La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

mercoledì 29 marzo 2017

400 chilometri sulla S.S.106 in bici: Concluso a Roseto Capo Spulico il tuour di Andrea



In 7 giorni (di cui 2 di pausa), Andrea completa la S.S.106 da Reggio Calabria a Roseto Capo Spulico
400 CHILOMETRI SULLA S.S.106 IN BICI: CONCLUSO A ROSETO CAPO SPULICO IL TUOR DI ANDREA
UNA CORSA DEDICATA ALLA MOMORIA DELLE TANTE VITTIME DELLA S.S.106, ALLE LORO FAMIGLIE MA ANCHE ALLE BELLEZZE PRESENTI LUNGO QUESTA STRADA CHE RESTANO PRECLUSE AL GRANDE PUBBLICO ED PER VIA DEL MANCATO AMMODERNAMENTO

Arriva a Roseto Capo Spulico alle 13:10, rispetto all’orario previsto (le 12:30), con un po’ di ritardo ma il forte vento contrario l’ostacola non poco. Andrea Fucile, 32 anni, con tenacia e forza d’animo senza precedenti non cede e porta a conclusione il suo giro sull’intera S.S.106 che da Reggio Calabria lo ha portato al bellissimo Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico, sulla S.S.106 in  provincia di Cosenza in 7 giorni di cui 2 di riposo.

Andrea, alla fine del suo percorso peraltro seguito anche dagli operatori della RAI, viene accolto dal Sindaco di Roseto Capo Spulico Rosanna Mazzia, dall'Assessore ai Servizi Sociali e Ambiente Lucia Musumeci e dalle Associazioni del territorio: gli amici della Protezione Civile Gruppo Lucano Sezione di Roseto, gli amici dell'Associazione Nazionale Carabinieri, gli amici dell'Associazione Venti di Cultura, gli amici dell'Associazione Orizzonti Rosetani e dai ragazzi del Servizio Civile di Roseto.

Il Sindaco di Roseto Capo Spulico ha, inoltre, voluto donare una targa a nome dell’Amministrazione comunale al giovane Andrea "per la sensibilità dimostrata con questa impresa nei confronti delle tante vittime della S.S.106 e delle loro Famiglie. Non esiste separazione definitiva fino a quando c'è il ricordo - Isabelle Allende. E noi ricorderemo per sempre”.

Proprio il Sindaco Rosanna Mazzia, sull’iniziativa di Andrea ha dichiarato “il messaggio che da questo giovane uomo arrivando fin qua è quello di una attenzione e di una sensibilità che va assolutamente encomiata e ci riporta in maniera forte a quella che è una grande esigenza che abbiamo su questo territorio: prima di tutto di mettere in sicurezza questa strada ammodernandola”.

Andrea, invece, ha voluto dedicare questa sua impresa alle tante vittime della S.S.106. Mentre il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha elogiato l’impresa di Andrea evidenziandone il valore non solo atletico ma soprattutto civile ed umano.

Andrea, infatti, lungo il suo percorso ha deciso di essere ospitato nelle quattro tappe lungo la S.S.106 dalle Associazioni “Amici di Raffaele Caserta” di Melito di Porto Salvo (RC), “Amici di Danilo” di Badolato (CZ), dall’Associazione “Giovani Responsabili” di Crotone e dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”: associazioni vicine o dedicate alle vittime della stradada Statale 106 ma anche sensibili alla Sicurezza Stradale.

La speranza dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è quella che, anche questo importante gesto atletico, possa contribuire a sensibilizzare le Istituzioni dello Stato sui temi legati ai diversi e svariati problemi, ancora irrisolti, che continuano ad esistere lungo la S.S.106. Serve un cambiamento ed è singolare che a lanciare questo messaggio, con la sua incredibile e coraggiosa corsa lungo la S.S.106, sia stato un giovane calabrese di 32 anni: Andrea, che ringraziamo tutti per ciò che ha fatto.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 29 Marzo 2017

domenica 26 marzo 2017

Andrea, a Calopezzati, dopo 330 chilometri sulla S.S.106

Partito questa mattina alle 7:00 da Crotone, Andrea è giunto a Calopezzati alle 12:00 di oggi

