La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

sabato 29 settembre 2018

L'On. Forciniti, avvocato dei "Turisti di Ferrara", dei proprietari e dei parenti



La delusione del Direttivo dell’Associazione a seguito delle posizioni dell’onorevole del M5S
L’ON. FORCINITI, AVVOCATO DEI “TURISTI DI FERRARA”, DEI PROPRIETARI E DEI PARENTI


STUPORE E INCREDULITÀ PER LE DICHIARAIZONI DEL PARLAMENTARE GRILLINO


Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” esprime rammarico e grande delusione dopo aver assistito ai due confronti televisivi tra il Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese e l’On. Francesco Forciniti eletto alla Camera dei Deputati della Repubblica Italiana con il M5S.

Sia su “Linea Rovente” (su Teleuropa Tv) che su Talking (su Esperia Tv), sono due gli aspetti emersi che riteniamo doveroso evidenziare e che meritano, a nostro giudizio, grande attenzione. Il primo: l’On. Forciniti ritiene che il Progetto approvato e finanziato per 1,3 miliardi di euro non chiarisce aspetti importanti legati allo studio costi-benefici, ai volumi di traffico che realmente si sposteranno sulla nuova infrastruttura, alla sicurezza, ecc. per concludere che è possibile un progetto migliore di quello approvato.

Su questi aspetti, nei prossimi giorni, sarà merito del Comitato Scientifico dell’Associazione fornire una risposta puntuale e precisa che metterà in evidenza quanto l’On. Forciniti non conosca affatto il progetto di un’Opera che i Ministeri dell’Ambiente, dei Beni Culturali, delle Infrastrutture e dell’Economia e Finanza, dopo aver approfondito e studiato ogni aspetto, hanno definito “di importanza strategica nazionale”.

Il Direttivo, invece, vuole rimarcare il secondo aspetto: quello legato alla “difesa” evidentemente inopportuna e interessata che l’On. Forciniti, con una arringa, ha riservato alle osservazioni inviate da “Turisti di Ferrara” e da qualche parente stretto di un collega parlamentare del M5S. Tutti accomunati dal fatto che hanno – lo ribadiamo – per coincidenza le stesse posizioni circa la necessità di modificare il progetto per bloccarlo affinché la Calabria non abbia mai più un’opera che attende da circa un secolo.

L’On. Forciniti nel merito dichiara che è una pratica diffusa quella di far firmare ai cittadini delle osservazioni che hanno lo stesso ed identico testo. Non solo, va oltre ed afferma che in passato anche a lui è capitato di promuovere e far firmare osservazioni – per una questione che riguardava il territorio – anche a gente, ovviamente del territorio, che non le ha neanche lette. Evviva l’onestà…

L’On. Forciniti, tuttavia, non riflette (o peggio: fa finta di dimenticare…), su un aspetto non secondario: le osservazioni contrarie al progetto non sono state “raccolte” sul territorio dell’alto jonio cosentino (da cui ne sono pervenute solo una minima parte), chiedendo ai cittadini di firmarle senza neanche leggerle ma sono, invece, arrivate da Ferrara in Emilia Romagna e firmate da presunti “Turisti di Ferrara”.

Il Direttivo dell’Associazione avrebbe voluto convincersi della bontà delle parole dell’On. Forciniti quando afferma che il loro intento è solo quello di assolvere al “dovere di verificare”. Oggi comprendiamo, invece, il vero intendo che è quello di proporre un progetto alternativo irrealizzabile qual è il raddoppio per bloccare per sempre un’opera che non sarà mai più realizzata al fine di soddisfare gli interessi di parte dei “Turisti di Ferrara”, dei proprietari terrieri, dei parenti e degli amici, dei poteri forti ed oscuri, che nelle osservazioni – per coincidenza – dicono di volere lo stesso progetto degli onorevoli Morra, Abate, Sapia, Forciniti e Scutellà.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 29 Settembre 2018

venerdì 28 settembre 2018

Dirigente della Provincia di Reggio Calabria a Processo per la morte di Carmelo Zema



DIRIGENTE DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA A PROCESSO
PER LA MORTE DI CARMELO ZEMA SULLA PROVINCIALE “MALEDETTA”

Alla funzionaria si imputano i reati di omicidio colposo e omissione di atti d'ufficio
I familiari della vittima e Studio 3A, che ha fatto riaprire il caso, si aspettano giustizia

COMUNICATO STAMPA

Si apre mercoledì 3 ottobre 2018 il processo che vede imputata la dirigente responsabile del settore Viabilità della Provincia di Reggio Calabria, Domenica Catalfamo per il decesso di Carmelo Zema: un procedimento incentrato sulla pericolosità di una strada, la Provinciale 22, dove si è consumata la tragedia, che a Montebello Jonico, il paese della vittima, e in tutto il Reggino è tristemente nota.

Il 23 febbraio 2015, a mezzanotte, Zema, 67 anni, stava percorrendo la Sp 22 in direzione mare-monte quando all'improvviso, in località Moro della borgata Masella del comune di Montebello, all'altezza del km 7,800, ha perso il controllo della sua Fiat Punto, che ha cozzato contro il parapetto, abbattendone una parte. A questo punto, secondo la ricostruzione operata dai carabinieri, l'automobilista è sceso per verificarne i danni, si è portato sul lato destro e si è appoggiato al muretto di protezione, che però si è sbriciolato, crollando e facendolo precipitare nel precipizio sottostante: un volo fatale.

I familiari non hanno accettato la tesi sbrigativa della disgrazia: troppe le morti e le tragedie sfiorate su quell'arteria da brivido, su cui ha rischiato di morire anche il parroco del paese. Per fare luce sui fatti, si sono rivolti a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, partner dell’Associazione “Basta Vittime sulla Statale 106”. E' stata presentata una denuncia alla Procura di Reggio Calabria, che ha aperto un procedimento penale iscrivendo nel registro degli indagati l'ingegner Domenica Catalfamo, 52 anni, di Reggio, in qualità di dirigente responsabile del settore “Viabilità” della Provincia. 

