica ufficialmente che la sottoscrizione sarà chiusa il 31 agosto del 2019.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 18 Luglio 2019

martedì 16 luglio 2019

L'on Barbuto vada a scuola dagli On. Dorina Bianchi e Nicodemo Oliverio



L’ON BARBUTO VADA A SCUOLA DAGLI ON. DORINA BIANCHI E NICODEMO OLIVERIO


Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” esprime unanime solidarietà al Presidente Fabio Pugliese per quanto accaduto ieri a Crotone in occasione dell’ottima ed importante iniziativa organizzata dagli amici di Cecè Perna per sensibilizzare le istituzioni e pretendere interventi di messa in sicurezza immediati sulla S.S.106 a Crotone.

I FATTI ACCADUTI

Nell’ambito dell’iniziativa, a seguito dell’intervento dell’on. Barbuto del M5S, c’è stata l’insistente richiesta, da parte di alcuni cittadini, di far intervenire il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. Fabio Pugliese, dopo alcune insistenze, decide di intervenire e – come è possibile verificare dal video integrale in possesso dell’Associazione – inizia il suo discorso pacato e corretto subito interrotto con arroganza dalla parlamentare penta stellata.

Al Presidente Fabio Pugliese, a cui di fatto è stato impedito di poter parlare e che aveva appena iniziato il suo intervento affermando che nel tratto di 106 da Sibari a Crotone sono disponibili 772,5 milioni di euro, l’on. Barbuto, interrompendolo,  chiede – riportiamo testualmente – “772 milioni me li fa vedere dove sono? e poco dopo, rivolgendosi al Presidente dell’Associazione, lo apostrofa “bugiardo” (e da qui uno scontro animato tra i due…).


INTERVENTI GIÀ FINANZIATI DAL PRECEDENTE GOVERNO SULLA S.S.106

Il Governo Renzi – Gentiloni nella precedente legislatura ha stanziato sulla S.S.106 circa 360 milioni di euro sul Megalotto 3 (che si sono aggiunti ai 970 milioni di euro già esistenti e stanziati dai precedenti Governi per un totale di 1.335 milioni di euro), 100 milioni di euro sulla Variante di Palizzi, ed ha, inoltre, previsto nella tratta Sibari – Crotone un investimento già stanziato e programmato di 771,72 milioni di euro.

Tale importo prevede: Un massiccio investimento di 448 milioni di euro per realizzare in parte l’allargamento dell’attuale “strada della morte” che resterà comunque sempre a due corsie ed in parte per realizzare una S.S.106 su tracciato ex-novo, sempre a due corsie, in variante ai centri abitati (messa in sicurezza 1° Tronco dal Km 309 al 329; 2° Tronco dal 290 al 309; e 3° Tronco dal 256 al 290).

Un intervento di allargamento dell’attuale S.S.106 per 25 milioni di euro (messa in sicurezza dal Km 238 al Km 241+700). La realizzazione in variante su tracciato ex novo, sempre a due corsie, di un tratto di S.S.106 che va dal Km 241+250 al Km 250+500 per un investimento di 148,27 milioni di euro. L’investimento per la realizzazione ex novo, sempre a due corsie, di un tratto di S.S.106 che collega il Megalotto 3 alla S.S.106 esistente a Sud di Sibari per 151 milioni di euro.


STATO DI AVANZAMENTO DEGLI INTERVENTI PREVISTI

Il Direttivo dell’Associazione intende informare tutti i cittadini calabresi che la progettazione di fattibilità Tecnico-Economica dei suddetti lavori ha già avuto una aggiudicazione di cui evidentemente L’on. Baruto – componente della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – non è incredibilmente a conoscenza.

L’accordo quadro per gli interventi lungo la S.S.106, dal km 309 al km 330 (invitiamo l’on. Barbuto a studiare in quali province ricadono), sono state aggiudicate dall’Anas Spa all’impresa C. LOTTI & Associati - Società di Ingegneria - S.p.a. (mandataria del Raggruppamento Temporaneo d’Imprese costituito da C. LOTTI & Associati - Società di Ingegneria - S.p.a. – SERING Ingegneria S.r.l., VIA Ingegneria S.r.l. V.D.P. S.r.l. e BRIDGE Engineering S.r.l per un importo complessivo  dell’affidamento, al netto dell’I.V.A., pari da un minimo di Euro 0 ad un importo massimo di Euro 2.600.000,00 con un contratto stipulato, ad agosto 2018, con Ministro delle Infrastrutture l’on. Danilo Toninelli del M5S.

