La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

venerdì 29 novembre 2019

Una vittima sulla S.S.106: continua la Strage di Stato



L’Associazione denuncia l’indifferenza delle Istituzioni mentre l’olocausto sulla S.S.106 continua
UNA VITTIMA SULLA S.S. 106: CONTINUA LA STRAGE DI STATO!
ANCORA OGGI, NEL 2019, UNA STRADA INADATTA A GESTIRE GLI ATTUALI VOLUMI DI TRAFFICO, NON È OGGETTO DI UN PIANO DI INVESTIMENTI PER L’AMMODERRNAMENTO


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L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con immenso dolore e  profondo sconforto rende noto l’ennesimo incidente mortale avvenuto a seguito di uno scontro avvenuto questa mattina, alle ore 9:40 circa, sulla strada Statale 106 a Melito di Porto Salvo in Provincia di Reggio Calabria. Nel sinistro che ha coinvolto tre auto ha perso la vita Pietro Casile di 82 anni di Bova Marina (RC), mentre sono tre i feriti per fortuna non in gravissime condizioni.

Per capire la drammatica situazione esistente sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in provincia di Reggio Calabria basta dire che delle 13 vittime avute dall’1 gennaio di quest’anno, ben 6 (cioè la metà), sono avvenute nel tratto reggino della S.S.106. Insieme a Pietro Casile hanno perso la vita sulla “jonica” reggina nel 2019 Vincenzo Porporino di 21 anni (4 aprile) a Roccella Jonica, Domenico Spinella di 24 anni (7 settembre), a Condofuri, Knut Alsaker di 74 anni (17 settembre), a Brancaleone, Ilario Ierinò di 83 anni (19 settembre), a Caulonia e Domenico Scordo di 83 anni (24 ottobre), ad Africo.

14 vittime in totale in Calabria e di queste 2 in provincia di Cosenza, 2 in provincia di Catanzaro. 7 vittime in provincia di Reggio Calabria e 3 vittima in provincia di Crotone. Questo è il bollettino di guerra sulla famigerata “strada della morte nel 2019 ad oggi.

L’Associazione intende denunciare l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare, attraverso la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento della S.S.106, questa autentica vergogna ed, insieme, la più grande Strage di Stato della storia della nostra Repubblica.  Lo Stato assassino che ogni giorno uccide i calabresi sulla S.S.106 è incapace di investire affinché possa essere sviluppato un cospicuo piano di investimenti che possa provvedere ad una messa in sicurezza subito ed all’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da illegalità diffuse e da una scarsa manutenzione che la rendono una mulattiera che versa peraltro in uno stato comatoso.

Non è più possibile che ancora oggi nel 2019, nell’indifferenza della classe politica calabrese tutta (senza alcuna distinzione!), possa esistere una pseudo-strada che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa. Così come è intollerabile che la Calabria sia offesa da ogni Governo (compreso quello attuale), che puntualmente promette l’ammodernamento della S.S.106 determinando investimenti salvo poi – nei fatti – tradire ogni impegno assunto nel silenzio della Politica.

L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Casile, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima della S.S.106, una delle strade più pericolose d’Italia. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La Statale 106, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 29 Novembre 2019

mercoledì 27 novembre 2019

Primo incontro tra la nuova Dirigenza di Anas Calabria e l'Associazione



L’Associazione ha chiesto di conoscere i nuovi interventi e l’avanzamento di quelli già programmati
PRIMO INCONTRO TRA LA NUOVA DIRIGENZA DI ANAS CALABRIA E L’ASSOCIAZIONE
LUNGO INCONTRO TRA L’ASSOCIAZIONE ED I TECNICI DELL’ANAS. L’ASSOCIAZIONE TRA UN ANNO VERIFICHERÀ QUANTO PRODOTTO DALLA NUOVA DIRIGENZA


Ha avuto luogo ieri a Catanzaro, presso la sede della Struttura Territoriale di Anas Calabria, il primo incontro  tra il nuovo Responsabile della Struttura Territoriale dell’ANAS in Calabria Ing. Francesco Caporaso, i tecnici dell’ANAS, il Presidente ed il Vice Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

Nel lungo incontro (tre ore), sono stati trattati diversi argomenti: nello specifico l’Associazione ha chiesto di poter conoscere i nuovi interventi oltre allo stato di avanzamento relativo agli interventi già programmati ed a quelli in corso di realizzazione.

Il Direttivo dell’Associazione nell’augurare buon lavoro in Calabria ai nuovi Dirigenti dell’ANAS, hanno anche voluto evidenziare loro che tra un anno verificherà quanto prodotto, con la viva speranza che ciò sarà in linea con gli standard tenuti da ANAS negli ultimi 2 anni in Calabria.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 27 Novembre 2019

lunedì 25 novembre 2019

S.S.106 CON FONDI UE: Incontro a Caserta tra l'On. Picierno ed il Presidente Pugliese



Incontro proficuo tra l’Europarlamentare Pina Picierno ed il Presidente Fabio Pugliese
S.S.106 CON FONDI UE: INCONTRO A CASERTA TRA L’ON. PICIERNO ED IL PRESIDENTE PUGLIESE
PICIERNO: «SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE PER INFORMAVI ED ACCOMPAGNARVI IN UN PERCORSO CHE CI PORTERÀ A OTTENERE DEI FINANZIAMENTI PER LA S.S.106»


Ha avuto luogo nel tardo pomeriggio di sabato 23 novembre a Caserta l’incontro tra l’Europarlamentare Pina Picierno, rieletta da poco al suo secondo mandato in Europa, ed il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. 

