La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

lunedì 29 giugno 2020

L'Associazione ha presentato l'Esposto: evitare pericoli e disagi


L’Associazione punta alla tutela preventiva di tutti i cittadini che rischiano per la loro incolumità

L’ASSOCIAZIONE HA PRESENTATO L’ESPOSTO: EVITARE PERICOLI E DISAGI

PER OGNI DANNO CAUSATO AI CITTADINI L’ASSOCIAZIONE ADIRÀ PER VIE LEGALI NEI CONFRONTI DI CHI DIRETTAMENTE ED INDIRETTAMENTE HA DETERMINATO L’AVVIO DEI LAVORI IN UN TRATTO DELLA S.S.106 MOLTO PERICOLOSO NELLA STAGIONE ESTIVA 

 

COMUNICATO STAMPA

 

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, questa mattina, come annunciato nei giorni scorsi, ha presentato un Esposto presso la Procura della Repubblica di Castrovillari avverso all’Anas Spa ed al Comune di Corigliano-Rossano a seguito dell’avvio dei lavori di realizzazione della rotatoria di Zolfara in contrada Toscano e, quindi, dell’installazione di un semaforo a intermittenza che veicola il traffico su un’unica carreggiata, con l’altra occupata dai lavori che di fatto rendono ancor più pericolosa la Statale 106.

 

L’Associazione ha specificato che i lavori insistono in un tratto di strada Statale 106 che non offre la possibilità alternativa di poter essere superato se non percorrendo 60 chilometri di strada di montagna; che l’imbuto venutosi a creare ha generato, in diverse ore del giorno, file chilometriche; che i pericoli ed i disagi insistono nella popolosa contrada di Toscano, animata da una miriade di attività commerciali presenti lungo la Statale 106 che viene quindi frequentata anche a piedi da cittadini residenti e da turisti; che nelle ore notturne, i pericoli ed i disagi diventano ancora più evidenti.

 

L’Associazione ha fatto rilevare, inoltre, che tutto ciò, è destinato a divenire più pericoloso, nei prossimi giorni a seguito dell’aumento del traffico dovuto all’arrivo di nuovi turisti e poi dal 18 luglio con l’apertura dell’Aquapark Odissea 2000.

 

Nel caso in cui non sarà subito rimosso l’impianto semaforico installato, nella malaugurata ipotesi in cui dovesse accadere qualcosa a danno dei cittadini per merito delle responsabilità dirette o indirete dovute alle incredibili scelte assunte da Anas Spa, adirermo alle vie legali e, anche per questa motivazione, il testo integrale dell’Esposto presentato in data odierna è stato inoltrato, insieme a tutti gli atti annessi, a Studio 3A, partner legale dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 29 Giugno  2020


sabato 27 giugno 2020

Pericoli sulla S.S.106 a Toscano: responsabilità politica del Partito Democratico e del M5S


PERICOLI SULLA S.S.106 A TOSCANO: RESPONSABILITÀ POLITICA DEL PARTITO DEMOCRATICO E DEL M5S  

 

di Fabio Pugliese

Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

 

 

Il 17 febbraio del 2020 l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha inviato l’ultima, di una serie lunghissima, di comunicazioni formali che negli ultimi anni rappresentavano alla Struttura Territoriale Calabria di Anas Spa i disagi ma, soprattutto, i pericoli che avrebbe potuto comportare l’esecuzione dei lavori e, quindi, l’installazione di un impianto semaforico sulla S.S.106 in Contrada Toscano nel comune di Corigliano Rossano.

 

In quest’ultima comunicazione l’Associazione scriveva testualmente che, in caso l’Anas Spa avesse autorizzato i lavori tra giugno ed agosto, saremmo stati costretti “a presentare un Esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari in ordine alle eventuali criticità dovute alla congestione della strada Statale 106 in ordine alle specificità esistenti nel territorio e da sempre rappresentate ai diversi Dirigenti dell’Anas Spa Calabria”.