L’accordo quadro per gli interventi lungo la S.S.106, dal km 240 al km 309 (invitiamo l’on. Barbuto a studiare in quali province ricadono), sono state aggiudicate dall’Anas Spa all’impresa Bonifica  S.p.A.  insieme alla . SOIL  S.r.l.  ed a Studio Franchetti S.r.l. per un importo complessivo  dell’affidamento, al netto dell’I.V.A., pari da un minimo di Euro 0 ad un importo massimo di Euro 3.400.000,00 con un contratto stipulato, ad agosto 2018, con Ministro delle Infrastrutture l’on. Danilo Toninelli del M5S.


INFORMAZIONE CORRETTA AI CITTADINI

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si riserva di diffondere nel mese di agosto – periodo di maggior presenza nella città di Crotone – ogni informazione utile a comprendere la correttezza e la verità delle informazioni riportate e non esclude di intervenire con affissioni pubbliche – per come previsto dalla legge – al fine di informare, appunto, correttamente i cittadini, elemento che ci ha sempre contraddistinti. 

Agli stessi cittadini, inoltre, dimostreremo che questo Governo (non quelli precedenti!), ha approvato un piando di finanziamento destinato alle Grandi Opere denominato “sblocca cantieri” che, in sostanza, avvia 28 cantieri di cui uno solo al Sud (il Megalotto 3 di cui ancora oggi non si conoscono i tempi di avvio…), e ben 27 cantieri al Nord Italia.


L’INVITO ALLA ON. BARBUTO

Il Direttivo dell’Associazione, infine, invita l’on. Barbuto – inverosimilmente facente parte della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati della Repubblica Italiana – ad andare a scuola privata dall’On. Dorina Bianchi e dall’On. Nicodemo Oliverio al fine di acquisire statura politica e culturale ma anche capacità e competenze evidentemente necessarie. 

Auspichiamo che riesca ad imparare qualcosa nell’interesse del territorio calabrese e crotonese mai come oggi caratterizzato da una rappresentanza parlamentare che non ha di fatto conseguito nessun risultato in termini di risorse e progettazioni ottenute sulla S.S.106. Nel caso avverso, il Direttivo, con tutti i suoi componenti, in quanto volontari, si offriranno per un sostegno gratuito.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 16 Luglio 2019

domenica 14 luglio 2019

APPELLO dell'Associazione Basta Vittime Sulla S.S.106: Verità e Giustizia per Pier Emilio, Daria e Stanislao



Inizia oggi la singolare campagna di sottoscrizione del documento promosso dall'Associazione
APPELLO DELL’ASSOCIAZIONE BASTA VITTIME SULLA S.S.106: VERITÀ E GIUSTIZIA PER PIER EMILIO, DARIA E STANISLAO
L’ARCHIVIAZIONE DEL CASO NON RENDERÀ GIUSTIZIA E NON ONORERÀ LA MEMORIA DELLA FAMIGLIA CALABRESE. L’ASSOCIAZIONE CHIEDE VERITÀ E UN GIUSTO PROCESSO 

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VERITÀ E GIUSTIZIA PER PIER EMILIO, DARIA E STANISLAO

La domenica del 15 luglio del 2018 poco prima delle 12:35 circa al chilometro 654,8 direzione sud, tra i caselli di  Ceprano e Pontecorvo, in un incidente stradale, perdeva la vita un bimbo di neanche sei mesi, Pier Emilio, la sua mamma Daria Olivo ed il suo papà Stranislao Acri, entrambi di 35 anni.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ad un anno dalla loro tragica morte, commossa ne intende onorare il ricordo con un appello rivolto a tutti i rappresentanti delle Istituzioni calabresi, a tutti i Sindaci ed i consiglieri comunali, ai Presidenti, agli Assessori di Regione e delle Province calabresi, a tutti i rappresentanti delle forze politiche e sociali, al mondo dell’associazionismo, ai rappresentati della Chiesa e delle altre religioni: verità e giustizia per Pier Emilio, Daria e Stanislao!

A tutti chiediamo di inviare una e-mail all’indirizzo noarchiviazione@bastavittime106.it con la propria adesione formale al documento predisposto dal Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” (che si riporta in allegato), rivolto al Procuratore Capo presso il Tribunale di Cassino e per conoscenza al Presidente della Repubblica Sergio On. Sergio Mattarella, al Ministro della Giustizia On. Alfonso Bonafede ed a S.E. il Vescovo di Cassino Mons. Gerardo Antonazzo.

