La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

giovedì 30 agosto 2018

Pugliese incontra la Vuono: ottimo il suo impegno sulla S.S.106


Il Presidente dell’Associazione ha incontrato a Corigliano Rossano l’On. Vono, senatrice del M5S
PUGLIESE INCONTRA LA VUONO: OTTIMO IL SUO IMPEGNO SULLA S.S.106
IL PRESIDENTE FABIO PUGLIESE: «HO RINGRAZIATO L’ON. VONO PER IL SUO CORAGGIO E LA SUA SCELTA DI SCHIERARSI A FAVORE DELL’AMMODERNAMENTO DELLA S.S.106 DECIDENDO COSÌ DI DIFENDERE GLI INTERESSI DEI CITTADINI» 


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che nella giornata di oggi il Presidente Fabio Pugliese ha  avuto modo di incontrare e conoscere l’On. Silvia Vono, parlamentare eletta al Senato della Repubblica Italiana in Calabria con il Movimento Cinque Stelle.

Nel corso dell’incontro, nell’ambito del quale i due hanno avuto modo di avere un breve scambio di idee sulle diverse e svariate problematiche presenti sull’intera S.S.106 in Calabria, il Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese ha avuto modo di ringraziare l’On. Vono per le posizioni espresse in merito alla realizzazione del progetto del Megalotto 3 che determinerà l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico.

«Sono molto contento – dichiara Fabio Pugliese – dell’incontro avuto con l’On. Vono poiché parlando con lei ho potuto capire quanto sia intelligente, sensibile e particolarmente preparata in merito alle questioni complesse ed alle diverse e svariate problematiche legate alla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria».

«Ho avuto con lei – continua Pugliese – un breve colloquio informale che però mi ha permesso di capire perché lei è stata l’unica e la sola, tra i parlamentari penta stellati eletti in Calabria, che non si è schierata contro l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto chiedendo modifiche strumentali solo a fermare per sempre la realizzazione di un’Opera che la Calabria attende da decenni e che, invece, in pochi vogliono fermare animati da una forte difesa di interessi particolari e personali».

«Ho espresso all’On. Vono – conclude il Presidente – la gratitudine dovuta dell’intera Associazione che presiedo e quella mia personale. Mi è sembrato un atto dovuto nei confronti di chi – con coraggio – si è schierata a difesa dell’interesse generale della collettività con onestà intellettuale e soprattutto con lo spirito di servizio e con l’onestà che tutti – nessuno escluso – i cittadini calabresi dovrebbero avere e che è necessario per cambiare le sorti della Calabria».


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 30 Agosto 2018

lunedì 27 agosto 2018

Anastasia è la vita nata sulla S.S.106



La storia ha commosso ed emozionato tutti: migliaia gli auguri sul web rivolti alla piccola 
ANASTASIA È LA VITA NATA SULLA S.S.106
«FINALMENTE UNA BELLA NOTIZIA SULLA S.S.106» È CIO CHE SCRIVONO DA ORE SUI SOCIAL MIGLIAIA DI PERSONE FELICI DELLA STORIA PER FORTUNA FINITA BENE


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” accoglie con grande gioia la nascita di Anastasia, lungo la famigerata e tristemente nota “strada della morte” che, questa volta è proprio il caso di dirlo, è divenuta per una volta la “strada della vita”.

Lucia Blefari di 28 anni, mamma con già due bambine di 4 è 2 anni, nove mesi fa ha scoperto di essere di nuovo incinta. La gravidanza è proseguita con tanto di successo. Giorno 12 agosto alle ore 2:42 (13 agosto) è nata la piccola Anastasia, una bambina speciale con una mamma ed una nonna speciale. Ormai la chiamano “la piccola della strada Statale 106”.

Erano le 2:00 in casa quando iniziarono le prime contrazioni. Alle 2:30 Lucia non regge più, chiama la sorella e la mamma per correre con lei e il marito in ospedale. Si parte da Cirò Marina e durante il viaggio le contrazioni continuavano velocemente, ed ecco arriva la rottura delle acque. Arrivati a Strongoli Lucia con tanto di tranquillità dice: “fermatevi devo partorire”. Il marito, la mamma e la sorella di Lucia si sono presi di coraggio, hanno fermato la macchina sulla 106, nella zona di Strongoli Marina.

Non c’era una piazzola, niente, il nulla. La sorella ed il marito di Lucia nel frattempo hanno avvisato l’Ospedale di Crotone, chiamando l’ambulanza. La mamma diventa ostetrica e….. la piccola Anastasia l’ha fatta nascere la nonna in macchina. L’eroica nonna (cosa non si fa per una figlia ed una nipotina), era lì a dirgli figlia spingi coraggio ed ecco che Anastasia è nata.

Lucia ha subito preso in braccio la piccola neonata che ha aperto gli occhi. Di seguito sono all’Ospedale di Crotone con la bimba in macchina. I medici erano in ansia, ma quando hanno constatato che la bambina che stava bene si sono emozionati anche loro. Anastasia ora sta bene. Sanno tutti bene. La mamma, il papà, la nonna e la Zia.

Migliaia le reazioni sui social dove ormai la notizia è diventa virale ed ormai da ore non si riescono più a contare i commenti di tanti cittadini commossi ed emozionati dalla bella notizia che scrivono “finalmente una bella notizia sulla S.S.106” ed augurano ogni bene alla piccola Anastasia ed alla sua Famiglia.
 
