La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

giovedì 30 ottobre 2014

Ai candidati a Presidente della Regione Calabria inviate le proposte sulla S.S.106




Inviate a tutti i candidati alla Presidenza delle Regione Calabria le proposte per Ammodernare e mettere in sicurezza la S.S.106. Pugliese: proposte serie, fattibili a patto che ci sia la volontà politica di realizzarle. L’Associazione nelle prossime settimane comunicherà chi sottoscriverà le proposte.


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” a seguito dell’iniziativa svolta a Rossano lo scorso sabato 25 ottobre ha inviato a tutti i cinque candidati alla Presidenza della Regione Calabria un documento (che si trasmette in allegato), tramite posta certificata con le proposte necessarie per l’Ammodernamento e la messa in sicurezza subito della strada Statale 106 ionica in Calabria.

«Il documento – dichiara il Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese - che riteniamo di civiltà e di buon senso confidiamo venga sottoscritto da tutti i cinque candidati alla Presidenza della Regione Calabria affinché essi dimostrino quell’impegno responsabile e serio che occorre assumere per l’interesse generale della nostra amata terra».

«Il problema della S.S.106 in Calabria – dichiara Pugliese – è ormai improcrastinabile come ci dimostrano gli ultimissimi dati dell’Aci-Istat pubblicati su “Il Corriere della Sera” che vedono la tristemente nota “strada della morte” la strada più pericolosa d’Italia. Il Sistema Statistico Nazionale di Localizzazione degli Incidenti Stradali a cura della Direzione Studi e Ricerche ACI ci riferisce che dal 1996 fino ad oggi la strada Statale 106 ionica in Calabria ha provocato 9.000 sinistri, 24.000 feriti ed almeno 600 vittime».

«A ciò – continua Pugliese – si unisce un altro elemento di riflessione, certamente non meno importante, che riguarda il mancato sviluppo, il processo di spopolamento e di impoverimento in atto sulla jonica calabrese, la perdita di modernità e di comunità, l’isolamento crescente, l’impoverimento culturale e la fine di ogni futuro fortemente legato alla S.S.106 come dimostrano diverse e svariate fonti autorevoli (rapporto Svimez del 2013, CGIL, Confindustria, ecc.)».

«Le nostre proposte – conclude Pugliese – non sono demagogiche ma, anzi, sono realizzabili con poco a patto che ci sia semplicemente la volontà politica necessaria ed è per questo che siamo fortemente ottimisti e certi di un immediato riscontro dei cinque candidati alla carica di Presidente della Regione Calabria che peraltro invitiamo sin da subito a sottoscrivere le nostre proposte, ad assumersi degli impegni chiari a breve ed a medio termine ed ai quali abbiamo voluto comunicare la nostra massima disponibilità».

L’Associazione Basta Vittime Sulla Strada 106 comunicherà nelle prossime settimane le adesioni alle proposte pervenute attraverso tutti gli organi di informazione nell’ottica della trasparenza più assoluta e nel rispetto delle tante, troppe vittime della “strada della morte” e delle loro Famiglie.

30 ottobre 2014

lunedì 27 ottobre 2014

Occorre cancellare questa vergogna: S.S.106 strada più pericolosa d’Italia!




Lo scorso sabato l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha organizzato una iniziativa dal titolo “Strada Statale 106: Proposte di Sviluppo e di Tutela”. All’iniziativa erano stati invitati tutti i cinque candidati alla carica di Presidente delle Regione Calabria.

Ai candidati avremmo voluto sottoporre le nostre proposte (che invieremo in settimana tramite posta certificata chiedendo di sottoscriverle), circa l’ammodernamento e la messa in sicurezza della strada Statale 106 in Calabria.

Avremmo voluto ascoltare cosa pensano di questo straordinario ed atavico problema gli interpreti principali della politica regionale avviando con loro un confronto sul futuro di questa importante arteria viaria anche perché fino ad oggi non abbiamo ascoltato nessuna delle loro idee in proposito.

Peccato per la loro assenza. Peccato aver sottovalutato un problema (di fatto snobbando la nostra iniziativa), proprio mentre arrivano puntuali i dati emersi dallo studio dell'Automobile club d'Italia su dati Istat commissionata dal Corriere della Sera che dimostra, purtroppo, che la strada Statale 106 ionica è la più pericolosa d'Italia. La media di vittime negli incidenti sulle statali italiane è di 3,99 ma sull'asfalto della S.S.106 in Calabria sale a 7,29.

Tutto ciò stride fortemente con le tanto sbandierate dichiarazioni di “cambiamento” e concorre ad aumentare il totale disinteresse – peraltro sempre crescente – per la politica in Calabria.

Ai cinque candidati alla carica di Presidente della Regione Calabria invieremo in settimana le nostre proposte per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della S.S.106 ed a loro chiederemo prima delle elezioni regionali la sottoscrizione di quegli impegni necessari affinché finisca questa mattanza.