Ognuno, oltre all’e-mail su indicata, può inviare la propria adesione anche tramite raccomandata che deve essere spedita presso la sede legale dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, via Alcide De Gasperi, 5 – 87060 Calopezzati (CS).


LA TRAGEDIA

L’incidente si è verificato quando un furgone Volkswagen ha tamponato una Fiat Punto, sulla quale viaggiava la giovane famiglia calabrese.

Un impatto tremendo che non ha lasciato scampo ai tre occupanti dell’utilitaria Fiat. Sul posto sono arrivate subito tre ambulanze del 118, l’automedica, l’elisoccorso, gli agenti della polizia stradale della sottosezione di Cassino. La scena apparsa ai loro occhi è stata terribile: madre, padre e figlioletto erano già morti.

Le loro vite stroncate da quell’urto terribile ricevuto all’improvviso dal furgone Volkswagen.



LA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE

Nonostante l’incidente sia stato determinato da un tamponamento ed è di fatto classificabile come un “sinistro complesso”, quindi, tecnicamente da analizzare a fondo con tutte le perizie e gli studi del caso, nei giorni scorsi i legali della Fam. Olivo così come quelli della Fam. Acri, hanno reso noto alla stampa che è in essere una richiesta, da parte del PM, di archiviare il caso.


IL DOCUMENTO DELL’ASSOCIAZIONE

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ha subito inteso contattare la Fam. Acri, considerato il rapporto di collaborazione e vicinanza proficua da sempre esistita tra il nostro sodalizio e l’Avv. Stanislao Acri, partecipandoli dell’intenzione di voler dar vita ad una raccolta di adesioni libere e spontanee su un documento di richiesta che punta ad annullare l’archiviazione.

Il Direttivo dell’Associazione è convinto che sul caso occorre comprendere a fondo  quale sia stata la verità e solo dopo è necessaria una risposta della giustizia. L’archiviazione, invece, punta alla negazione di questo diritto negato non solo alle Fam. Olivo ed Acri ma all’intera comunità calabrese.

Per questa ragione invitiamo tutti, senza distinzione politica o religiosa, ad aderire al nostro appello che consideriamo un atto di civiltà, di amore per la verità e la giustizia ma anche e, soprattutto, nei confronti della memoria di Pier Emilio, Daria e Stanislao che attraverso questa azione, il Direttivo, insieme a quanti aderiranno, intendono onorare.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 15 Luglio 2019

NUOVA S.S.106: Senza le infrastrutture la Calabria muore



NUOVA S.S.106: SENZA LE INFRASTRUTTURE LA CALABRIA MUORE

di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”



Il Sud dell’Italia si sta svuotando sempre di più dei suoi giovani. Nei 7 anni della crisi, dal 2008 al 2015, il saldo migratorio netto è stato di 653mila unità: 478mila giovani di cui 133mila laureati, con le donne in misura maggiore rispetto agli uomini. A questi si accompagna una perdita di popolazione di 2 mila unità nella fascia di 0-4 anni in conseguenza al flusso di bambini che si trasferiscono con i genitori.

È un campione sociale diverso da quello delle precedenti migrazioni viste negli ultimi sessant’anni e il rischio che ne consegue è inquietante: mentre prima anche chi rimaneva al Sud continuava comunque a fare figli, oggi il tasso di natalità è molto più basso. In pratica, c’è molta più gente che muore di quanta decida di mettere al mondo nuovi esseri umani.

Le ragioni di questa migrazione sono tutte nelle statistiche Eurostat del 2017 che danno un’idea più palpabile di questa situazione: la Calabria ha un tasso di disoccupazione giovanile del 55,6% (peraltro leggermente in ribasso rispetto ai 5 anni precedenti), mentre - per capirci meglio - il Nord Est ha un tasso del 20,6%.

Le cavallette magari non arriveranno, ma i paesi fantasma sì, ed il regionalismo differenziato voluto fortemente dalla Lega accelererà questo processo.

Sulle cause per le quali manca il lavoro al Sud e, nella nostra regione, in particolare, non vi è alcun dubbio: questo è forse il decimo articolo che propongo negli ultimi 5 anni in cui affermo che non c’è nessuno studio economico che non indichi nella carenza infrastrutturale le ragioni più profonde ed esclusive della mancanza di lavoro in Calabria.