ANDREA, A CALOPEZZATI, DOPO 330 CHOLOMETRI SULLA S.S.106

UNA CORSA DEDICATA ALLA MOMORIA DELLE TANTE VITTIME DELLA S.S.106, ALLE LORO FAMIGLIE MA ANCHE ALLE BELLEZZE PRESENTI LUNGO QUESTA STRADA CHE RESTANO PRECLUSE AL GRANDE PUBBLICO ED PER VIA DEL MANCATO AMMODERNAMENTO

330 chilometri per Adrea Fucile, di 32 anni, da Reggio Calabria fino a Calopezzati (in provincia di Cosenza). Un percorso lunghissimo che Andrea è riuscito a percorrere in meno di una settimana facendo tappa a Melito di Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria (dove è stato accolto ed ospitato dall’Associazione “Amici di Raffaele Caserta”, una Associazione dedicata ad una vittima della S.S.106); Badolato in provincia di Catanzaro (dove è stato accolto ed ospitato dall’Associazione “Amici di Danilo Lentini), un’Associazione dedicata ad una vittima della S.S.106); Crotone (dove è stato ospitato dall’Associazione “Giovani Responsabili”, un sodalizio che da sempre si occupa esclusivamente di sicurezza stradale.

Andrea, lo ricordiamo, ha deciso di dedicare la sua corsa alla memoria delle tante vittime della S.S.106, alle loro Famiglie e poi alle bellezze che sono presenti lungo questo percorso ma che restano poco fruibili per via della S.S.106, una strada inaccessibile, una mulattiera degli anni del Fascismo rimasta più o meno quella di allora.

Andrea Fucile non è nuovo a questo tipo di esperienza: ha già attraversato 4 continenti, 58 nazioni, 147.000 Km; ha percorso 3.220 Km in bicicletta da Torino a Istambul, 4.000 Km in autostop. Appassionato di viaggi ormai incurabile è anche prossimo alla pubblicazione del suo primo lavoro “Girovaga(bo)ndo”, un libro in cui racconta tutto ciò che di strano gli è capitato in 10 anni di viaggi per il mondo. In questo contesto, essendo calabrese, ha voluto iniziare da Praia a Mare il giro della Calabria in bici e ieri, con il sostegno logistico dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ha iniziato il tuor lungo la costa jonica dopo aver completato la costa tirrenica.

Lungo il suo viaggio, Andrea, sta realizzando delle foto e, soprattutto, mediante una GoPro (una videocamera), sta realizzando dei filmati. Il suo obiettivo è duplice: da un lato mettere in risalto le tante bellezze paesaggistiche presenti lungo il percorso che sta attraversando e dall’altro c’è quello di evidenziare le grandi criticità che si presentano lungo la S.S.106 per chi la percorre (sia se si tratta di automobilisti che di ciclisti).

Andrea oggi e domani riposerà per ripartire martedì mattina alla volta del Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico sulla S.S.106 dove si concluderà il suo tour sulla S.S.106.

Oggi, ad accogliere Andrea a Calopezzati, un gruppo di amici, il Consigliere Comunale Teresa Anastasio in rappresentanza dell’Amministrazione di Calopezzati (il sindaco ed il vice sindaco assenti poichè in Germania per il gemellaggio con Sundern), ed il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese. 
  
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 26 Marzo 2017

sabato 25 marzo 2017

260 chilometri sulla S.S.106: Andrea arriva a Crotone



Terza tappa per il giovane trentaduenne che da partendo da Badolato ha raggiunto Crotone

260 CHILOMETRI SULLA S.S.106: ANDREA ARRIVA A CROTONE

UNA CORSA DEDICATA ALLA MOMORIA DELLE TANTE VITTIME DELLA S.S.106, ALLE LORO FAMIGLIE MA ANCHE ALLE BELLEZZE PRESENTI LUNGO QUESTA STRADA CHE RESTANO PRECLUSE AL GRANDE PUBBLICO ED PER VIA DEL MANCATO AMMODERNAMENTO

104 chilometri in bici da Badolato (da dove è partito questa mattina alle 8:00), fino a Crotone, dove è arrivato intorno alle 14:30 per Adrea Fucile, di 32 anni, nella sua terza tappa sulla S.S.106 in Calabria (con oggi ha percorso in totale 260 chilometri). Oggi ha avuto anche un imprevisto: subito dopo Soverato ha forato una gomma che lo ha costretto ad una breve sosta (circa 15 minuti), per le dovute riparazioni.