Nell’ambito dell’incontro si è parlato della strada Statale 106 e della possibilità di cofinanziare interventi di ammodernamento e di messa in sicurezza attraverso l’utilizzo di fondi comunitari atteso che la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria è inclusa nella Rete TEN-T Comprehensive nel tratto compreso tra Catanzaro Lido e Rocca Imperiale (CS).

«In pratica – spiega il Presidente Fabio Pugliese – in Calabria solo una parte della S.S.106 è cofinanziabile con fondi europei mentre la restante parte non lo è perché non è inclusa nella Rete TEN-T Comprehensive. Questo significa che noi dobbiamo spingere affinché siano realizzati interventi cofinanziati nel tratto di S.S.106 inclusa nella Rete TEN-T ed allo stesso tempo dobbiamo chiedere all’Anas di utilizzare più risorse proprie nel tratto “sfortunato” non soggetto a cofinanziamenti».

«Naturalmente – conclude il Presidente Pugliese – spero che al più presto in Europa possa riaprirsi una dibattito sulla Rete TEN-T ed in questo caso l’Associazione confida che sia recepita la necessità, peraltro avanzata con una proposta presentata da noi ormai da anni, d’includere nella Rete TEN-T Comprehensive anche il tratto di S.S.106 compreso tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria».

«L'obiettivo che ci siamo dati con Fabio - dichiara l'On. Pina Picierno - è quello di risolvere il dramma della S.S.106 in Calabria e con l'impegno di tutti sono sicura che ci riusciremo. I soldi e le opportunità ci sono, le offre l'Europa. Io sono a vostra disposizione non solo per informarvi ma per accompagnarvi perché è mio dovere farlo nel percorso che ci porterà ad ottenere dei finanziamenti nell'interesse della Calabria al fine di riuscire a mettere a nuovo questa strada che semina morte continuamente».

«Non è più sopportabile - conclude l'On. Picierno - che in Calabria vi sia ancora oggi, nel 2019, una strada in queste condizioni e quindi il nostro impegno sarà quello di risolvere tutto questo nel più breve tempo possibile».  


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 25 Novembre 2019

sabato 23 novembre 2019

NUOVA 106: Nessuna certezza sull'avvio dei lavori. Buona l'interrogazione della Bruno Bossio



Il Sottosegretario Margiotta con grande onestà e chiarezza fa il punto sul 3° Megalotto
NUOVA 106: NESSUNA CERTEZZA SULL’AVVIO DEI LAVORI. BUONA L’INTERROGAZIONE DELLA BRUNO BOSSIO
I LAVORI NON PARTIRANNO PRIMA DELL’ESTATE. L’ASSOCIAZIONE CHIEDE ALL’ANAS LO STATO DELL’ITER PROCEDURALE E DENUNCIA CHI SPECULA SULL’AVVIO DEI LAVORI


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha partecipato alle importanti iniziative a cui è stata invitata e  che hanno avuto luogo ieri sullo jonio cosentino: “S.S.106 e area portuale Corigliano Rossano quale futuro?” organizzata dalla componente del Pd di “Base Riformista” a Corigliano Rosssano e “Alta Velocità ed Infrastrutture la vera sfida per il Governo e per il Paese” organizzata dalla componente del Pd “Zonadem” a Mirto Crosia.

Ad entrambe le iniziative le conclusioni sono state affidate al Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture Sen. Salvatore Margiotta il quale, a seguito dell’invito a partecipare alle suddette iniziative, ha voluto bene informarsi sullo stato degli interventi previsti nel territorio sulle ferrovie e sulla S.S.106.

Proprio sulla strada Statale 106 – il Sottosegretario Margiotta – ha chiarito che  «il report che mi fa Anas mi rappresenta una situazione in cui abbiamo i Progetti Definitivi pronti, sia per la prima che per la seconda tratta, sono stati presentati dal Contraente Generale e l’Anas deve verificare che siano in regola con le verifiche di ottemperanza. Ciò significa tecnicamente che le osservazioni fatte dal CIPE devono essere recepite dal nuovo progetto».

«Quando Anas avrà terminato questa istruttoria – continua il Sottosegretario – loro ci ricordano che, per contratto, superata la verifica di ottemperanza, ci sono 240 giorni (quasi un anno), per fare il progetto esecutivo, quindi, chi dice che il Progetto parte a marzo non dice la verità. Se riusciamo, probabilmente approveremo il progetto esecutivo non prima dell’estate prossima. Questo perché a me piace essere onesto».

Il Direttivo dell’Associazione ha apprezzato l’onestà e la chiarezza del Sottosegretario Margiotta. Il Direttivo, inoltre, non rinuncia ad evidenziare che, già da mesi, l’Associazione è impegnata a chiedere chiarezza, a denunciare i ritardi avuti per merito dell’operato discutibile dell’ex Ministro Toninelli ed a pretendere un crono programma certo che definisca in modo chiaro e netto i tempi certi che porteranno all’avvio dei lavori di un’Opera già finanziata, progettata ed approvata.

A tal proposito apprezziamo l’interrogazione presentata nei giorni scorsi dall’On. Enza Bruno Bossio in cui si chiede al ministro il crono programma stabilito (se esiste), per l’avvio dei lavori.