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” con grande commozione esprime con sincera e profonda gioia immensa gli auguri a Lucia, al marito, all’eroica nonna, alla zia ed alla loro Famiglia. La piccola Anastasia non è solo una nuova vita che nasce sulla S.S.106 ma è per tutti un augurio ed una speranza. Un fiocco rosa tra tanti fiori, un sorriso tra le lacrime, la vita che vince sulla morte.

L’Associazione augura alla piccola Anastasia una vita bellissima, piena gi gioie, di prosperità e di felicità. Che il buon Dio possa accompagnarla sempre lungo la sua……strada. 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 27 Agosto 2018

domenica 26 agosto 2018

Premiata l'Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106



Importante riconoscimento per l’Associazione che si batte per evitare vittime e feriti sulla S.S.106
PREMIATA L’ASSOCIAZIONE BASTAVITTIME106
PRIMO PREMIO CITTÀ CORIGLIANO-ROSSANO PER L’ASSOCIAZIONE RITENUTA ECCELLENZA NEL CAMPO DEL SOCIALE IN CALABRIA


Ha avuto luogo ieri sera, nella contrada di Piragineti, il 1° Premio Città Corigliano-Rossano a cura dell’Associazione Internazionale Centro Arte Club in collaborazione con il Comitato “Un Co-Ro di SI - Piragineti” e l’Osservatorio Permanente sulla Gestione e gli effetti della Fusione Corigliano Rossano.

L’iniziativa, magistralmente diretta da Ercole Ferraina, presentata e condotta dallo straordinario attore, presentatore, cabarettista e show man Demo Mura e da Deborah Ferraina, con la straordinaria partecipazione dell’inviato di Striscia la Notizia Enzo Costanza, ha visto numerosi artisti tra cui il Maestro Violinista Francesco Greco esibirsi in performance di alto livello.

Nel corso della serata è stato assegnato un riconoscimento anche all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ritenuta “eccellenza di Calabria per il sociale”, ritirato dal Presidente Ing. Fabio Pugliese e dalla Dott.ssa Giusy Astone, componente del Direttivo.

Quest’ultima, al presentatore Enzo Costanza che chiedeva «quanto poco ci vuole per dire basta alle vittime della S.S.106?» ha risposto «Ci vuole pochissimo, solo che qui sulla costa jonica calabrese siamo abbandonati da tutti e sono diverse le criticità e le cose che non funzionano e tra queste la S.S.106 che purtroppo determina da sempre troppe vittime: accorerebbe semplicemente non rimanere indifferenti a tutto ciò e prendere delle precauzioni». 

Il Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese ha invece dedicato il premio alle sorelle Teresa e Valentina Fiore, ad Achiropita Petrelli ed Aldo Spina ed a tutte le vittime della S.S.106 in Contrada Piragineti, a tutte le vittime della S.S.106 del Comune Unico di Corigliano Rossano ed a quelle della Calabria ed a tutti i familiari.

«È per l’Associazione un onore – dichiara Fabio Pugliese – ricevere questo riconoscimento. Innanzitutto perché ci viene dato a Piragineti, in una contrada della nuova città che sulla S.S.106 ha perso molti dei suoi figli migliori ed a cui l’Associazione è fortemente legata, poi perché ci viene assegnato da chi come l’Associazione si è battuta per un cambiamento che portasse alla nuova città di Corigliano Rossano che resta ancora oggi una grande speranza non solo per i suoi abitanti ma per il territorio e la Calabria tutta e poi perché la targa in argento ottenuta è bellissima ed è realizzata dal giovane Maestro Orafo Domenico Tordo, che oltre ad essere un nostro iscritto è anche una bella speranza per l’arte orafa calabrese».

«Grazie a chi ha ritenuto di dover premiare l’Associazione che – conclude Pugliese – con questo riconoscimento avrà ancora più stimoli e si impegnerà ancora di più per ottenere nuovi e più significativi traguardi per la difesa dei diritti dei cittadini e per l’interesse generale della collettività».


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 26 Agosto 2018

martedì 21 agosto 2018

Confronto tra cittadini e progettisti per la rotatoria sulla S.S.106 ad Insiti



Questa mattina proficuo incontro tra il progettista dell’opera ed i cittadini interessati da esproprio
CONFRONTO TRA CITTADINI E PROGETTISTA PER LA ROTATORIA SULLA S.S.106 AD INSITI
L’ASSOCIAZIONE HA PROMOSSO IL POSITIVO INCONTRO: I CITTADINI VOGLIONO L’OPERA ED AVANZANO RILIEVI ED OSSERVAZIONI MERITORIE. IL PROGETTISTA GARANTISCE DI FARE IL MASSIMO PER REALIZZARE UN’OPERA CAPACE DI RECEPIRE IL MAGGIOR NUMERO DI ISTANZE DEI CITTADINI AL FINE DI REALIZZARE UN INTERVENTO CONDIVISO


Ha avuto luogo oggi in Contrada Insiti, nel comune di Corigliano Rossano, un incontro fortemente voluto dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. L’incontro tra l’Ing. Raffaele Scalise progettista della nuova rotatoria in località Insiti ed i cittadini proprietari interessati dall’opera.

Nell’ambito del confronto, civile e pacato, l’Ing. Scalise ha avuto modo di illustrare l’attuale progetto ai cittadini proprietari interessati i quali, dal canto loro, hanno manifestato l’intenzione di volere fortemente la realizzazione della rotatoria poiché necessaria alla loro sicurezza prima ancora che a quella degli altri cittadini automobilisti.

Tuttavia, i cittadini residenti, hanno voluto evidenziare alcune criticità che riguardano il progetto attuale e che sono state ritenute importanti nel merito dall’Ing. Scalise. Quest’ultimo si è impegnato a rintracciare le necessarie soluzioni affinché il maggior numero possibile di rilievi e di osservazioni dei cittadini proprietari siano recepiti.