Così avviene che nella nostra regione i giovani (e non solo), vanno via. La popolazione è in costante diminuzione e, quindi, non esistono le ragioni per cui dovrebbero aprire nuovi ospedali, investire in nuove strade ed autostrade, creare nuove linee ferroviarie, ecc. ecc. In pratica se non c’è la gente, perché va via, non ci sono i numeri per fare niente perché i costi superano i benefici.

In questo quadro drammatico e complesso un Governo lungimirante avrebbe deciso di realizzare 28 “Grandi Opere” di cui 27 al Sud e solo una al Nord. Mentre la storia recente ci dimostra purtroppo che l’attuale Governo Lega – M5S, il tanto decantato “Governo dell’onestà” o se preferite “del cambiamento”, è riuscito a compiere una enormità mai commessa prima: 27 “Grandi Opere” saranno – si dice… - “sbloccate” al Nord e solo una al Sud (il Megalotto 3), di cui ancora oggi non si sa quando…

Eppure, si tratta di un’Opera – lo ripeterò fino alla noia – già finanziata con 1.335 milioni di euro (di cui 2/3 resteranno sul territorio in cui verrà realizzata…), e già approvata con un iter procedurale lungo e complesso ma ormai – dopo 20 anni – definitivamente completato.

È successo in questi giorni – proprio a seguito del mio confronto duro, corretto ed appassionato con l’On. Romeo della Lega in diretta su “Agorà Estate” su Rai3 – che in molti mi hanno chiesto come sia possibile tutto questo…? Come sia possibile che il Governo Lega e M5S siano così ciechi rispetto ai problemi veri del Sud e della Calabria? Come sia possibile che non capiscano che questa volta non è colpa di chi c’era prima perché questo piano di investimenti in infrastrutture porta solo la firma della Lega e del M5S?

Le risposte sono due. La Lega ha sempre esercitato una grande abilità: quella di sottrarre i fondi delle infrastrutture del Sud per portarli al Nord. Riuscì a sottrarre 7 miliardi alla S.S.106 per pagare le quote latte del Nord e per finanziare con l’allora Ministro Giulio Tremonti l’abolizione dell’ICI. Oggi in Calabria per le prossime elezioni regionali in Calabria punta tutto su Pietro Molinaro, ex presidente della Coldiretti Calabria ed organizzatore della manifestazione dei 30 trattori contati che a maggio del 2018 hanno contestato la realizzazione dell’ammodernamento della S.S.106 da Sibari a Roseto Capo Spulico…

Il M5S ha puntato, invece, sulla scelta di uomini e donne dal profilo umano e personale ineccepibile ma dalla statura politica e culturale che punta decisamente al di sotto della mediocrità. Uomini e donne che oggi purtroppo rappresentano tutti noi in parlamento e che sono convinti che i problemi, anche quelli più complessi, si risolvono con un comunicato stampa, un post su Facebook o con un selfie con il Ministro… L’esempio più evidente ci viene fornito dall’on. Rosa Silvana Abate, senatrice della Repubblica Italiana.

Nei giorni scorsi ha affermato di aver partecipato ad incontri in cui ha appreso che verrà realizzata una o più fantomatiche ipotesi di tracciato di nuova S.S.106 a 4 corsie che consentiranno con 150 milioni di euro di ammodernare ben 23 chilometri di “strada della morte” sarebbe opportuno che qualcuno aiutasse l’onorevole senatrice a comprendere quanto sia enorme l’assurdità che afferma.

In Calabria su 415 chilometri la S.S.106 è già ammodernata per 50 chilometri circa (VAR-A e VAR-B). Ne restano quindi da ammodernare 365. Se con 150 milioni di euro posso ammodernare 23 chilometri di 106 allora per ammodernarla tutta in Calabria occorrono – secondo una facile proporzione – 2.3 miliardi di euro. Sarebbe bello. Purtroppo il Ministero delle Infrastrutture – già nel 2005 – ha stabilito che per ammodernare la S.S.106 in Calabria occorrono dai 14 ai 16 miliardi di euro.

Cosa dire poi di Toninelli, quando da parlamentare di minoranza gridava dai banchi dell’opposizione al Governo: “Vi siete dimenticati che, oltre lo steccato dalla vostra avidità e della vostra disonestà, c'è tutto il resto dell'Italia, quell'Italia che ancora si indigna e che ha voglia di cambiare.”?

