La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

martedì 30 giugno 2015

Giovanni Zappavigna nona vittima della S.S.106, dove si muore ogni 20 giorni.




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è addolorata per l’ennesima vittima sulla “strada della morte”. L'incidente è avvenuto al km 86, sulla strada Statale 106, nel comune di Bovalino, in provincia di Reggio Calabria, intorno alle ore 16.20. La vittima è Giovanni Zappavigna di 57 anni ed era originario di Ardore. Sul posto ha operato la Polizia Stradale del distaccamento di Brancaleone. 

Giovanni è la nona vittima della strada Statale 106 in Calabria nell’anno 2015 dopo Matteo Brigandì (38 anni), Giuseppe Leonardo Farini (47 anni), Sing Jaswinder (36 anni), Antonio Pugliese (24 anni), Paolo Foti (59 anni), Ilaria Geremicca (22 anni), Maria Grillone (61 anni) e Francesco Paparo (24 anni).

Giovanni Zappavigna è la sesta vittima sulla strada Statale 106 nel 2015 nel tratto di Reggio Calabria che diventa così in assoluto il più colpito dalla “strada della morte”. L’Associazione intende ricordare, inoltre, che dall’1 gennaio 2015 fino ad oggi abbiamo avuto una vittima sulla S.S.106 in media ogni 20 giorni. Tre vittime ogni due mesi!  

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si associa al dolore dei familiari di Giovanni Zappavigna, dei parenti e degli amici tutti con sentimenti sincero e profondo cordoglio e non dimentica di ribadire quanto, l’ennesima vittima della S.S.106 in Calabria, sia anche responsabilità di una classe politica dirigente incapace ed inetta che non intende affrontare e risolvere un problema gravissimo divenuto ormai improcrastinabile.

Alla classe politica dirigente calabrese ad ogni livello esterniamo il nostro più vivo disprezzo per la incapacità di fronteggiare un problema gravissimo ed ormai improcrastinabile ed, insieme, la nostra condanna ferma per aver voluto da sempre occultare un problema che emerge ogni giorno nella sua drammaticità.

lunedì 29 giugno 2015

Sulla Nuova S.S.106 assoluta e totale sintonia con Oliverio




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che il presidente Ing. Fabio Pugliese nei giorni scorsi ha incontrato a Catanzaro il Presidente della Regione Calabria On. Gerardo Mario Oliverio nel corso di un incontro in cui era presente anche il Segretario generale della CGIL Sibaritide – Pollino Angelo Sposato e del consigliere regionale On. Giuseppe Giudiceandrea.

Nell’incontro si è parlato del 3° Megalotto della S.S.106 che collegherà Sibari a Roseto. Il progetto mercoledì 24 giugno è stato discusso in un Pre-CIPE a cui ha partecipato lo stesso Presidente della Regione Calabria. La Nostra Associazione ha evidenziato all’On. Oliverio i già numerosi ritardi che gravano sul progetto per via di una procedura fortemente ritardata da una serie di osservazioni strumentali e anomale sulle quali di certo non guasterebbe una indagine della magistratura ed insieme la necessità che sull’avvio dei lavori non si aggiungano altri immotivati ritatrdi.

L’Associazione, inoltre, ha sottolineato e condiviso le posizioni dei sindaci dell’alto jonio interessati alla realizzazione dell’importante infrastruttura evidenziando quanto anche per loro sia forte la necessità di far partire al più presto i lavori per evitare feriti e vittime in un tratto di strada che già nei giorni scorsi ha registrato sinistri molto gravi che per fortuna non hanno causato tragiche conseguenze.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto evidenzia l’assoluta e totale perfetta sintonia con il Presidente della Regione Calabria On. Gerardo Mario Oliverio circa la necessità di avviare immediatamente i lavori per il 3° Megalotto sulla S.S.106 in Calabria e coglie l’occasione per ringraziare  il presidente per l’ottimo lavoro svolto in sede di Pre-CIPE a Roma lo scorso 24 giugno così come ringraziamo l’On. Giuseppe Giudiceandrea per la grande sensibilità che da sempre dimostra di avere circa le questioni che riguardano la strada Statale 106 in Calabria.

L’Associazione, infine, auspica che il Governo possa accelerare l’avvio dei lavori per il 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto in modo d’avviare in Calabria con urgenza una grande infrastruttura necessaria alla sicurezza degli automobilisti e allo sviluppo ed al progresso dell’intera regione.

sabato 27 giugno 2015

S.S.106, l’Associazione presieduta da Fabio Pugliese ha realizzato un convegno di sensibilizzazione






Azione di confronto sul bisogno di
interventi urgenti lungo l’arteria 


Ss 106, l’Associazione presieduta da Fabio Pugliese  ha realizzato un convegno di sensibilizzazione