L’Associazione, tuttavia, sul tema intende innanzitutto smentire quanti, in queste ultime settimane, affermano che i lavori partiranno nell’immediato poiché siamo convinti che queste persone speculano su questo delicato argomento al fine di raccogliere consensi dai cittadini nell’imminente campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale.

Allo stesso tempo l’Associazione evidenzia che sul ritardo dei lavori il Sottosegretario nulla ha affermato su eventuali corresponsabilità legate al Contraente Generale. Anche per questa ragione il Direttivo ha già formalizzato nella mattina di oggi una serie di richieste inviate alla Direzione Generale di Anas Gruppo FS Italiane atteso che iniziamo ad avere seri dubbi sul rispetto effettivo di un iter procedurale, previsto per legge, che – a nostro giudizio – in molti suoi aspetti riteniamo di dover approfondire.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” confida di poter ottenere al più presto delle risposte chiare ed esaustive dalla Direzione Generale anche al fine di comprendere se esistono degli spazi per poter promuovere delle iniziative squisitamente tecniche che possano consentire l’avvio dell’Opera in tempi più ristretti.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 23 Novembre 2019

giovedì 21 novembre 2019

Ottima l'interrogazione parlamentare dell'On. Wanda Ferro di Fratelli d'Italia sull'arsenico nell'alto jonio cosentino



L’Associazione ha condiviso nel metodo e nel merito l’iniziativa della Deputata di Fratelli d’Italia
OTTIMA L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL'ON. WANDA FERRO DI FRATELLI D’ITALIA SULL’ARSENICO NELL’ALTO JONIO COSENTINO
L’ASSOCIAZIONE PROMUOVERÀ QUANTO DOVUTO AL FINE DI FAR EMERGERE LA VERITÀ   


Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica vivo apprezzamento per l’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Wanda Ferro di Fratelli d’Italia al Ministro dell’Ambiente del M5S Sergio Costa in riferimento alla presenza di arsenico – ormai conclamata – nell’alto jonio cosentino.

Intendiamo ringraziare l’On. Ferro per l’attenzione sull’ammodernamento della statale 106 non evitando di evidenziare l’impegno costante che la vede, ormai da anni, determinata e schierata a favore dell’Opera, considerata d’interesse strategico nazionale poiché favorirà più sicurezza per molti automobilisti ed, insieme, sviluppo e progresso.

Allo stesso modo – entrando nel merito dell’interrogazione – condividiamo la scelta di interrogare il Ministro al fine di comprendere se sia a conoscenza della presenza di arsenico nell’altro jonio cosentino e quali provvedimenti intende adottare per avviare una bonifica dei terreni a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Mentre è stato utile chiedere anche se tutto ciò avrà delle ricadute in termini di ritardi sulla realizzazione del Progetto al fine di avere un ulteriore riscontro formale anche dal Ministro in riferimento a questo aspetto non trascurabile.

Il Direttivo dell’Associazione, a seguito della risposta del Ministro all’Ambiente del M5S Sergio Costa, non esclude la possibilità di farsi promotore di ulteriori interrogazioni parlamentari che facciano piena luce su questa inquietate vicenda. Nello specifico si chiederà al Ministro se la presenza di arsenico superiore al livello previsto dalla legge è stata riscontrata anche su terreni agricoli e, nel caso, se le produzioni su questi terreni finiscono sulle tavole dei cittadini italiani ignari di ciò.

Nel contempo, l’Associazione si farà promotrice di approfondire ulteriori aspetti poco chiari: se è vero, ad esempio, che la presenza di arsenico superiore al livello previsto dalla legge è stata riscontrata anche sulle aree SIC (Sito d’interesse comunitario per habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche), perché questo implicherebbe che nell’altro jonio cosentino è stata determinata, a causa di ciò, una evidente devastazione ambientale che merita di essere approfondita in seno alla Corte Europea. 

Spiace, infine, dover rilevare che sul tema della presenza di arsenico superiore al livello previsto dalla legge non siano pervenute reazioni da quegli esponenti politici che “sbandierano” ad ogni occasione il “vessillo” dell’onestà quasi fosse una loro caratteristica esclusiva. Sono gli stessi che hanno la doppia morale: intervengono sull’ammodernamento della S.S.106 quando si tratta di bloccarla perché – a loro dire – causerebbe una “devastazione ambientale” o, ancora peggio, perché sarebbe interessata dagli appetiti della ‘Nadrangheta mentre non si preoccupano di approfondire una questione così tanto delicata.

Sarà per caso che c’è da difendere e proteggere qualche amico..? 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 21 Novembre 2019

mercoledì 20 novembre 2019

La CISL chieda al Governo il crono programma per l'avvio dei lavori della Nuova S.S.106



L’Associazione ritiene insensata l’iniziativa organizzata oggi dalla CISL a Trebisacce
 LA CISL CHIEDA AL GOVERNO IL CRONO PROGRAMMA PER L’AVVIO DEI LAVORI DELLA NUOVA S.S.106
L’ASSOCIAZIONE INVITA IL SINDACATO A CHIDERE I TEMPI PRECISI – AMMESSO CHE SIANO STATI MAI DEFINITI – PER L’AVVIO DEL MEGALOTTO 3. UN PROGETTO GIÀ PROGETTATO, APPROVATO E FINANZIATO CHE LA CALABRIA ATTENDE DA DECENNI



Il 19 Ottobre 2015 il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” interveniva sulla stampa per stigmatizzare le dichiarazioni affidate alla stampa dal  segretario della CISL Mario Venulejo secondo cui un non precisato Dipartimento del Ministero alle infrastrutture lo informava che “ai fini dell’approvazione del progetto definitivo del 3° Megalotto, se ne discuterà nella prossima riunione utile di ottobre” anche perché “l’iter procedurale è quasi completo” e quindi “salvo imprevisti dell’ultimo minuto, il progetto riceverà l’ok dal CIPE entro questo mese”.