 

Così è accaduto che l’Anas Spa nei giorni scorsi ha installato un semaforo sulla S.S.106 proprio a ridosso della rotonda di nuova realizzazione a Zolfara; che proprio nei giorni scorsi, per poco, non è stato investito un anziano e poi anche una coppia di ragazzini; che venerdì pomeriggio per superare il semaforo il sottoscritto, così come altri, ha impiegato oltre un’ora tanto era lunga la fila di auto che, ovviamente, insisteva nell’area abitata di Contrada Toscano.

 

Lunedì prossimo, puntuale come un orologio svizzero, l’Associazione presenterà un Esposto in autotutela alla Procura della Repubblica di Castrovillari: contro l’Anas Spa che ha autorizzato i lavori nonostante gli avvisi formali reiterati negli ultimi anni e, quindi, non ascoltati; e contro il Comune di Corigliano Rossano poiché quel tratto di strada, loro malgrado, è di competenza comunale (e non ci risulta ad oggi che il Sindaco, per ragioni di sicurezza, abbia emesso un’ordinanza per bloccare quel pericolo che andrà ad aumentare dopo il 18 luglio con l’apertura dell’Acqua Park, il più grande parco acquatico del Sud Italia).

 

È evidente, quindi, che si auspica non possa accadere nulla ma, semmai dovesse accadere una qualsiasi cosa in quel punto della S.S.106, l’Associazione si costituirà parte civile in un processo contro l’Anas Spa ed il Comune di Corigliano Rossano. Il primo ha, infatti, deciso di avviare i lavori provocando disagi e, purtroppo, gravi pericoli. Il secondo ha subito la scelta su un tratto di strada di sua competenza senza neanche fiatare.

 

Giova però ricordare, per non dimenticare, che i Dirigenti dell’Anas Spa oggi a Catanzaro che hanno assunto questa scelta che provoca disagi ai cittadini automobilisti e gravi pericoli per tutti sono l’Ing. Francesco Caporaso Responsabile della Struttura Territoriale Calabria dell’Anas Spa e l’Ing. Silvio Cananella Responsabile delle Nuove Opere. Bene. Anzi, no! Malissimo.

 

Perché questi sono gli stessi dirigenti di cui l’Associazione chiede la rimozione per manifesta e conclamata incapacità nell’indifferenza totale della classe politica parlamentare calabrese tutta del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle oggi al Governo.

 

Giova ricordarlo, perché è importante che i cittadini ricordino bene, che l’Associazione ha dimostrato che questi dirigenti hanno bloccato decine e decine di interventi previsti sulla Statale 106; che hanno cancellato diversi interventi di messa in sicurezza previsti e concordati da anni con le amministrazioni comunali; che oggi creano disagi e pericoli che in Calabria sulla Statale 106 non si vedevano da anni e che nessun parlamentare del Partito Democratico o del M5S oggi al Governo si è mai posto il problema di chiedere al Ministro delle Infrastrutture oppure alla Direzione Generale di Anas Spa di rimuoverli senza se e senza ma il prima possibile.

 

Ai tanti cittadini che negli ultimi giorni ci hanno scritto e continuano a scriverci chiedendoci “ma come è possibile” stiamo appunto rispondendo raccontando loro la verità circostanziandola. Responsabilità dei Dirigenti di Anas Spa in Calabria alla pari di quelle della politica e del PD e del M5S in paritcolare.

 

A buon rendere…  

 

27 Giugno 2020


giovedì 18 giugno 2020

PRIMA DI TUTTO l'ammodernamento della STRADA STATALE 106!


Una Petizione online con l’intento di scuotere le più alte cariche Istituzionali e Politiche del Paese  

PRIMA DI TUTTO L’AMMODERNAMENTO DELLA S.S.106!

IL DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE NON È CONTRARIA AL PONTE MA RITIENE CHE LA PRIORITÀ INFRASTRUTTURALE DELLA REGIONE CALABRIA SIA L’AMMODERNAMENTO, SU TRACCIATO EX NOVO A 4 CORSIE CON SPARTITRAFFICO CENTRALE, DELLA S.S.106 

 

A causa del Covid-19, dall’Unione Europea saranno stanziati diversi miliardi di euro per l’Italia. Tuttavia, viene chiesto prima al Governo italiano, di presentare un piano di investimenti che sarà attentamente valutato ed approvato dalla Commissione Europea. L’artefice del Piano realizzato dal Governo italiano è il Dirigente Vittorio Colao, il quale, tra le infrastrutture da finanziare ha incluso prioritariamente il Ponte sullo Stretto.

