venerdì 24 luglio 2015

Un parco giochi affinché ciò che è accaduto a Stefania possa non accadere mai più ad altri




Il Presidente Antonietta Lia dell’Associazione “Stefania Sità”, il Presidente Fabio Pugliese ed il Vice Presidente Giovanni Buono dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” lunedì 27 luglio 2015 saranno presenti alle ore 18:00 in Via Roma (vicino al Campetto Sportivo), ad Agnana Calabra in provincia di Reggio Calabria per l’inaugurazione del Parco Giochi “L’Angolo del Sorriso”.

I giochi per bambini che costituiranno il parco saranno donati dall’Associazione “Stefania Sità” che è aderente all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ed è iscritta al CSV della Provincia di Reggio Calabria.

L’Associazione “Stefania Sità” è dedicata alla giovane di 22 anni, Stefania Sità morta nella notte tra il 21 agosto del 2009 in un incidente avvenuto sulla strada statale 106 ionica, in località “Serulline”, nel territorio del comune di Roccella Ionica.

«Siamo molto orgogliosi – dichiara Giovanni Buono – di partecipare ad una bellissima iniziativa che nasce dal desiderio della Famiglia Sità e dell’Associazione “Stefania Sità” di voler ricordare Stefania con un gesto di grandissima generosità: essi doneranno un parco giochi che sarà utilizzato da tutti i bambini di Agnana Calabra».

«Questo gesto – dichiara Fabio Pugliese - ha in sé non solo tutta la bellezza di una Famiglia che risponde al dolore con l’amore e, più in generale, l’amore verso gli altri ma ha anche un profondo valore educativo poiché diventa un monito nei confronti di quanti – purtroppo non sono pochi in Calabria – riescono ad essere sempre più concentrati sui propri interessi ed hanno ormai perso definitivamente di vista i problemi della collettività e d’interesse generale».

«Nessuno – continua Pugliese – riuscirà mai a capire oppure a descrivere qual è il dolore di una Famiglia che ha perso una figlia sulla “strada della morte” così come mai nessuno riuscirà mai a comprendere quanto è grande la strada dell’amore nel cuore di quei genitori, dei figli, dei fratelli, dei parenti o degli amici che lottano e s’impegnano concretamente affinché ciò che è accaduto a loro possa non accadere mai più ad altri».

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