Ad attenderlo ed ospitarlo a Crotone, gli amici dall’Associazione “Giovani Responsabili” un sodalizio da sempre impegnato esclusivamente al tema della Sicurezza Stradale. Si tratta dell’unica Associazione che accoglie ed ospita Andrea non è dedicata ad una vittima della S.S.106. Questa è stata una scelta dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che nella tappa di Crotone ha voluto anche grazie all’importante iniziativa di Andrea, evidenziare l’importanza che riveste la Sicurezza Stradale coinvolgendo una delle migliori Associazioni presenti di Calabria, l’Associazione ”Giovani Responsabili” per l’appunto.

Andrea Fucile non è nuovo a questo tipo di esperienza: ha già attraversato 4 continenti, 58 nazioni, 147.000 Km; ha percorso 3.220 Km in bicicletta da Torino a Istambul, 4.000 Km in autostop. Appassionato di viaggi ormai incurabile è anche prossimo alla pubblicazione del suo primo lavoro “Girovaga(bo)ndo”, un libro in cui racconta tutto ciò che di strano gli è capitato in 10 anni di viaggi per il mondo. In questo contesto, essendo calabrese, ha voluto iniziare da Praia a Mare il giro della Calabria in bici e ieri, con il sostegno logistico dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ha iniziato il tuor lungo la costa jonica dopo aver completato la costa tirrenica.

Lungo il suo viaggio, Andrea, sta realizzando delle foto e, soprattutto, mediante una GoPro (una videocamera), sta realizzando dei filmati. Il suo obiettivo è duplice: da un lato mettere in risalto le tante bellezze paesaggistiche presenti lungo il percorso che sta attraversando e dall’altro c’è quello di evidenziare le grandi criticità che si presentano lungo la S.S.106 per chi la percorre (sia se si tratta di automobilisti che di ciclisti).

Domani, senza neanche un giorno di sosta, Andrea partirà alla volta di Calopezzati dove il suo arrivo è previsto orientativamente per le ore 12:00. Qui, ad attenderlo, sarà presente una delegazione dell’Amministrazione comunale di Calopezzati insieme al Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese. Andrea riprenderà il suo cammino martedì mattina partendo da Calopezzati raggiungerà Roseto Capo Spulico concludendo il suo percorso di circa 400 chilometri lungo tutta la S.S.106 in Calabria.

  
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 25 Marzo 2017

venerdì 24 marzo 2017

124 Chilometri sulla S.S.106: Andrea arriva a Badolato



Seconda tappa per il giovane trentaduenne che da Melito di Porto Salvo oggi è arrivato a Badolato

124 CHILOMETRI SULLA S.S.106: ANDREA ARRIVA A BADOLATO

UNA CORSA DEDICATA ALLA MOMORIA DELLE TANTE VITTIME DELLA S.S.106, ALLE LORO FAMIGLIE MA ANCHE ALLE BELLEZZE PRESENTI LUNGO QUESTA STRADA CHE RESTANO PRECLUSE AL GRANDE PUBBLICO ED PER VIA DEL MANCATO AMMODERNAMENTO

124 chilometri in bici da Melito di Porto Salvo (da dove è partito questa mattina alle 8:15), fino a Badolato (in provincia di Catanzaro), dove è arrivato nel pomeriggio di oggi alle 15:30 per Adrea Fucile, di 32 anni, nella sua seconda tappa sulla S.S.106 in Calabria (i primi 32 chilometri li aveva percorsi da Reggio Calabria a Melito). Oggi ha attraversato Bova Marina, Brancaleone, Bianco, Bovalino, Ardore Marina, Locri, Siderno, Gioiosa Ionica, Roccella Ionica, Riace, Monsterace, Guardavalle prima di arrivare, appunto, a Badolato.

