LETTERA APERTA ALLA GIORNALISTA DEL
QUOTIDIANO DEL SUD MARIA SCORPINITI
di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106”
Cara
Maria,
ti
scrivo questa mia con amicizia e
stima e con grande gioia sincera.
In
primo luogo perché finalmente abbiamo ottenuto la verità in riferimento alla “esemplare condotta di guida” tenuta da
Giuseppe Trento nel tragico sinistro stradale del 30 dicembre 2003. Un
incidente per cui sono stati necessari 16 anni al fine di evidenziare ogni
profilo di responsabilità che fu a carico esclusivamente
dell’Ente proprietario e dell’Ente gestore della strada.
Un
fatto, questo, per cui non era necessaria neanche una sentenza se ci rifletti
bene: perché in quel luogo – come ben sai – furono in molti ad avere un
incidente e, ancora oggi continuano. Tanto è vero che spesso ricevo immagini di
auto “appese” ai mini-rail a
dimostrazione della straordinaria iniziativa di messa in sicurezza del Ponte
Molinello voluta fortemente dall’Associazione insieme ad alcuni cittadini seri
e responsabili ed all’allora Amministrazione Comunale di Cariati che – voglio
ricordarlo – condivise la nostra iniziativa.
Vorrei,
infatti, ricordare lo stato comatoso in cui versava l’inferriata di
“protezione” del ponte nel 2014, all’or quando l’Associazione presentò un esposto alla Procura della
Repubblica di Castrovillari; chiese
all’On. Nazareno Pilozzi di promuovere una interrogazione parlamentare urgente
all’allora Ministro Lupi che poi l’Associazione incontrò anche al fine di
chiedere un immediato intervento sul Ponte Molinello che, da lì a poco, fu
stanziato.
Ricordo, ancora, che sull’intervento
non furono poche le critiche.
C’era chi si lamentava che i lavori furono avviati a ridosso della stagione
estiva creando non pochi disagi. Altri, invece, ritenevano che l’investimento
impegnato sul ponte fosse enorme a tal punto da sostenere che chissà quale
malaffare c’era dietro, ecc. ecc.
A
tal proposito, vorrei ricordare, una confronto pubblico organizzato dall’allora
Partito Socialista (che ringrazio nella persona dell’Ing. Giampasquale Trento),
alla presenza dell’Amministrazione Comunale: in quella sede, addirittura alcuni tecnici cariatesi si dissero
“inquietati” da un intervento che ritenevano “troppo costoso” se non “inutile”
poiché ritenevano che l’investimento sul consolidamento del Ponte “non era
assolutamente necessario”.
Dopo
il crollo del Ponte di Genova, le gravi condizioni del Ponte Morandi a
Catanzaro e, soprattutto, dopo il crollo, 4 anni fa, del Ponte Allaro a Caulonia
sulla S.S.106 che abbiamo visto ieri nell’ottimo servizio del Tg2 Rai
consentitemi oggi di informare gli “illuminati ingegneri” di quell’incontro che
se non fosse stato per l’impegno
dell’Associazione oggi a Cariati probabilmente avremmo avuto il disagio di un
Ponte crollato per cui sarebbero stati necessari anni per ricostruirlo…
Quella
del Ponte Molinello resta però una delle battaglie di civiltà e di verità più
belle vinta dall’Associazione e dai pochi che l’hanno sostenuta. Oggi possiamo
dirlo. Così come possiamo affermare
che quanti erano dalla nostra parte erano dalla parte buona della Storia.
Spero che prima o poi il Comune di
Cariati deciderà di onorare la memoria di due giovani cariatesi che hanno perso
la vita in un tragico incidente stradale decidendo di dedicare al loro nome un
luogo pubblico che riesca anche ad essere da monito affinché tutti possiamo
ricordare anche l’importanza che ognuno di noi ha nel proprio ambito di lavoro
quando opera sempre bene e con coscienza.
A
tal proposito voglio informare te e tutti gli amici di Cariati che nei prossimi
giorni incontrerò il nuovo Responsabile della Struttura Territoriale dell’Anas
Calabria. A lui chiederò di onorare
la promessa fatta all’Associazione ed al Sindaco di Cariati Filomena Greco dal
suo predecessore: quella di allargare la sede stradale del ponte, installare le
nuove barriere e creare una nuova passerella comoda e larga. In pratica come è
stato fatto sul Ponte Tufarello.
Mentre
a te, cara Maria, così come ai tuoi colleghi di Cariati Pasquale Loiacono e
Cataldo Formaro voglio esprimere un sincero ringraziamento: tutti voi, oltre ai
vostri colleghi del territorio, siete riusciti a dare all’Associazione in quel
momento un importante spazio mediatico consentendoci di ottenere la giusta
considerazione. Questo fu
determinante – lo ricordo bene – per risolvere un problema che oggi consente ai
cariatesi (e non solo), di camminare sul Ponte Molinella con più sicurezza.
Anche
per questo sento di dedicare questo risultato, questa vittoria ottenuta sul
Ponte Molinello, non solo alle
Famiglie che su quel Ponte hanno avuto vittime e feriti ma anche ad un
tuo collega che non c’è più e che a mio avviso ha onorato la categoria e che
ricordo come un grandissimo affetto: a
Leonado Rizzo.
Lui non fece solo informazione, ma
fece di più: si schierò dalla parte della gente…
Un
caro saluto ed un abbraccio con la stima smisurata di sempre
18Novembre 2019
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