lunedì 10 febbraio 2020

Il 3° Megalotto non parte prima dell'Estate



IL 3° MEGALOTTO NON PARTE PRIMA DELL’ESTATE



L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” lo scorso sabato, presso l’Hotel Sciagliano, ha promosso una conferenza stampa sull’avvio dei lavori del Megalotto 3, l’opera di 1,335 miliardi di euro per l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto e per discutere del piano di investimenti di 772,5 milioni di euro investiti sulla “strada della morte” nel tratto Sibari – Crotone.


I LAVORI PER IL MEGALOTTO 3 PARTIRANNO NON PRIMA DELL’ESTATE
Entro marzo l’Anas – ha chiarito il Presidente dell’Associazione – dovrebbe approvare nel proprio Consiglio di Amministrazione il Progetto Esecutivo Definitivo dell’Opera e ciò implica che la consegna dei lavori, al contrante generale, difficilmente avverrà prima di fine marzo/aprile. Solo dopo sarà avviata la cantierizzazione (durerà 3/4 mesi), ed in seguito, finalmente, inizieranno i lavori per la realizzazione della strada del 3° Megalotto. Ovviamente, tutto ciò è vero – ha concluso il Presidente dell’Associazione – «se resta in piedi il Governo: perché la storia ci insegna che ad ogni cambio di Ministro il proponente (cioè l’Anas), ha sempre bloccato l’iter procedurale con una perdita di tempo che non è mai stata inferiore ai sei mesi. In quest’ultima sciagurata ipotesi si andrebbe al 2021».


OCCHI APERTI SULLE INFILTRAZIONI MAFIOSE
Nel corso della conferenza stampa il Presidente dell’Associazione ha evidenziato il forte rischio che sull’Opera possano aversi infiltrazioni mafiose. «Il protocollo sulla legalità firmato in Prefettura è solo un pezzo di carta – ha dichiarato Pugliese – rispetto alle voci insistenti sulle infiltrazioni mafiose che provengono dalla piana di Sibari e che i sottoscrittori di quel protocollo non possono non conoscere e, quindi, debbono andare denunciare!».


I LAVORATORI SIANO LIBERI DI CANDIDARSI
La conferenza stampa è stata utile anche per evidenziare quanto accade sulle possibilità di lavoro che potrebbero nascere attraverso la realizzazione dell’Opera. «Stiamo ricevendo da settimane – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione – decine e decine di messaggi da lavoratori che non vogliono assolutamente proporre la loro candidatura attraverso il passaggio obbligato dai sindacati. Non si capisce il motivo per cui il contraente generale non rende pubblica la piattaforma innovativa attraverso cui i lavoratori specializzati possono autonomamente e liberamente inviare la propria candidatura senza passare per forza dai sindacati. Una cosa aberrante – ha concluso il Presidente Pugliese – che si tenta di giustificare con leggi ed accordi sottoscritti ma che è stata già letteralmente bocciata da tanti amministratori indignati e, soprattutto, da tanti cittadini lavoratori che proprio in funzione di questo obbligo incredibile rifiutano di avanzare le proprie candidature».


TERRITORIO INCAPACE DI TRATTENERE QUI LE RISORSE
Il Presidente dell’Associazione ha fatto notare, inoltre, che sull’Opera sono già diverse le società contattate da fuori regione. «In pratica avviene un fatto paradossale: nel mentre nelle altre regioni sulle realizzazioni delle grandi opere si cercano soluzioni utili a trattenere le risorse destinate alle infrastrutture sul territorio mediante l’assunzione di società e ditte locali qui da noi, invece, si chiamano da fuori dalla Calabria nell’assoluto silenzio di quelle forze sociali che dovrebbero difendere il lavoro e le realtà imprenditoriali della nostra regione». 

LA POLITICA DEGLI ANNUNCI IRRESPONSABILI PAGHERÀ
L’Associazione, attraverso il Presidente, ha chiarito, inoltre, che le inesatte dichiarazioni e peraltro avvenute a ridosso della scorsa campagna elettorale per le elezioni regionali non solo presto saranno smentite ma anche fortemente stigmatizzate dal sodalizio che da anni promuove una corretta informazione sui processi legati all’avvio dei lavori dell’Opera. 


SIBARI – CROTONE: REVOCARE OGNI PROGETTAZIONE
È stato, infine, chiarito che sulla tratta Sibari – Crotone stanno per essere ultimati i lavori di progettazione per una serie di interventi che l’Associazione ritiene inutili e dannosi per un investimento complessivo di 772,5 milioni di euro. «Occorre revocare questo modo di utilizzare il denaro pubblico prevedendo di impegnare questo investimento per la continuazione dell’ammodernamento della Statale 106 attraverso un nuovo tracciato ex novo a 4 corsie con spartitraffico centrale».


LA POLITICA ASSENTE
All’incontro erano presenti i sindaci di Cerchiara di Calabria Antonio Carlomagno e Cassano All’Ionio Gianni Papasso, ed il consigliere regionale On. Giuseppe Graziano.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 10 Febbraio 2020

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