Qui ad attenderlo ed ospitarlo, gli amici dall’Associazione “Amici di Danilo”, un sodalizio dedicato, appunto, a Danilo Lentini vittima della S.S.106. Andrea, lo ricordiamo, percorrerà tutta la S.S.106 calabrese, circa 400 chilometri in circa una settimana. La sua corsa la dedica alla memoria delle tante vittime della S.S.106, alle loro Famiglie e poi alle bellezze che sono presenti lungo questo percorso ma che restano poco fruibili per via della S.S.106, una strada inaccessibile, una mulattiera degli anni del Fascismo rimasta più o meno quella di allora.

Andrea Fucile non è nuovo a questo tipo di esperienza: ha già attraversato 4 continenti, 58 nazioni, 147.000 Km; ha percorso 3.220 Km in bicicletta da Torino a Istambul, 4.000 Km in autostop. Appassionato di viaggi ormai incurabile è anche prossimo alla pubblicazione del suo primo lavoro “Girovaga(bo)ndo”, un libro in cui racconta tutto ciò che di strano gli è capitato in 10 anni di viaggi per il mondo. In questo contesto, essendo calabrese, ha voluto iniziare da Praia a Mare il giro della Calabria in bici e ieri, con il sostegno logistico dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ha iniziato il tuor lungo la costa jonica dopo aver completato la costa tirrenica.

Lungo il suo viaggio, Andrea, sta realizzando delle foto e, soprattutto, mediante una GoPro (una videocamera), sta realizzando dei filmati. Il suo obiettivo è duplice: da un lato mettere in risalto le tante bellezze paesaggistiche presenti lungo il percorso che sta attraversando e dall’altro c’è quello di evidenziare le grandi criticità che si presentano lungo la S.S.106 per chi la percorre (sia se si tratta di automobilisti che di ciclisti).

Domani, senza neanche un giorno di sosta, Andrea partirà alla volta di Crotone dove il suo arrivo è previsto orientativamente per le ore 15:00. Qui sarà ospitato dall’Associazione “Giovani Responsabili”, un sodalizio da sempre impegnato esclusivamente al tema importantissimo della sicurezza stradale. E poi domenica continuerà la sua corsa verso nord per raggiungere la provincia di Cosenza fino a completare il percorso.

  
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 24 Marzo 2017

giovedì 23 marzo 2017

Andrea, in bici, percorrerà tutta la S.S.106 in Calabria



Andrea, 32 anni, con la sua bicicletta percorrerà in circa una settimana tutti i 400Km di S.S.106

ANDREA, IN BICI, PEROCORRERÀ TUTTA LA S.S.106 IN CALABRIA

UNA CORSA DEDICATA ALLA MOMORIA DELLE TANTE VITTIME DELLA S.S.106, ALLE LORO FAMIGLIE MA ANCHE ALLE BELLEZZE PRESENTI LUNGO QUESTA STRADA CHE RESTANO PRECLUSE AL GRANDE PUBBLICO ED PER VIA DEL MANCATO AMMODERNAMENTO

È iniziata ieri, per Adrea Fucile, di 32 anni, il percorso a tappe che lo vedrà attraversare l’intera S.S.106 in Calabria. Si parte da Reggio Calabria e si arriva fino a Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza. Andrea Percorrerà circa 400 chilometri in circa una settimana. La sua corsa la dedica alla memoria delle tante vittime della S.S.106, alle loro Famiglie e poi alle bellezze che sono presenti lungo questo percorso ma che restano poco fruibili per via della S.S.106, una strada inaccessibile, una mulattiera degli anni del Fascismo rimasta più o meno quella di allora.

Andrea Fucile non è nuovo a questo tipo di esperienza: ha già attraversato 4 continenti, 58 nazioni, 147.000 Km; ha percorso 3.220 Km in bicicletta da Torino a Istambul, 4.000 Km in autostop. Appassionato di viaggi ormai incurabile è anche prossimo alla pubblicazione del suo primo lavoro “Girovaga(bo)ndo”, un libro in cui racconta tutto ciò che di strano gli è capitato in 10 anni di viaggi per il mondo. In questo contesto, essendo calabrese, ha voluto iniziare da Praia a Mare il giro della Calabria in bici e ieri, con il sostegno logistico dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ha iniziato il tuor lungo la costa jonica dopo aver completato la costa tirrenica.