Studio 3A ha subito affidato a un proprio esperto una perizia sulle condizioni della Sp 22, che ha evidenziato le gravi carenze presenti sull’infrastruttura peraltro confermate dai carabinieri di Montebello. Contro ogni evidenza, però, i legali della società ASE S.p.a. - operatore economico dell'Accordo Quadro per l'Affidamento di Lavori, Servizi e forniture e Gestione integrata della rete viaria provinciale a cui la Provincia di Reggio ha affidato anche la gestione delle vertenze in danno avanzate nei confronti dell'Ente provinciale per sinistri stradali causati da fatti connessi all'appalto in questione - hanno denegato ogni responsabilità, sostenendo che la manutenzione della strada risultava “regolarmente eseguita”, la pavimentazione era in buono stato e la sede stradale in buone condizioni di pulizia. Una chiusura totale a fronte della quale i familiari della vittima hanno anche avviato un’azione civile per il risarcimento. Altrettanto sorprendenti erano state anche le prime decisioni del Pubblico Ministero titolare del fascicolo, dott.ssa Sara Amerio la quale, pur ammettendo la presenza nella strada “di difetti di segnaletica e illuminazione”, non aveva rinvenuto “elementi tali per ritenere che queste lacune siano causa del sinistro” e il 21 aprile 2016 aveva chiesto l'archiviazione.

Richiesta contro la quale è stata subito presentata opposizione, e con successo. Il 24 dicembre 2016, infatti, il Gip Antonino Foti, rendendo nota la decisione in merito all'opposizione discussa nell'udienza del 25 ottobre 2016, ha disposto di riaprire l'inchiesta, ritenendo necessario “procedere a ulteriori indagini”. Il Giudice ha chiesto di verificare, tramite la nomina di un Ctu, le condizioni effettive della manutenzione della Sp 22, “apparendo contrastante la documentazione prodotta dalla difesa con le valutazioni espresse nella relazione tecnica di parte e quelle indicate dalla polizia giudiziaria. Si richiede un approfondimento specifico investigativo in merito alla regolarità dei muri di contenimento e alla qualità del calcestruzzo e del materiale di cui sono composti, prendendo in considerazione in modo specifico le indicazioni tecniche della relazione di parte”, ossia la perizia prodotta da Studio 3A. Non solo. Il dott. Foti ha reputato anche necessario verificare “la portata e l'esattezza dello svolgimento dei lavori assegnati all'impresa ASE “Autostrade Service – Servizi al Territorio spa” sulla base della determina n. 554 della Provincia, risultando dagli atti che la manutenzione stradale non fosse idonea”. E ha restituito gli atti al Pubblico Ministero concedendole sei mesi per effettuare queste ulteriori indagini.

La dott.ssa Armerio ha quindi affidato all’ingegner Pierpaolo Chirico l’incarico di effettuare una perizia tecnica sullo stato della Provinciale, che è puntualmente giunta alle medesime conclusioni, confermando che il muretto, “per epoca di costruzione, tipologia e materiale, non offre alcun tipo di garanzia per la qualità del materiale e la funzione strutturale”. Il Sostituto Procuratore ha quindi ribaltato la sua decisione iniziale e, con atto del 16 novembre 2017, ha chiesto l'emissione del decreto che dispone il giudizio nei confronti dell'ing. Catalfamo per i due capi di reato contestati: quello di cui all'art. 328 del codice penale, rifiuto od omissione di atti d'ufficio, per aver “nella sua qualità di Dirigente Responsabile del settore Viabilità dell'Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, pubblico ufficiale, indebitamente rifiutato un atto del proprio ufficio che, per ragioni di sicurezza pubblica, doveva essere compiuto senza ritardo. In particolare, pur essendo stato più volte richiesto da varie Autorità, con note scritte datate (a partire dal 2014, dalla terna commissariale del comune di Montebello Jonico, dal responsabile del settore V dello stesso Comune e dalla Prefettura di Reggio Calabria, ndr), di effettuare interventi urgenti di ripristino caduta frane e sopralluogo per la messa in sicurezza della strada mediante segnaletica stradale verticale e orizzontale, di pulizia delle cunette e dei tombini e di alzare i parapetti esistenti in quanto bassi e pericolosi al fine di ridurre la pericolosità della strada Provinciale S.Elia-Fossato di Reggio Calabria denominata S.P.22, non provvedeva tempestivamente alla messa in sicurezza della strada”.

Inoltre, per il reato ai sensi dell'art. 589 c.p., omicidio colposo, “perché cagionava per colpa la morte di una persona, mediante omissione; in particolare, omettendo di effettuare il suddetto "intervento urgente di ripristino (…), cagionava per colpa la morte di Zema Carmelo che, dopo un sinistro stradale autonomo, si appoggiava al parapetto, che cedeva, facendolo precipitare nel burrone”.

Il giudice per le indagini preliminari, dott. Antonino Laganà, rilevato che le suddette fonti di prova impongono il rinvio a giudizio dell’imputata, ha quindi emanato il decreto che dispone il giudizio a carico dell’ing. Catalfamo. Nell’udienza dibattimentale fissata per il prossimo 3 ottobre inizierà dunque il processo.