 

Tale fatto non è casuale ma nasce da un’unità di intenti trasversale e condivisa tra le Istituzioni e le forze politiche del Paese. Così se il 3 giugno 2020 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dichiarava: “Valuterò la realizzazione del Ponte sullo Stretto senza pregiudizi. Prima vanno programmati e realizzati i progetti più urgenti”, altri, invece, assumevano posizioni diverse.

 

Il 5 giugno il Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha detto "si ad una fase di studio sul Ponte sullo Stretto con risorse dell'Unione Europea". Subito dopo il 6 giugno il Governatore della Regione Sicilia Musumeci rilancia l'ipotesi di realizzare l'opera. L'8 giugno dice si anche il Ministro dei Beni Culturari Dario Franceschini. L'11 giugno interviene Matteo Renzi "il Ponte sullo Stretto è un simbolo, va fatto". Il 13 giugno Matteo Salvini, da Reggio Calabria, dichiara: "Ambiente e lavoro possono convivere, si al Ponte sullo Stretto". Il 14 giugno è la volta del Governatore della Calabria Jole Santelli: "Il Ponte sullo Stretto è un'opera necessaria non solo per il futuro della Calabria e della Sicilia ma anche per quello dell'intero Paese". Il 15 giugno si dice favorevole anche la capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati Maria Stella Gelmini.

 

Il Ponte sullo Stretto è un'pera pubblica che costerà 4 miliardi di euro. Tale importo sarà necessario per realizzare 3,5 chilometri di ponte che uniranno le città di Reggio Calabria e Messina. Utilizzando 4 miliardi di euro si possono ammodernare 200 chilometri circa di Strada Statale 106 "Jonica" in Calabria.

 

L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" NON è contraria alla realizzazione del Ponte sullo Stretto ma ritiene che in Calabria l'emergenza infrastrutturale prioritaria sia quella legata all'ammodernamento della Strada Statale 106 "Jonica" da Sibari a Reggio Calabria.

 

Nasce da qui la Petizione online lanciata oggi dall’Associazione sul sito www.primala106.it Qui ognuno potrà trovare non solo leggere motivazioni ma anche il testo da sottoscrivere che verrà inviato a tutte le più altre cariche Istituzionali e Politiche del Paese. L’Associazione invita tutti a sottoscrivere il documento e lancia uno slogan davvero eloquente: “Domani noi saremo ciò che oggi tutti insieme decideremo di essere!".

 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 18 Giugno 2020


domenica 14 giugno 2020

Giacomo, 36 anni, quarta vittima della S.S.106 nel 2020


Lo sgomento dell’Associazione per l’ennesima vita spezzata sulla “strada della morte”

GIACOMO, 36 ANNI, QUARTA VITTIMA DELLA S.S.106 NEL 2020

LA STRAGE CONTINUA NEL SILENZIO E NELL’INDIFFERENZA DI CHI DOVREBBE GARANTIRE SICUREZZA SULLA FAMIGERATA E TRISTEMENTE NOTA “STRADA DELLA MORTE”


È avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, alle 13:40 circa, il tragico scontro sulla strada Statale 106, nel comune di Mandatoriccio, in provincia di Cosenza, in cui ha perso la vita Giacomo Capalbo, di 36 anni. Il sinistro ha visto coinvolte un’automobile e la moto della giovane vittima che risiedeva nella frazione di Torretta comune di Crucoli (KR).

La comunità crucolose è rimasta letteralmente colpita dalla tragica scomparsa di Giacomo. Un ragazzo sempre disponibile, gentile, molto educato e, quindi, amato e stimato dall’intera comunità che ora è incredula e rassegnata nel dolore.

Giacomo è la quarta vittima della strada Statale 106 nel 2020 dopo Thomas Costanzo di 19 anni, deceduto a Borgia (CZ), il 12 gennaio, Salvatore Mario Orlando di 54 anni, deceduto a Bova Marina (RC), il 18 gennaio e Alessandro Luppino di 15 anni, deceduto a Casignana (RC).

