La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

giovedì 29 giugno 2017

Basta Vittime Sulla S.S.106: al via da oggi il Centro Affari Legali




Una struttura che consentirà all’Associazione di costituirsi parte civile nei processi penali
BASTA VITTIME SULLA S.S.106: AL VIA DA OGGI IL CENTRO AFFARI LEGALI
INIZIA OGGI UNA NUOVA FASE CHE VEDRÀ L’ASSOCIAZIONE SEMPRE PIÙ INTRANSIGENTE NEI CONFRONTI NEI CONFRONTI DI QUEI SINISTRI IN CUI LE RESPONSABILITÀ ANCHE PARZIALI SONO ASCRIVIBILI ALLA STRADA 

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica con grande soddisfazione la nascita del Centro Affari Legali. Questa nuova struttura si unisce al Comitato Scientifico ed al Centro Analisi e Ricerca con l’intendo di migliorare l’azione quotidiana dell’Associazione a tutela dei diritti del cittadino e, nello specifico, il diritto alla mobilità sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”.

Il Centro Affari Legali nasce solo e soltanto con l’unico scopo di vagliare i diversi incidenti che si verificheranno da oggi in avanti sulla S.S.106 in Calabria per valutare e comprendere se esiste la possibilità per l’Associazione di costituirsi parte civile in un processo penale laddove dovessero esistere delle responsabilità oggettive presunte da ascrivere al proprietario e/o gestore della strada.

Il Presidente dell’Associazione ha nominato responsabile del Centro Affari Legali l’Avvocato Alfredo Foti, Penalista e Dottore di Ricerca Universitario, attualmente assistente di Diritto Penale presso la Cattedra di Diritto Penale 1 dell'Università della Calabria (Cosenza), ed autore di una monografia dal titolo “I Reati Stradali – Profili di diritto penale, aspetti di diritto civile e analisi della casistica giurisprudenziale”.

Si apre oggi per l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” una nuova fase che vedrà il sodalizio sempre più intransigente nei confronti  di quei sinistri in cui le responsabilità anche parziali sono ascrivibili alla strada, forti della legge sull’omicidio stradale e della successiva circolare ministeriale che prevede sanzioni e pene anche per chi è proprietario e/o gestore della strada.

«Intendo ringraziare – afferma l’Avv. Alfredo Foti – il Presidente dell’Asssociazione Fabio Pugliese, per avermi affidato un incarico che ritengo oneroso e che spero di riuscire a svolgere nel migliore dei modi nell’interesse generale dei cittadini automobilisti che percorrono la S.S.106 e nel rispetto assoluto della memoria delle vittime della famigerata “strada della morte” e delle loro famiglie. Posso garantire – conclude l’Avv. Foto – che farò del mio meglio affinchè il mio impegno possa essere utile e produttivo».

«Con sincera e profonda commozione – dichiara Fabio Pugliese – ho affidato l’incarico di responsabile del Centro Affari Legali all’Avv. Alfredo Foti con la consapevolezza che esistono Famiglie calabresi che hanno perso i loro figli per delle responsabilità non di certo ascrivibili ai loro comportamenti assunti alla guida ma per oggettive ed evidenti responsabilità che sono ascrivibili solo alle condizioni della strada».

«Oggi –  conclude Pugliese –  inizia un nuovo capitolo per la S.S.106 in Calabria- Non consentiremo che accada mai più ad altri ciò che è accaduto a molti dei nostri figli martiri sulla famigerata “strada della morte”. Ognuno dovrà fare il proprio dovere altrimenti ne risponderà in tribunale fino al terzo grado di giudizio e se sarà necessario anche oltre fino alla Corte Europea dei Diritti Umani».

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 29 Giugno 2017

martedì 27 giugno 2017

Due automobilisti su tre condividono i sistemi di rilevazione di velocità







Il 62% si schiera a favore dell’utilizzo degli strumenti per il rilevamento della velocità sulla S.S.106
DUE AUTOMOBILISTI SU TRE CONDIVIDONO I SISTEMI DI RILEVAZIONE DI VELOCITÀ
IN MOLTI EVIDENZIANO LA LORO APPROVAZIONE MA SOTTOLINEANO CHE SPESSO QUESTI STRUMENTI SONO NASCOSTI OPPURE INSTALLATI IN LUOGHI STRATEGICI CON IL SOLO FINE DI FARE CASSA E SENZA AVERE A CHE FARE CON LA SICUREZZA STRADALE

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nei giorni scorsi ha promosso un sondaggio attraverso il quale ha chiesto agli iscritti al famoso Gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” una opinione sui sistemi per il controllo della velocità presenti sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”.