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” in merito alla vicenda ritiene doveroso evidenziare quanto ormai sia necessaria una nuova etica ed un nuovo senso del dovere per gli Enti proprietari e gestori delle strade ma, anche, per le Ditte che eseguono lavori di manutenzione e di messa in sicurezza. Non entriamo, sia chiaro, nel merito del fatto specifico, per il quale il prossimo 3 ottobre inizierà un processo e sul quale noi, per primi, ci proclamiamo garantisti, ma è un dato oggettivo che esiste (e continua sempre più a rafforzarsi), una nuova attenzione nella Magistratura in riferimento ai sinistri stradali che, anche grazie alla nuova legge sull’omicidio stradale, ammette responsabilità anche in chi ha il dovere di garantire che ogni strada sia sicura. Il Direttivo si augura che questa vicenda, indipendentemente dall’esito processuale, possa far maturare in quanti hanno il dovere di garantire sicurezza sulle strade un nuovo senso di responsabilità soprattutto sulla S.S.106 per evitare, in futuro, azioni legali che certamente non esiteremo ad intraprendere nella difesa esclusiva dei diritti del cittadino anche grazie alla ormai nota professionalità e competenza dei nostri partner di Studio 3A.

lunedì 24 settembre 2018

Il 22 ottobre presenteremo il primo Rapporto sulla Mortalità stradale negli anni 2013-2017 sulla S.S.106



Il lavoro dell’Associazione sarà presentato alla stampa al Palace Hotel di Catanzaro
IL 22 OTTOBRE PRESENTEREMO IL PRIMO RAPPORTO SULLA MORTALITÀ STRADALE NEGLI ANNI 2013-2017 SULLA S.S.106 
IL CENTRO ANALISI E RICERCA DELL’ASSOCIAZIONE PRESENTERÀ, PER LA PRIMA VOLTA IN CALABRIA, UN RAPPORTO SUL FENOMENO DELLA MORTALITÀ STRADALE LEGATO ALLA FAMIGERATA E TRISTEMENTE NOTA “STRADA DELLA MORTE” NEGLI ANNI  2013-2017 


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica con grande soddisfazione ed orgoglio che il 22 ottobre, alle ore 10:30, presso la Sala Conferenze del Palace Hotel di Catanzaro Lido, sarà presentato il primo Rapporto sulla Mortalità Stradale negli anni 2013-2017 sulla S.S.106. Una iniziativa mai avvenuta prima nella storia della Calabria.

Il Rapporto, realizzato dal Centro Analisi e Ricerca dell’Associazione, contiene tutte le informazioni legate alle vittime della S.S.106 nei cinque anni che vanno dall’1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2017. Verrà presentata la dimensione del fenomeno (numero totale delle vittime), qual è stata la provincia più colpita, cosa è accaduto ogni anno,  quali sono stati i Comuni più colpiti, ecc.

Verrà presentato anche un focus specifico sulle vittime: oltre al genere saranno evidenziate le fasce d’età più colpite. Inoltre, una particolare attenzione sarà rivolta alle fasce d’età ma anche ai mesi ed alle stagioni in cui il fenomeno risulta più frequente.

Il rapporto, ovviamente, cercherà di fornire anche un quadro completo circa le ragioni che hanno determinato il fenomeno e forniranno un dato sui costi sociali dovuti alle vittime della S.S.106 nel periodo considerato. Non mancheranno, infine, suggerimenti e proposte per arginare un fenomeno la cui dimensione purtroppo non è marginale e, ciò che è peggio, resta immutata da sempre.

Il 22 ottobre al Palace Hotel sarà presentato il Rapporto ma chi intende avere una copia del Rapporto completo può richiederla compilando il MODULO l’Associazione ha pubblicato online. Chiunque compilerà il modulo riceverà un file in .pdf contenente appunto il rapporto completo sulla propria e-mail il 22 ottobre.

Ulteriori informazioni sulla presentazione del Rapporto sulla Mortalità Stradale negli anni 2013-2017 sulla S.S.106 saranno rese note nelle prossime settimane dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che, insieme al Centro Analisi e Ricerca, è molto orgogliosa di questo lavoro unico e mai realizzato prima in Calabria.

Le informazioni che emergono dal rapporto, infatti, sono molte e tutte importanti e fissano, per la prima volta nella storia della nostra regione, un focus essenziale ed imprescindibile sul fenomeno della mortalità stradale avvenuto nel quinquennio 2013 – 2017 sulla strada Statale 106 in Calabria.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 24 Settembre 2018

giovedì 20 settembre 2018

Problemi sulla S.S.106 a Cropani: il Prefetto dopo un mese non risponde



Grande attenzione da parte del Ministero delle Infrastrutture sui problemi della S.S.106 a Cropani
PROBLEMI SULLA S.S.106 A CROPANI: IL PREFETTO DOPO UN MESE NON RISPONDE
L’ASSOCIAZIONE ATTENDE UNA CONVOCAZIONE IN PREFETTURA. LE PROBLEMATICHE SEGNALATE SULLA S.S.106 A CROPANI DEVONO ESSERE AFFRONTATE E RISOLTE

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che l’Arch. Maria Lucia Conti della Direzione Generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del Ministero delle Infrastrutture ha inviato all’Anas Spa una nota avente per oggetto le criticità segnalate sulla S.S.106 tra i Km 206 e 208 nel comune di Cropani in provincia di Catanzaro.

La nota arriva a seguito del documento inviato lo scorso 20 agosto al Prefetto di Catanzaro, alla Presidenza della Repubblica ed ai diversi Enti ed Istituzioni dalla nostra Associazione e dal Forum delle Associazioni di Cropani in cui si chiedono interventi urgenti di messa in sicurezza su un tratto di strada pericolosissimo.

Nella nota il Direttore Generale richiama l’attenzione dell’Anas Spa rispetto a quanto segnalato con la preghiera di intervenire “per i propri profili di competenza” e – aggiunge – “tenendo aggiornata la scrivente”. Massima attenzione ed interesse, quindi, da parte del Ministero delle Infrastrutture rispetto alle criticità e pericolosità presenti sulla S.S.106 a Cropani.

Proprio questa mattina a Cropani si è recato il Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese per monitorare i rilievi di subsidenza programmati dall’Anas Spa (uno studio mai realizzato prima nella storia della Calabria!), ma anche per incontrare i cittadini di questo comune che attendono risposte in merito alle problematiche, da sempre irrisolte, sulla S.S.106 in questo comune.