L’Associazione intende ribadire e sottolineare che tutto ciò rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana ed intende evidenziare, inoltre, che quanto accade purtroppo da sempre sulla strada Statale 106 “Jonica” in Calabria ha delle chiare ed evidenti responsabilità politiche.

Il silenzio e l’indifferenza del Governo nazionale e regionale, della classe parlamentare calabrese a Roma, delle amministrazioni locali e provinciali, delle forze sindacali. Tutti, nessuno escluso, coloro i quali rivestono ruoli istituzionali, sono moralmente responsabili dell’olocausto sulla S.S.106.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si stringe attorno alla Famiglia della vittima, ai parenti ed agli amici tutti, all’intera comunità di Crucoli a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo queste vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 14 Giugno 2020

venerdì 12 giugno 2020

Anas Calabria: «Lavori bloccati sulla S.S.106? Colpa del Governo»

L’Associazione stigmatizza l’irrilevante numero di lavori oggi in corso lungo la S.S.106 in Calabria
ANAS CALABRIA: «LAVORI BLOCCATI SULLA S.S.106? COLPA DEL GOVERNO »
SECONDO ANAS CALABRIA IL PIANO DI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA URGENTE PREVISTO SULLA S.S.106 NON È STATO AVVIATO POICHÉ NON FINANZIATO DAL GOVERNO 


Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha appreso, dal comunicato stampa diramato nel tardo pomeriggio di ieri dalla Struttura Territoriale Calabria di Anas Spa, che la maggior parte delle opere menzionate nella nota stampa diffusa ieri dal nostro sodalizio «sono desunte da un piano esistente già condiviso dalla Struttura Territoriale Calabria con il MIT ma purtroppo ancora non finanziato».​
È evidente che l’Anas Spa Calabria vuole «precisare» all’Associazione che le responsabilità del blocco totale degli interventi di messa in sicurezza urgente già programmati sulla Statale 106 “Jonica” nel tratto compreso tra Sibari e Reggio Calabria sono solo ascrivibili a chi «purtroppo ancora non ha finanziato»​ questi interventi.

Interventi, questi, che possono essere finanziati solo e soltanto dal Governo.

​Il Direttivo dell’Associazione – di fronte a questa evidenza – prende atto delle responsabilità del Governo. Certo, appare stucchevole che un piano «condiviso» con il Ministero delle Infrastrutture tardi ad essere approvato dallo stesso Governo di cui quel Ministero fa parte… Ma tant’è.

A questo punto confidiamo nell’orgoglio e nella dignità di tutti i parlamentari calabresi, Onorevoli Deputati e Senatori di maggioranza, affinché possano dimettersi al fine di rappresentare, con questo gesto, la loro contrarietà rispetto all’inerzia ed all’immobilismo dimostrato sulla Statale 106 in Calabria dallo stesso Governo a cui appartengono.

Resta singolare, però, il fatto che, lungo tutti i 415 chilometri di strada Statale 106 “Jonica” in Calabria, per quanto riguarda i Lavori in corso di Esecuzione, essi siano, ad oggi, poco meno di una decina (così come riportato sul sito web di Anas Spa nell’area “Lavori in Corso”). Inoltre, tali lavori sono diretta responsabilità della Struttura Territoriale Calabria di Anas Spa e non di certo del Governo.

Solo per quest’ultima evidenza, il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” auspica e confida nella volontà di quanti hanno responsabilità precise in seno alla Struttura Territoriale Calabria di Anas Spa di rassegnare le proprie dimissioni con la consapevolezza che, ancor peggio della propria evidente incapacità, può risultare l’insistente ed inutile tentativo di provare a difendere l’indifendibile.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 13 Giugno  2020

Strada Statale 106: tutto bloccato. Ora Basta!