Su un campione considerevole di iscritti è emerso che il 44,16% condivide questi strumenti aderendo all’opzione “La gente deve andare piano, rispettare le regole e deve smetterla di lamentarsi della presenza di questi strumenti”; il 32,16% non condivide aderendo all’opzione “Sono strumenti che i comuni usano per fare cassa e sono installati dove non accadono incidenti”; il 18,34% li ritiene utilissimi e sceglie l’opzione “Se fosse per me ne istallerei altri 100 visto come cammina certa gente sulla S.S.106”; il 2,84% ritiene questi sistemi vergognosi ed aderisce all’opzione “Sono così tanti che ormai non si può percorrere la S.S.106. Chiudetela!!!” ed infine il 2,5% ha scelto l’opzione “Altro”.

In pratica, il 62,5% degli intervistati è favorevole all’utilizzo di questi sistemi mentre il 35% si dice contrario.

Non sono pochi i commenti: c’è chi osserva che “occorrerebbe installarli in punti dove è indiscutibile la loro utilità e non laddove l'unico intento sotteso alla loro installazione è trarre in inganno l'automobilista e/o fare cassa”. Sulla stessa lunghezza d’onda questo commento: “Autovelox non segnalati e ben nascosti!”. Altri, invece, fanno notare che, seppure favorevoli all’utilizzo di questi sistemi, ritengono che la velocità di 60 Km/h come limite sia troppo basso.

Poi c’è chi sarcasticamente scrive “Io gli cambierei il nome da statale a strada comunale”; chi scrive che “occorre una corsia per i motocarri” oppure un altro commento che dice “Autovelox inutili quando c'é gente che fa inversione a u, in prossimità degli svincoli”. In molti scrivono “Ci vuole la strada nuova”.

Più di uno scrive che oltre all’autovelox occorre più prudenza e “meno cellulari in mano mentre si è alla guida”. In ultimo c’è chi scrive che “Gli strumenti in se per se sono utili ma essendo la SS106 l'unica via di comunicazione di tutta la Calabria Jonica l'unico effetto che ottengono è di uccidere un intero territorio.

«Il sondaggio che abbiamo proposto – afferma il presidente dell’Associazione Fabio Pugliese – ci restituisce una indicazione ben precisa circa la tendenza che i cittadini manifestano nell’apprezzamento dei sistemi di rilevazione di velocità su una strada, la S.S.106, che seppure ha evidenti criticità infrastrutturali, non manca di pericoli dovuti alla pessima guida dei conducenti. Stupisce in tal senso – conclude Pugliese – che su 3 intervistati ben 2 sono favorevoli all’utilizzo di questi sistemi. L’altro elemento che emerge dai commenti degli intervistati è altrettanto chiaro: spesso questi sistemi sono utilizzati per fare cassa. Sono nascosti, collocati in posizioni strategiche, ecc. Questo aspetto è la deaerazione della sicurezza stradale».

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 27 Giugno 2017

venerdì 23 giugno 2017

Osservatorio S.S.106 a Reggio Calabria: al via i lavori




Partono i lavori per la messa in sicurezza della S.S.106. Soddisfatto il Presidente dell’Associazione
OSSERVATORIO S.S.106 A REGGIO CALABRIA: AL VIA I LAVORI
  
IERI L’OSSERVATORIO SULLA S.S.106 IN PREFETTURA A REGGIO CALABRIA: IMPORTANTI INVESTIMENTI DI MESSA IN SICUREZZA PER LA S.S.106. PUGLIESE: PREMIATO L’IMPEGNO DELL’ASSOCIAZIONISMO. QUESTI RISULTATI SONO DA DEDICARE A GAETANO PACE

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha partecipato all’Osservatorio sulla S.S.106 che ieri ha avuto luogo presso la Prefettura di Reggio Calabria. Nell’ambito dell’incontro, a cui hanno partecipato le Forze dell’Ordine, la Polizia Municipale, le Associazioni e l’Anas, sono emerse finalmente delle importanti e positive novità.

Innanzitutto – come è già noto – sono partiti i lavori di rifacimento del Ponte Allaro sulla S.S.106 a Caulonia (RC). In pratica questa importante struttura sarà ricostruita in meno di un anno e questo rappresenterà un grande successo se consideriamo che l’ultima volta che a Caulonia si è avuto il crollo di un ponte sulla S.S.106, per la sua ricostruzione sono serviti ben 9 anni.