Sono molto soddisfatto – dichiara Pugliese – che l’Anas abbia da poco comunicato che a Cropani si interverrà nelle prossime settimane per la realizzazione del nuovo manto stradale. Ringrazio il Compartimento per aver accolto una nostra segnalazione che risale al 2015: finalmente, possiamo dirlo, abbiamo un nuovo corso in Anas Spa che è davvero sensibile alle istanze dei cittadini a tal punto che abbiamo già iniziato ad intavolare un ragionamento – fin qui informale – circa le possibili soluzioni da intraprendere per il superamento delle problematiche esistenti denunciate lo scorso 20 agosto.

Siamo altrettanto contenti – continua il Presidente – della grande attenzione che alla segnalazione inviata lo scorso 20 agosto ha riservato il Direttore Generale del Ministero delle Infrastrutture, segno evidente che i problemi che abbiamo evidenziato sono reali e meritano di essere tutti affrontati e risolti per evitare che possano verificarsi altri sinistri ed altre vittime in questo tratto pericolosissimo di S.S.106.

Siamo invece fortemente delusi – conclude Pugliese – dalla Prefettura di Catanzaro: dopo ormai un mese dalla nostra comunicazione in cui evidenziavamo gravissimi problemi legati alla sicurezza stradale legati anche a competenze del Comune di Cropani che risultano ancora oggi esistenti ed irrisolte non hanno ancora deciso di convocare un incontro per consentire agli Enti ed alle Istituzioni preposte di aprire un confronto per il superamento immediato di queste criticità. Auspichiamo che al più presto possa avvenire un incontro in Prefettura per discutere di questi problemi ma, soprattutto, per avviare una concreta azione affinché siano al più presto affrontati e risolti.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” - 20 settembre 2018

mercoledì 19 settembre 2018

L'Associazione apprezza le posizioni dei Meetup del M5S sulla Nuova S.S.106 e boccia il "trucco" dei parlamentari del M5S



Positivo commento dell’Associazione sulle dichiarazioni dei Meetup degli attivisti del M5S
L’ASSOCIAZIONE APPREZZA LE POSIZIONI DEI MEETUP DEL M5S SULLA NUOVA S.S.106
E BOCCIA IL “TRUCCO” DEI PARLAMENTARI DEL M5S
I CITTADINI ATTIVISTI DEL M5S VOGLIONO L’AVVIO DEL PROGETTO E BOCCIANO CHI OSTACOLA L’OPERA. I PARLAMENTARI DEL M5S, INVECE, NON RISPONDONO SULL’INCONTRO “NASCOSTO”. DELEGANO L’ANAS CHE NON DICE NULLA…


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” guarda con grande interesse all’importante e rilevante posizione che, sul Progetto del Megalotto 3, ha assunto ufficialmente il Meetup degli attivisti del M5S di Corigliano Rossano.

L’Associazione evidenzia ed apprezza quanto dichiarato da liberi cittadini attivisti che sono parte integrante del M5S, che hanno fondato con passione un Meetup (pagando di tasca loro le spese), per partecipare e discutere di progetti, promuovere azioni concrete, esprimere la propria opinione ed approfondire e studiare i diversi problemi del territorio.

La pozione dei cittadini del Meetup di Corigliano Rossano sul Megalotto 3 peraltro è esattamente identica a quella espressa dall’On. Silvia Vono, eletta in seno al Senato della Repubblica Italiana con il M5S nel collegio uninominale di Catanzaro.

I cittadini non solo ritengono doveroso realizzare il Megalotto 3 ma dichiarano di volere una  superstrada a 4 corsie anche a Sud di Sibari, con un tracciato moderno ex-novo che – citiamo testualmente – “corra in modo autonomo in collina, lontano dalle ristrette pianure costiere dove insistono terreni ad alto pregio, paesi, case, infrastrutture”.

I cittadini attivisti del M5S, infine, dichiarano che ogni ostacolo al Progetto del Megalotto 3 verrà interpretato come un’azione contro gli interessi della popolazione e contro il cambiamento e fanno notare che sui risultati concreti e non sulle parole, saranno incentrate le prossime imminenti sfide elettorali e, quindi, i risultati che ne deriveranno.

L’Associazione ritiene, quindi, doveroso sottolineare e rimarcare l’esistenza di due posizione (legittime ed indipendenti), all’interno del M5S. Quella dei parlamentari Morra, Abate, Forciniti, Sapia e Scutellà perfettamente coincidenti con quelle della Coldiretti, dei “Turisti di Ferrara” e dei proprietari terrieri che da anni ostacolano l’opera con l’intento di bloccarne la realizzazione.

Quella del vero ed unico ufficiale M5S, formato dell’On. Vono ma, soprattutto, dai liberi cittadini attivisti del Meetup di Corigliano Rossano che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprezza, condivide e sposa in pieno con la convinzione che questa è l’unica e necessaria possibilità di riscatto per il nostro territorio e per la Calabria e per il progresso, lo sviluppo ed il futuro dei nostri giovani.

Su questa posizione l’Associazione è aperta al confronto ed alla più ampia unità sociale con i cittadini, con gli imprenditori, le forze politiche e sindacali, con gli amministratori, i parlamentari, gli enti e le istituzioni a difesa dell’interesse generale.

I parlamentari del M5S che, a questo punto, non si capisce di chi o di cosa siano i “portavoce”, dovrebbero prendere esempio dagli attivisti cittadini dei Meetup e, con il coraggio che appartiene a chi è trasparente, evitare di non rispondere alle domande dell’Associazione sull’incontro nascosto avuto in Direzione Generale lo scorso 6 settembre delegando con un trucco, e quindi sottraendosi, i loro “portavoce” dell’Anas ad un laconico e striminzito comunicato stampa apparso oggi sui quotidiani che nulla dice sui contenuti e le posizioni dell’incontro e comunica, solo parzialmente, le identità dei presenti.

Proprio per questo, lo precisiamo, il Direttivo dell’Associazione in data odierna ha avanzato una richiesta tramite posta certificata alla Direzione Generale di Anas Spa: al fine di ottenere risposte chiare a domande altrettanto chiare, che i cittadini, insieme all’Associazione, attendono da settimane e che non esiteremo a pubblicare se mai arriveranno delle risposte atteso che, ormai è evidente, i parlamentari del M5S non voglio rispondere!