L’Ing. Scalise ed il Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese, hanno però evidenziato che al fine di poter effettuare un buon progetto, che tenga conto delle meritevoli osservazioni e dei rilievi avanzati dai cittadini proprietari, è necessario poter effettuare i rilievi nei loro terreni.

I cittadini proprietari hanno dato consenso e – nei prossimi giorni – l’Anas ritornerà sul posto per effettuare ed ultimare i rilievi peraltro già iniziati ad inizio agosto. A seguito di ciò ogni dato sarà fornito all’Ing. Scalise che ritornerà di nuovo accompagnato dal Presidente dell’Associazione Pugliese per illustrare il progetto rettificato ed integrato con le osservazioni ed i rilievi avanzati dai cittadini.

L’Associazione ricorda che la rotatoria di Insiti è stata da sempre fortemente voluta dal nostro sodalizio per ragioni di sicurezza ma è oggi anche necessaria per il collegamento dell’Ospedale Unico della Sibaritide di nuova costruzione. È quindi un’opera imprescindibile per la tutela della collettività e l’interesse generale.

L’Associazione intende ringraziare i cittadini proprietari ma, soprattutto, l’Ing. Scalise per la grande disponibilità, la serietà e l’alta professionalità dimostrata. Siamo convinti, infine, che l’intenzione dei cittadini di non ostacolare la realizzazione dell’opera unita a quella dell’Ing. Scalise e dell’Anas di recepire le osservazioni ed i rilievi dei cittadini proprietari farà della rotatoria di nuova realizzazione una buona opera per l’intera collettività.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 21 Agosto 2018

lunedì 20 agosto 2018

S.S.106 a Cropani: inviato documento al Prefetto ed a Mattarella



Associazioni in difesa del diritto alla mobilità pretendono interventi immediati di messa in sicurezza
S.S.106 A CROPANI: INVIATO DOCUMENTO AL PREFETTO ED A MATTARELLA
ILLUSTRATE LE DIVERSE CRITICITÀ PRESENTI SULLA S.S.106  DAL KM 206 AL KM 208 NEL COMUNE DI CROPANI. ASSOCIAZIONE PRONTA AD AZIONI ECLATANTI SE NON VERRANNO IMMEDIATAMENTE ASSUNTE AZIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA

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L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che in data odierna è stato inviato un documento al Prefetto di Catanzaro, al Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica e per conoscenza alla Segreteria del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla  Direzione Generale per le Strade e le Autostrade e per la Vigilanza e la Sicurezza nelle Infrastrutture Stradali ed alla  Direzione Generale per la Sicurezza Stradale dello stesso Ministero, alla Direzione Generale di Roma ed al Compartimento di Catanzaro di ANAS SpA, al Comune di Cropani, alla Benemerita Arma dei Carabinieri ed alla Procura della Repubblica di Catanzaro.

Il documento è stato sottoscritto anche Associazioni di Cropani “La Masnada”, “Rotaract”, “1° Maggio”, “Giovanizziamo”, “Ginevra”, “Carrao in festa”, “Eutenia”, “Rangers del Meditteraneo”, Mitomania Band, ASD Amatori – Cropani, ASD Cuturella – Cropani, ANPI – Cropani, ARCI – Cropani, Lions Club – Cropani e Rotary Club – Cropani.

Nel documento le Associazioni richiedono interventi ed investimenti infrastrutturali urgenti sulla strada Statale 106, nel tratto compreso tra il Km 206 ed il Km 208 nel comune di Cropani. Qui sono diverse le criticità rilevate: accessi non autorizzati e fuori norma che devono essere messi in sicurezza, un fiume che puntualmente invade la carreggiata stradale in presenza di pioggia, mancanza di guardrail ed illuminazione carente e non funzionante.

Le Associazioni, fanno presente nel documento, che queste criticità erano state già da tempo segnalate alle Istituzioni che però non hanno mai neanche risposto. Eppure, nel tratto considerato, sono diverse le vittime che purtroppo si sono avute. L’ultimo a perdere la vita, in ordine di tempo, è stato il giovane diciottenne Raffaele Gnutti il 10 agosto scorso.

Anche per questa ragione l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – è scritto nel documento - considera “la possibilità di costituirsi parte civile in sede penale nell’ambito del processo relativo alla morte” del ragazzo affinché siano rilevate tutte, nessuna esclusa, le responsabilità “che competono alle Istituzioni ed agli Enti” non trascurando l’ipotesi di “voler depositare la sentenza presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” per fare di questa vicenda un “caso nazionale e comunitario”.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” fa valere il documento come diffida dal momento che non esclude eventuali nuove iniziative se non saranno assunti immediati interventi di messa in sicurezza del tratto considerato.

L’Associazione, infine, è convinta di ottenere una immediata risposta delle Istituzioni e degli Enti responsabili con la certezza che è necessario intervenire con investimenti, interventi ed azioni che possano evitare che succeda ad altri quanto accaduto a Raffaele Gnutti ed alle altre tante, troppe vittime della S.S.106 a Cropani.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 20 Agosto 2018

mercoledì 15 agosto 2018

La morte di Raffaele sulla S.S.106 non finirà nel dimenticatoio



Presente ai funerali del giovane ragazzo anche il Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese
LA MORTE DI RAFFALE SULLA S.S.106 NON FINIRÀ NEL DIMENTICATOIO
UNA FOLLA IMMENSA PER DARE L’ULTIMO ADDIO A RAFFALE GNUTTI, UN RAGAZZO ESEMPLARE CHE HA PERSO LA VITA NELL’ENNESIMO INCIDENTE SULLA S.S.106

Ieri pomeriggio hanno avuto luogo nella Chiesa di San Marco Evangelista, i funerali di Raffaele Gnutti, il giovane di 18 anni travolto ed ucciso mentre era in moto da un’auto che non lo ha neanche visto, nelle prime ore del mattino del 10 agosto scorso, sulla S.S.106 a Cropani Marina, a pochi metri dalla sua abitazione.