Per dovere di cronaca occorre ricordare che sul tema intervenne di seguito anche il Direttivo dell’Associazione che l’1 novembre 2015 smentì clamorosamente l’esponente della CISL anche perché – come ormai è noto – “l’ok dal CIPE” sul Megalotto 3 avvenne con due distinte DELIBERE: quella della prima tratta approvata in data 10/08/2016 con Delibera n.41 poi pubblicata in data 01/08/2017 sulla Gazzetta Ufficiale; quella della seconda tratta approvata  in data 28/02/2018 con Delibera n.3 poi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in data 02/08/2018.

Dalla CISL, in tutta onestà, in tutti questi anni avremmo tanto desiderato delle posizioni chiare e di condanna nei confronti delle inquietanti osservazioni contrarie al Progetto pervenute da centinaia di “Turisti di Ferrara” che hanno avuto il merito di ostacolare l’avvio dei lavori comportando ritardi di anni sull’avvio dell’Opera.

Dalla CISL avremmo voluto in questi anni una condanna netta nei confronti di quei proprietari terrieri e di quelle forze politiche che hanno espresso una posizione di contrarietà all’avvio dell’Opera arrivando perfino a promuovere tre ricorsi al TAR.

Dalla CISL, soprattutto in questi ultimi giorni, avremmo voluto una posizione netta e dirimente sulla questione “ARSENICO NEI TERRENI DELL’ALTO JONIO” fatto ormai accertato e dimostrato la cui gravità merita di essere approfondita nell’interesse generale dell’intero territorio.

Abbiamo avuto dalla CISL, invece, un silenzio assoluto interrotto a volte dal Segretario Generale Tonino Russo che da sempre si è detto a favore dell’Opera e dal Segretario Venulejo di cui non ricordiamo, in questi ultimi anni, dichiarazioni e, quindi, informazioni che potessero far emergere rilievi di verità come nel caso, appunto, del 2015.

Per questa ragione appare insensata l’iniziativa di oggi a Trebisacce dal momento che ad oggi non esiste alcun documento ufficiale che determina un crono programma per l’avvio dei lavori del Progetto del terzo Megalotto della S.S. n. 106 “Jonica” dall’innesto con la SS 534 a Roseto Capo Spulico. Non vi è, ad oggi, nessun documento ufficiale del Ministero delle Infrastrutture o dell’Anas Spa che determini i tempi certi per il concreto avvio dei lavori del terzo Megalotto della S.S.106.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto confida nella possibilità che anche la CISL possa impegnarsi affinché il Governo possa finalmente rendere noto il crono programma (ammesso che esista…), per l’avvio di un’Opera che la Calabria attende da 20 anni evitando di organizzare iniziative insensate che parlano di lavoro e che peraltro si prestano ad essere interpretate malissimo essendo a ridosso dell’imminente campagna elettorale per le Elezioni Regionali.



Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 20 Novembre 2019

lunedì 18 novembre 2019

Lettera aperta alla Giornalista del Quotidiano del Sud Maria Scorpiniti



LETTERA APERTA ALLA GIORNALISTA DEL QUOTIDIANO DEL SUD MARIA SCORPINITI

di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”



Cara Maria,
ti scrivo questa mia con amicizia e stima e con grande gioia sincera.

In primo luogo perché finalmente abbiamo ottenuto la verità in riferimento alla “esemplare condotta di guida” tenuta da Giuseppe Trento nel tragico sinistro stradale del 30 dicembre 2003. Un incidente per cui sono stati necessari 16 anni al fine di evidenziare ogni profilo di responsabilità che fu a carico esclusivamente dell’Ente proprietario e dell’Ente gestore della strada.

Un fatto, questo, per cui non era necessaria neanche una sentenza se ci rifletti bene: perché in quel luogo – come ben sai – furono in molti ad avere un incidente e, ancora oggi continuano. Tanto è vero che spesso ricevo immagini di auto “appese” ai mini-rail a dimostrazione della straordinaria iniziativa di messa in sicurezza del Ponte Molinello voluta fortemente dall’Associazione insieme ad alcuni cittadini seri e responsabili ed all’allora Amministrazione Comunale di Cariati che – voglio ricordarlo – condivise la nostra iniziativa.

Vorrei, infatti, ricordare lo stato comatoso in cui versava l’inferriata di “protezione” del ponte nel 2014, all’or quando l’Associazione presentò un esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari; chiese all’On. Nazareno Pilozzi di promuovere una interrogazione parlamentare urgente all’allora Ministro Lupi che poi l’Associazione incontrò anche al fine di chiedere un immediato intervento sul Ponte Molinello che, da lì a poco, fu stanziato.

Ricordo, ancora, che sull’intervento non furono poche le critiche. C’era chi si lamentava che i lavori furono avviati a ridosso della stagione estiva creando non pochi disagi. Altri, invece, ritenevano che l’investimento impegnato sul ponte fosse enorme a tal punto da sostenere che chissà quale malaffare c’era dietro, ecc. ecc.