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 19 Maggio 2018

lunedì 17 settembre 2018

NUOVA S.S.106: Anche la Scutellà non risponde alle nostre domande



Interviene sul Megalotto 3 la parlamentare bizantina ma non risponde alle domande dell’Associazione
NUOVA S.S.106: ANCHE LA SCUTELLÀ NON RISPONDE ALLE NOSTRE DOMANDE
L’ASSOCIAZONE CHIEDE ALL’ONOREVOLE COME MAI INSIEME AI PARLAMENTARI SUOI COLLEGHI NON VERIFICA TUTTI GLI ASPETTI LEGATI ALL’OPERA?

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha atteso da mesi la posizione dell’On. Scutella, parlamentare del M5S eletta in seno alla Camera dei Deputati nella sibaritide. La sua posizione non aggiunge nulla di nuovo sostenendo che i parlamentari hanno il dovere di consultare le carte e di capire se esiste un progetto migliore è utile solo a dimostrare che solo oggi hanno iniziato a verificare un progetto che però dicono di “studiare da anni”, mentendo.

All’On. Scutellà – che difende la “casta dei colleghi” in modo legittimo – è doveroso ricordare che seppure è lecito, giusto e doveroso che i parlamentari debbano verificare le carte è, altrettanto lecito, giusto e doveroso che non lo facciano di nascosto informando sempre i cittadini in modo chiaro ed esaustivo.

Oltre a ciò l’Associazione evidenzia che sarebbe opportuno che i parlamentari decidessero di verificare ogni aspetto, e non solo una parte, delle questioni che riguardano il progetto del Megalotto 3. Purtroppo lei, insieme ai colleghi parlamentari, hanno scelto di verificare solo una parte che purtroppo, per coincidenza, coincide con quella che sta a cuore ai proprietari terrieri che legittimamente difendono le proprie terre.

L’On. Scutellà dimentica, fra l’altro, che questi aspetti di parte, sono stati già verificati dai Ministeri di ben 9 Governi in un percorso lungo circa 20 anni e dimentica, invece, di verificare come sia stato possibile che centinaia di osservazioni sul Progetto, e contrarie all’Opera, siano pervenute da “Turisti di Ferrara” e come sia possibile che queste siano tutte identiche l’una con  l’altra (non cambia una virgola), e che tra queste ve ne siano anche alcune firmate da qualche parente di qualche collega parlamentare.

L’On. Scutellà ritiene doveroso verificare se i cittadini che si firmano “Turisti di Ferrara” sono venuti a villeggiare in Calabria oppure se erano a conoscenza di aver firmato queste osservazioni e, quindi, se esiste una regia occulta che ha disposto queste osservazioni? Come mai questo aspetto non si verifica?

Infine, l’On. Scutellà, ha intenzione o meno di verificare se è vero o non è vero che sulle terre che verranno espropriate e dove è presente da anni un vincolo preordinato all’esproprio sono state impiantate dai proprietari delle colture al fine di cambiare l’uso di destinazione dei terreni per ottenere un maggior compenso dovuto all’esproprio per pubblica utilità a danno della collettività e se è vero o meno che queste colture – ammesso che esistano davvero – sono state finanziate dai privati oppure addirittura con fondi pubblici?  Come mai questo aspetto non si verifica?

Per l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è doveroso verificar se anche l’On. Scutellà è favorevole al raddoppio della S.S.106 esistente e se ritiene che l’attuale Progetto vada modificato. Speriamo di avere almeno questa risposta dall’On. Scutellà per capire se anche lei – come i parlamentari Morra, Abate, Forciniti e Sapia – ha una idea di strada identica con quella proposta dai “Turisti di Ferrara” e dai proprietari terrieri.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 18 Settembre 2018

domenica 16 settembre 2018

NUOVA SS106: Politica debole, ma è forte l'Associazionismo



Iniziata la campagna elettorale per le regionali e le europee: il silenzio della politica sulla Nuova 106
NUOVA SS106: POLITICA DEBOLE, MA È FORTE L’ASSOCIAZIONISMO
L’ASSOCIAZIONE: DENUNCEREMO QUANTI AVREBBERO DOVUTO ASSUMERE UNA CHIARA POSIZIONE E SONO RIMASTI IN SILENZIO PER IL PROPRIO TORNACONTO POLITICO

Nelle ultime ore, sul tema del Megalotto 3, sono intervenute a supporto della realizzazione dell’Opera l’Associazione “Fiori d’Arancio” ed il Comitato delle 100 Associazioni Corigliano – Rossano. Spunti di riflessione – quelle enucleate da entrambi i sodalizi – che meritano di essere letti e valutati perché racchiudono elementi di grande rilievo per l’interesse generale del territorio.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è certamente e positivamente lieta di constatare quanto sia forte il pensiero dell’associazionismo libero sul tema dell’ammodernamento della S.S.106, della sicurezza per gli automobilisti che ne deriverebbe, insieme, al tanto decantato sviluppo economico e progresso che, però, quanto è a portata di mano in Calabria, sembra svanire nell’ultimo metro, per colpe, sempre e soltanto, dei calabresi...

In questo quadro l’Associazione non rinuncia a sottolineare l’assenza della politica (rigorosamente con la “p” minuscola). Abbiamo già detto – e continueremo – di quella che addirittura ostacola la realizzazione del Progetto con l’intento preciso di bloccarla anche se poi maschera abilmente questa scelta agli occhi dei cittadini con la presunta volontà di “modificare”.

Non rinunciamo, invece, a denunciare quei partiti politici che, dalla Lega al Pd passando per Forza Italia, ecc. ecc. non hanno assunta alcuna posizione, navigano nelle acque del silenzio e cercano, così, in vista delle prossime regionali, di “acchiappare” un consenso più largo: “non abbiamo mai detto nulla contro la realizzazione dell’opera ma non abbiamo mai detto nulla neanche a favore proprio per ottenere il consenso da chi ritiene utile l’opera ma anche di chi non la vuole”.