Immensa la partecipazione nella Chiesa così piena che in molti non sono neanche riusciti ad entrare e tra i tanti ha partecipato al rito funebre anche il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese.

Tra le lacrime dei genitori, lo sguardo addolorato del suo unico fratello, la rassegnazione dei parenti e la sofferenza dipinta sui volti di chi lo ha conosciuto ed il dolore forte dei tanti giovani amici più cari, hanno commosso tutti le parole dei giovani studenti del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Catanzaro Lido.

Sono in due i compagni di Raffaele a dedicargli un messaggio di addio, un insieme di parole che, come note abilmente messe insieme, una dopo l’altra, dal più bravo dei compositori, hanno intessuto una melodia importante, fatta da ragazzi ispirati dall’amore per il loro compagno di scuola che da settembre non sarà più con loro e lascerà “qual banco vuoto”. Con grande bravura, quella che può venire solo dal cuore, hanno fatto conoscere Raffaele anche a chi non ha avuto questa fortuna.

L’ultimo messaggio è toccato ad una familiare del giovane Raffaele che ha concluso il suo commovente pensiero con la speranza che la sua “perdita non finisca nel dimenticatoio”.

Centinaia i ragazzi che indossavano una maglietta bianca con la foto di Raffaele, il logo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” e la scritta “Negli occhi limpidi, il riverbero del tuo sorriso, come raggio di sole, attraverso una coltre di nubi, lacera i pensieri cupi che oscurano il mio viso”. Centinaia di ragazzi con una rosa bianca in mano che hanno lasciato sulla bara bianca del loro amato amico Raffaele.

Alla fine della cerimonia funebre, il feretro ha lasciato la Chiesa tra tanti lunghi applausi e le lacrime gonfie di dolore dei tanti presenti addolorati per la tragica scomparsa di un ragazzo che non meritava una morte così violenta ed improvvisa.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” coglie l’occasione per esprimere nuovamente i sentimenti di solidarietà, di cordoglio e di vicinanza ai Familiari, ai Parenti ed agli amici tutti assicurando con assoluta certezza che sarà massimo l’impegno, già dalle prossime settimane, affinché la morte di Raffaele non finisca nel dimenticatoio.  

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 15 Agosto 2018

martedì 14 agosto 2018

La morte di Raffaele ci aiuti a riflettere sulla S.S.106



Il Direttivo dell’Associazione considera la morte del ragazzo una sconfitta per l’Itera Calabria
LA MORTE DI RAFFAELE CI AIUTI A RIFLETTERE SULLA S.S.106
INSIEME ALLA LEGITTIMA RIVENDICAZIONE DEI DIRITTI SULLA “STRADA DELLA MORTE” È FONDAMENTALE RISPETTARE IL CONDICE DELLA STRADA, LA VITA PROPRIA E QUELLA DEGLI ALTRI. SOLO COSÌ CIÒ CHE È ACCADUTO A RAFFAELE NON CAPITERÀ AD ALTRI   

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha ricevuto, negli ultimi giorni, centinaia di messaggi da parte di amiche ed amici del giovane Raffaele Gnutti, che ha perso la vita sulla S.S.106, in un tragico incidente avvenuto sulla S.S.106 nel comune di Cropani.

Emerge il profilo di “un ragazzo d’oro”, “sempre disponibile”, “gentile e solare” che lascerà, in chi lo ha conosciuto, un ricordo “indelebile perché era un ragazzo umile, sensibile ed educato come pochi”. Ancor più commoventi i commenti dei suoi compagni di scuola del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Catanzaro Lido. La perdita di questo ragazzo è una sconfitta per l’intera Calabria.

Il Direttivo dell’Associazione intende denunciare ancora una volta il pessimo operato che da decenni l’Anas ha svolto sull’intera S.S.106 dove ha consentito che potesse accadere di tutto senza alcun controllo: legittimando accessi abusivi e fuori norma, tollerando la realizzazione di opere che aumentano la pericolosità della strada e realizzando interventi che non hanno elevato lo standard di sicurezza stradale rendendo la S.S.106 più insidiosa.

Per questa ragione non trovano eco e riscontro mediatico i tanti investimenti ordinari e straordinari che da circa un anno la nuova dirigenza di Anas in Calabria ha messo in campo per la realizzazione di interventi, questa volta di vera messa in sicurezza, che però sanano solo pochi tra tanti problemi che, occorre ribadirlo,  molto spesso sono determinati dall’indifferenza, dal menefreghismo e dall’incuria che nei decenni scorsi la stessa Anas ha avuto verso la “strada della morte”.

Il Direttivo dell’Associazione, tuttavia, accanto a ciò, ritiene necessaria una attenta ed importante riflessione sulla necessità di dover maturare una nuova consapevolezza e, quindi, una nuova coscienza: sulla famigerata e tristemente nota S.S.106 occorre rispettare le regole del codice della strada, guidare con responsabilità e con prudenza.   