È stato già finanziato il Progetto per la ricostruzione del muro di Bova. Tra pochi giorni andrà in gara e con molte probabilità i lavori saranno avviati entro il corrente anno. Sempre quest’anno l’Anas Spa ha programmato ben 5 milioni di euro per il rifacimento della pavimentazione stradale sulla S.S.106 nel tratto ricadente nella provincia di Reggio Calabria. A Capo Bruzzano saranno effettuati degli interventi sul tratto della S.S.106 interessata da frane e smottamenti. Infine, per lo svincolo di San Lorenzo, saranno previste delle cartellonistiche specifiche con l’intento di informare i viaggiatori sul pericolo che lo stesso riveste per i cittadini.

Finalmente un incontro dell’Osservatorio – dichiara Pugliese – operativo e concreto che ci permette di affermare che le Istituzioni, le Forze dell’Ordine, l’Anas Spa e l’associazionismo iniziano a dare segnali importanti e tangibili alle esigenze del cittadino e, quindi, all’interesse generale della collettività. Sulla S.S.106 in provincia di Reggio Calabria – continua Pugliese – i problemi irrisolti non sono pochi ma è necessario iniziare ad affrontarli ed a risolverli uno per volta e bene.

L’incontro di ieri in Prefettura – continua Pugliese – ha messo in evidenza che gli interventi previsti sono in realtà il frutto delle segnalazioni avanzate nei mesi scorsi dalle Associazioni. Per questa ragione intendo ringraziare Vincenza Crea dell’Asssociazione “Ancadic Onlus” per il grande lavoro svolto in questi anni ed anche il compianto (ma mai dimenticato), Gaetano Pace, presidente dell’Associazione “Amici di Raffaele Caserta” che fino al suo ultimo giorno di vita si è impegnato per ottenere i risultati che oggi abbiamo raccolto.

Nell’ambito dell’incontro – conclude Pugliese – è emersa, inoltre, la grande preoccupazione da parte delle Forze dell’Ordine e dell’Associazione in riferimento ai comportamenti dei cittadini automobilisti alla guida. È necessario che i cittadini capiscono che, data la grande pericolosità della S.S.106 soprattutto nel tratto reggino, è fondamentale rispettare le regole della strada per proteggere la loro vita ma anche e, soprattutto, quella degli altri. In questo senso – termina Pugliese – è necessario che ognuno di noi faccia la propria parte per evitare sinistri, feriti e vittime anche attraverso campagne di sensibilizzazioni. 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 23 Giugno 2017

sabato 17 giugno 2017

Lorenzo Simeri è la quinta vittima della S.S.106 nel 2017



Il quarantenne vittima della S.S.106 in un impatto nella mattina di oggi a Rossano (CS) 
LORENZO SIMERI È LA QUINTA VITTIMA DELLA S.S.106 NEL 2017
  
L’INCIDENTE È AVVENUTO IN UNO DEI TRATTI PIÙ PERICOLOSI DELLA S.S.106 NELLA PROCINVIA DI COSENZA: L’UNICO ED IL SOLO DOVE L’ANAS, COMUNI E PREFETTO NON SONO MAI INTERVENUTI CON INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con dolore e sconforto rende noto l’ennesimo incidente mortale avvenuto a seguito di uno scontro che ha coinvolto una autovettura Audi A4 e un Furgonato. L’impatto è avvenuto intorno alle 08:00 di questa mattina sulla S.S.106 a Rossano (CS). Nel sinistro ha perso la vita Lorenzo Simeri di 40 anni. Tre le persone rimaste ferite e tra queste una giovane donna che viaggiava nell’auto della vittima e che è stata subito trasportata con l’elisoccorso all’ospedale Annunziata di Cosenza.  

Lorenzo Simeri è la quinta vittima della S.S.106 nell’anno 2017 dopo Bianca Grande di 70 anni investita il 28 gennaio a Botricello e deceduta in ospedale il 12 febbraio, Vincenzo Mercurio di 74 anni deceduto il 23 febbraio a Botricello (CZ), Ciòbotaru Gheorghe di 26 anni, deceduto il 15 aprile a Rossano (CS) e Domenica Greco di 25 anni, deceduta il 7 maggio a Saline Joniche (RC).