Nanni Moretti direbbe “con questa classe politica dirigente non vinceremo mai” e, probabilmente, direbbe anche di peggio. In queste ultime ore leggiamo le posizioni di quattro parlamentari che firmano un comunicato stampa in cui etichettano un Progetto di 1,3 miliardi di euro una “truffa” poiché – a loro giudizio – è un’opera inutile così come è nonostante sono occorsi 20 anni per ottenere questo risultato.

Quali voci dei consiglieri regionali in carica nella sibaritide avete sentito ergersi a difesa di questa importante infrastruttura? Quali partiti politici sono intervenuti nel dibattito per evidenziare l’importante necessità di quest’Opera? Il silenzio imperante di chi pensa alle prossime elezioni regionali ed europee con la solita logica del mercato del pesce.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” questa volta garantisce che non resterà inerme. Al momento opportuno denunceremo ed evidenzieremo quanti avrebbero dovuto assumere una posizione chiara e netta ed hanno preferito tacere. Lo faremo nel rispetto della verità che abbiamo sempre difeso. Lo faremo nell’interesse generale che da sempre ci anima.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 16 Settembre 2018

venerdì 14 settembre 2018

PUGLIESE: «Vi spiego la grande truffa del M5S a danno della S.S.106»



Il Presidente dell’Associazione ripropone ai parlamentari grillini le domande a cui non hanno risposto
PUGLIESE: «VI SPIEGO LA GRANDE TRUFFA DEL M5S A DANNO DELLA S.S.106»
PUGLIESE: «I PARLAMENTARI DEL M5S NON OTTERRANO NEANCHE UN EURO PER LA S.S.106 NELLA PROSSIMA FINANZIARIA DEL GOVERNO E VOGLIONO FARCI PERDERE I FINANZIAMENTI CHE ABBIAMO OTTENUTO DOPO 20 ANNI. NOI LO IMPEDIREMO!»

«L’unica grande “truffa” che in questo momento subiscono i calabresi è solo quella di aver eletto al Parlamento, con una valanga di voti, un gruppo di deputati e senatori che non sono preparati, che dicono di studiare da anni il Progetto ma poi chiedono l’accesso agli atti alla Direzione Generale di Anas Spa (atti non hanno mai avuto e quindi non hanno mai studiato). Tutti presuntuosi e incompetenti, fatta eccezione per l’On. Vono» - esordisce così il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, nel merito delle note vicende che riguardano l’ammodernamento del Megalotto 3 della S.S.106.

«Poiché al peggio non c’è mai fine – continua Pugliese – ci ritroviamo anche qualcuno di loro tra gli interessati poiché ha parenti stretti che da anni si oppongono alla realizzazione dell’Opera con atti pubblici da loro firmati a difesa dei legittimi interessi personali che difendono. Quindi non c’è solo un problema culturale ma c’è anche un problema morale ed un vero e proprio evidente conflitto di interessi ».

«Questi onorevoli – dichiara Pugliese – devono fare chiarezza e rispondere alle domande poste da tempo dall’Associazione. Debbono spiegare perché il progetto è stato osservato da cittadini che si firmano “Turisti di Ferrara” che mai sono venuti a villeggiare in Calabria e che non erano a conoscenza di aver firmato queste osservazioni? Quale regia occulta ha dato vita a queste osservazioni? Perché queste osservazioni – che portano la firma di qualche parente stretto di un onorevole parlamentare del M5S – sono tutte identiche tra di loro a tal punto non cambia neanche una virgola?».

«Perché i parlamentari del M5S – va avanti il Presidente – non effettuano un sopralluogo sulle terre che verranno espropriate al fine di verificare se, laddove è presente da anni un vincolo preordinato all’esproprio, sono state impiantate o meno dai proprietari delle colture al fine di cambiare l’uso di destinazione dei terreni per ottenere un maggior compenso dovuto all’esproprio per pubblica utilità a danno della collettività? Possiamo sapere se è vero o non è vero che queste colture – ammesso che esistano davvero – sono state finanziate dai privati oppure addirittura con finanziamenti pubblici?»

«Cosa dicono – afferma Pugliese – i parlamentari del M5S in merito alle risorse che il nuovo Governo metterà in finanziaria per la S.S.106? Quanti miliardi di euro saranno impegnati? Come verranno utilizzati? Perché vorremmo capire qual è il loro impegno visto che la S.S.106 gli sta così a cuore: i cittadini e l’Associazione vogliono risultati non chiacchiere.

Ci spieghino – va avanti Pugliese – perché noi siamo qui che aspettiamo le loro risposte ed attendiamo impegni e risultati concreti! La triste verità – conclude il Presidente – è questa: non solo non riusciranno a portare a casa nemmeno un euro per la S.S.106 ma stanno cercando di fare di tutto per farci perdere il finanziamento di 1,3 miliardi di euro che abbiamo ottenuto dopo 20 anni. Noi lo impediremo!».

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 14 Settembre 2018

giovedì 13 settembre 2018

Pugliese resta Presidente in carica dell'Associazione



Il Presidente assicura sulla volontà di chiudere il mandato per lasciare l’Associazione a luglio 2020
PUGLIESE RESTA PRESIDENTE IN CARICA DELL’ASSOCIAZIONE
RIBADITA LA VOLONTÀ DEL PUGLIESE DI NON CANDIDARSI AD ALCUNA CARICA POLITICA POICHÉ QUESTA È INCOMPATIBILE CON LA CARICA DI PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE   

Ha avuto luogo ieri l’importante riunione di Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. Una seduta annunciata già a maggio quando l’Ing. Fabio Pugliese si era autosospeso dalla carica di Presidente per una settimana a seguito della disastrosa donazione del 5X1000 ottenuta dall’Associazione per l’anno 2016.

