sabato 3 ottobre 2015

Il letame, la puzza, il silenzio....sulla "strada della morte" - NO S.S.106, NO VOTO!



TERZA LETTERA APERTA AI CALABRESI: IL LETAME, LA PUZZA, IL SILENZIO… SULLA “STRADA DELLA MORTE”! NO S.S.106, NO VOTO!
di Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”


Ha avuto luogo oggi, alla rotonda della statale 106 nel comune di Strongoli, la singolare protesta dell’amico Ferdinando Amoruso, per gli amici “Nando”, presidente del Comitato Vita (Viabilità, infrastrutture, trasporti e ambiente), storico, temerario ed eroico crotonese che da sempre denuncia le pessime condizioni della principale arteria stradale della fascia ionica calabrese.

Nando, famoso per i suoi incatenamenti ma anche per aver realizzato un parco con 200 croci nei pressi del monumento dei Fratelli Bandiera proprio vicino Crotone, oggi ha deciso di farsi seppellire dal letame e dopo aver indossato una maschera antigas, davanti a numerosi cittadini, è rimasto sotto la puzzolente coltre per una decina di minuti. Un gesto simbolico per denunciare le condizioni della S.S.106 paragonabili ad un letamaio e poi per dire che “Il crotonese da sempre privo di infrastrutture è diventato un letamaio che lentamente sommergerà tutti”.

Amoruso ha anche contestato duramente il deputato Nicodemo Oliverio e l’ex parlamentare Franco Laratta che si trovavano in un bar nei pressi della manifestazione ma non si sono fermati ad ascoltare le ragioni della protesta preferendo recarsi ad un’iniziativa sull’agricoltura.

Ovviamente, tutto ciò non sorprende. Voglio ricordare, infatti, che il deputato Nicodemo Oliverio è lo stesso che insieme all’On. Stefania Covello ed all’On. Realacci nato a Sora (provincia di Frosinone), nella Seduta n. 257 della Camaera dei Deputati di venerdì 4 luglio 2014 senza rispettare la volontà dei calabresi che vogliono l’ammodernamento della S.S. 106 tra Sibari e Roseto hanno presentato una nuova interrogazione (la prima era datata 16 aprile 2014), al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti contro la realizzazione del 3° Megalotto della S.S. 106.

In quella folle interrogazione, infatti, essi sostenevano il “rischio di dissesto ambientale per l'Alto Jonio cosentino a causa del predetto intervento infrastrutturale”; avanzavano una serie di dati sul progetto (viadotti, svincoli, gallerie, “livelletta”, ecc.), assolutamente inesatti; ricostruivano il quadro storico del finanziamento relativo al progetto condannando la scelta di chi aveva ritenuto opportuno realizzare un progetto con più strada in superficie perché loro ritenevano opportuno che – per non “distruggere il paesaggio” – si dovesse ritornare ad un progetto stracolmo di gallerie.

Per fortuna quella interrogazione cadde nel nulla: i Ministeri all’Ambiente ed a i Beni Culturali accolsero diverse osservazioni tra le quali non c’erano, ovviamente, quelle degli illustri Onorevoli firmatari dell’Interrogazione salvo qualche piccola eccezione che però poi venne rigettata nelle contro-osservazioni del Ministero delle Infrastrutture che, nell’ambito dell’istruttoria disposta per il CIPE riportò il progetto del 3° Megalotto sostanzialmente a quello concordato e deciso dai Ministeri e da Anas Spa in sede di conferenza dei servizi a Roma alla presenza dei sindaci dei comuni dell’alto jonio e della Regione Calabria.

Sono rammaricato che Nando Amoruso sia rimasto male ed abbia contestato l’On. Nicodemo Oliverio: da questi signori ci si aspettava una ferma presa di posizione con parole e fatti per l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria e soprattutto nell’alto jonio cosentino dove c’è già un progetto pronto ed i soldi per avviarlo mentre, invece, è fermo al CIPE nel silenzio complessivo di tutti quei parlamentari calabresi (NESSUNO ESCLUSO), che utilizzano la Calabria come trampolino di lancio per arrivare a Roma salvo poi dimenticarsi dei problemi atavici che colpiscono duramente la nostra terra; del coraggio che serve ed è necessario per affrontarli e risolverli; delle conseguenze drammatiche che questi problemi determineranno per il futuro della nostra Calabria.

Per fortuna tra il letame che oggi ha ricoperto Nando Amoruso e il cattivo odore che proviene dal discutibile operato dei nostri parlamentari a Roma buoni solo a produrre “aria fritta” (per citare l’On. senatore Antonio Gentile), ci sono anche belle notizie: gli assessori regionali, alle “Infrastrutture”, prof. Roberto Musmanno, ed alla “Logistica e “sistema Gioia Tauro” Prof. Francesco Russo, sono intervenuti all’Expo, a Milano, sul tema “Gioia Tauro, cuore del Mediterraneo”. Nel corso dell’intervento i due Assessori hanno discusso lo stato attuale dell’area portuale di Gioia Tauro e, più in generale, delle infrastrutture calabresi affermando che “Il Ponte sullo Stretto è certamente un’opera strategica per il sistema dei trasporti nazionale. Tuttavia, esistono interventi infrastrutturali in Calabria che non possono essere procrastinati ulteriormente, ad esempio, il raddoppio della SS 106, l’alta velocità sulla linea ferroviaria tirrenica, la messa in sicurezza di importanti arterie statali, oltre al completamento della A3.”

Per fortuna almeno loro guardano agli interessi dei calabresi.

Per fortuna almeno loro sperano che qualcosa cambi.

Per fortuna almeno loro non sono uomini di…”partito”!

No S.S.106 – No Voto!

0 commenti:

Posta un commento