Impossibile avviare il progetto solo nella sua prima
parte: i costi del diventerebbero insostenibili
MARIO OLIVERIO È SOLO E CHI GLI È ACCANTO
NON È PREPARATO PER AIUTARLO A SBLOCCARE I LAVORI PER LA S.S.106
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SCRIVE A DELRIO, DIMOSTRA
DI ESSERE SOLO IN UNA BATTAGLIA CHE DOVREBBE VEDERE AL SUO FIANCO TUTTI I
PARLAMENTARI CALABRESI CHE IN VERITÀ SONO ASSENTI E NEL MERITO DELLA CONOSCENZA
DEL PROGETTO LA REGIONE CALABRIA
DIMOSTRA LACUNE ENORMI FORMULANDO PROPOSTE ASSURDE
L’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha molto apprezzato la lettera che il
Governatore della Regione Calabria On. Gerardo Mario Oliverio ha inviato al
Ministro Delrio a seguito di
quanto è accaduto il 15 luglio scorso nell'Assemblea del Consiglio Superiore
dei Lavori Pubblici. L’Associazione, tuttavia, evidenzia il mancato riferimento
alle vittime della S.S.106 argomento, questo, che cede il posto “alle aspettative di rilancio della Calabria
nel settore delle infrastrutture lineari”, alle “ricadute occupazionali sul territorio”, ed allo “sviluppo dell'intera economia della Regione”.
L’elemento sul quale però l’Associazione intende
soffermarsi – insieme all’assenza di
tutti i parlamentari calabresi al Consiglio Superiore – è quello legato
all’intervento dell’Assessore Musmanno in seno al Consiglio Superiore dello
scorso 15 luglio che apprezziamo nella misura in cui era appassionato e sincero
ma che lascia tutti noi increduli in
merito ai contenuti.
Dalla lettura del verbale dell’assemblea del 15
luglio, infatti, si evince come il primo tratto (i 18 dei circa 38Km
complessivi costituenti l’opera), siano stati ritenuti, da parte del Consiglio,
adeguati dal punto di vista tecnico e pertanto non necessitanti di ulteriori
approfondimenti progettuali. Così come è
evidente che i tecnici incaricati hanno esaminato il progetto del Megalotto 3
nella sua interezza (dal km 0 al km 38), e su questo hanno formulato le loro
osservazioni.
Eppure, l’Assessore Musmanno, ha proposto – anche
incalzato da qualche sindaco dell’alto jonio – l’avvio del primo tratto (primi
18Km in pianura), ritenuti dal punto di vista progettuale adeguati. In realtà bastava leggere il verbale o
conoscere il progetto per capire che non esistono soluzioni progettuali che
comprendono l’esecuzione di tratti funzionali d’opera non bilanciati dal punto
di vista della gestione delle materie e non esiste, quindi, il progetto
definitivo del primo tratto di 18 km. La compatibilità ambientale
dell’opera è infatti garantita solo se si realizzano tutti i 38 km o se si
definiscono tratti funzionali equilibrati dal punto di vista del bilancio delle
terre e quindi comprensivi di tratti montani del tracciato che, poiché
interessati dallo scavo delle gallerie, producono materiale utile per la
costruzione dei rilevati della parte della piana di Sibari (appunto i primi 18
km dell’opera).
L’Associazione resta basita di fronte alla leggerezza
dell’Assessore che – evidentemente così preso dalla necessità di pretendere
l’avvio dei lavori dell’opera – trascura che ciò implica che il progetto sia
approvato nella sua interezza al fine di garantire che lo scavo delle gallerie
della seconda tratta (i restanti 20 chilometri), possano produrre i 3 - 4
milioni di metri cubi di materiale necessari a realizzare il rilevato in
pianura della prima tratta che diversamente
dovrebbero essere necessariamente prelevati da cave con un incremento di costo
considerevole. Non solo, ma iniziare la prima tratta in modo disgiunto
dalla seconda tratta prevede che alla realizzazione della seconda tratta si
somma un ulteriore costo: il conferimento in discarica del materiale scavato
per la realizzazione delle gallerie. Il
tutto con un aumento dei costi molto considerevole.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto auspica che le diverse Istituzioni “impegnate” nella pretesa dell’avvio dei lavori del 3° Megalotto della S.S.106 possano prima di tutto iniziare al più presto un cammino di conoscenza e di piena consapevolezza del progetto e dopo possano incalzare il Governo affinché l’opera sia avviata al più presto e bene evitando un ulteriore passaggio presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che – per come si evince nelle ultime ore – pare sarebbe “obbligatorio” ma non lo è affatto e che certamente farebbe slittare l’avvio dei lavori almeno alla fine del 2018.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 19 Luglio 2016
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