Partecipazione attiva di amministratori locali, esperti e referenti di sodalizi

Ss 106: superiamo l’immobilismo”. E’ stato questo il tema di una valida iniziativa di carattere socio culturale organizzata dall’Associazione di Calopezzati “Basta vittime sulla S.s. 106. L’evento di sensibilizzazione e confronto sull’atavico problema della messa in sicurezza e ammodernamento dell’importante arteria stradale che collega il Sud con il Nord dell’Italia è stato realizzato presso l’auditorium ‘Amarelli’ di Rossano con il patrocinio dell’Ordine dei Commercialisti e degli esperti contabili di Rossano, della Sois, Società italiana di sociologia, Sezione Calabria, e di ben 13 comuni ricadenti nel basso Jonio cosentino, nella valle del Trionto e nella Sila Greca. Si tratta dei Comuni di Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Cariati, Cropalati, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Paludi, Pietrapaola, Rossano e Terravecchia.
Ha coordinato i lavori il sociologo e giornalista, Antonio Iapichino, referente per la Calabria della Sois, il quale ha evidenziato che lo sviluppo passa, attraverso le infrastrutture. Ha sottolineato che la stragrande maggioranza del trasporto nel Mezzogiorno d’Italia avviene su gomma e ha fatto notare la precarietà di una strada che attraversa tanti centri urbani.
Nell’introdurre il convegno, a cui hanno partecipato diversi amministratori locali, rappresentanti di associazioni del territorio ed esponenti di forze politiche, il presidente dell’Associazione organizzatrice, Fabio Pugliese, ha messo in risalto che da cinque anni la Ss 106 è considerata come la strada più pericolosa d’Italia. Ha spiegato che l’associazione è nata allo scopo di porre all’attenzione delle istituzioni preposte la questione della suddetta via di comunicazione. Il Gruppo Facebook del sodalizio conta circa 26 mila iscritti. Calabresi, anche residenti al di fuori della regione, che seguono con attenzione l’evolversi della vicenda. L’ingegnere Pugliese ha fatto notare i diversi interventi effettuati dall’associazione che egli rappresenta. Ci sono 25 cantieri pronti per mettere in sicurezza la strada. Non basta: è necessario far partire l’ottavo e il nono megalotto, rispettivamente quello del tratto fra Roseto e Sibari e quello di Sibari – Mandadatoriccio. Pugliese vuole interagire con la Regione per far scendere in Calabria il Ministro ai Lavori pubblici. Lo scrittore e saggista, nonché vicedirettore dell’Università popolare di Rossano, Gennaro Mercogliano ha detto che la letteratura non serve soltanto alla vita ma anche alla politica. Ha evidenziato che i giovani devono essere protagonisti attivi del progresso sociale. A giudizio del preside emerito Mercogliano il vero progresso della Calabria scaturisce da una sintesi: letteratura e politica devono crescere insieme per un futuro migliore. Mercogliano, inoltre ha sviluppato un excursus storico sull’importanza della Sibaritide e, al suo interno, Rossano. La 106, ha detto, è una strada in cui si muore quotidianamente, quindi, il bisogno di iniziative di sensibilizzazione ,a anche di proteste democratiche. Il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti,  ha evidenziato che negli anni sono state fatte solo parole su questa annosa problematica. A suo giudizio si  trattato di <<incapacità dei governanti di saper investire in Calabria>>. Per Antoniotti lo sviluppo passa tramite la 106. <<Se non verrà realizzata questa strada saremo tagliati fuori>>. Ha fatto notare che si fa tanto per pubblicizzare la Calabria, ora anche a Expo, ma poi, le infrastrutture lasciano a desiderare e bloccano le opportunità di sviluppo. Al Primo cittadino di Rossano non sono mancate parole favorevoli verso la fusione dei due comuni di Rossano e Corigliano: <<Avremmo un maggiore peso rappresentativo. 80mila persone. L’unione dei comuni darebbe uno scossone, anche per il problema della Ss 106>>.  Il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Rossano, Carlo Plastina ha fatto notare che <<questo territorio non deve stare in silenzio>>. Ha lanciato degli input per una partecipazione attiva della cittadinanza. <<Chi ama la propria terra ha voglia di dare>>. C’è bisogno di fare gruppo e creare centri di studi sui problemi della Sibaritide. <<I nostri indici negativi>>, ha detto testualmente, <<possiamo invertirli soltanto noi calabresi>>.  Ha parlato del decremento dei servizi di questo territorio. <<La colpa è della classe dirigente. L’assessore Pasquale Pedace del Comune di Calopezzati ha sottolineato il bisogno di un cambiamento culturale. <<E’ necessaria un’inversione di mentalità>>. Ci sono troppe vittime <<troppo dolore su una strada che non c’è>>. Il vicesindaco di Cropalati, Achiropita Ruperto, ha fatto notare che l’Associazione “Basta vittime sulla Ss 106” ha smosso le coscienze del territorio. <<Cropalati vuole dare il suo contributo e supportare le iniziative in favore della 106>>. Maria Gabriella Cerchiara, dell’Associazione “LumenArtis ensemble” ha messo in risalto che <<tante, troppe sono le vittime sulle nostre strade, ingiustificate, intollerabili>>, non ultima quella del fondatore della suddetta associazione a cui ella appartiene, Pasquale Costantino Levote, del quale ricorre il triste anniversario a meno di un mese>>. Il bisogno oggettivo di <<prendere coscienza e promuovere azioni concrete mirate alla prevenzione>>.
 Ha concluso i lavori il poeta e scrittore, candidato al Premio Nobel per la Letteratura, Dante Maffia. Ha fatto risaltare  l’indignazione del territorio e di ogni cittadino. Una strada realizzata nel 1928, allora, <<una strada importante>>, oggi non più adeguata ai tempi e ai nuovi flussi veicolari. Il professore Maffia ha lanciato un grido di guerra. <<Una battaglia, non solo per le tante vittime,  ma senza strutture non si va da nessuna parte>>. Ha fatto notare che <<i morti sono anche nostri>>. Oggi c’è bisogno di <<riappropriarci del nostro patrimonio culturale. La storia è il nostro patrimonio. Un patrimonio che non possiamo perdere>>.
 FONTE:
 

mercoledì 24 giugno 2015

La Nuova S.S.106 al Pre-CIPE, la Calabria spera…




GIORNATA STORICA PER LA CALABRIA: È TERMINATO DA POCO L’ESAME DELLA NUOVA S.S.106 CHE SPERIAMO PORTERÀ ALLA DELIBERA PER L’APPROVAZIONE DEL PROGETTO GIÀ NEI PROSSIMI GIORNI. LO STATO ITALIANO NON TRADISCA L’ENNESIMA PROMESSA ALLA CALABRIA!