Non rinunceremo, infatti, a diffondere i nomi di quanti non sottoscriveranno un impegno concreto per la S.S.106 così come non rinunceremo a lottare anche dopo le elezioni regionali affinché gli impegni assunti prima siano mantenuti dopo.



Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”


Benvenuto ed auguri di buon lavoro a S.E. Mons. Giuseppe Satriano




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ed i suoi iscritti insieme al gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” fiero dei suoi oltre 19.000 aderenti, è felice di dare il benvenuto a S.E. Mons. Giuseppe Satriano, vescovo della Diocesi di Rossano-Cariati.

L’auspicio è quello di poter presto avere un incontro con S.E. Mons. Satriano per poter condividere il percorso già tracciato e mai intrapreso con S.E. Mons. Santo Marcianò.

L’augurio è quello di riuscire a realizzare azioni importanti tutte indirizzate nella direzione unica del bene comune, della tutela e della salvaguardia della vita umana.

Un sincero augurio di buon lavoro a S.E. Mons. Giuseppe Satriano.

Fabio Pugliese
Presidente Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

venerdì 17 ottobre 2014

Pugliese: «La politica non perda i fondi europei e gli utilizzi per ammodernare la S.S.106»




È un fatto conclamato che fino a ieri il Fondo Monetario Internazionale predicava politiche economiche di rigore come la panacea di tutti i mali. Forse per questo motivo destano grande stupore le ultime esternazioni dell’Fmi secondo cui, per uscire dalla stagnazione e far ripartire i motori dell’economia “servono investimenti pubblici in infrastrutture, che aumentano la produttività dell’economie e si ripagano anche in termini di rapporto tra debito e Pil”.

Questa ricetta, naturalmente, vale anche e soprattutto per l’Italia. Secondo Fmi, infatti, non bastano solo gli stimoli finanziari della Bce oppure le 80 euro per far ripartire l’economia ma servono, appunto, investimenti pubblici in infrastrutture che possano migliorare la viabilità, il dissesto idrogeologico, le scuole, ecc.

Tutto ciò stride fortemente con un’altra realtà di fatto: dei 45,9 miliardi di euro dei fondi strutturali europei per il 2007-2013 destinati all’Italia ne sono stati impiegati solo il 40% poiché il restante 60% resta ancora da finanziare! Questi fondi peraltro dovranno essere spesi entro il dicembre 2015 e se l’Italia fallisce questo obiettivo perderà questi denari che andranno ad essere affidati ad altri Paesi più capaci di utilizzarli.

Sulla questione, nei giorni scorsi, è intervento anche Adriano Giannola, presidente dello Svimez (Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno), precisando che «l’occasione di crescita si dissolve nei mille rivoli della burocrazia, nella sconfinata frammentazione dei progetti finanziati e nella mancanza di un quadro comune che li contenga. È così che il Sud, da anni, perde le poche occasioni concesse per recuperare il gap che lo separa dal resto del Paese e dell’Europa».

Tutto ciò, ovviamente, assume ripercussioni incredibili sull’occupazione (mai così tanto alta al Sud), e determina l’ennesima occasione sprecata per creare lavoro (soprattutto tra i giovani).

Allora cosa è possibile fare per evitare il peggio?

Innanzitutto occorre chiedere a Bruxelles, in via del tutto eccezionale, una flessibilità sull’utilizzo immediato di questi fondi, che dovrebbero e potrebbero essere impiegati, per esempio, anche nella realizzazione delle infrastrutture che mancano e, quindi, per l’Ammodernamento della strada Statale 106 in Calabria! Poi servirebbe prevedere una responsabilità anche erariale per il mancato utilizzo di questi fondi, in modo che chi rallenta o cincischia paghi!

Solo così potremmo far fronte alle imprese che chiudono per mancanza di investimenti, ai cervelli in fuga, ai disoccupati che non trovano lavoro e, soprattutto, a quanti sulla famigerata “strada della morte” continuano a perdere la vita.



Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

giovedì 9 ottobre 2014

È online il sito dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” www.bastavittime106.it




È online il sito web dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” all’indirizzo www.bastavittime106.it. Il sito presenta diversi contenuti ed opportunità e nasce con l’intenzione di promuovere una Associazione nell’intero territorio regionale poiché la strada Statale 106 ionica è un problema che riguarda la Calabria tutta.

Molte le informazioni sulla S.S. 106 reperibili sul sito: la mappa dei lavori, l’influenza artistica e, soprattutto, le vittime. Per quest’ultime è stato pensato “l’Angolo della Memoria” dove ognuno può andare a leggere i già tanti nomi inseriti delle vittime della “strada delle morte” e segnalare quelli che mancano (che poi sono moltissimi).

Nel sito, ovviamente, sarà possibile accedere a tutte le informazioni sull’Associazione: dal manifesto, allo statuto, ai soci onorari e sostenitori, ecc. Così come è possibile reperire informazioni sul gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106” (ormai giunto ad oltre 19.000 aderenti), a cui è stata completamente dedicata un’area.