Andrea è giunto ieri sera a Melito di Porto Salvo (RC), provenendo da Gioia Tauro. È stato accolto ed ospitato dall’Associazione “Amici di Raffaele Caserta” dedicata a Raffaele Caserta vittima della S.S.106. Ad accoglierlo il Vice Presidente Carmelo Fedele e da Bruno Pace (lo Zio di Raffaele). Dopo una giornata di pausa domani partirà alla volta di Badolato (CZ), dove sarà ospitato dall’Associazione “Amici di Danilo” dedicata appunto a Danilo Lentini vittima della S.S.106; e da lì raggiungerà Crotone dove sarà ospitato dall’Associazione “Giovani Responsabili”, un sodalizio da sempre impegnato esclusivamente al tema importantissimo della sicurezza stradale. E poi a seguire verso nord fino a completare il percorso.

«Quando Andrea mi ha raccontato la sua idea – dichiara Fabio Pugliese Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – mi ha letteralmente commosso. Nel suo viaggio c’è tutto: innanzitutto l’amore di un giovane calabrese per la sua terra; la voglia di ricordare chi è stato sfortunato con un gesto sportivo che non ha precedenti nella storia della nostra regione; e poi, infine, la voglia di indicare una strada (è proprio il caso di dirlo…), per far uscire dal tunnel questa Calabria povera, isolata e sempre più povera di giovani».

«Spero – conclude Pugliese – che il suo viaggio sia utile e sono convinto che lungo la strada tutti i calabresi che lo incontreranno lo sosteranno, lo aiuteranno e lo stimoleranno in questa sua corsa verso la speranza di un futuro diverso. Grazie, quindi, ad Andrea e mi raccomando: facciamo tutti il tifo per lui». 
  
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 23 Marzo 2017

martedì 14 marzo 2017

Nuova S.S.106: l'interrogazione di Occhiuto smaschera le bugie di Renzi e Oliverio






Governo incapace di rispondere alle domande dell’On. sul mancato ammodernamento della S.S.106
NUOVA S.S.106: L’INTERROGAZIONE DI OCCHIUTO SMASCHERA LE BUGIE DI RENZI E OLIVERIO
OCCHIUTO CHIEDE AL GOVERNO DI SAPERE A CHI APPARTENGONO LE RESPONSABILITÀ SUL RITIRO DEL PROGETTO DEL 3° MEGALOTTO E QUALI SONO I TEMPI PER L’AVVIO DEI LAVORI. IL GOVERNO NON RISPONDE SULLE RESPONSABILITÀ E SUI TEMPI PREVISTI PER L’AVVIO DEI LAVORI. AMMETTE UNA CHIARA RESPONSABILITÀ DELLE OSSERVAZIONI INVIATE AL PROGETTO DAI TURISTI DI FERRARA CHE SONO RIUSCITE NEL LORO COMPITO DI RITARDARE, FORSE CANCELLARE, LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA



L’On. Roberto Occhiuto nella giornata di oggi ha proposto, in seno alla Camera dei Deputati, una interrogazione al Ministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti Graziano Delrio in cui ha chiesto di poter conoscere per quali ragioni il Governo ha inteso ritirare dal CIPE il progetto dell’ammodernamento della S.S.106 previsto tra Sibari e Roseto Capo Spulico.

Il progetto – come ha spiegato nella sua risposta all’On. Occhiuto il sottosegretario alla giustizia Alfano – ha già le coperture necessarie: si tratta di un progetto di ben 1.200 milioni di euro di cui 970 sono disponibili da anni mentre i restanti sono stati già reperiti dal Piano Pluriennale Anas Spa 2015 – 2020. Nonostante ciò non esiste al momento, per come è apparso chiaro nel dibattito, la volontà politica del Governo di avviare i lavori.

Il sottosegretario alla giustizia Alfano, in pratica, non risponde ed è in evidente difficoltà (non si capisce perché non abbia risposto il Ministro Delrio oppure un sottosegretario al MIT), alla prima domanda dell’On. Occhiuto che gli chiedeva perché il Governo ha ritirato il progetto dal CIPE, così come non ha voluto chiarire di chi sono le responsabilità di questa scelta ed, infine, non solo non ha chiarito quali saranno ora le azioni che il Governo metterà in campo per rimediare all’accaduto per avviare in tempi brevi l’opera ma ha lasciato intendere che i tempi per l’avvio dell’opera non sono al momento prevedibili.

