TERZA LETTERA APERTA AI
CALABRESI: IL LETAME, LA PUZZA,
IL SILENZIO… SULLA “STRADA DELLA MORTE”! NO S.S.106, NO VOTO!
di Fabio Pugliese, Presidente
dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
Ha avuto luogo oggi, alla rotonda
della statale 106 nel comune di Strongoli, la singolare protesta dell’amico
Ferdinando Amoruso, per gli amici “Nando”, presidente del Comitato Vita
(Viabilità, infrastrutture, trasporti e ambiente), storico, temerario ed eroico
crotonese che da sempre denuncia le pessime condizioni della principale arteria
stradale della fascia ionica calabrese.
Nando, famoso per i suoi
incatenamenti ma anche per aver realizzato un parco con 200 croci nei pressi
del monumento dei Fratelli Bandiera proprio vicino Crotone, oggi ha deciso di
farsi seppellire dal letame e dopo aver indossato una maschera antigas, davanti
a numerosi cittadini, è rimasto sotto la puzzolente coltre per una decina di
minuti. Un gesto simbolico per denunciare le condizioni della S.S.106
paragonabili ad un letamaio e poi per dire che “Il crotonese da sempre privo di
infrastrutture è diventato un letamaio che lentamente sommergerà tutti”.
Amoruso ha anche contestato
duramente il deputato Nicodemo Oliverio e l’ex parlamentare Franco Laratta che
si trovavano in un bar nei pressi della manifestazione ma non si sono fermati
ad ascoltare le ragioni della protesta preferendo recarsi ad un’iniziativa
sull’agricoltura.
Ovviamente, tutto ciò non
sorprende. Voglio ricordare, infatti, che il deputato Nicodemo Oliverio è lo
stesso che insieme all’On. Stefania Covello ed all’On. Realacci nato a Sora
(provincia di Frosinone), nella Seduta n. 257 della Camaera dei Deputati di
venerdì 4 luglio 2014 senza rispettare la volontà dei calabresi che vogliono l’ammodernamento
della S.S. 106 tra Sibari e Roseto hanno presentato una nuova interrogazione (la
prima era datata 16 aprile 2014), al Presidente del Consiglio dei Ministri, al
Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro
dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti contro la realizzazione del 3° Megalotto della
S.S. 106.
In quella folle interrogazione,
infatti, essi sostenevano il “rischio di
dissesto ambientale per l'Alto Jonio cosentino a causa del predetto intervento
infrastrutturale”; avanzavano una serie di dati sul progetto (viadotti,
svincoli, gallerie, “livelletta”, ecc.), assolutamente inesatti; ricostruivano
il quadro storico del finanziamento relativo al progetto condannando la scelta
di chi aveva ritenuto opportuno realizzare un progetto con più strada in
superficie perché loro ritenevano opportuno che – per non “distruggere il
paesaggio” – si dovesse ritornare ad un progetto stracolmo di gallerie.
Per fortuna quella interrogazione
cadde nel nulla: i Ministeri all’Ambiente ed a i Beni Culturali accolsero
diverse osservazioni tra le quali non c’erano, ovviamente, quelle degli
illustri Onorevoli firmatari dell’Interrogazione salvo qualche piccola eccezione
che però poi venne rigettata nelle contro-osservazioni del Ministero delle
Infrastrutture che, nell’ambito dell’istruttoria disposta per il CIPE riportò
il progetto del 3° Megalotto sostanzialmente a quello concordato e deciso dai
Ministeri e da Anas Spa in sede di conferenza dei servizi a Roma alla presenza
dei sindaci dei comuni dell’alto jonio e della Regione Calabria.
Sono rammaricato che Nando Amoruso
sia rimasto male ed abbia contestato l’On. Nicodemo Oliverio: da questi signori
ci si aspettava una ferma presa di posizione con parole e fatti per l’ammodernamento
della S.S.106 in Calabria e soprattutto nell’alto jonio cosentino dove c’è già
un progetto pronto ed i soldi per avviarlo mentre, invece, è fermo al CIPE nel
silenzio complessivo di tutti quei parlamentari calabresi (NESSUNO ESCLUSO), che
utilizzano la Calabria
come trampolino di lancio per arrivare a Roma salvo poi dimenticarsi dei
problemi atavici che colpiscono duramente la nostra terra; del coraggio che
serve ed è necessario per affrontarli e risolverli; delle conseguenze
drammatiche che questi problemi determineranno per il futuro della nostra
Calabria.
Per fortuna tra
il letame che oggi ha ricoperto Nando Amoruso e il cattivo odore che proviene
dal discutibile operato dei nostri parlamentari a Roma buoni solo a produrre “aria
fritta” (per citare l’On. senatore Antonio Gentile), ci sono anche belle
notizie: gli assessori regionali, alle “Infrastrutture”, prof. Roberto
Musmanno, ed alla “Logistica e “sistema Gioia Tauro” Prof. Francesco Russo,
sono intervenuti all’Expo, a Milano, sul tema “Gioia Tauro, cuore del
Mediterraneo”. Nel corso dell’intervento i due Assessori hanno discusso lo
stato attuale dell’area portuale di Gioia Tauro e, più in generale, delle
infrastrutture calabresi affermando che “Il Ponte sullo Stretto è certamente
un’opera strategica per il sistema dei trasporti nazionale. Tuttavia, esistono
interventi infrastrutturali in Calabria che non possono essere procrastinati
ulteriormente, ad esempio, il raddoppio della SS 106, l’alta velocità sulla
linea ferroviaria tirrenica, la messa in sicurezza di importanti arterie
statali, oltre al completamento della A3.”
Per fortuna almeno
loro guardano agli interessi dei calabresi.
Per fortuna
almeno loro sperano che qualcosa cambi.
Per fortuna
almeno loro non sono uomini di…”partito”!
No S.S.106 – No Voto!
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