venerdì 18 dicembre 2015

Pugliese: «Oggi in Calabria sulla S.S.106 rispende il sole»




«Finalmente i risultati dopo anni di lavoro e d’impegno». Esordisce così il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese dopo aver letto i dettagli relativi al Piano Pluriennale degli Investimenti di Anas Spa 2015-1019 sulla “strada della morte”. Si tratta di 2,2 miliardi di euro che nei prossimi 4 anni saranno avviati e contribuiranno a cambiare la S.S.106 rendendola più moderna, più sicura e certamente più facilmente percorribile.

«Al netto degli interventi programmati – afferma Pugliese – ho molto apprezzato anche il fatto che l’Anas Spa ha anticipato gli interventi previsti per il periodo successivo al Piano: nel 2020 prevedono di avviare l’appalto del Megalotto 6 per un investimento di 1.000 milioni di euro), e nel 2021 prevedono di avviare il Megalotto 11 per un importo di 440 milioni di euro)».

«Certo – continua Pugliese – è anche vero che l’ipotesi d’intervento avanzata da Anas Spa è quella di realizzare una sola carreggiata del tracciato previsto con sezione di tipo C1 però credo che ciò rappresenti un buon inizio e soprattutto l’avvio di un processo di ammodernamento complessivo che la Calabria sulla S.S.106 aspetta dal ventennio fascista».

«Questo risultato – dichiara il Presidente – è il risultato dell’impegno e del lavoro di quella fetta maggioritaria di popolo calabrese che ha sempre creduto che bisognava fare qualcosa che era possibile fare e che noi, tutti insieme, abbiamo fatto nonostante le straordinarie resistenze che abbiamo incontrato. Perché se è vero che i cambiamenti in Italia non sono facili è altrettanto vero che in Calabria sono ancora meno facili».

«Lavoreremo – conclude Pugliese – per ottenere di più e meglio ma soprattutto vigileremo affinchè questi lavori – che ormai saranno certamente ed indiscutibilmente avviati – saranno realizzati bene: li controlleremo con gli occhi aperti ed un telefono in mano pronto per telefonare l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Troppe vite sono state spazzate via su una strada che ora deve diventare la “Strada della Vita” ma anche della bellezza, del rispetto della legge e dell’esecuzione a regola d’arte!»

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