L’Associazione chiede la rimozione della Nuova Dirigenza di Anas Spa in Calabria
STRADA STATALE 106: TUTTO BLOCCATO. ORA BASTA!
QUASI NESSUN LAVORO IN CORSO SULLA S.S.106. BOCCIATI ALCUNI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA URGENTE PROGRAMMATI DA ANNI. L’ASSOCIAZIONE SCRIVE ALLA POLITICA: COINVOLTI REGIONE CALABRIA, PARLAMENTARI E CONSIGLIERI REGIONALI


Vi sono interventi di messa in sicurezza urgente della famigerata e tristemente “strada della morte” in Calabria concordati e programmati con i territori da anni che ora non ci sono più. Altri che non risultano ancora oggi finanziati, progettati ed approvati. Chissà quanti anni bisognerà attendere. Altri ancora che sono finanziati e progettati ma non partono… Poi, infine, ci sono i lavori in corso: sulla S.S.106 quasi niente. Lo dice il sito internet dell’Anas Spa nella sezione “lavori in corso”.

È questo il quadro allucinante in cui versa oggi la strada Statale 106 “Jonica” da Sibari a Reggio Calabria. L’Anas Spa, inoltre, comunica che da Sibari, in provincia di Cosenza fino a Guardavalle (230Km), ultimo comune a sud della provincia di Catanzaro, è disponibile un piano di investimenti di 5,6 milioni di euro per la nuova pavimentazione stradale e l’installazione di guard-rail.

Non dice quante risorse sono disponibili per il tratto di S.S.106 in provincia di Reggio Calabria. Non dice quanti soldi ci sono per l’asfalto e quanti per i guard-rail. Non dice in che modo saranno ripartiti provincia per provincia. Non dice niente. Forse, non ha neanche ancora un piano ben definito in cui è stabilito su quali chilometriche di “strada della morte” intervenire.

Così oggi la Calabria si sveglia nella più totale e complessiva indignazione dei sindaci, amministratori, comitati, associazioni, prelati e cittadini che negli anni – dopo mille incontri – con i rappresentanti di Anas Spa avevano avuto modo di descrivere i loro disagi, avevano ricevuto rassicurazioni circa gli interventi urgenti che l’Anas Spa avrebbe messo in campo in poco tempo e, invece, scoprono che non c’è ancora un bel nulla. Tutto bloccato o, addirittura, bocciato!

Ad esempio, in provincia di Cosenza è sparita nel nulla la rotatoria di Calopezzati e la passerella pedonale sul Ponte Molinella di Cariati (innumerevoli gli incontri tra Anas Spa e le Amministrazioni comunali negli ultimi anni). In provincia di Crotone, gli automobilisti, nel prossimo autunno, tra Melissa e Crotone avranno ancora la Statale 106 inondata di acqua e fango perché gli interventi di sistemazione idrica non sono ad oggi ancora finanziati e progettati (e non è detto che lo siano!).

In provincia di Catanzaro, ad esempio, non risulta ancora finanziata e progettata la rotatoria di Uria nel comune di Sellia Marina e la rotatoria nel comune di Cropani, mentre risultano non finanziate e da progettare (e non è detto che lo siano!), tutti gli interventi nel sud soveratese tra Davoli e Guardavalle. Poi c’è la provincia di Reggio Calabria: qui, non si riesce ad avere alcuna informazione. Nessuna risposta alle richieste dell’Associazione.

Il Direttivo dell’Associazione ha inviato un documento di 25 pagine alla Direzione Generale di Anas Spa, all’Assessore Regionale alle Infrastrutture ed al Presidente della Regione Calabria, a tutti i Consiglieri Regionali ed a tutti i Parlamentari calabresi. Denunciando inefficienze, lassismo, incapacità. Il Direttivo attende azioni dirimenti. Ora basta! Questa situazione è intollerabile.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 12 Giugno  2020

mercoledì 10 giugno 2020

Pugliese: «Politica e Sindacato responsabili di quello che accadrà»



PUGLIESE: «POLITICA E SINDACATO RESPONSABILI DI QUELLO CHE ACCADRÀ»

di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”



In un Paese civile, in una Regione normale, di fronte ad un investimento importante, di 1.335 milioni di euro, per la realizzazione di un’Opera ritenuta d’importanza strategica nazionale, la Politica con la “P” maiuscola ed il Sindacato con la “S” maiuscola, dovrebbero essere molto attenti ad ogni fase che riguarda questo importante processo.

Anche perché – è bene ricordarlo - il progetto di ammodernamento della strada Statale 106 da Sibari a Rosetto Capo Spulico è stato e, per certi versi, continua ad essere, avversato da una sparuta minoranza di cittadini che auspica e spera che la realizzazione dell’Opera possa fermarsi per sempre.