L’atto di istituzione della strada Statale 106 Ionica è stato emanato durante il fascismo, precisamente il 17 maggio del 1928, con il provvedimento costitutivo numero 1.094. Dall’Italia fascista fino ad oggi quella importante arteria viaria è balzata agli onori delle cronache diventando per tutti la famigerata “strada della morte”. Migliaia di uomini e donne sulla “strada più pericolosa d’Italia” (Fonte: Istat), hanno perso la vita mentre decine e decine di migliaia sono stati i feriti.

Sulla Statale 106 non solo si è consumata (ed ancora continua), la più grande Strage di Stato della storia della nostra Repubblica ma è in corso giorno dopo giorno la fine di ogni futuro per una regione, la Calabria, che proprio a causa della carenza di infrastrutture nei diversi e più autorevoli parametri economici si attesta sempre più fanalino di coda d’Italia e d’Europa a causa della sempre crescente assenza di lavoro, dello spopolamento e della perdita di capacità collettiva, della mancanza di modernità.

In questo contesto drammatico nasce oggi una speranza.

Per la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana oggi abbiamo visto la convocazione di una riunione preparatoria del CIPE (cosiddetta Pre-CIPE), indetta alle ore 15.00 di oggi pomeriggio presso la sala 32 della sede in Roma a via della Mercede, 9. All’ordine del giorno di questa importante seduta sono state discusse varie opere tra cui l’avvio del progetto del 3° Megalotto della S.S.106 in Calabria tra Sibari e Roseto.

Finalmente lo Stato italiano inizia ad esaminare concretamente la realizzazione di un’opera strategica e fondamentale non solo per la Calabria jonica ma per l’intera regione e per l’intera nazione. Si tratta di circa 40 chilometri di strada che collegheranno Sibari a Roseto attraverso due corsie per senso di marcia, un’opera che prenderà vita più o meno a metà tra le marine (poco distante dai luoghi di maggiore presa turistica per non disturbare le vacanze di molti), ed i centri interni (che ora potranno coltivare la speranza di non sparire).

Un’opera che porterà in Calabria 1,5 miliardi di euro e, soprattutto, una speranza: l’idea che da qui possa iniziare un nuovo destino per la nostra regione. Una storia diversa, nuova: in cui i calabresi possano trovare le giuste motivazioni per rimboccarsi le maniche, per guardarsi alla spalle e poi per ritornare ad essere protagonisti come già è accaduto in passato quando questa terra rappresentava la culla d’Europa.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto trattiene ancora per un po’ il respiro con la speranza che arrivati a questo punto lo Stato italiano non decida di tradire la migliore delle promesse destinate alla Calabria: si porti al prossimo CIPE il 3° Megalotto della S.S.106 e si approvi con una Delibera il progetto già nei prossimi giorni!

Non c’è nulla di più utile per la collettività! Non c’è nulla di più utile per onorare la memoria delle tante, troppe vittime della S.S.106 in Calabria e delle loro Famiglie! Non c’è nulla di più utile per il futuro della Calabria.

martedì 23 giugno 2015

Ennesima gravissima tragedia sulla S.S.106 nell’alto jonio




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprende con rammarico l’ennesimo tragico incidente sulla S.S.106 a Trebisacce nell’alto jonio cosentino. L’incidente è avvenuto a pochi chilometri di distanza dal luogo in cui il 28 luglio del 2013 un autoarticolato si scontrava con un autobus proveniente dalla Svizzera provocando decine e decine di ferite e due vittime: Clelia Andali di 57 anni ed il piccolo Leonardo Gualandris di 12 anni. L’incidente di oggi ha visto lo scontro tra una autovettura ed un scuolabus pieno di bambini. Per fortuna pare che l’incidente non avrebbe causato alcuna vittima ma solo 8 feriti tra cui 4 bambini e di questi uno è grave.

L’incidente avvenuto pochi minuti fa a Trebisacce sulla S.S.106 – afferma Fabio Pugliese presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – desta in me preoccupazione e speranza. La preoccupazione di chi, dal suo speciale osservatorio evidenzia la grandissima pericolosità di una arteria viaria definita dall’Istat la “strada più pericolosa d’Italia” e la speranza che il bimbo gravemente ferito possa riprendersi presto e ritornare sano e salvo a casa insieme agli altri feriti.

Non ho alcun problema ad affermare – dichiara il presidente – che il pericolosissimo incidente di oggi deve servire da monito nei confronti di quanti ancora si ostinano a non voler capire che nell’alto ionio l’ammodernamento del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto non è solo una infrastruttura legata allo sviluppo, al progresso ed al lavoro ma è soprattutto un’opera legata alla difesa ed alla tutela della vita di tutti e dei giovani in particolare.

Diffido – conclude Pugliese – da quanti sosteranno senza alcuna vergogna e senza alcuna coscienza che strumentalizzo quanto accaduto oggi per difendere una causa giusta in cui credo insieme all’Associazione che presiedo: oggi potevano morire dei giovani ragazzi così come sono deceduti in passato e come certamente moriranno domani se questa “strada della morte” non cambia! Ed anche se noi, noi tutti, noi come intera comunità calabrese, ci riteniamo assolti con il nostro silenzio siamo pur sempre coinvolti. Lavoriamo, quindi, affinché possa essere realizzata una strada nuova, moderna e degna di una comunità civile, guardiamo all’interesse generale e diciamo con i fatti e non solo con le parole: basta vittime sulla S.S.106!  

