martedì 14 agosto 2018

La morte di Raffaele ci aiuti a riflettere sulla S.S.106



Il Direttivo dell’Associazione considera la morte del ragazzo una sconfitta per l’Itera Calabria
LA MORTE DI RAFFAELE CI AIUTI A RIFLETTERE SULLA S.S.106
INSIEME ALLA LEGITTIMA RIVENDICAZIONE DEI DIRITTI SULLA “STRADA DELLA MORTE” È FONDAMENTALE RISPETTARE IL CONDICE DELLA STRADA, LA VITA PROPRIA E QUELLA DEGLI ALTRI. SOLO COSÌ CIÒ CHE È ACCADUTO A RAFFAELE NON CAPITERÀ AD ALTRI   

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha ricevuto, negli ultimi giorni, centinaia di messaggi da parte di amiche ed amici del giovane Raffaele Gnutti, che ha perso la vita sulla S.S.106, in un tragico incidente avvenuto sulla S.S.106 nel comune di Cropani.

Emerge il profilo di “un ragazzo d’oro”, “sempre disponibile”, “gentile e solare” che lascerà, in chi lo ha conosciuto, un ricordo “indelebile perché era un ragazzo umile, sensibile ed educato come pochi”. Ancor più commoventi i commenti dei suoi compagni di scuola del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Catanzaro Lido. La perdita di questo ragazzo è una sconfitta per l’intera Calabria.

Il Direttivo dell’Associazione intende denunciare ancora una volta il pessimo operato che da decenni l’Anas ha svolto sull’intera S.S.106 dove ha consentito che potesse accadere di tutto senza alcun controllo: legittimando accessi abusivi e fuori norma, tollerando la realizzazione di opere che aumentano la pericolosità della strada e realizzando interventi che non hanno elevato lo standard di sicurezza stradale rendendo la S.S.106 più insidiosa.

Per questa ragione non trovano eco e riscontro mediatico i tanti investimenti ordinari e straordinari che da circa un anno la nuova dirigenza di Anas in Calabria ha messo in campo per la realizzazione di interventi, questa volta di vera messa in sicurezza, che però sanano solo pochi tra tanti problemi che, occorre ribadirlo,  molto spesso sono determinati dall’indifferenza, dal menefreghismo e dall’incuria che nei decenni scorsi la stessa Anas ha avuto verso la “strada della morte”.

Il Direttivo dell’Associazione, tuttavia, accanto a ciò, ritiene necessaria una attenta ed importante riflessione sulla necessità di dover maturare una nuova consapevolezza e, quindi, una nuova coscienza: sulla famigerata e tristemente nota S.S.106 occorre rispettare le regole del codice della strada, guidare con responsabilità e con prudenza.   

Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” evidenzia che nei mesi scorsi sono stati diversi i sopralluoghi effettuati sulla S.S.106 a Cropani anche con l’Anas e siamo certi che queste azioni porteranno al più presto ad interventi ed investimenti di messa in sicurezza. Accanto a ciò però è necessario che vi sia un atteggiamento diverso da parte di chi guida. L’impegno deve essere quello di evitare che ciò che è accaduto a Raffaele possa succedere ad altri.

Restiamo convinti che ciò significa non solo continuare a lottare per una legittima ed importante rivendicazione di quei diritti che sulla “strada della morte” sono negati da decenni di lassismo, incuria, irresponsabilità, negligenza e menefreghismo ma, soprattutto, è necessario rispettare le regole del codice della strada e, in particolare, rispettare la propria vita e soprattutto quella degli altri.

Il Direttivo dell’Associazione è idealmente vicina alla Famiglia Gnutti, ai parenti agli amici ed alla comunità di Cropani colpita dal dolore per la tragica perdita del caro Raffaele: noi non lo dimenticheremo mai insieme alle altre tante, troppe vittime della S.S.106 in Calabria. 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 14 Agosto 2018

0 commenti:

Posta un commento