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” evidenzia che nei mesi scorsi sono stati diversi i sopralluoghi effettuati sulla S.S.106 a Cropani anche con l’Anas e siamo certi che queste azioni porteranno al più presto ad interventi ed investimenti di messa in sicurezza. Accanto a ciò però è necessario che vi sia un atteggiamento diverso da parte di chi guida. L’impegno deve essere quello di evitare che ciò che è accaduto a Raffaele possa succedere ad altri.

Restiamo convinti che ciò significa non solo continuare a lottare per una legittima ed importante rivendicazione di quei diritti che sulla “strada della morte” sono negati da decenni di lassismo, incuria, irresponsabilità, negligenza e menefreghismo ma, soprattutto, è necessario rispettare le regole del codice della strada e, in particolare, rispettare la propria vita e soprattutto quella degli altri.

Il Direttivo dell’Associazione è idealmente vicina alla Famiglia Gnutti, ai parenti agli amici ed alla comunità di Cropani colpita dal dolore per la tragica perdita del caro Raffaele: noi non lo dimenticheremo mai insieme alle altre tante, troppe vittime della S.S.106 in Calabria. 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 14 Agosto 2018

lunedì 13 agosto 2018

Era pure drogato il pirata che ha investito e ucciso Jallow Banna



COMUNICATO STAMPA

ERA PURE DROGATO IL PIRATA CHE HA INVESTITO E UCCISO JALLOW BANNA

Il giovane profugo scampato alla guerra in Gambia per morire sulla Statale 106 ha avuto la sventura di imbattersi in un autentico “criminale” della strada

Non bastava aver travolto e lasciato agonizzante sull’asfalto il giovanissimo profugo: era anche drogato Rosario Docimo, il pirata di 23 anni, di Corigliano Rossano, che il 14 giugno ha investito e ucciso Jallow Banna sulla “solita” Statale 106. L’elemento, emerso dai verbali degli inquirenti, acuisce ancora di più lo sdegno per la tragica fine del povero rifugiato politico gambiano ospite in una struttura di accoglienza del comune di Corigliano Calabro e che, scampato al dramma della guerra civile nel suo Paese, ha trovato una morte che grida vendetta sulla “Statale maledetta” per mano di un “criminale”: una vicenda seguita con particolare passione dall’Associazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106”. Proprio nei giorni scorsi, peraltro, la salma del ragazzo è potuta finalmente tornare dalla mamma e dalla sorella in Gambia, dove sono stati celerati i funerali e dov’è stato sepolto. Del rimpatrio si è fatto carico Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, a cui, attraverso il consulente personale Luigi Cisonna, si sono affidati i familiari della vittima, tra cui un altro fratello che vive in Italia, e che si è assunto l’impegno di assisterli e di rendere loro giustizia.

Com’è noto, il terribile incidente è successo il 14 giugno, alle 21.30, all’altezza del km 16 della SS 106 Ionica, in località Torricella, nel territorio del comune di Corigliano Calabro. Il ragazzo procedeva in sella ad una bici quand’è stato tamponato da quella che si sarebbe poi scoperto essere un’Alfa Romeo 147 condotta da Docimo, che viaggiava con direzione Sibari-Rossano: un impatto tremendo. Il 19enne è stato investito dal lato anteriore destro della vettura e sbalzato sul parabrezza, impattando anche contro la portiera destra e rovinando esanime sull’asfalto: troppo gravi i traumi riportati, è deceduto poche ore dopo il ricovero all’ospedale di Rossano Calabro. Anziché fermarsi a prestargli soccorso, però, l’investitore è fuggito lasciandolo morente sul ciglio della strada. Sono stati i carabinieri di Corigliano Calabro, i primi a intervenire sul posto e a soccorrere Banna, a rintracciare il giorno seguente, dopo sole 15 ore, l’auto pirata grazie a un tenace lavoro di ricerca partendo dalla campionatura di alcune parti della carrozzeria staccatesi con il colpo e ritrovate in loco. I militari, attraverso un carrozziere che l’aveva riparata, sono risaliti al proprietario della vettura, il padre del ventitreenne, e hanno rinvenuto l’auto, completamente danneggiata su tutta la fiancata destra e con il parabrezza infranto. La vettura era parcheggiata presso una via della Frazione Schiavonea, sotto l’edificio dove abita il fratello del responsabile del misfatto, che ha fatto le prime ammissioni offrendosi di contattare il fratello Rosario, che aveva in uso la macchina incriminata.

Il quale, nel primo pomeriggio di quello stesso 15 giugno, si è presentato in caserma ammettendo le sue responsabilità e rivelando anche di essere ripassato un paio di volte sul luogo del sinistro per vedere cosa stesse succedendo e per “monitorare” le indagini, prima con l’auto del fratello assieme alla fidanzata, ancora minorenne, e poi, sempre con la sua ragazza, a bordo dell’auto condotta dalla sorella di quest’ultima.

Docimo, che, nonostante la giovane età, aveva già precedenti specifici per reati in materia di Codice della Strada, oltre che contro la persona e il patrimonio, è stato arrestato con le pesanti accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso, su disposizione del Pubblico Ministero della Procura di Castrovillari, dott.ssa Angela Continisio, che ha aperto un procedimento penale a carico dell’investitore. Denunciati per omissione di soccorso, avendolo aiutato, anche suo fratello e la sua fidanzata.

Ma la sua posizione è presto diventata ancora più grave in quanto il ventitreenne, a seguito dei controlli sullo stato psicofisico a cui è stato sottoposto nello stesso pomeriggio del 15 giugno presso l’Unità Operativa di Patologia Clinica dell’ospedale di Rossano-Corigliano dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, è risultato anche positivo al test per le sostanze stupefacenti (per la precisione, ai cannabinoidi) e per di più recidivo nel corso dell’ultimo triennio.