Invito incontro del 25 giugno su "Ss 106: superiamo l'immobilismo"




Evento patrocinato da 13 Comuni, Sois Calabria,
Ordine dei commercialisti di Rossano e IonioNotizie.it


Il 25 giugno la giornata di sensibilizzazione e confronto “Ss 106: superiamo l’immobilismo”

Iniziativa pianificata dall’Associazione “Basta vittime sulla S.S. 106”
in collaborazione con lo Studio di sociologia e comunicazione Iapichino

Un’interessante iniziativa di carattere culturale, oltre che squisitamente sociale, è stata pianificata per giovedì 25 giugno, alle ore 17.30, presso l’auditorium ‘Amarelli’ di Rossano. Si tratta di una giornata di sensibilizzazione e confronto in favore dell’ammodernamento e della messa in sicurezza della Strada statale 106. L’evento, dal tema “Ss 106: superiamo l’immobilismo” è stato pianificato dall’Associazione “Basta vittime sulla S.s. 106, in collaborazione con lo “Studio di sociologia e comunicazione Dott. Antonio Iapichino”. L’incontro, ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei Commercialisti e degli esperti contabili di Rossano, della Sois, Società italiana di sociologia, Sezione Calabria, e di ben 13 comuni ricadenti nel basso Jonio cosentino, nella valle del Trionto e nella Sila Greca. Si tratta dei Comuni di Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Cariati, Cropalati, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Paludi, Pietrapaola, Rossano e Terravecchia.
            Il compito di coordinare i lavori toccherà al sociologo e giornalista Antonio Iapichino. Introdurrà la giornata il presidente dell’Associazione organizzatrice, Fabio Pugliese.
Interverranno lo scrittore e saggista Gennaro Mercogliano e il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Rossano, Carlo Plastina. Partecipazione attiva  dei sindaci Giuseppe Santoro (Bocchigliero), Franco Cesare Mangone (Calopezzati), Umberto Mazza (Caloveto), Agostino Chiarello (Campana), Filippo Sero (Cariati), Luigi Lettieri (Cropalati), Antonio Russo (Crosia), Luigi Stasi (Longobucco) Angelo Donnici (Mandatoriccio), Domenico Baldino (Paludi), Luciano Pugliese (Pietrapaola), Giuseppe Antoniotti (Rossano) e Mauro Santoro (Terravecchia).  Concluderà il candidato al Premio Nobel per la Letteratura, Dante Maffia.
            Il presidente Fabio Pugliese ha evidenziato le motivazioni che hanno spinto il sodalizio che egli presiede a realizzare questa iniziativa. <<Un’attività>>, ha detto, <<nata dalla necessità di vincere l’immobilismo sulla Strada statale106. Da quando esistiamo già si vedono i primi frutti. Tanti i cantieri avviati sulla “Strada della morte”>>. Fra questi ha citato i lavori per la realizzazione di nuove rotonde e le modifiche del tracciato. <<È un timido inizio>>, ha commentato l’ingegnere Pugliese, <<ma è ancora troppo poco poiché il vero obiettivo deve essere l’ammodernamento della Ss 106, quindi, una nuova strada con due corsie per senso di marcia con spartitraffico centrale>>.  A giudizio del presidente Pugliese <<serve una rivoluzione culturale e questa iniziativa ambisce, con l’aiuto di tutti, a fare il punto della situazione, oltre che a confermare e rilanciare con maggiore vigore le iniziative assunte dal Tavolo permanente sulla Ss106, nato a Rossano con l’adesione dei sindaci del basso Jonio cosentino>>.

Ponte Molinella Sulla S.S.106: Terminato l'iter burocratico.




L'Associazione "BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106" rende noto che è si è da poco conclusa una telefonata formale e corretta tra il presidente dell'Associazione Ing. Fabio Pugliese e l'Ing. Angelo Gemelli Dirigente dell’Area Tecnica dell'Anas Spa Compartimento della Calabria.
L'Ing. Gemelli ha comunicato al Presidente Fabio Pugliese che solo pochi minuti fa è stata CONCLUSA L'AGGIUDICAZIONE EFFICACE dei LAVORI che, quindi, verranno CONSEGNATI alla Ditta come previsto per il prossimo 29 GIUGNO insieme alla POLIZE ASSICURATIVE.
L'Ing. Gemelli, inoltre, ha anche confermato che l'Anas Spa ha accolto le richieste dell'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" raccomandando alla DITTA L'INIZIO DEI LAVORI IMMEDIATO precisando che ciò, tuttavia, è solo e soltanto di competenza della Ditta stessa.
L'Associazione è certa che i lavori non saranno avviati oltre l'1 luglio e si riserva di INTERVENIRE PUBBLICAMENTE A MUSO DURO nel caso in cui ciò non dovesse accadere!
Siamo convinti, infatti, che per colpa delle incredibili paludi burocratiche presenti nel nostro sciagurato Paese si sia PERSO GIA' TROPPO TEMPO: non tollereremo altre attese.

Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106"

lunedì 22 giugno 2015

Ponte Molinella sulla S.S.106 a Cariati: auspichiamo l’inizio dei lavori per il 30 giugno




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” sulla questione relativa al Ponte Molinella è ormai da mesi impegnata a seguire passo dopo passo una vicenda che ormai – ci auguriamo – è prossima alla conclusione atteso che a seguito delle comunicazioni avvenute nella mattina di venerdì scorso tra il presidente dell’Associazione Ing. Fabio Pugliese ed il Capo Compartimento Anas Spa della Calabria Ing. Vincenzo Marzi e le comunicazioni avvenute questa mattina tra lo stesso presidente ed il Dirigente dell’Area Tecnica Ing. Angelo Gemelli è emerso finalmente l’espletamento conclusivo di una procedura che ha visto la popolazione cariatese (e non solo), segnata dal grave disagio dovuto all’insistenza del senso unico alternato e di un semaforo peraltro regolato con tempi di sgombero assolutamente scorretti.

