sabato 7 novembre 2015

Sul cadavere della Nuova S.S.106 nell’alto jonio, gli avvoltoi del Movimento 5 Stelle




Il dibattito di mercoledì pomeriggio a Trebisacce voluto fortemente dall’europarlamentare calabrese del M5S Laura Ferrara con l’intendo di aprire un dibattito con quanti non vogliono l’attuale progetto della S.S.106 e che a differenza dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” sono stati invitati ha prodotto il risultato voluto: una serie di castronerie prive di alcuno studio serio ed attendibile dove – slide e grafici alla mano – si dimostra che un nuovo progetto che prevede il raddoppio della S.S.106 esistente nell’alto jonio è meno costosa ed ha un minor impatto ambientale.

L’europarlamentare del nulla – perché oltre a non sapere di cosa parla non ha ottenuto nulla per la Calabria evidenziando nel caso specifico superficialità, impreparazione e pressapochismo – dovrebbe sapere almeno tre cose che purtroppo ignora:

La prima: il progetto che lei vorrebbe far approvare ai cittadini è già stato approvato dai Comuni (ovvero dai sindaci che rappresentano la maggioranza dei cittadini residenti nell’alto jonio cosentino), dal Governo regionale (che rappresenta la maggioranza eletta dai cittadini Calabresi atteso che l’opera NON è assolutamente d’interesse territoriale), e dai ministeri dell’Ambiente, dei Beni culturali e delle Infrastrutture. Quindi un progetto approvato da tutti già c’è!

La seconda: è stato ampiamente dimostrato dal proponente che è Anas Spa che il raddoppio dell’esistente è molto più costoso della realizzazione di un tracciato ex-novo atteso che il raddoppio dell’esistente implica costi di distruzione, smaltimento ed esproprio estremamente onerosi.

La terza: non serve il genio della lampada per capire che sul piano dell’impatto ambientale il raddoppio del tracciato esistente rappresenterebbe una catastrofe. Perché se da un lato avremmo diverse abitazioni con un balcone che affaccia sulle quattro corsie della nuova S.S.106 dall’altra – come l’alluvione dei giorni scorsi a Locri ci ha insegnato – avremmo una nuova infrastruttura soggetta alla distruzione dei fiumi e del mare. Mentre – sempre nella locride – la Nuova S.S.106 che la Ferrara ignora, non ha subito neanche un danno perché è stata opportunamente costruita in collina esattamente come si voleva costruire la nuova S.S.106 nell’alto jonio.

Tuttavia, ciò che colpisce l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non è solo l’incapacità politica, l’impreparazione e la totale superficialità con cui l’eurodeputata del nulla del M5S parla della nuova S.S.106 ma il fatto che il movimento politico che rappresenta si appiattisce sulle posizioni di chi non vuole l’opera nell’alto jonio e finge, invece, di volerla sostenendo che però ne serve una diversa che prevede il raddoppio della S.S.106 esistente: stiamo parlando di quei potentati che pur di non far avviare l’opera hanno fatto di tutto non escludendo di inviare sul progetto delle osservazioni al Progetto Definitivo dove emergeva che la somma dei “cittadini interessati alla tutela del territorio” con i “turisti” è pari al 73% e di queste ben il 67%  arrivano da Ferrara e Provincia mentre i Format del 100% delle osservazioni erano riassumibili in tutto in 5 tipologie.

Roba non solo da far “accapponare la pelle” ma grave a tal punto che il segretario della CIGL Sposato ha giustamente sostenuto nella conferenza stampa di venerdì che su questi fatti che hanno determinato la fine della realizzazione della S.S.106 (altro che “si va verso la revisione del progetto!”), dovrà esprimersi la procura della repubblica che potrebbe certamente ascoltare i turisti di Ferrara per capire se veramente hanno scritto quelle osservazioni e, soprattutto, potrebbero ascoltare l’eurodeputata del nulla per capire se parla di un progetto che conosce e che ha studiato oppure se, invece, discute di un’opera importantissima senza però conoscerne…..nulla!

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