L’unico elemento chiaro – emerso nel dibattito – resta il fatto che i Ministeri coinvolti hanno recepito le osservazioni contrarie pervenute sull’opera. Si tratta di quelle osservazioni pervenute sul progetto – come ha spiegato bene l’On. Occhiuto – per il 93% da due comuni della Calabria (Amendolara e Trebisacce e poi dalla provincia di Ferrara). Tutte queste osservazioni – che meriterebbero una indagine attenta da parte della Magistratura – sono identiche e presentano format simili e, come se non bastasse, arrivano firmate dai “turisti di Ferrara”, molte, invece, da un cittadino di Amendolara che firma le osservazioni “per conto di”.

Queste osservazioni strumentali sono state accolte dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali anche per precise responsabilità della politica che non è stata capace di difendere un’opera che mai come oggi sembra drammaticamente compromessa.

Così come è emerso che il progetto – che per il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici doveva essere approvato nella sua totalità – è stato presentato ad agosto dal Ministero alle Infrastrutture al CIPE solo per una metà nonostante era noto a tutti che la Corte dei Conti in queste condizioni non lo avrebbe mai approvato.

Ai calabresi resta, quindi, l’amarezza per aver perso un’altra grande occasione ma anche la consapevolezza che questa volta sono state chiarite in modo evidente le responsabilità precise di un Governo Nazionale e Regionale che ad agosto, con toni trionfalistici, con Matteo Renzi e Mario Oliverio annunciavano l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto mentre oggi vengono smascherati per aver semplicemente preso in giro tutti i cittadini calabresi.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ringrazia l’On. Occhiuto per aver ricordato in aula le vittime della S.S.106 e le loro Famiglie e per aver proposto una interrogazione che finalmente restituisce verità alla Calabria. L’Associazione auspica, infime, che a seguito di quanto è emerso oggi in aula possa determinarsi quella consapevolezza collettiva che è necessaria a comprendere il totale disinteresse che anima l’intera classe politica dirigente calabrese oggi al Governo incapace di tutelare e difendere l’interesse generale della nostra regione.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 14 Marzo 2017

mercoledì 8 marzo 2017

Le donne vittime della S.S.106 onorate dal gesto di Felicia






La consigliera comunale di Villapiana abbandona il Partito Democratico in segno di protesta

LE DONNE VITTIME DELLA S.S.106 ONORATE DAL GESTO DI FELICIA

L’ASSOCIAZIONE RICORDA LE DONNE VITTIME O FERITE DELLA S.S.106 IN CALABRIA, LE DONNE CHE HANNO PERSO UN FIGLIO SULLA “STRADA DELLA MORTE” E RINGRAZIA LA CONSIGLIERA COMUNALE DI VILLAPIANA PER IL GESTO FORTE CHE HA INTRAPRESO


In questo giorno di festa che istituzionalizza la rivendicazione necessaria e continua dei diritti delle donne l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende legare idealmente delle mimose ad ogni tratto di guardrail che ricorda una donna vittima della famigerata e tristemente nota “strada della morte”.

Nel ricordo ancora fresco e vivo dei tanti sorrisi delle donne vittime della S.S.106 auspichiamo con forza che la cultura, la politica, l’informazione di questo Paese e della nostra Regione possano ritornare a trovare il tempo ed il coraggio necessario per affrontare e risolvere i problemi legati alla S.S.106 perché siamo convinti che una strada è un diritto per ogni donna.

L’Associazione, in questo giorno, abbraccia idealmente ogni donna che ha riportato ferite permanenti a causa di un sinistro sulla S.S.106 ed un pensiero speciale, invece, vuole rivolgerlo a tutte quelle donne che hanno perso un figlio sull’asfalto della famigerata e tristemente nota “strada della morte”.