A tal proposito, vorrei ricordare, una confronto pubblico organizzato dall’allora Partito Socialista (che ringrazio nella persona dell’Ing. Giampasquale Trento), alla presenza dell’Amministrazione Comunale: in quella sede, addirittura alcuni tecnici cariatesi si dissero “inquietati” da un intervento che ritenevano “troppo costoso” se non “inutile” poiché ritenevano che l’investimento sul consolidamento del Ponte “non era assolutamente necessario”.

Dopo il crollo del Ponte di Genova, le gravi condizioni del Ponte Morandi a Catanzaro e, soprattutto, dopo il crollo, 4 anni fa, del Ponte Allaro a Caulonia sulla S.S.106 che abbiamo visto ieri nell’ottimo servizio del Tg2 Rai consentitemi oggi di informare gli “illuminati ingegneri” di quell’incontro che se non fosse stato per l’impegno dell’Associazione oggi a Cariati probabilmente avremmo avuto il disagio di un Ponte crollato per cui sarebbero stati necessari anni per ricostruirlo…

Quella del Ponte Molinello resta però una delle battaglie di civiltà e di verità più belle vinta dall’Associazione e dai pochi che l’hanno sostenuta. Oggi possiamo dirlo. Così come possiamo affermare che quanti erano dalla nostra parte erano dalla parte buona della Storia.

Spero che prima o poi il Comune di Cariati deciderà di onorare la memoria di due giovani cariatesi che hanno perso la vita in un tragico incidente stradale decidendo di dedicare al loro nome un luogo pubblico che riesca anche ad essere da monito affinché tutti possiamo ricordare anche l’importanza che ognuno di noi ha nel proprio ambito di lavoro quando opera sempre bene e con coscienza.

A tal proposito voglio informare te e tutti gli amici di Cariati che nei prossimi giorni incontrerò il nuovo Responsabile della Struttura Territoriale dell’Anas Calabria. A lui chiederò di onorare la promessa fatta all’Associazione ed al Sindaco di Cariati Filomena Greco dal suo predecessore: quella di allargare la sede stradale del ponte, installare le nuove barriere e creare una nuova passerella comoda e larga. In pratica come è stato fatto sul Ponte Tufarello.

Mentre a te, cara Maria, così come ai tuoi colleghi di Cariati Pasquale Loiacono e Cataldo Formaro voglio esprimere un sincero ringraziamento: tutti voi, oltre ai vostri colleghi del territorio, siete riusciti a dare all’Associazione in quel momento un importante spazio mediatico consentendoci di ottenere la giusta considerazione. Questo fu determinante – lo ricordo bene – per risolvere un problema che oggi consente ai cariatesi (e non solo), di camminare sul Ponte Molinella con più sicurezza.

Anche per questo sento di dedicare questo risultato, questa vittoria ottenuta sul Ponte Molinello, non solo alle Famiglie che su quel Ponte hanno avuto vittime e feriti ma anche ad un tuo collega che non c’è più e che a mio avviso ha onorato la categoria e che ricordo come un grandissimo affetto: a Leonado Rizzo.

Lui non fece solo informazione, ma fece di più: si schierò dalla parte della gente…

Un caro saluto ed un abbraccio con la stima smisurata di sempre

18Novembre 2019

martedì 12 novembre 2019

Sui terreni contaminati dall'arsenico cala il silenzio degli innocenti



SUI TERRENI CONTAMINATI DALL’ARSENICO CALA IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI
di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”



Quello che  per l’Associazione è l’aspetto più importante della vicenda è stato ormai chiarito: la presenza di arsenico nei terreni dell’alto jonio cosentino non comprometterà la realizzazione dell’ammodernamento della strada Statale 106 e non determinerà nuovi intollerabili ritardi sull’avvio dei lavori sui quali già pesano irresponsabilità e volontà politiche diffuse.

Diventa marginale, a questo punto, capire le regioni per cui una vicenda così incredibie ed inquietante non abbia riscontrato un grosso clamore ed una forte indignazione nel territorio dell’alto jonio cosentino. Eppure, un'estesa letteratura scientifica ha ormai provato che l'esposizione cronica all'arsenico ha effetti multipli sulla salute.

Occorre ricordare che l'arsenico, e molti dei suoi composti, sono veleni particolarmente potenti che uccidono e danneggiano in modo gravissimo il sistema digestivo ed il sistema nervoso, portando l'intossicato alla morte per shock. Composti contenenti arsenico sono cancerogeni e, in particolare, sono implicati nella patogenesi del carcinoma della vescica, nel carcinoma mammario e di alcune neoplasie dell'apparato tegumentario.

È necessario sperare che i fantomatici ambientalisti dei RASPA, di cui è portavoce Tullio De Paola (proprietario terriero da sempre contrario all’opera), siano informati di tutto ciò. Inoltre, di tutto ciò, sarebbe bene informare anche l’ex Presidente della Coldiretti Pietro Molinaro: quello che a maggio del 2018 organizzò una manifestazione con 10 trattori per dire che era contrario al Megalotto 3…?

Non solo!!!

Sarebbe opportuno informare di ciò anche quanti, negli ultimi 6 anni, hanno avuto modo di parlare di “devastazione ambientale” ogni qual volta si parlava del progetto del Megalotto 3. Sostenendo che l’Opera non era necessaria perché occorreva semplicemente realizzare un raddoppio della S.S.106 esistente che è semplicemente impossibile.

Restano, infine, aperte tutta una serie di domande inutili le cui risposte sono, ovviamente, altrettanto inutili!