In quella occasione il Presidente Fabio Pugliese, con amarezza, ha preso atto della «mancanza di fiducia che i calabresi hanno nei confronti dell’Associazione e del suo operato, di cui mi assumo per intero tutte le responsabilità» - aveva dichiarato alla seduta del Direttivo di maggio scorso.

Ieri il Presidente – dopo aver ascoltato tutti gli interventi del Direttivo – ha preso la parola innanzitutto per ricordare il Prof. Giuseppe “Peppino” Tucci, deceduto nei giorni scorsi, ordinario di diritto pubblico e privato all’Università di Bari nonché Presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione, per tracciarne il ricordo ma, soprattutto, per ringraziarlo del suo prezioso lavoro.

A seguire, con grande passione, ha ribadito le ragioni per le quali egli ritiene che il risultato ottenuto dall’Associazione con le donazioni del 2016 è una sconfitta di cui non può che assumersi tutte le responsabilità ma «comprendo – ha dichiarato – le ragioni di chi ritiene che io debba restare ancora il Presidente dell’Associazione».

«Certo – ha dichiarato Pugliese – questo sarà il mio ultimo mandato da Presidente per cui vi comunico già da ora che alla scadenza dell’attuale incarico, che maturerà a luglio 2020, lascerò dopo sei anni di attività». Il Presidente ha comunque ribadito la sua volontà di non allontanarsi dall’Associazione garantendo che anche dopo il 2020 resterà iscritto e, se l’assemblea lo vorrà, nel Direttivo al servizio di quello che sarà il nuovo Presidente.

Nel suo intervento il Presidente, ovviamente, ha affrontato anche altre importanti questioni e tra le tante ha voluto soffermarsi su di una in particolare quando ha riaffermato e rassicurato tutti i componenti del Direttivo precisando che non intende «assolutamente candidarsi alle elezioni regionali così come non intendo candidarmi a nessuna elezione poiché resto fortemente convinto ed inamovibile circa la incompatibilità che esiste ed è evidente tra la carica di Presidente dell’Associazione ed una qualsiasi carica politica quale può essere il consigliere regionale, il sindaco, il consigliere comunale, ecc.».

La riunione di Direttivo si è conclusa con la programmazione delle attività dell’Associazione prevista fino alla fine dell’anno 2018 e qui, con grande dolore, si è preso atto della impossibilità di poter sviluppare anche quest’anno un progetto di sicurezza stradale da portare nelle scuole per mancanza di fondi. Sarà, quindi, interrotta dopo due anni questa importante attività nelle scuole che – soprattutto tra gli studenti – aveva determinato importanti risultato

Il Direttivo dell’Associazione, infine, ha stabilito due importanti iniziative che si terranno da qui a fine anno e di cui si darà notizia già a partire dai prossimi giorni a dimostrazione che – pur non avendo grandi possibilità – non intende rimanere inattiva ma ambisce ad operare come può limitatamente alle possibilità in suo possesso.  

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” - 13 Settembre 2018

martedì 11 settembre 2018

Partecipazione e commozione alla Fiaccolata di Cropani sulla S.S.106



Molto folta la presenza dei giovani (e non solo), ad una iniziativa che ha coinvolto tutti i partcipanti
PARTECIPAZIONE E COMMOZIONE ALLA FIACCOLATA DI CROPANI SULLA S.S.106
UNA INIZIATIVA PER RICORDARE RAFFALE GNUTTI E TUTTE LE VITTIME DELLA S.S.106


Ha avuto luogo ieri, a Cropani Marina, una iniziativa molto sentita, voluta ed organizzata dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” insieme al Forum delle Associazioni di Cropani. L’iniziativa è stata avviata alle 18:30 con la Santa Messa nella Chiesa di San Marco Evangelista gremita di gente che era presente per ricordare Raffaele Gnutti (giovane di appena 18 anni deceduto in un tragico incidente lo scorso 10 agosto), e di tutte le vittime della S.S.106.

Alla fine della Santa Messa ha preso la parola Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” il quale ha evidenziato il grande dolore della Famiglia Gnutti, la loro sofferenza e la difficoltà che avrà nei prossimi mesi a novembre, a dicembre, quando saranno chiamati a trascorrere il Natale senza più il loro Raffaele. Quindi l’appello del Presidente Fabio Pugliese alla comunità di Cropani a non “lasciare sola questa Famiglia”.

Subito dopo, davanti la Chiesa di San Marco Evangelista, il parroco Don Raffale ha benedetto le fiaccole ed ha accompagnato l’avvio del corteo con un momento di preghiera. Subito dopo il momento di preghiera la Fiaccolata, silenziosa e composta, è stata animata e scossa dalla voce del Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese che insieme al portavoce del Forum delle Associazioni di Cropani Raffale Mercurio hanno letto l’elenco di tutte le vittime della S.S.106: i loro nomi, la loro età, la data ed il luogo del decesso.

La Fiaccolata si è conclusa al Cimitero di Cropani. Qui si è avuto il momento più suggestivo e commovente dell’iniziativa quando Valentina Catanzariti, sorella di Vincenzo deceduto a 26 anni sulla S.S.106 l’8 marzo 2008 a Isola di Capo Rizzuto (KR), ha ricordato Raffaele Gnutti leggendo tra le lacrime una lettere dedicata all’ultima giovane vittima della S.S.106 nel Comune di Cropani.

Subito dopo sono state ricordati tutti i cropanesi che hanno perso la vita sulla S.S.106 e per ognuna di queste è stata liberata nel cielo una lanterna illuminata. Sono stati proprio i familiari ad accenderla ed a liberarla in un cielo che mai come ieri sera era particolarmente stellato.

«Questa sera – dichiara il Presidente Fabio Pugliese – siamo qui per ricordare chi non c’è più. È quindi un momento di ricordo, di dolore, di silenzio e preghiera. Già domani (oggi), invece, inizieremo con convinzione la nostra battaglia per evitare che ciò che è accaduto a Raffaele non accada mai più ad altri. Ricordo a tal proposito – conclude Pugliese – che circa 15 giorni fa abbiamo inviato una missiva alla prefettura di Catanzaro ed ancora oggi non abbiamo ottenuto alcun riscontro».