Oggi, apprendiamo dai quotidiani che Felicia Favale, Consigliere Comunale di Minoranza a Villapiana, ha inteso comunicare, dopo una riflettuta e combattuta decisione, di abbandonare il partito democratico rinunciando alla tessera. La molla che ha scatenato la sua decisione è stata il ritiro dal CIPE del progetto del 3° megalotto della S.S.106 in Calabria che il governo ha fatto attraverso il Ministero alle Infrastrutture ed ai Trasporti.

Mi sento in dovere di dire BASTA a questo teatrino politico e di non abbassare la testa come ex esponente di partito e consigliere comunale, ma soprattutto come cittadina calabrese che sostiene la battaglia dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha dichiarato Felicia.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non dimentica che Felicia Favale ha perso anni fa, a seguito di un tragico incidente stradale, i suoi genitori e nell’augurarle una buona Festa delle Donne coglie l’occasione per ringraziarla per questo gesto che onora la memoria di tutte le vittime, le donne soprattutto, della S.S.106 in Calabria.

8 Marzo 2017

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 8 Marzo 2017

giovedì 2 marzo 2017

Ammodernamento S.S.106: Renzi e Oliverio sorridenti in cittadella



Sorridono, scherzano, fanno qualche foto e non concedono interviste dopo i proclami di agosto scorso

AMMODERNAMENTO S.S.106: RENZI ED OLIVERIO SORRIDENTI IN CITTADELLA

LA CALABRIA SEMPRE PIÙ POVERA GUIDATA DA UNA CLASSE DIRIGENTE INCAPACE DI FARE CHIAREZZA, DI DARE SPIEGAZIONI, CHIEDERE SCUSA, RISPONDERE, CON UMILTÀ E SERIETÀ ALLA STAMPA NEL RISPETTO DEI CITTADINI E DELLE FAMIGLIE DELLE VITTIME


Mercoledì 10 agosto 2016 l’ufficio stampa della Regione Calabria usciva con un comunicato dal titolo: “Il Cipe ha approvato definitivamente il progetto del Macrolotto 3 della SS.106 Sibari-Roseto Capo Spulico”.

Nel corpo del comunicato le dichiarazioni di Matteo Renzi: “La scelta più significativa ed importante dell’odierna seduta del Cipe è l’approvazione del progetto definitivo dei primi 18 chilometri del primo lotto del Macrolotto 3 della SS.106 e la definizione del finanziamento necessario per il completamento dell’intero intervento”.“Rispettiamo così – ha aggiunto Renzi rivolgendosi al Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio presente alla seduta – un impegno assunto nei confronti della Calabria, facendo oggi un concreto passo avanti nella realizzazione di una struttura strategica per il Paese”.

A queste dichiarazioni rispondeva Oliverio: “Oggi si apre la fase della realizzazione di una importante infrastruttura che collega il corridoio adriatico con l’A3 e rende la Calabria più accessibile”.

Lunedì 27 febbraio 2017 su “Il Sole 24 Ore – Edilizia e Territorio” apprendiamo che il progetto del Macrolotto 3 della S.S.106 è stato ritirato dal CIPE dal Ministero alle Infrastrutture e Trasporti.

Mercoledì 1 marzo 2017 il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio riceve la visita di Matteo Renzi presso la cittadella regionale. Sorridono, scherzano, fanno qualche foto, non concedono interviste.

Non chiedono scusa ai calabresi e non sentono l’esigenza di dare loro spiegazioni. Non ritengono opportuno chiarire le ragioni per le quali questo progetto è stato ritirato nonostante i loro proclami precisi, chiari e netti.

Dopo i tanti annunci di agosto 2016 si è passati al silenzio di marzo 2017. Neanche una parola per che potesse permetterci di apprezzare quanto meno il senso di responsabilità che compete a chi riveste un alto ruolo istituzionale.

Nessun rispetto per i cittadini, per le famiglie delle vittime della “strada della morte, per una regione che oggi, più che mai, è ridotta alla povertà ed alla fame, dove non c’è lavoro e quelle poche occasioni che c’erano stanno svanendo nel silenzio, nei sorrisi, nelle foto e negli scherzi  di Renzi e Oliverio….