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” precisa che nel tratto interessato dall’incidente di oggi e che resta in assoluto uno dei più pericolosi della S.S.106 in provincia di Cosenza non è mai stato effettuato alcun intervento di messa in sicurezza dall’ente proprietario/gestore della strada sia esso Anas Spa o Comuni che ne hanno la competenza. Così come intendiamo evidenziare che solo in questo tratto, tra i più pericolosi, non è mai stato installato alcun strumento che potesse prevenire incidenti (spartitraffico centrale, limitatori di velocità, ecc.). 

Evidenziamo, altresì, che lo Stato Assassino che ogni giorno uccide i calabresi sulla S.S.106 è incapace di investire affinché possa essere sviluppato un cospicuo piano di investimenti che possa provvedere ad una messa in sicurezza subito ed all’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da illegalità diffuse e da una scarsa manutenzione ed ormai incapace di gestire gli attuali volumi di traffico che la rendono ad oggi una mulattiera che versa peraltro in uno stato comatoso. Non è più possibile che ancora oggi nel 2017, nell’indifferenza della classe politica calabrese tutta (senza alcuna distinzione!), possa esistere una pseudo-strada che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa.

L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Simeri, ai Parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima della S.S.106, la “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 17 Giugno 2017


lunedì 12 giugno 2017

Inviate a Mattarella 25.000 firme per la S.S.106







Completato il lavoro di compilazione e riordino delle firme pervenute per la sottoscrizione
INVIATE A MATTARELLA 25.000 FIRME PER LA S.S.106
TRA I 113 PRIMI FIRMATARI PARLAMENTARI, CONSIGLIERI REGIONALI, PROVINCIALI E COMUNALI, SINDACI, SINDACALISTI, FORZE DELL’ORDINE, ASSOCIAZIONI E PERSONAGGI DELLA CULTURA E DELLA MUSICA. L’ASSOCIAZIONE: “RISULTATO INIMMAGINABILE”.


Nella giornata di oggi l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” cha inviato il documento, corredato delle 25.000 firme raccolte nell’ambito della sottoscrizione avviata lo scorso 16 gennaio e che aveva, come obiettivo minimo, l’intenzione di riuscire ad ottenere 5.000 firme. Il documento disposto dall’Associazione è rivolto al Presidente della Repubblica On. Sergio Mattarella ed avanza una serie di richieste relative alla S.S.106, la famigerata e tristemente nota “strada della morte”, che in Calabria, esattamente negli ultimi 20 anni, è stato teatro di circa 9.500 sinistri, 24.500 feriti ed oltre 700 vittime.

Le sottoscrizioni raccolte sono pari a 28.494 di cui 24.645 (86,5%), ritenute valide e, quindi, inviate, 1.513 (5,3%), non valide e non inviate insieme alle 2.336 firme (8,2%), provenienti dall’estero (Germania, Svizzera, Inghilterra e Francia in particolare), di cui alcune da New York, Sidney e Buenos Aires,

Sulle sole firme valide ben 18.621 (75,5%), sono provenienti dalla Calabria mentre 6.024 (24,5%), sono provenienti dalle altre regioni d’Italia. Diverse le regioni di provenienza ma su tutte spiccano Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Campania mentre tra le città più attive ritroviamo Roma seguita da Bologna, Torino e Milano.

Delle firme raccolte in Calabria sono 7.839 (42,1%), quelle ottenute in provincia di Cosenza, 5.549 (29,8%), quelle ottenute in provincia di Catanzaro, 2.551 (13,7%), quelle provenienti dalla provincia di Crotone, 2.104 (11,3%), quelle provenienti dalla provincia di Reggio Calabria e 578 (3,1%), quelle ottenute dalla provincia di Vibo Valentia. Cosenza e Catanzaro da sole ottengono oltre il 70% delle adesioni pervenute.

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene questo documento storico così come tiene a precisare che tale risultato non ha mancato di coinvolgere la politica (parlamentari, sindaci e consiglieri regionali, comunali e provinciali), il mondo dell’associazionismo, il sindacato, le forze dell’ordine e, soprattutto il mondo della cultura e della musica: sono molti coloro i quali hanno aderito alla sottoscrizione e che diventeranno, insieme al Presidente dell’Associazione Ing. Fabio Pugliese, primi firmatari del documento sottoscritto.

Determinante, nei fatti, è stato comunque l’impegno dei tanti cittadini che hanno deciso di schierarsi al fianco dell’Associazione sostenendo e aderendo ad una iniziativa di civiltà e di buon senso che mira esclusivamente ad affrontare uno dei principali problemi d’interesse generale da sempre irrisolto in Calabria. 


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 12 Giugno 2017