I vertici di Anas Spa hanno comunicato alla Nostra Associazione che l’aggiudicazione dei lavori sarà effettuata al più tardi entro il prossimo 29 giugno 2015 e, quindi, già tra otto giorni la Ditta aggiudicatrice dei lavori potrà iniziare – ovviamente se lo riterrà opportuno – i lavori sul Ponte Molinella.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto auspica che la Ditta aggiudicatrice dei lavori anche dopo aver effettuato un primo sopralluogo possa evitare di perdere tempo data l’urgenza relativa anche all’arrivo della imminente stagione estiva e, soprattutto, confidiamo nel buon senso dell’Anas Spa e della Ditta affinché si determinino rapidamente al fine di eliminare al più presto il senso unico alternato sul Ponte Molinella a Cariati.

È evidente che la Nostra Associazione il 30 giugno verificherà l’espletamento delle procedure da parte di Anas Spa così come l’avvio dei lavori che, semmai non dovesse essere ancora avvenuto, ci consentirà di sollecitare anche pubblicamente la Ditta aggiudicatrice ad intervenire tempestivamente e senza nessuna perdita di tempo se non altro per ragioni di buon senso dal momento che, avendo svolto un primo sopralluogo, avrà anche contezza del disagio presente sull’intera S.S.106 a Cariati marina a ridosso del Ponte Molinella.

L’Associazione, infine, intende ringraziare quanti dal primo all’ultimo giorno sono intervenuti e si sono prodigati non solo per la messa in sicurezza di un luogo dove in passato sono accaduti tragici incidenti ma anche e, soprattutto, per l’avvio immediato dei lavori che senza l’impegno di tutti probabilmente sarebbero stati realizzati dopo l’estate.

domenica 21 giugno 2015

Francesco Paparo di 24 anni ottava vittima della S.S.106 nel 2015




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”  con dolore estremo comunica la morte del giovane Francesco Paparo di Monasterace che nella mattina di oggi, intorno alle 6.30, mentre era a bordo della sua Volkswagen Polo ha colpito un muretto lungo la statale 106 a Badolato Marina e, dopo essere stato sbalzato dall’auto, è morto sul colpo. Nell’auto viaggiava anche un trentaquattrenne di professione cameriere che era alla guida del mezzo ed è rimasto gravemente ferito con fratture e traumi in più parti del corpo.

Francesco di 24 anni è l’ottava vittima della S.S.106 in Calabria nel 2015 dopo Matteo Brigandì di 38 anni e Giuseppe Leonardo Farini di 47 anni deceduti il 18 gennaio a Bocale fraz. di Reggio Calabria, Sing Jaswinder di 36 anni deceduto il 21 febbraio a Sant'Ilario dello Jonio in provincia di Reggio Calabria, Antonio Pugliese di 24 anni deceduto il 4 aprile a Saline Joniche provincia di Reggio Calabria, Paolo Foti di 59 anni deceduto il 4 aprile a Palizzi in provincia di Reggio Calabria, Ilaria Geremicca di 22 anni deceduta il 28 aprile a Crotone e Maria Grillone di 61 anni deceduta l’8 giugno a Davoli (CZ).

L’Associazione vuole fare rilevare un altro dato drammatico: delle otto vittime della S.S.106 in Calabria nel 2015 ben cinque hanno un’età inferiore ai 40 anni e di queste tre hanno meno di 25 anni: ciò a  dimostrare che la “strada della morte” colpisce in modo particolare i giovani. Infine, la perdita di Francesco oggi ci restituisce un ennesimo dato drammatico: dall'inizio del 2015 ogni 22 giorni abbiamo avuto una vittima sulla S.S.106.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” vivamente addolorata per l'improvvisa scomparsa di Francesco Paparo manifesta ai Familiari, ai parenti ed agli amici tutti i sentimenti più sinceri di profondo cordoglio e non dimentica di ribadire quanto, l’ennesima vittima della S.S.106 in Calabria, sia anche responsabilità di una classe politica dirigente incapace ed inetta che non intende affrontare e risolvere un problema gravissimo divenuto ormai improcrastinabile

sabato 20 giugno 2015

Magorno e il PD calabrese disinteressati e indifferenti alla Nuova S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nelle scorse settimane ha stigmatizzato il comportamento del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio che all’incontro a Roma con i sindaci, il prefetto, l’Anas ed il Ministro alle Infrastrutture Delrio sulla vicenda del Viadotto Italia non ha inteso spendere neanche una parola sulla necessità che il Governo dovesse avviare con urgenza i lavori per la Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto.

In occasione di quell’incontro il segretario regionale del Partito Democratico On. Ernesto Magorno dichiarò con grande ottimismo che «i fatti delle ultime ore spingono ad affermare che l'incontro di Roma indubbiamente segnato una svolta verso una soluzione positiva della vicenda della chiusura del Viadotto Italia della A3». Soluzione positiva” che ancora oggi i calabresi aspettano! Magorno disse addirittura di più affermando: «che gli impegni assunti dal governo sul potenziamento del trasporto ferroviario ed aereo, debbano essere attuati anche oltre ed indipendentemente dall'emergenza A3, che ora è giustamente prioritaria».

In pratica il segretario regionale del Partito Democratico ricorda gli impegni del governo sul potenziamento ferroviario ed aereo ad oggi palesemente e vergognosamente traditi e non cita neanche per errore la colossale promessa ancor più tradita dallo stesso governo sull’ammodernamento del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto: 1,5 miliardi di euro già pronti per essere investiti ma fermi a Roma!