Per esempio: è vero o non è vero che le tracce di arsenico sopra la soglia prevista per legge da riferirsi a fenomeni antropici sono state rilevate in terreni di proprietà pubblica? In caso affermativo: è vero o non è vero che sono interessate da questo gravissimo fenomeno di inquinamento anche aree SIC?

È vero o non è vero che l’arsenico è presente anche in terreni di proprietà privata? In caso affermativo: come è possibile che vi è una tale situazione in una proprietà il cui titolare non ne sia a conoscenza? Inoltre, ammesso che ciò sia vero, ma chi sono questi proprietari?

E poi se tutto ciò è incredibilmente vero: si può sapere se le aree interessate dalla presenza di arsenico sono facilmente accessibili o meno? Quale è l’entità della “devastazione ambientale” a questo punto oggettivamente conclamata oltre a conoscere quali misure si intendono intraprendere per avviare la bonifica di questi terreni ed in che tempi?

È vero o non è vero, infine, che l’arsenico è stato anche rinvenuto in dei “terreni agricoli” su cui sono state piantate delle coltivazioni, anche attraverso l’utilizzo di ingenti risorse europee, la cui produzione rischia di finire sulle tavole di tanti cittadini ignari di tutto ciò?

A questo punto occorrerebbe anche capire come mai sul tema non sono per niente sensibili il “Movimento 5 Stelle − Italia”, “Potere al Popolo − Italia”, “Sinistra Italiana − Calabria”, “Italia Nostra” di Trebisacce, ecc. ecc. ovvero tutti quei soggetti che non esitarono un attimo a firmare il famigerato “APPELLO DI ADESIONE ALLA MOBILITAZIONE CONTRO IL 3° MEGALOTTO DELLA S.S.106" promosso mercoledì 9 maggio 2018 al Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide e firmato dall'Avv. Rinaldino Chidichimo.

Ancor meno sensibili appaiono pezzi dello Stato che hanno costruito la loro carriera politica sulla tanto sbandierata “onestà” (evidentemente poco praticata), e sull’accostamento Calabria = ‘Ndrangheta. Gli stessi che al primo soffio di kalashnikov nella piana di Sibari gridano “a lupo, a lupo” e poi su un fatto del genere non si sentono neanche fiatare…

Insomma, ai più curiosi che, su un tema così inutile, vogliono andare a fondo, posso solo dare un consiglio: andate a Ferrara. Lì troverete centinaia di “Turisti” che per lo più di gente che non è mai stata in Calabria, che non conoscono la strada Statale 106 e che è del tutto ignari di aver mai firmato un’osservazione contraria al Progetto di ammodernamento della strada Statale 106 tra Sibari e Roseto.

Loro, certamente, sapranno cosa dire…

12 Novembre 2019

lunedì 11 novembre 2019

Conferenza Stampa: La strada Statale 106 uccide i cittadini



Il Sodalizio invita tutti gli organi di informazione ad una conferenza stampa che definisce “storica”
CONFERENZA STAMPA: LA STRADA STATALE 106 UCCIDE I CITTADINI
L’ASSOCIAZIONE PROMUOVE UNA CONFERENZA STAMPA A RIDOSSO DELLA GIORNATA MONDIALE IN RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA ISTITUTIA DALL’ONU


In occasione della Giornata Mondiale istituita dall’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), dedicata a tutte le Vittime della Strada l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha organizzato, per sabato 16 novembre 2019 alle ore 10:30 presso l’Hotel Guglielmo di Catanzaro Centro, una conferenza stampa.

L’Associazione INVITA tutti gli organi di informazione presenti in Calabria e confida che possa esserci la massima partecipazione atteso che ritiene che i contenuti inediti e straordinari che verranno presentati sono tali e tanti da rendere certamente unica, storica ed importante questa iniziativa.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” conferma, infatti, anche tramite questa iniziativa, la volontà di onorare e ricordare le vittime della strada Statale 106 in Calabria, il dolore dei familiari, dei parenti e degli amici che resta in tutti ancora vivo ed, insieme, intende denunciare le condizioni di degrado in cui ancora oggi versa una infrastruttura obsoleta che merita di essere ammodernata senza rinunciare a scrivere, come sempre, una pagina utile che possa consentire a tutti una più facile ricerca della verità.

Nell’occasione, fra l’altro, sarà illustrata una sentenza ritenuta un riferimento perché contempla tutti i profili possibili di responsabilità dell’Ente proprietario della strada e di chi ne ha la custodia. Nel contempo rendendo giustizia alla vittima che è risultata immune da qualsiasi censura riguardo alla sua condotta di guida. Ancor più perché, nella fattispecie, si trattava di un giovane.

La conferenza stampa sarà moderata da Maria Candida Elia, Presidente della Fondazione FIDAPA di Roma, illustrerà la sentenza l’Avv. Nicola Candiano del foro di Castrovillari e concluderà l’Ing. Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. Seguiranno le domande degli organi di informazione presenti.