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 9 Maggio 2018























lunedì 10 settembre 2018

NUOVA S.S.106: I parlamentari del M5S che studiano da anni meritano la bocciatura


L’Associazione torna sul comunicato dei parlamentari che ritengono “fuorviante”
NUOVA S.S.106: I PARLAMENTARI DEL M5S CHE STUDIANO DA ANNI MERITANO LA BOCCIATURA
L’ASSOCIAZIONE CHIEDE AI PARLAMENTARI DI PUBBLICARE IL VERBALE DELL’INCONTRO: VOGLIAMO I CONTENUTI ED I NOMI DI CHI HA PARTECIPATO

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene doveroso replicare al comunicato stampa dei Parlamentari del M5S firmato dal Sen. Nicola Morra, dalla Sen. Elisabetta Barbuto, dal Dep. Francesco Forciniti e dalla Sen. “interessata” Silvana Abate. Un comunicato che evidenzia l’impreparazione e l’incapacità di chi lo ha firmato.

L’Associazione, infatti, intende ricordare e ribadire anche oggi ciò che tutti – NESSUNO ESCLUSO – conoscono da anni: la scelta di un nuovo tracciato per realizzare l’ammodernamento della S.S.106 da Sibari a Roseto è nata ed è stata approvata da tutti gli Enti e le Istituzioni coinvolte già nel lontano 2001.

Siamo davvero sgomenti: se lo “studio” degli audaci parlamentari del M5S contrari all’Opera che peraltro dura da anni ha prodotto tutta questa scienza gli suggeriamo – appena avranno acquisito la documentazione sul Progetto che sarà loro fornita dalla Direzione Generale di Anas Spa – di farsi aiutare da più di un insegnante di sostegno.

L’Associazione circa l’accaduto non rinuncia a sottolineare che l’ennesimo fuorviante comunicato degli onorevoli penta stellati nasce da una insistente richiesta della base che ha preteso informazioni dai loro “portavoce” che di nascosto, senza dir nulla a nessuno, aveva chiesto l’accesso agli atti ed erano stati convocati (non invitati!), dalla Direzione Generale di Anas Spa a visionare le carte lo scorso giovedì 6 settembre a Roma.

Gli onorevoli del M5S, tuttavia, nel loro comunicato pongono una serie di domande (anch’esse fuorvianti), e non vogliono neanche lontanamente rispondere alle domande poste pubblicamente dall’Associazione. A questo punto intendiamo proporre noi due domande ai Senatori Morra e Barbuto ed al Deputato Forciniti: potete richiedere e pubblicare, nell’ottima della trasparenza, il verbale dell’incontro avuto in Anas Spa? Perché non volete che tutti i cittadini leggano i contenuti dell’incontro e, soprattutto, chi vi ha partecipato ed in che ruolo?

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” aspetta dai tre parlamentari una risposta. Insieme a noi, una risposta, l’attendono migliaia di cittadini. Speriamo che i tre parlamentari a cui abbiamo posto queste domande rispondano presto. Evidenziamo che le nostre domande le abbiamo poste solo a loro tre: perché è nella nostra natura non chiedere alcuna informazione ai cittadini “interessati” direttamente o indirettamente (quindi per il tramite di parenti o familiari), all’Opera.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 10 Settembre 2018

domenica 9 settembre 2018

Addio al Prof. Giuseppe Tucci, Presidente del Comitato Scientifico dell'Ass. Bastavittime106



ADDIO AL PROF. GIUSEPPE TUCCI, PRESIDENTE DEL COMITATO SCIENTIFICO DELL’ASS. BASTAVITTIME106


Avranno luogo domani lunedì 10 settembre a Rossano nel Comune Unico di Corigliano Rossano, i funerali del Prof. Giuseppe Tucci, nato a Rossano Calabro, in provincia di Cosenza, il 20 luglio 1940.

Cresciuto a Monopoli e residente da anni a Bari, i1 professor Tucci, sposato con la poetessa Gianna Trimigliozzi, è stato dal 1971 al 1975 ricercatore alla School of Law della California University di Berkeley, sotto la guida del professor Stefan Albreeht Riesenfeld, e al Max Planck Institute di Amburgo e da due anni ha ricoperto in modo encomiabile il ruolo di Presidente del Comitato Scientifico dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

Aveva 78 anni, una vita dedicata allo studio e alla professione del diritto, che nel 1975 gli era valsa la cattedra di Istituzioni del diritto privato all’Università degli studi ‘Aldo Moro’ di Bari, la stessa in cui si era laureato con lode in Giurisprudenza 13 anni prima

Un docente capace di far appassionare generazioni di studenti allo studio del Diritto privato; abile avvocato abilitato ad esercitare in Corte di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei Conti, che nel 2011 ha anche difeso in Aula la legge sull’immigrazione della Regione Puglia. Le tante anime professionali di Giuseppe Tucci trapelano dai messaggi di cordoglio arrivati da colleghi, studenti e amici alla notizia della sua scomparsa.

Nel suo curriculum non mancano poi esperienze internazionali, come le ricerche condotte tra il 1971 e il 1975 alla School of Law di Berkeley, in California, e al Max Planck Institute di Amburgo occupandosi dei “nuovi contratti di Factoring e Leasing e delle garanzie mobiliari sui beni dell’impresa a tutela dei finanziamenti”.

Parallelamente alla carriera accademica e da avvocato, dal 2005 Tucci si è anche focalizzato sugli ‘esclusi’, raccontando su riviste nazionali e internazionali di diritto e su libri a tema, le problematiche di disabili, nuove schiavitù e discriminati per nazionalità e religione.

Domani tornerà per sempre nella sua amata Rossano per riposare accanto al padre.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
Associazione “XXV Aprile – Marco De Simone”
Associazione “Animali e Natura”
ANPI – Rossano