In questo contesto non stupisce la sonora sconfitta che nell’ultima tornata elettorale per le elezioni comunali in Calabria ha subito il Partito Democratico anche e soprattutto per merito di un Segretario che annuncia oggi l’incontro di martedì 23 giugno a Roma con il Ministro alla Infrastrutture Graziano Delrio per discutere del Viadotto Italia.

Apprendiamo non più con stupore ma certamente con dispiacere, amarezza e fastidio l’ennesimo incontro tra un esponente di spicco del Partito Democratico regionale ed il Ministro Delrio in cui nulla (neanche una parola), verrà detta sul vero e più grande problema che oggi attanaglia la Calabria: la “strada della morte” e lo stallo inquietante che si registra sull’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto ascrivibile, purtroppo, solo e soltanto alla volontà politica del governo Renzi che non ha alcun interesse per il Sud e per la Calabria e non ha alcuna intenzione di avviare la realizzazione di questa importante infrastruttura.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” prende atto del disinteresse e dell’indifferenza che lega il Segretario del Partito Democratico calabrese Magorno al tema della Nuova S.S.106 nell’alto ionio cosentino e conferma le gravissime responsabilità che nei fatti questa classe politica dirigente calabrese assume sulle proprie spalle circa le conseguenze pesantissime che tutto ciò provocherà in termini negativi per l’interesse generale della nostra regione.

venerdì 19 giugno 2015

Grazie a Teresa per averci restituito la memoria sulla S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” sul proprio sito internet ufficiale, ha da sempre presente un’area dal titolo “L’Angolo della Memoria”. È un luogo virtuale dove ricostruire la memoria ed il ricordo delle tante, troppe vittime attraverso un elenco completo ed ufficiale di chi ha perso la vita sulla "strada della morte" in Calabria.

L’elenco delle vittime della S.S.106 presente sul nostro sito web ovviamente non è completo: per questo motivo confidiamo nell’aiuto di tutti affinché ognuno possa contribuire tramite una segnalazione ad una ricostruzione sempre più precisa e completa di tutte le vittime della S.S.106 in Calabria.

Vogliamo quindi raccontare quanto accaduto ieri. Teresa è nata a Campana (CS), vive e lavora ormai da anni a Bologna, dopo aver visitato il nostro sito web è entrata “nell’Angolo della Memoria” ed ha voluto segnalarci un terribile incidente avvenuto a Cariati (CS), nel lontano 1 marzo del 1983.

In quel terribile incidente persero la vita cinque giovani di 19 anni di cui quattro, Caterina Iacovino, Elisabetta Greco, Achiropita Spataro e Mario Parrotta erano di Mandatoriccio mentre uno,  Francesco Potenza, era proprio di Cariati.

Teresa, raggiunta telefonicamente dal presidente dell’Associazione Ing. Fabio Pugliese che ha voluto ringraziarla per questa sua importante segnalazione, ha spiegato, con commozione, che ricorda bene quanto accaduto in quel lontano 1983 poiché quei “cinque angeli” erano suoi compagni di classe al Professionale di Cariati.

La Nostra Associazione è convinta che nella battaglia per il superamento della triste e tragica vicenda della S.S.106 in Calabria è fondamentale la condivisione delle esperienze e delle conoscenze ed è necessario far fronte comune per essere tutti uniti per far valere i nostri diritti e per far crescere una nuova coscienza pubblica su questa tragedia continua. Nulla più della memoria che non deve e non può essere persa è più importante.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ringrazia Teresa ed, insieme, quanti hanno collaborato e continuano ad aiutarci a ricostruire una memoria che, diversamente, andrebbe perduta: il suo gesto ha commosso anche noi che gli siamo riconoscenti perché oggi, grazie a lei, quei cinque angeli, non saranno mai più dimenticati e resteranno per sempre parte della nostra memoria collettiva.

giovedì 18 giugno 2015

Nuova S.S.106: non servono i proclami dell'NCD, ma fatti concreti




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pur apprezzando il buon lavoro svolto fin qui dagli autorevoli esponenti del Nuovo Centro Destra calabrese il parlamento intende far rilevare le inesattezze contenute nei diversi articoli apparsi nei giorni scorsi circa il 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto.

Nell’articolo, infatti, si diceva che “domani” (non si capisce se ieri oppure oggi), sarebbe avvenuto un Pre-CIPE e che il progetto sarebbe stato inserito all’ordine del giorno del prossimo CIPE per la sua approvazione atteso che ciò sarebbe stato garantito addirittura da Renzi e Lotti in persona ai senatori dell’NCD.

In verità il Pre-CIPE è previsto per il prossimo 24 giugno ed ancora oggi non è ancora avvenuto il primo passo necessario affinché l’opera sia argomento d’esame considerato che ancora oggi non è stata inviata al CIPE nessuna richiesta formale da parte dell’unico attore che ha questa competenza che non è Renzi, non è Lotti ma è, invece, il Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto:
1) Stigmatizza quanti sulla vicenda con inutili proclami cercano di reinterpretare i fatti in modo sbagliato rispetto alla realtà;
2) Confidia nel buon senso di quanti decideranno da oggi in avanti di dichiarare quanto ritengono necessario solo dopo che ciò è accaduto semplicemente con la serietà che è necessaria per quelle questioni che riguardano l’interesse generale della nostra Calarbia;
3) Crede nell’unità dei sindaci, delle forze sindacali e sociali, nelle forze politiche che lavoreranno affinché sia già subito, nel prossimo CIPE, inserita l’approvazione della Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto poiché ogni altro ritardo sarebbe deleterie appunto per l’interesse generale della nostra regione e del Paese.

lunedì 15 giugno 2015

Nuova S.S.106: tutti uniti, manca solo il PD! Lo aspettiamo…




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” condivide nel metodo e nel merito le prese di posizioni dei sindacati e dei sindaci dell’alto jonio circa i ritardi incredibili e non più tollerabili sull’avvio dei lavori del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto.