Come non bastasse, la vettura su cui viaggiava sotto l’effetto di droghe è risultata priva di assicurazione, che era scaduta da diversi mesi, e non era stata sottoposta alla revisione obbligatoria: una lacuna, la prima, che complicherà ulteriormente il percorso per ottenere un equo risarcimento per i familiari del giovane, visto che ci si dovrà rapportare con le procedure notoriamente “estenuanti” del Fondo Vittime della Strada.

“La famiglia di questo sfortunato ragazzo, ma credo anche tutta la comunità della Calabria, ora si aspettano una giustizia esemplare – auspica il Presidente di Studio 3A, dott. Ermes TrovòLa magistratura deve lanciare un segnale forte contro queste persone senza coscienza che vanno per le strade in spregio a tutte le norme e alle regole sulla sicurezza e, soprattutto, alla vita altrui”.

mercoledì 8 agosto 2018

Nuova S.S.106: Quando il silenzio opportunista uccide più della strada



In questo momento occorre assumere posizioni chiare e nette nei confronti di chi è contro l’Opera
NUOVA S.S.106: QUANDO IL SILENZIO OPPORTUNISTA UCCIDE PIÙ DELLA STRADA
L’ASSOCIAZIONE EVIDENZIA CON SDEGNO IL SILENZIO DI QUANTI PER RAGIONI DI OPPORTUNITÀ POLITICA NON SI ESPRIMONO SULL’AMMODERNAMENTO DELLA S.S.106

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è rimasta basita dall’ennesimo articolo della Coldiretti stracolmo di inesattezze e strafalcioni, contraria all’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto e, per finire, impegnata, ormai esclusivamente, sul tema delle infrastrutture che peraltro palesemente ignora.

C’è di peggio: oggi addirittura sostiene che la Calabria “regione che di è dimostrata così tanto generosa con i penta stellati da concedergli una valanga di suffragi” la ha fatto perché – citiamo testualmente - “Il signor Morra ha preso seri impegni” esattamente, aggiungiamo noi, con i pochi “amici” che da sempre sono contrari alla realizzazione dell’Opera.

L’Associazione, anche per ragioni di serietà, non intende spendere neanche un minuto nel commentare queste abominevoli castronerie: siamo certi – e lo dimostreremo – che la generosità dei calabresi verso il M5S alle scorse elezioni è stata tale perché i cittadini volevano e vogliono l’avvio immediato dei lavori del Megalotto 3 come peraltro dichiarato dall’unica vera ed autentica portavoce in Calabria, l’On. Vono, che stimiamo ed apprezziamo tutti, Associazione compresa.

Come apprezziamo e stimiamo il Ministro Barbara Lezzi, fino a ieri in Calabria, che sul caso è stata chiarissima ed ha dichiarato, interpretando il pensiero della grande maggioranza degli elettori del M5S, che non solo non è contraria all’Opera ma serve anche pensare ad altre infrastrutture da realizzare in Calabria magari, aggiungiamo noi, continuando a finanziare l’ammodernamento della S.S.106 a Sud di Sibari.

In questo contesto l’Associazione intende sottolineare il silenzio assordante di molti Onorevoli Consiglieri Regionali e Parlamentari, di molti Partiti e di Sindaci che oggi, ora che è necessario (non ieri o l’altro ieri), restano muti convinti, nella loro profonda distorta visione, che in questo modo tra un anno, alle elezioni regionali, otterranno i voti di chi è contrario all’Opera ed anche i voti di chi è a favore.

Sono gli stessi politici che attaccano l’Associazione di “partigianeria politica” quando esprime i complimenti per il lavoro e le dichiarazioni pubbliche a favore dell’Opera dell’On. Enza Bruno Bossio del Pd oppure dell’On. Wanda Ferra di Fratelli d’Italia, Che accusa l’Associazione di essere del M5S quando si complimenta con l’On. Vono o con il Ministro Lezzi.

Sono convinti che il loro mutismo irresponsabile ed opportunista li aiuterà ad essere rieletti alle prossime elezioni regionali raccogliendo i voti dei favorevoli e dei contrari all’Opera ignorando che l’Associazione, utilizzerà il massimo i propri canali di informazione per raccontare ai cittadini il loro deplorevole silenzio. La loro assenza. Il loro vergognoso opportunismo.
  
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 8 Agosto 2018

lunedì 6 agosto 2018

Jallow Banna finalmente è a casa



Il Presidente dell’Associazione con grande commozione ripercorre la tragica storia del 19enne
JALLOW BANNA FINALMENTE È A CASA  
UN RAGAZZO CHE, COME MOLTI GIOVANI, SPERAVA IN UN MONDO MIGLIORE, IN UN AVVENIRE DIVERSO PER SE, LA SUA FAMIGLIA E LA SUA TERRA ED HA TROVATO LA MORTE SULLA FAMIGERATA E TRISTEMENTE NOTA “STRADA DELLA MORTE”


È stata rimpatriata nei giorni scorsi la salma dell’appena 19enne Jallow Banna, scampato al dramma della guerra civile in Gambia per trovare la morte in Italia, a Corigliano Rossano sulla strada Statale 106.