Al momento l’Opera è stata inaugurata e, quindi, avviata per la sua realizzazione che avverrà tra 2.271 giorni continuativi con ultimazione prevista il 9 agosto del 2026. Salvo sospensioni dei lavori e deroghe che potrebbero avvenire solo in tre circostanze: mancanza di soldi; errori e vizi di carattere procedurale; problemi riscontrati e denunciati dalla direzione lavori.

In merito alle coperture economiche legate all’Opera basterebbe leggere il contratto sottoscritto tra l’Anas Spa ed il Contraente Generale per capire se possono esserci problemi. Allo stesso modo, bisognerebbe leggere il verbale di consegna dei lavori per capire se vi sono già in questa fase degli errori e dei vizi di carattere procedurale (ma non solo…). Mentre occorre avere fiducia nei funzionari dell’Anas per quanto riguarda la direzione dei lavori ed, in particolare, nella loro incorruttibilità: perché servirà molta onestà affinché i lavori vengano realizzati nel miglior modo possibile…

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” il 22 maggio – dopo l’inaugurazione dell’inizio dei lavori del ministro delle infrastrutture Paola De Micheli (Partito Democratico), ha inoltrato una formale richiesta all’Ingegnere di Anas Spa Direttore di Progettazione e Realizzazione Lavori chiedendo semplicemente di poter ottenere degli atti pubblici relativi ad un’opera pubblica e, quindi, pagata con i soldi dei cittadini.

Nello specifico ha chiesto di poter ottenere una copia del contratto e degli atti aggiuntivi connessi sottoscritti in fase di approvazione del progetto esecutivo; la copia del Verbale di Consegna dei Lavori; tutte le specifiche attività evidentemente programmate che saranno eseguite fino al 31 dicembre 2020 oltre ad eventuali ulteriori adempimenti autorizzativi da perfezionare.

Naturalmente, queste richieste, nascono dall’esigenza di capire e studiare i processi legati alla realizzazione dell’Opera al fine di esercitare un’azione di controllo che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene necessaria. Peraltro svolta da cittadini volontari. Non pagati o retribuiti da nessuno. La risposta a questa richiesta è giunta lunedì scorso e l’Anas Spa – mediante il proprio servizio clienti (…..) – non ha fornito alcuna documentazione richiesta dall’Associazione.


L’Associazione, pertanto, ha subito provveduto ad informare di tutto questo l’Assessore alle infrastrutture della Regione Calabria, il Presidente del Consiglio Regionale ed il Capogruppo del Partito Democratico in seno al Consiglio Regionale oltre a tutti i parlamentari calabresi della Camera e del Senato. Tutti, nessuno escluso, certamente sprovvisti dei documenti richiesti dall’Associazione.

Così come – sprovvisti di questa importante documentazione – è certamente il Sindacato che in questo momento – con la compiacenza di certa politica – è saldamente impegnata solo a spartirsi la torta sulle assunzioni (quindi, sulle clientele), di ditte e lavoratori che nei prossimi anni saranno impegnati nella realizzazione dell’Opera.

Restano, quindi, due fatti precisi.

Il primo: c’è un’Associazione che chiede di poter ottenere e visionare degli atti pubblici che riguardano la realizzazione di un’Opera pubblica ma non li ottiene. Questo fatto è grave perché evidenzia mancanza di trasparenza e, quindi, si presta ad ogni ragionevole dubbio circa la correttezza delle procedure (e non solo), eseguite da quanti a vario titolo hanno delle responsabilità.

Il secondo: semmai dovessero configurarsi dei problemi in corso di realizzazione dell’Opera dovuti a difetti o errori procedurali (o burocratici), tali da imporre delle sospensioni, le responsabilità morali e politiche certamente sarebbero da ascrivere solo ed unicamente all’Assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, al Presidente della Regione Calabria, all’intero Consiglio Regionale ed a tutti i Deputati e Senatori calabresi che, insieme ai Sindacati, sono distanti anni luce dai processi complessi legati alla realizzazione di questo importante Progetto.

