Bloccato un provvedimento che avrebbe comportato
certamente un incremento della moralità stradale
PUGLIESE RINGRAZIA IL MINISTRO DE MICHELI
PER AVER BLOCCATO LA RIFORMA SUL CODICE DELLA STRADA
SECONDO IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE IL DECRETO
PRESENTAVA LACUNE EVIDENTI DOVUTE ALL’ASSENZA DI UNA QUALSIASI VALUTAZIONE
DELL’IMPATTO CHE L’ATTUAZIONE DI UN PROVVEDIMENTO SIMILE AVREBBE COMPORTATO
Secondo i dati diffusi a luglio dal
rapporto Aci-Istat, l'obiettivo Ue 2020 sarà sicuramente mancato dall'Italia: dovevamo arrivare a circa 2000 vittime e invece
siamo ben oltre i 3000 lenzuoli bianchi stesi ogni anno sull'asfalto ed i costi
sociali dell’incidentalità stradale rimangono altissimi: sono stimati pari
all’1% del PIL nazionale.
Secondo
le statistiche sulla localizzazione degli incidenti in Italia nel 2018,
pubblicate dall'Automobile Club d'Italia, sono
solo sei le province nel nostro Paese che hanno raggiunto l’obiettivo fissato
dall'Unione Europea di ridurre del 50%, (nel periodo tra il 2010 e il 2020), i
morti per sinistro stradale: Agrigento, Barletta-Andria-Trani,
L’Aquila, Campobasso, Taranto e Terni.
Ad
aiutare queste province ha concorso un uso virtuoso dei sistemi di rilevazione
della velocità. In pratica autovelox fissi, tutor, ecc. che – attraverso un decreto attuativo
approvato in estate – l’Ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Toninelli voleva eliminare e che l’attuale Ministro De Micheli ha letteralmente
bloccato in Commissione Trasporti.
Per
questa ragione, il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106”
Fabio Pugliese, ha voluto scrivere nei giorni una lettera formale al Ministro De Micheli per esprimere senso di
gratitudine per una scelta che – si legge nella nota – «presentava lacune evidenti dovute all’assenza
di una qualsiasi valutazione dell’impatto che un’azione simile avrebbe
comportato sulla riduzione dell’incidentalità e della mortalità stradale nel
Paese».
Pugliese
ha, inoltre, richiamato le recenti dichiarazioni del Presidente dell’Automobile
Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani secondo cui «La sicurezza deve tornare ad essere una priorità ed è fondamentale
una maggiore attività di controllo» ma anche quelle di Gian Carlo
Blangiardo, Presidente dell’Istat, secondo cui occorre «intensificare gli sforzi per aumentare la sicurezza stradale».
Il
Presidente Fabio Pugliese, ha evidenziato «l’importanza
di questi strumenti» soprattutto quando «non sono installati per fare cassa» ed ha sottoposto al
Ministro «esempi di buon uso di questi strumenti il cui valore dovrebbe essere
evidenziato nell’intero Paese come quello del Comune di Trebisacce, impegnato nel rifacimento del manto
stradale di diverse strade comunali, grazie ai proventi dovuti ad un sistema di
rilevazione della velocità installato su un viadotto pericolosissimo della
famigerata e tristemente nota ‘strada della morte’, teatro nel recente passato,
di diversi incidenti stradali mortali».
Il
Presidente dell’Associazione, infine, ha invitato il Ministro a «riflette sulla
diffusa situazione di stagnazione del Paese in materia di contrasto alla
mortalità stradale» auspicando che presto
possano essere «intensificati
gli sforzi, anche in vista dei nuovi target per la sicurezza stradale previsti
dall’Unione Europea nell’agenda 2030».
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 1 Novembre 2019
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