A Toninelli, ma anche ad altri suoi colleghi del M5S, accorerebbe ricordare ciò che diceva  Publilio Siro: “L'onore decora la persona onesta e mette in evidenza il disonesto”. A tutti noi, invece, serve ricordare un’altra affermazione di Publilio Siro: “Un animo onesto non si adegua a chi sbaglia.”

In questa Santa domenica, soprattutto per chi è cattolico e credente, in Calabria non c’è altro da fare se non sperare…. che Dio ci aiuti….


14 Luglio 2019

venerdì 12 luglio 2019

S.S.106: L'on. Abate del M5S, sulla stampa lavora con impegno



S.S.106: L’ON. ABATE DEL M5S, SULLA STAMPA LAVORA CON IMPEGNO

di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”



Il caso ha voluto - ed è davvero singolare - che nella giornata di ieri, a seguito del comunicato stampa emesso dal Direttivo dell'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106", l'onorevole Rosa Silvana Abate uscisse sulla stampa tempestivamente per annunciare che "in questi giorni" è arrivata la fantomatica risposta dell'Anas alla sua "richiesta di visionare il progetto del Megalotto 8".

A questo punto viene da chiedersi: come mai non l'ha detto quando la risposta è arrivata nei giorni scorsi? Come mai ha scelto di dirlo proprio ieri? A pensar male si fa peccato - diceva la buona anima dell'Onorevole Giulio Andreotti - ma qualche volta ci si azzecca.

Così se per il Megalotto 3, un Progetto di interesse strategico nazionale, per la realizzazione di 39 chilometri sono necessari ben 1.335 milioni di euro (in pratica 34,2 milioni di euro a chilometro), per la senatrice Rosa Silvana Abate (e ribadisco: solo per lei), bastano 150 milioni per realizzare addirittura 23 chilometri di Nuova S.S.106 (ovvero 6,5 milioni di euro a chilometro).

Così, su due piedi, verrebbe da dire che da Sibari fino a Roseto Capo Spulico la strada sarà realizzata in argento placcato oro mentre a Sud di Sibari fino a Corigliano Calabro in legno lamellare...

In verità, una cosa giusta, almeno una, l'Abate nel suo comunicato l'ha scritta: quando afferma che ad oggi sulla S.S.106 a Sud di Sibari non sono presenti progetti oppure fondi già stanziati "nel Contratto di programma 2016-20" di Anas Spa mentre sono previsti solo interventi inutili e dannosi che privilegiano "il recupero delle viabilità esistente" rispetto "alla realizzazione di nuove infrastrutture". Una vergogna!

Aggiungo: una vergogna a cui dovevano e potevano porre rimedio ben 4 parlamentari (non uno o due...), eletti a Corigliano Rossano in seno alla Camera ed al Senato della Repubblica Italiana peraltro al Governo del Paese (non alla minoranza), e con un Ministro d'area alle Infrastrutture ed ai Trasporti.

L'Abate conferma che al momento esistono solo due nuovi interventi già finanziati: la messa in sicurezza del tracciato esistente tra Sibari e Crotone (bivio Passovecchio), che nel primo tronco che si estende fra Mandatoriccio e Rossano e l’adeguamento e la messa in sicurezza in tratti saltuari dal km 0 al km 25 compreso viadotto Coserie e Sibari nel tratto tra Sibari e Corigliano Rossano.

Si tratta, appunto, di 2 interventi in corso che prevedono il "recupero e adeguamento della sede attuale": in poche parole 772,5 milioni di euro per realizzare piccoli interventi a macchia di leopardo sull'attuale S.S.106 che resta sempre a due corsie per ogni senso di marcia. Una idea così dannosa ed inutile che persino un bambino delle scuole elementari riuscirebbe a comprenderlo.

Pertanto accontentiamoci, finché dura, del Frecciargento Sibari-Roma pagato con 1,5 milioni di euro dalla Regione Calabria, del Porto di Corigliano che nei prossimi giorni diventerà più importante del Porto di Gioia Tauro, della Sila-Mare che finalmente sarà ultimata e più in generale dei comunicati stampa che riportano presunti o probabili incontri di cui non c'è alcun riscontro formale, fotografico o documentale ma che sono utili ad uscire sulla stampa senza considerare che tra qualche mese arriveranno le elezioni regionali e lì, il popolo, vuole risultati concreti, non comunicati stampa: chi si offre volontario per farglielo capire...?

12 Luglio 2019