Sulla vicenda la Nostra Associazione non ha nulla da aggiungere rispetto a quanto già affermato nei giorni scorsi attraverso la stampa dalla CGIL, CISL e UIL e dai sindaci dei comuni dell’alto jonio interessati dalla realizzazione di questa importante infrastruttura.

Tuttavia, intendiamo sottolineare che si è ormai composto un fronte che agisce nell’interesse generale, che rivendica l’avvio immediato dei lavori per la Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto e che è costituito dai sindaci degli otto comuni dell’alto jonio, da tutte le forze sindacali della nostra Calabria, dalla minoranza e dalla maggioranza regionale che hanno già approvato un ordine del giorno congiunto per chiedere al Governo l’avvio immediato dei lavori, dalla Nostra Associazione, dalle forze parlamentari del Nuovo Centro Destra.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” auspica che al più presto, sul tema dell’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto possano esprimersi anche le forze parlamentari del Pd calabrese, ovvero, le uniche non pervenute; le uniche che ad oggi non si sono espresse sulla questione e che purtroppo, invece, ricordiamo per le sgradevoli posizioni assunte attraverso gli onorevoli Realicci, Covello e Nicodemo Oliverio con una interrogazione al Ministro all’Ambiente in cui essi esprimevano la loro contrarietà al progetto.

C’è un tempo per sbagliare, c’è un tempo per stare zitti e non muovere una foglia e poi ci sarà, vogliamo sperarlo, anche un tempo in cui i parlamentari calabresi del PD che dovrebbero rappresentarci a Roma decideranno di fare qualcosa – com’è loro dovere – per pretendere dal Governo di cui essi fanno parte l’avvio immediato ed urgente dei lavori per il 3° Megalotto sulla S.S.106 tra Sibari e Roseto.

sabato 13 giugno 2015

Sarà Intitolato uno spazio a Crosia alla memoria del Prof. Gennaro Oriolo



L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel gennaio del 2015 ha manifestato all’Amministrazione di Crosia la richiesta di voler intitolare in onore e alla memoria del Prof. Gennaro Oriolo una strada o un luogo che ne ricordi la sua Prestigiosa figura perché convinti che il suo radicato e limpido amore per Crosia, il suo ruolo di dirigente scolastico ed uomo di cultura appassionato ad ogni livello, il suo impegno sociale nel territorio toscano e nel nostro/suo territorio, la sua grande e sincera disponibilità umana e morale nei confronti di tutti, il suo morigerato stile di vita, il suo essere protagonista di una cultura ed anche di una politica slegata dai conformismi di ogni tempo, il suo essere rappresentante di un’altra Italia e di una Calabria che crede allo spirito critico di ciascun cittadino, ne fanno una figura degna non solo di essere onorata, ma anche ricordata alle future generazioni.

La Nostra Associazione ha voluto fortemente avanzare tale richiesta anche perché il Prof. Gennaro Oriolo non esitò neanche un istante a proporsi di aiutare la Nostra Associazione nel mentre eravamo alle prese con la battaglia più difficile e complessa da affrontare: quella necessaria a far valere la verità sulla menzogna; ovvero quella di far capire a più di un alto funzionario dello Stato cosa si nascondeva veramente dietro il meccanismo perverso e fasullo delle “Osservazioni” pervenute sul progetto relativo al 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto. Grazie al Prof. Gennaro Oriolo, abbiamo avuto la possibilità di poter interloquire direttamente con una serie di alti funzionari toscani che hanno compreso banalmente la gravità dell’accaduto e riteniamo che ciò abbia rappresentato un ottimo aiuto per l’ottenimento dei pareri favorevoli pervenuti sul progetto da parte dei Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali.

Anche per queste ragioni siamo molto soddisfatti della scelta assunta dall’Amministrazione di Crosia di intitolare “U Girun” (uno stupendo angolo panoramico nel centro storico di Crosia), al Prof. Gennaro Oriolo. All’intera Amministrazione, al sindaco Antonio Russo ed, in particolare, al consigliere Francesco Russo esprimiamo la nostra sincera e profonda gratitudine per una scelta che riteniamo valida ed importante poiché viene destinata una area appropriata al ricordo di chi, come il Prof. Oriolo, ha amato Crosia ed a questa ha dedicato più di uno dei suo versi colmi d’amore e di passione infinita per il paese natio.

Agli amici tutti del Prof. Gennaro Oriolo, invece, rivolgiamo già da ora l’invito alla cerimonia di intitolazione che già da domani inizieremo ad organizzare nella data che concorderemo con l’Amministrazione di Crosia e con la Famiglia e che presto comunicheremo. Chiunque voglia contribuire con una idea, con la lettura di una sua Poesia o più semplicemente con la propria presenza alla cerimonia può contattare l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” all’indirizzo di posta elettronica: info@bastavittime106.it

giovedì 11 giugno 2015

Strada Statale 106: Delrio è nemico della Calabria ed è amico dell’antipolitica




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende riflettere sulle condizioni disastrose in cui versa la viabilità della più povera regione europea: la Calabria. La principale arteria di collegamento della Regione con il resto del paese, l'autostrada A3    Salerno - Reggio Calabria, è bloccata poiché si è verificato un incidente sulla quinta campata del Viadotto “Italia” dove erano in esecuzione i lavori di predisposizione della demolizione dell’impalcato. A causa del crollo dell'impalcato  l'infrastruttura è stata posta sotto sequestro e ancora oggi il tratto di autostrada interessato rimane chiuso e il traffico è dirottato su un percorso alternativo  attraverso la viabilità locale non idonea a sopportare un tale incremento.
                 