Banna ora ha coronato il suo sogno: quello di ritornare nel suo Paese. Anche se, purtroppo, per il suo funerale e per una degna sepoltura. Una tragica vicenda che ha commosso e, al tempo stesso, indignato tutti quella del giovane profugo, a cominciare dagli altri profughi e dagli operatori del centro di accoglienza di Corigliano Rossano dove il giovane era ospite fino all’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

Il terribile incidente è successo il 14 giugno, alle 21.30, all’altezza del km 16 della “strada della morte”, nel territorio del comune di Corigliano Calabro, dove il gambiano era ospite in una struttura di accoglienza. Il ragazzo procedeva in sella ad una bici quand’è stato tamponato da quella che si sarebbe poi scoperto essere un’Alfa Romeo 147 condotta da Rosario Docimo, 23 anni, di Corigliano Rossano: un impatto tremendo. Il 19enne è stato investito dal lato anteriore destro della vettura, è stato sbalzato sul parabrezza e ha impattato anche contro la portiera destra, rovinando esanime sull’asfalto: troppo gravi i traumi riportati, è deceduto poche ore dopo il ricovero all’ospedale di Rossano Calabro.

Anziché fermarsi a prestargli soccorso, però, l’investitore è fuggito lasciandolo morente sul ciglio della strada. Sono stati i carabinieri di Corigliano Calabro, i primi a intervenire sul posto e a soccorrere Banna, a rintracciare dopo sole 24 ore il colpevole e l’auto pirata che peraltro non era assicurata.

«Finalmente – dichiara Fabio Pugliese presidente dell’Associazione – dopo tutte le lungaggini burocratiche, l’autopsia e con l’aiuto del Consolato, la salma di questo sfortunato ragazzo gambiano è riuscita ad arrivare nel suo Paese, nella sua terra d’origine, tra le braccia della sua mamma, delle sue sorelle e dei familiari».

«Banna era un ragazzo di 19 anni del Gambia – continua il Presidente – rifugiato politico in Italia. Sognava un Gambia libero e democratico, un mondo migliore ed aveva grandi speranze nel futuro. La sua tragica vicenda ha commosso e, al tempo stesso, indignato tutti noi dell’Associazione ma anche gli altri profughi e dagli operatori del centro di accoglienza dove era ospite e l’intera società civile».

«Infine, vorrei ringraziare – conclude Pugliese – Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, e partner legale dell’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106. La scelta di farsi carico del rimpatrio di Jallow Banna, infatti, è stata una scelta apprezzata dall’intera Associazione, così come l’impegno che si è assunto per rendere giustizia al ragazzo e ai suoi familiari».

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 06 Agosto 2018

venerdì 3 agosto 2018

NUOVA S.S.106: Pubblicata la Delibera in Gazzetta Ufficiale



L’Associazione soddisfatta a seguito dell’ultimo passaggio procedurale ormai conslucso
NUOVA S.S.106: PUBBLICATA LA DELIBERA CIPE IN GAZZETTA UFFICIALE 
FORMALMENTE È TERMINATO IERI UN ITER PROCEDURALE DURATO 18 ANNI CHE SI È RESO NECESSARIO PER APPROVARE L’INIZIO DELL’AMMODERNAMENTO DELLA S.S.106 IN CALABRIA. L’ASSOCIAZIONE DIFENDERÀ IN TUTTI I MODI QUESTO RISULTATO   


Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprende con gioia e commozione la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Delibera n.3 del febbraio 2018 che riguarda la realizzazione della Seconda Tratta del Megalotto 3 che collegherà, con una moderna 4 corsie sicura e veloce, Sibari a Roseto Capo Spulico.

Come è noto, questa Delibera vincola l’intero progetto dal momento che la Delibera n.41 del 10 agosto 2017 che riguarda la Prima Tratta del Megalotto 3 non ha alcun valore senza la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Delibera della Seconda Tratta, ultimo passaggio di un inter procedurale lungo 18 anni avvenuto nella serata di ieri 2 agosto 2018.

La Strada Statale 106 è già ammodernata in Puglia e in Basilicata. Ora finalmente l’ammodernamento della Statale 106 entra anche in Calabria per arrivare fino a Sibari. Non solo un progetto di 1.335 milioni di euro; non solo un’Opera di rilevanza strategica nazionale; non solo una infrastruttura, la più grande prevista nel Sud Italia nei prossimi dieci anni, che darà lavoro, sviluppo e progresso alla Calabria.

Soprattutto sarà un’Opera che onererà la memoria delle tante, troppe vittime della famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Una infrastruttura che garantirà più sicurezza per tutti gli automobilisti. Un progetto, ne siamo convinti, che ridisegnerà l’assetto infrastrutturale della Calabria dal momento che questa genera le legittime speranze di chi guarda all’ammodernamento della S.S.106 anche a Sud di Sibari e che da oggi potrà continuare con più fiducia a coltivare questo obiettivo.

Il Direttivo dell’Associazione ritiene che questo primo storico importante e difficile traguardo raggiunto può diventare l’inizio di una nuova era per la Calabria: sta finendo la lunga notte, questo è un segnale di luce straordinario che può e deve dare fiducia a tutti i calabresi e, soprattutto, a quanti non ci credevano e vivono da anni nella rassegnazione.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” difenderà in ogni modo questo importante traguardo raggiunto e si attiverà per fare in modo che sia immediato l’avvio della immissione in possesso dei terreni espropriati, l’avvio immediato della cantierizzazione e, l’avvio immediato della costruzione di un Opera che la Calabria attende da circa un secolo.   