L’iniziativa sarà utile anche al fine di dimostrare, non solo lo stato comatoso in cui versa ancora oggi la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, ma anche per sottolineare l’importanza dei tanti interventi di messa in sicurezza fortemente voluti e realizzati nel corso degli ultimi anni dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che hanno concorso – lo dimostreremo – a salvare la vita di molte, tante persone.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 11 Novembre 2019

sabato 9 novembre 2019

NUOVA S.S.106: Confermata l'inquietante presenza di arsenico nei terreni dell'alto jonio cosentino



La Sirjo, a seguito di indagini, conferma la contaminazione in alcune aree di sottosuolo
NUOVA S.S.106: CONFERMATA L’INQUIETANTE PRESENZA DI ARSENICO NEI TERRENI DELL’ALTO JONIO COSENTINO
IL DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE SODDISFARTTO: NONOSTANTE VI SIA UN EVIDENTE PROBLEMA AMBIENTALE QUESTO NON INTERFERIRÀ E NON DETERMINERÀ ULTERIORI RITARDI SULL’AVVIO DI UN’OPERA D’IMPORTANZA STRATEGICA PER IL PAESE



Il 24 settembre del 2019 il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, attraverso una richiesta formale, in riferimento agli interventi propedeutici alla consegna dei lavori del Megalotto 3 della S.S.106 "Jonica" ha avanzato delle chiare e precise richieste alla Struttura Territoriale di Anas Gruppo FS Italiane Calabria.

L’Associazione chiedeva se durante le attività di monitoraggio ambientale ante opera fossero stati rinvenuti, in diversi terreni dell’alto jonio cosentino interessati dal Megalotto 3, tracce di arsenico sopra la soglia prevista per legge da riferirsi a fenomeni antropici. Nel caso, quali le azioni che l'Anas avrebbe intrapreso e, nello specifico, se ciò avrebbe comportato implicazioni di carattere legale.

Chiedevamo, inoltre, quali sarebbero state le misure intraprese per avviare la bonifica di questi terreni ed in che tempi ma, anche, se sarebbe stata interessata la Magistratura e, nel caso se vi fosse stato il rischio di eventuali sequestri delle aree incriminate con la conseguenza di determinare eventuali ritardi sulla realizzazione del Progetto.

L’Anas Gruppo FS Italiane, in data 28 ottobre 2019 (dopo oltre un mese…), invia una comunicazione alla SIRJO S.c.p.A., delegando “codesto Contrante Generale di dare pronto riscontro alla missiva in oggetto interloquendo direttamente con la citata Associazione”, riportata in indirizzo per conoscenza.

La SIRJO, risponde all’Associazione in data 7 novembre 2019 affermando che “le attività di monitoraggio ambientale ante operam sulla componente ‘suolo’ non sono state ancora eseguite” e che “eventuali situazioni di potenziale contaminazione saranno notificate ai sensi dell’art. 245 del D.lgs 152/2006”.

Allo stesso tempo, il Contraente Generale conferma che nell’ambito delle indagini eseguite per la redazione del Piano di Utilizzo dei Terreni, “sono stati riscontrati n.2 superamenti della Concentrazione Soglia di Contaminazione prevista per l’arsenico nel sottosuolo”.

Nel mentre per uno dei due superamenti riscontrati si farà quanto dovuto e previsto dalla legge (riteniamo, quindi, che sarà interessata la Magistratura e saranno necessarie delle bonifiche), si precisa che per il secondo superamento non sarà necessario poiché riguarda delle aree (ricadenti nel comune di Amendolara), che a seguito della “realizzazione dell’Opera modificheranno la propria destinazione d’uso” da terreni agricoli in “Sito ad uso commerciale e industriale” per cui “le soglie non risultano superate”.

In pratica, da ciò che è emerso anche a seguito della verifica sulle diverse leggi richiamate dal Contraente Generale nell’ambito della comunicazione inviata, abbiamo due notizie: una buona ed una cattiva.

Quella buona e che seppure è emerso che nei terreni dell’alto jonio cosentino vi è una soglia di arsenico che supera le soglie previste dalla legge ciò sarà affrontato nel rispetto di quanto è previsto dalla legge e non determinerà alcun ritardo o danno per l’infrastruttura che, a sua volta, sarà realizzata senza causare un aggravamento (in termini di inquinamento maggiore), per questi terreni già compromessi.

Quella cattiva è che sono stati rinvenuti in diversi terreni dell’alto jonio cosentino interessati dal Megalotto 3 tracce di arsenico sopra la soglia prevista per legge da riferirsi a fenomeni antropici.

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, pertanto, si ritiene fin qui soddisfatta. Restano però il rammarico per aver dovuto apprendere che un’area della nostra amata Calabria è inquinata e poi l’aver dovuto affrontare negli anni un duro e cruento confronto con quei “proprietari terrieri” che insieme ai “Turisti di Ferrara” ed a qualche Parlamentare della Repubblica Italiana erano contrari all’Opera poiché sostenevano che avrebbe causato una “devastazione ambientale”.

Alla luce di quanto emerso, il Direttivo non comprende, se l’idea di realizzare l’impossibile raddoppio della S.S.106 esistente nell’alto jonio cosentino fosse davvero dovuta all’assurda e paradossale convinzione di evitare una “devastazione ambientale” oppure se, invece, il vero scopo era quello di nasconderla la devastazione ambientale…

Siamo molto convinti che con il tempo, anche su questi aspetti, sarà fatta piena luce ma una dato ormai è certo ed incredibile: qualcuno si preoccupava del presunto “danno ambientale” provocato da un’Opera necessaria alla Calabria e, quindi, all’interesse generala mentre invece il danno l’aveva sotto casa e, casualmente, non l’aveva neanche notato.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 9 Novembre 2019

mercoledì 6 novembre 2019

Conferenza Stampa: la Strada Statale 106 uccide i cittadini



Il Sodalizio invita tutti gli organi di informazione ad una conferenza stampa che definisce “storica”

CONFERENZA STAMPA: LA STRADA STATALE 106 UCCIDE I CITTADINI
L’ASSOCIAZIONE PROMUOVE UNA CONFERENZA STAMPA A RIDOSSO DELLA GIORNATA MONDIALE IN RICORDO DELLE VITTIME DELLA STRADA ISTITUTIA DALL’ONU


In occasione della Giornata Mondiale istituita dall’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), dedicata a tutte le Vittime della Strada l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha organizzato, per sabato 16 novembre 2019 alle ore 10:30 presso l’Hotel Guglielmo di Catanzaro Centro, una conferenza stampa.