L’Associazione, questo non lo dimenticherà: e nel caso in cui dovesse accadere ciò che nessuno di noi si augura, ricorderà ai cittadini calabresi i fatti, le responsabilità precise ed i nomi di chi – con il silenzio – ha scelto di non occuparsi di ciò che noi abbiamo denunciato oggi…

10 Giugno 2020

martedì 9 giugno 2020

Megalotto 3: L'Anas non risponde. Dubbi sempre più forti dell'Associazione. Timori sulla sospensione dei lavori



L’Associazione richiede i documenti. L’Anas si chiude a riccio. Nessuna trasparenza sul Megalotto 3
MEGALOTTO 3: L’ANAS NON RISPONDE. DUBBI SEMPRE PIÙ FORTI DELL’ASSOCIAZIONE. TIMORI SULLA SOSPENSIONE DEI LAVORI
IL DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE PREOCCUPATO DALLA MANCANZA DI TRASPARENZA SUI LAVORI MA ANCHE DALL’INCAPACITÀ DELLA POLITICA DI SEGUIRE I PROCESSI 

COMUNICATO STAMPA

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto che nella giornata del 22 maggio scorso ha inoltrato delle richieste all’Ing. Eutimio Mucilli. Direttore Progettazione e Realizzazione Lavori del 3° Megalotto della S.S.106 “Jonica” dall'innesto con la s.S.534 (km 365+150) a Roseto Capo Spulico (KM 400+000).

Nel merito, l’Associazione ha chiesto formalmente di poter ottenere la copia del Contratto e degli atti aggiuntivi connessi sottoscritti in fase di approvazione del progetto esecutivo, la copia del Verbale di Consegna dei Lavori sottoscritta in data 19 maggio 2020, tutte le specifiche (e possibilmente dettagliate), attività programmate che saranno eseguite almeno fino al 31 dicembre 2020 ed, infine, eventuali ulteriori adempimenti autorizzativi da perfezionare.

Solo ieri l’Associazione ha ricevuto dal servizio clienti di Anas Spa (….), una risposta nella quale nessuna delle suddette richieste è stata ottenuta. Per queste ragioni il Direttivo dell’Associazione in data odierna ha inoltrato formalmente le suddette richieste all’Ing. Mucilli e per conoscenza all'Assessore alle infrastrutture Ing. Domenica Catalfamo, Al Presidente del Consiglio Regionale On. Domenico Tallini, al Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale On. Domenico Bevacqua ed a tutti gli Onorevoli Parlamentari calabresi.

Non è stato possibile inoltrare la suddetta comunicazione per conoscenza anche al Presidente della Regione Calabria On. Jole Santelli poiché non esiste un suo indirizzo pubblico di posta elettronica ordinaria o certificata.

Il Direttivo dell’Associazione ritiene doveroso acquisire ogni atto anche al fine di poter seguire un processo complesso qual è quello della realizzazione del 3° Megalotto, un’Opera, vale la pena di ricordarlo, di 1.335 milioni di euro considerata di “interesse strategico nazionale” anche al fine di scongiurare eventuali problemi nel corso di realizzazione del Progetto.

Il Direttivo, infine, non nega la viva e vibrante preoccupazione in riferimento a diversi e svariati elementi che fin qui ci consentono di restare davvero poco sereni. Anche per questo la scelta di voler inviare la suddetta comunicazione alle massime cariche della Regione Calabria che evidentemente non seguono affatto questo processo complesso, al Capogruppo del PD in Consiglio Regionale con il vivo auspicio che possa nel merito informare il Ministro che – lo ricordiamo – nel merito ha responsabilità certamente non risibili ed a tutti i parlamentari calabresi con l’intento di informarli nel merito di aspetti legati all’Opera che certamente ignorano.

Il Direttivo dell’Associazione, infine, auspica di poter ottenere prima possibile quanto richiesto per ragioni di trasparenza, anche al fine di poter verificare la correttezza delle procedure e, quindi, di poter verificare la possibilità di scongiurare eventuali sospensioni dei lavori che, ovviamente, qualora dovessero malauguratamente materializzarsi non potremmo non addebitare anche alle forze politiche informate della nostra comunicazione oltreché all’Anas Spa.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 9 Giugno  2020