L’Associazione ha condiviso nel metodo e nel merito
l’iniziativa della Deputata di Fratelli d’Italia
OTTIMA L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL'ON. WANDA FERRO DI FRATELLI D’ITALIA SULL’ARSENICO NELL’ALTO JONIO COSENTINO
L’ASSOCIAZIONE PROMUOVERÀ QUANTO DOVUTO AL FINE DI FAR
EMERGERE LA VERITÀ
Il Direttivo
dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica vivo
apprezzamento per l’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Wanda Ferro
di Fratelli d’Italia al Ministro dell’Ambiente del M5S Sergio Costa in
riferimento alla presenza di arsenico – ormai conclamata – nell’alto jonio
cosentino.
Intendiamo
ringraziare l’On. Ferro per l’attenzione sull’ammodernamento della statale 106
non evitando di evidenziare l’impegno costante che la vede, ormai da anni,
determinata e schierata a favore dell’Opera, considerata d’interesse
strategico nazionale poiché favorirà più sicurezza per molti automobilisti ed,
insieme, sviluppo e progresso.
Allo stesso modo – entrando nel merito
dell’interrogazione – condividiamo la scelta di interrogare il Ministro al fine
di comprendere se sia a conoscenza della presenza di arsenico nell’altro jonio
cosentino e quali provvedimenti
intende adottare per avviare una bonifica dei terreni a tutela dell’ambiente e
della salute dei cittadini. Mentre è stato utile chiedere anche se
tutto ciò avrà delle ricadute in termini di ritardi sulla realizzazione del
Progetto al fine di avere un
ulteriore riscontro formale anche dal Ministro in riferimento a questo aspetto
non trascurabile.
Il Direttivo dell’Associazione, a seguito della
risposta del Ministro all’Ambiente del M5S Sergio Costa, non esclude la
possibilità di farsi promotore di ulteriori interrogazioni parlamentari che facciano piena luce su questa inquietate
vicenda. Nello specifico si chiederà al Ministro se la presenza di
arsenico superiore al livello previsto dalla legge è stata riscontrata anche su terreni agricoli e, nel caso, se le
produzioni su questi terreni finiscono sulle tavole dei cittadini italiani
ignari di ciò.
Nel contempo, l’Associazione si farà promotrice di
approfondire ulteriori aspetti poco chiari: se è vero, ad esempio, che la
presenza di arsenico superiore al livello previsto dalla legge è stata
riscontrata anche sulle aree SIC (Sito d’interesse comunitario per habitat
naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche), perché questo
implicherebbe che nell’altro jonio cosentino è stata determinata, a causa di
ciò, una evidente devastazione
ambientale che merita di essere approfondita in seno alla Corte Europea.
Spiace, infine, dover rilevare che sul tema della
presenza di arsenico superiore al livello previsto dalla legge non siano pervenute reazioni da quegli
esponenti politici che “sbandierano” ad ogni occasione il “vessillo” dell’onestà
quasi fosse una loro caratteristica esclusiva. Sono gli stessi che
hanno la doppia morale: intervengono sull’ammodernamento della S.S.106 quando
si tratta di bloccarla perché – a loro dire – causerebbe una “devastazione
ambientale” o, ancora peggio, perché sarebbe interessata dagli appetiti della
‘Nadrangheta mentre non si
preoccupano di approfondire una questione così tanto delicata.
Sarà per
caso che c’è da difendere e proteggere qualche amico..?
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 21 Novembre 2019
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