L’Associazione INVITA tutti gli organi di informazione presenti in Calabria e confida che possa esserci la massima partecipazione atteso che ritiene che i contenuti inediti e straordinari che verranno presentati sono tali e tanti da rendere certamente unica, storica ed importante questa iniziativa.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” conferma, infatti, anche tramite questa iniziativa, la volontà di onorare e ricordare le vittime della strada Statale 106 in Calabria, il dolore dei familiari, dei parenti e degli amici che resta in tutti ancora vivo ed, insieme, intende denunciare le condizioni di degrado in cui ancora oggi versa una infrastruttura obsoleta che merita di essere ammodernata senza rinunciare a scrivere, come sempre, una pagina utile che possa consentire a tutti una più facile ricerca della verità.

Nell’occasione, fra l’altro, sarà illustrata una sentenza assunta come paradigma di diversi profili di responsabilità che di solito emergono nei casi di sinistri stradali mortali.

L’iniziativa sarà utile anche al fine di dimostrare, non solo lo stato comatoso in cui versa ancora oggi la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, ma anche per sottolineare l’importanza dei tanti interventi di messa in sicurezza fortemente voluti e realizzati nel corso degli ultimi anni dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che hanno concorso – lo dimostreremo – a salvare la vita di molte, tante persone.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 6 Novembre 2019

venerdì 1 novembre 2019

Pugliese ringrazia il Ministro De Micheli per aver bloccato la riforma sul Codice della Strada



Bloccato un provvedimento che avrebbe comportato certamente un incremento della moralità stradale
PUGLIESE RINGRAZIA IL MINISTRO DE MICHELI PER AVER BLOCCATO LA RIFORMA SUL CODICE DELLA STRADA
SECONDO IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE IL DECRETO PRESENTAVA LACUNE EVIDENTI DOVUTE ALL’ASSENZA DI UNA QUALSIASI VALUTAZIONE DELL’IMPATTO CHE L’ATTUAZIONE DI UN PROVVEDIMENTO SIMILE AVREBBE COMPORTATO

Secondo i dati diffusi a luglio dal rapporto Aci-Istat, l'obiettivo Ue 2020 sarà sicuramente mancato dall'Italia: dovevamo arrivare a circa 2000 vittime e invece siamo ben oltre i 3000 lenzuoli bianchi stesi ogni anno sull'asfalto ed i costi sociali dell’incidentalità stradale rimangono altissimi: sono stimati pari all’1% del PIL nazionale.

Secondo le statistiche sulla localizzazione degli incidenti in Italia nel 2018, pubblicate dall'Automobile Club d'Italia, sono solo sei le province nel nostro Paese che hanno raggiunto l’obiettivo fissato dall'Unione Europea di ridurre del 50%, (nel periodo tra il 2010 e il 2020), i morti per sinistro stradale: Agrigento, Barletta-Andria-Trani, L’Aquila, Campobasso, Taranto e Terni.

Ad aiutare queste province ha concorso un uso virtuoso dei sistemi di rilevazione della velocità. In pratica autovelox fissi, tutor, ecc. che – attraverso un decreto attuativo approvato in estate – l’Ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli voleva eliminare e che l’attuale Ministro De Micheli ha letteralmente bloccato in Commissione Trasporti.

Per questa ragione, il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese, ha voluto scrivere nei giorni una lettera formale al Ministro De Micheli per esprimere senso di gratitudine per una scelta che – si legge nella nota – «presentava lacune evidenti dovute all’assenza di una qualsiasi valutazione dell’impatto che un’azione simile avrebbe comportato sulla riduzione dell’incidentalità e della mortalità stradale nel Paese».

Pugliese ha, inoltre, richiamato le recenti dichiarazioni del Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani secondo cui «La sicurezza deve tornare ad essere una priorità ed è fondamentale una maggiore attività di controllo» ma anche quelle di Gian Carlo Blangiardo, Presidente dell’Istat, secondo cui occorre «intensificare gli sforzi per aumentare la sicurezza stradale».

Il Presidente Fabio Pugliese, ha evidenziato «l’importanza di questi strumenti» soprattutto quando «non sono installati per fare cassa» ed ha sottoposto al Ministro «esempi di buon uso di questi strumenti il cui valore dovrebbe essere evidenziato nell’intero Paese come quello del Comune di Trebisacce, impegnato nel rifacimento del manto stradale di diverse strade comunali, grazie ai proventi dovuti ad un sistema di rilevazione della velocità installato su un viadotto pericolosissimo della famigerata e tristemente nota ‘strada della morte’, teatro nel recente passato, di diversi incidenti stradali mortali».

Il Presidente dell’Associazione, infine, ha invitato il Ministro a «riflette sulla diffusa situazione di stagnazione del Paese in materia di contrasto alla mortalità stradale» auspicando che presto possano essere «intensificati gli sforzi, anche in vista dei nuovi target per la sicurezza stradale previsti dall’Unione Europea nell’agenda 2030».

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 1 Novembre 2019