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 3 Agosto 2018

giovedì 2 agosto 2018

NUOVA S.S.106: Il M5S faccia piena luce con onestà




Durissimo affondo dell’Associazione che da sempre difende l’interesse generale dei cittadini tutti
NUOVA S.S.106: IL M5S FACCIA PIENA LUCE CON ONESTÀ
L’ASSOCIAZIONE INVITA L’ON. AVVOCATO FRANCESCO FORCINITI, PARLAMENTARE DEL M5S, A FARE PIENA LUCE SUI FATTI EVIDENTI CHE RIGUARDANO LA NUOVA S.S.106


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è rimasta colpita dal post pubblicato nei giorni scorsi su Facebook dall’On. Avvocato Francesco Forciniti, eletto nel M5S al parlamento italiano. L’On. penta stellato ha pubblicato due immagini: una relativa al progetto totalmente finanziato e già approvato dopo 18 anni di inter procedurale dai migliori tecnici della Repubblica che operano nei Ministeri delle Infrastrutture, dell’Ambiente e dei Beni Culturali e l’altro è quello proposto da Maurizio Silenzi Viselli (….), che prevede il raddoppio della S.S.106 esistente.

Per verità occorre dire che Maurizio Silenzi Viselli è notoriamente il compagno dell’Arch. Maria Rita Acciardi (Governatore del Rotary Club), la quale nel 2014 presentò delle osservazioni contrarie all’attuale progetto del Megalotto 3 insieme all’amico Avv. Rinaldo Chidichimo, noto perché da sempre avversa l’attuale progetto ma ancora più noto per aver ricoperto la carica, dal 1987 al ’92, di Presidente della Cassa di Risparmio Calabria e Lucania nonché per essere stato socio azionista e componente dell’assemblea della Banca di Roma o, per usare un linguaggio consono agli amici del M5S, “un amico delle Banche”.

L’Avv. Chidichimo però è anche proprietario della Masseria Torre di Albidona, ubicata in Comune di Albidona. Beni, questi, affittati alla Renatura Società Agricola Srl, con sede legale a Corigliano Calabro. I soci della società sono, quindi, imprenditori coriglianesi e tra questi c’è il Dott. Gennaro Cilento che presentò ben due osservazioni contrarie all’attuale progetto del Megalotto 3: la prima sul progetto il 13 marzo 2014 (Prot. DVA-2014-0006939) e la seconda sulle integrazioni relative al progetto il 24 giugno 2014 (Prot. DVA-2014-0020505).

Fin qui è tutto normale. Ogni cittadino italiano – dice la legge – può presentare una osservazione sul Progetto esponendosi però in pubblico: perché, come è noto, non vige alcun vincolo sulla privacy relativa alle osservazioni dal momento che sono, appunto, pubbliche e lo sono ancora oggi sul sito web del Ministero dell’Ambiente.

Quello che però non è normale è che il contenuto dell’osservazione inviata dal Dott. Cilento è esattamente lo stesso ed identico rispetto al contenuto di centinaia di osservazioni inviate contro l’attuale progetto del Megalotto 3 da persone che si firmano “Turisti di Ferrara e tra i tanti citiamo ad esempio quello della Signora Vittoria Franchi di Ferrara, nata nel 1923 (Prot. DVA-2014-0019168) e del Signor Manzoli Umberto di Copparo in provincia di Ferrara, nato nel 1943 (Prot. DVA-2014-0021655).

Come è possibile che il Dott. Cilento, che nella sua osservazione si dichiara giustamente “persona interessata”, abbia presentato una osservazione che ha lo stesso e preciso contenuto scritto nelle tante osservazioni inviate da centinaia di “Turisti di Ferrara”? E come se tutta una classe di alunni scrive, per coincidenza, lo stesso ed identico tema…

A questa domanda dovrebbe rispondere l’On. del M5S Abate Rosa Silvana visto e considerato il legame di stretta parentela che la lega, appunto, al Dott. Gennaro Cilento. L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende precisare che non vuole neanche lontanamente ipotizzare alcun conflitto di interessi ma intende rivendicare uno stile, nel confronto sul Megalotto 3, sempre assolutamente contraddistinto dalla correttezza, dall’onestà  e dal rispetto delle persone e della verità (compreso in questo comunicato)!

A questo punto l’Associazione intende suggerire all’On. Forciniti del M5S di fare piena luce non solo sulla fattibilità dell’ipotesi del raddoppio ma anche su questi fatti che riteniamo gravissimi.

Allo stesso modo, l’Associazione, suggerisce all’On. Forciniti di verificare – magari accompagnato dal Presidente della Coldiretti Pietro Molinaro – TUTTE, NESSUNA ESCLUSA, le terre che verranno espropriate al fine di verificare se, laddove è presente da anni un vincolo preordinato all’esproprio, sono state impiantate dai proprietari delle colture al fine di cambiare l’uso di destinazione dei terreni per ottenere un maggior compenso dovuto all’esproprio per pubblica utilità.

Inoltre, senza voler apparire eccessivamente zelanti, non sarebbe neanche una cattiva idea verificare, per onestà, se le colture, ammesso che ci siano davvero, sono state impiantate con un investimento privato oppure addirittura con fondi pubblici: perché in questo caso, semmai fosse vero, sarebbe gravissimo.

Occorrerebbe informare di tutto ciò l’On. Morra che da cittadino onesto, certamente, non avrà – ne siamo convinti – alcuna remora a recarsi nel vicino Tribunale di Castrovillari per denunciare il tutto.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” continuerà a difendere il Progetto del Megalotto 3 finanziato ed approvato e non smetterà di chiedere e di pretendere l’avvio immediato dei cantieri nella esclusiva difesa dell’interesse generale. Lo farà con le armi che ha sempre utilizzato, senza alcuna paura e senza alcun tentennamento: con verità, con serietà, con onestà e con la scelta di informare i cittadini affinché valutino serenamente sulla vicenda.



Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 2 Agosto 2018


DI SEGUITO LE OSSERVAZIONI CITATE:
- Dott. Cilento Gennaro
- Signora Franchi Vittoria
- Signor Manzoli Umberto