Il valoroso camionista tenta di liberare la Calabria
dai ponti del fascismo considerati dei monumenti
UN’EROICO CAMIONISTA, LANCIATO SULLA
S.S.106, TENTA DI LIBERARE LA CALABRIA DAL FASCISMO
L’ASSOCIAZIONE PRONTA A SCRIVERE AL PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA PER CHIEDERE DI INSIGNIRLO CAVALIERE DI GRAN CROCE AL MERITO DELLA
REPUBBLICA
L’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha iniziato
già da giorni la spasmodica ricerca delle generalità e del recapito telefonico dell’eroico camionista
che nella giornata di sabato (volontariamente o involontariamente), ha tentato
di distruggere, e parzialmente c’è riuscito, il ponte Gallipari: uno
dei cinque ponti del fascismo ancora esistenti nel tratto di S.S.106 che va da
Soverato (CZ) a Monasterace (RC).
Si
tratta dei cinque ponti Vodà, Ponzo, Munita, Alaco e Gallipari, appunto, ristrutturati
da poco con un investimento di oltre 4 milioni di euro grazie alle importanti
sollecitazioni dell’Associazione (prima
erano in fase di deterioramento avanzata tanto che i calcinacci cadevano sui
mezzi degli automobilisti), e che andrebbero certamente abbattuti per
ricostruire ponti più idonei e moderni ma ciò non è possibile perché questi
“monumenti” per la Sovrintendenza non si possono toccare.
Eppure questi ponti sono gli unici che permettono la
mobilità sull’unica strada presente in questa parte di Calabria: com’è possibile? Se andassimo a raccontare ad un
cittadino del libero Piemonte oppure del libero Veneto, per non parlare della
civile Lombardia che in Calabria ancora
oggi esiste una simile situazione siamo convinti che non ci
crederebbero.
Invece,
è così, anche per colpa di quell’inutile, dannoso ed incivile Ministero dei
Beni Culturali a cui si unisce, molte volte, anche l’azione devastante del
Ministero dell’Ambiente: organi che l’Associazione non può non definire
fondamentalisti nella misura in cui emettono da anni
pareri che di fronte all’importanza ed alla salvaguardia della vita umana
preferiscono mettere al primo posto opere ed alberi. Ministeri
inutili, dannosi ed incivili che non esistono negli altri Paesi europei e che
bisognerebbe chiudere per il bene della collettività.
Per
queste ragioni l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” invita tutti ad aiutarci
a rintracciare l’eroico camionista che ha provato a distruggere il ponte
Gallipari. Le sue generalità,
infatti, sono per noi necessarie al fine di riportarle nella richiesta che
vorremmo avanzare al Presidente della Repubblica Italiana: quella di insignirlo Cavaliere
di Gran Croce al Merito della Repubblica per essere stato il solo ed il
primo ad aver tentato, appunto con il suo eroico gesto, di liberare la Calabria
dai ponti del Fascismo.
Viva
l’Italia liberata, Viva la Calabria ancora da liberare, Viva i camionisti.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 16 Aprile 2019
Vergognatevi ignoranti comunistelli, dovreste ringraziare il Duce per tutte le opere che ha realizzato in Calabria !!! Cosa che voi non sapreste fare in altri cento anni della vostra miserabile vita!!!
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