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 2 Marzo 2017

mercoledì 1 marzo 2017

Ammodernamento S.S.106: Calabria tradita da Renzi, Delrio e Gentiloni



Il Ministero alle Infrastrutture e Trasporti ritira la Delibera del 3° Megalotto: ora tutto da rifare

AMMODERNAMENTO S.S.106: CALABRIA TRADITA DA RENZI, DELRIO E GENTILONI

UN LAVORO DI 1.165 MILIONI DI EURO BLOCCATO ORMAI PER ANNI. SARÀ NECESSARIO RIAVVIARE LA PROCEDURA NECESSARIA PER RIPROPORRE IL PROGETTO AL CIPE. SULLA S.S.106 SI CONTINUA A MORIRE MENTRE LA POLITICA SI PRENDE GIOCO DEI CITTADINI



Il tratto dall’innesto con la SS 534 (km 365+150) a Roseto Capo Spulico (km 400+000), meglio noto come Megalotto 3° della S.S.106 in Calabria, fu un ’intervento inserito nel 1° Programma delle Infrastrutture strategiche (Delibera CIPE n. 121/2001) e ricade nell’ambito di applicazione della Legge n. 443/2201 recante delega al Governo in materia di infrastrutture e insediamenti produttivi di interesse nazionale; fu inoltre previsto nella “Intesa Generale Quadro – Accordo di programma per il sistema delle infrastrutture di trasporto nella Regione Calabria” stipulato dalla Presidenza del Consiglio di Ministri, dal Ministero delle Infrastrutture, dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e dalla Regione Calabria in data 16 maggio 2002, laddove indica al punto “Corridoi autostradali e stradali” il completamento della autostrada Jonica E90 Lecce – Taranto – Sibari – Reggio Calabria. L’intervento fu quindi inserito nel piano Decennale Anas 2003-2012, è previsto nel Piano degli Investimenti ANAS 2007-2011 – Legge Obiettivo.

Dopo circa 16 anni di passaggi burocratici , procedure e propaganda politica che ha, di fatto provocato, un grande allontanamento dei cittadini di Calabria dallo Stato e dalle Istituzioni, solo ad agosto del 2016 una prima parte del progetto è stata inviata dall'Arch. O. Segnalini al CIPE che ha disposto una delibera, la numero 41, fino ad una decina di giorni fa alla fase di verifica della Corte dei Conti che ha sottoposto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dei rilievi chiedendo le dovute delucidazioni entro i venti giorni.

Proprio l’Arch. Segnalini ha ritenuto opportuno ritirare la Delibera dal CIPE ancor prima della scadenza dei termini entro cui avrebbe potuto rispondere ai rilievi avanzati dalla Corte dei Conti facendo tornare le lancette dell’orologio al punto di partenza.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene doveroso evidenziare le responsabilità politiche dell’accaduto che devono necessariamente essere attribuite al Governo Gentiloni ma, prima ancora, a Matteo Renzi ed a Graziano Delrio. È, infatti, chiaro ormai a tutti, che la presentazione della delibera CIPE ad agosto 2016 è stata semplicemente una manovra politica di bassa lega che costoro hanno intentato ai danni della popolazione calabrese in vista del Referendum costituzionale di dicembre.

Pesa solo sul Partito Democratico quanto accaduto insieme alle responsabilità che da ciò deriveranno. Inutili, infine, le dichiarazioni del Presidente della Regione Mario Oliverio a fatti ormai accaduti. Egli rappresenta il primo cittadino di questa Calabria è, quindi, la figura senza ombra di dubbio più indebolita dai fatti. Fuori dalle parole e dalle frasi fatte resta la realtà che è sotto gli occhi di tutti e che ci permette di inquadrare questa presidenza debole ed incapace di incidere in quel “governo dei processi” necessario alla nostra Regione in termini di infrastrutture.


Concluderà il mandato senza poter dare il via ad una opera la cui realizzazione ormai non è più scontata ma, soprattutto, con il rammarico di aver avuto più di altri la grande occasione di poter ottenere un risultato per la sua Calabria che, invece, è svanito sotto i suoi occhi senza che se ne sia accorto così come le sue dichiarazioni circa la richiesta di un “tavolo urgente” con il Ministro Delrio (di cui ancora continua a fidarsi), lasciano palesemente intendere.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 1 Marzo 2017