Tra queste figura la S.S.106, strada che collega Taranto con Reggio Calabria, fondamentale per i collegamenti tra la Calabria, la Puglia e l'autostrada A14, oltre che per il trasporto interno fra l'area della Sibaritide, il Crotonese, lo Ionio Catanzarese, la Locride, e il versante sud-orientale dell'Aspromonte. La S.S.106 jonica calabrese è, secondo i dati Istat, la strada più pericolosa d’Italia. L'ammodernamento della seconda arteria più importante della Calabria  sta attraversando un periodo di stasi. I lavori del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto sono bloccati per problematiche prettamente burocratiche. L'opera, già appaltata, finanziata, e inserita nell'allegato all'ultima finanziaria approvata, sta avendo un iter procedurale complesso e lunghissimo. A seguito dell’istruttoria seguita dal Ministero delle Infrastrutture questa opera è stata presentata al CIPE a febbraio del 2015 ed aspetta da allora solo una delibera che preveda l’avvio del progetto definitivo e, quindi, la partenza dei lavori. L'approvazione del progetto definitivo da parte del CIPE è l’atto che di fatto può dare inizio all’esecuzione effettiva dell’opera. Si paventa, invece, la necessità di inviare il progetto anche al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, cosa assolutamente non necessaria e che comporterebbe un notevole ritardo dei tempi di cantierizzazione dell'opera con grave danno per l'economia dell'intera Regione Calabria e delle aspettative occupazionali e dell'indotto delle aree interessate. 

La situazione della SS 106 è ulteriormente aggravata dai problemi strutturali del Ponte Molinella di Cariati. Qui già da dicembre 2014 è stato istituito un senso unico alternato dall’Anas per problemi di stabilità della struttura. Il ponte si trova nel centro abitato di Cariati (una cittadina di 6.000 abitanti circa), e non può essere aggirato in nessun modo dai tanti autoarticolati che giornalmente percorrono la S.S.106 in Calabria. Anche in questo caso,  ridosso della stagione estiva, si verificheranno notevoli disagi, non solo per i turisti ma anche e, soprattutto, per il vicino ospedale di Cariati, per forze dell’ordine, per i commercianti, e più in generale per  tutto il traffico veicolare presente sulla costa jonica calabrese.

Nel ribadire il più ampio sostegno ai senatori del Nuovo Centro Destra che costituiscono l’unica forza politica parlamentare che si è determinata a scrollare il Governo ed in particolare il Ministro alle Infrastrutture Delrio ad agire subito per evitare che i disagi per la nostra Calabria siano maggiori con l’avvicinarsi della stagione estiva intendiamo stigmatizzare i comportamenti del neo-ministro alle infrastrutture che sulla S.S.106 non ha mai speso neanche una sola parola e riteniamo vergognoso che una regione come la Calabria, già con enormi problemi economici, si veda isolata completamente dal resto del Paese, proprio in prossimità della stagione turistica.

Tutto ciò convince la Nostra Associazione di quanto l’operato del Ministro Delrio metta in evidenza la sua evidente politica di danneggiamento nei confronti della Calabria e, soprattutto, la sua capacità di far nascere, grazie al suo pessimo operato per quanto attiene l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto, sentimenti di antipolitica e di allontanamento verso le Istituzioni dello Stato da parte dei tanti cittadini delusi di Calabria.

lunedì 8 giugno 2015

Maria Grillone, settima vittima della S.S.106 nel 2015




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprende con dolore l’ennesimo tragico incidente mortale sulla S.S.106 avvenuto oggi pomeriggio a Davoli in provincia di in cui ha perso la vita Maria Grillone e sono rimaste ferite altre due persone tra cui Sandro Fusi, marito della deceduta.

Maria Grillone, 61 anni è la settima vittima della S.S.106 in Calabria nel 2015 dopo Matteo Brigandì di 38 anni e Giuseppe Leonardo Farini di 47 anni deceduti il 18 gennaio a Bocale fraz. di Reggio Calabria, Sing Jaswinder di 36 anni deceduto il 21 febbraio a Sant'Ilario dello Jonio in provincia di Reggio Calabria, Antonio Pugliese di 24 anni deceduto il 04 aprile a Saline Joniche provincia di Reggio Calabria, Paolo Foti di 59 anni deceduto il 04 aprile a Palizzi in provincia di Reggio Calabria e Ilaria Geremicca di 22 anni deceduta il 28 aprile a Crotone (KR).

Maria stava attraversando la strada insieme al marito. I due sarebbero stati travolti da una motocicletta che non è riuscita ad evitare i pedoni. Anche il motociclista è stato soccorso a causa delle ferite riportate nello scontro è versa in gravi condizioni, anche se non in pericolo di vita. La statale 106 è stata chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi da parte dei carabinieri.

L’Associazione non si sottrae dal lanciare l’ennesimo accorato appello rivolto alle forze politiche calabresi affinché esse possano smettere di occultare un problema che giorno dopo giorno emerge nella sua drammaticità per decidere finalmente di affrontare e risolvere al più presto il problema più tragico della nostra Calabria.

A loro attribuiamo la responsabilità morale di quanto accaduto: non è possibile che la “strada più pericolosa d’Italia” (per l’Istat), resti nelle condizioni vergognose e comatose in cui versa nell’immobilismo generale di una classe politica dirigente incapace di agire.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si unisce al dolore delle Famiglie Grillone-Fusi, ai perenti ed agli amici tutti per la perdita di Maria. A tutti voi l’abbraccio e la vicinanza ideale della Nostra Associazione per una perdita difficile da dimenticare.