Attraverso il sito è, quindi, possibile partecipare e relazionarsi con l’Associazione ma anche e, soprattutto, iscriversi e/o sostenerla. Raccontare all’Associazione la propria vicenda legata alla S.S. 106 (è stata prevista un’area apposita), oppure seguire tutte le informazioni sulla S.S. 106 attraverso i collegamenti verso il gruppo “Basta Vittime Sulla S.S. 106” oppure il Blog ufficiale dell’Associazione oppure, più semplicemente, iscrivendosi alle newsletter.

«La prima fase del nostro impegno – dichiara il Presidente Fabio Pugliese – credo che sia ormai chiara a tutti: dopo circa un anno siamo riusciti finalmente a levare dal dimenticatoio l’atavica questione della S.S. 106 che ormai è oggi sulla stampa e sui nuovi canali di comunicazione del web quasi ogni giorno perché interessa ai cittadini che vogliono l’ammodernamento e la messa in sicurezza della famigerata “strada della morte”. Oggi – continua Pugliese – attraverso la nascita dell’Associazione e del sito, invece, riaffermiamo il nostro impegno contro l’indifferenza di molti e l’assenteismo delle istituzioni e della politica per rilanciare un impegno indirizzato nell’interesse generale della Calabria che passa, appunto, attraverso la risoluzione del problema S.S. 106 invitando tutti i cittadini calabresi ad unirsi a noi, partecipando, iscrivendosi e sostenendoci in una battaglia giusta e di buon senso che può essere vinta e sarà vinta solo se noi decideremo di essere uniti e determinati».

mercoledì 8 ottobre 2014

Pugliese scrive a Peter Gomez: «Perché Il Fatto Quotidiano non parla delle vittime della S.S. 106?»






Gentile Direttore,
ho avuto modo di leggere sul Prestigioso quotidiano da Lei diretto l’articolo di oggi (a pagina 13), dal titolo “Statale Jonica, il lato oscuro dell’appalto” a firma di Daniele Martini.

Premesso che trovo straordinariamente banale la sintesi dei fatti presentata nell’articolo (poiché le vicende relative all’Ammodernamento del Megalotto 3 della S.S. 106 in Calabria sono decisamente più complesse di quelle descritte), intendo fortemente sgombrare il campo da ogni idea di presunte “oscurità” circa la realizzazione dell’infrastruttura in oggetto!

Infatti, il preliminare (di cui si parla nell’articolo), dopo la presentazione a Sibari avvenuta nel febbraio del 2014 fu oggetto di osservazioni (pervenute peraltro dai Comuni e, quindi, dai territori), che hanno imposto delle integrazioni che di fatto hanno alterato il preliminare comportando un aumentato dei costi del progetto migliorandolo e, soprattutto, rendendolo capace di avere un minore impatto ambientale sul territorio.

Tale percorso ha coinvolto i cittadini ma soprattutto le istituzioni: 8 Comuni una Regione e tre Ministeri (Ambiente, Beni Culturali e Trasporti). Inoltre, ha visto riunioni su riunioni e svariate conferenze dei servizi prima di arrivare a quello che, nell’articolo di Martini, viene dipinto, appunto, banalmente come un progetto “troppo costoso”.

Così come è bene precisare che il 90% dei costi in eccesso rispetto al preliminare sono stati guarda caso investiti proprio nei “15 chilometri tra Trebisacce e Roseto Capo Spulico” dove nell’articolo che contesto è riportata una delle pochissime notizie esatte: ovvero che questo tratto presentava e presenta delle criticità ambientali che di fatto sono state (così è avvenuto), salvaguardate mediante l’adozione di soluzioni che hanno comportato degli investimenti più onerosi.

Infine, mi permetta di esprimerLe tutto il mio rammarico circa l’interesse manifestato dal Prestigioso quotidiano da Lei diretto alle vicende dell’ammodernamento del Megalotto 3.

Avrei gradito, infatti, che lo stesso interesse “Il Fatto Quotidiano” lo avesse destinato alla più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana: la strada Statale 106 ionica calabrese, ovvero, la famigerata “strada della morte”.

Perché non credo che il problema della S.S. 106 in Calabria è legato ai costi che lo Stato dovrà sopportare per l’ammodernamento del Megalotto 3 ma credo, invece, che il problema è legato alle oltre 600 vittime, ai 9.000 incidenti ed ai circa 24.000 feriti che questa arteria viaria ha provocato dal 1996 ad oggi!

Perché il Prestigioso quotidiano da Lei diretto non parla di questo?

Cordialmente
Fabio Pugliese
Presidente Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”


sabato 4 ottobre 2014

Positivo l’incontro tra l’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 ed il Prefetto di Catanzaro Dott. Raffaele Cannizzaro.




È avvenuto ieri l’incontro tra una delegazione dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” guidata dal Presidente Fabio Pugliese  e da Giusy, Maria Teresa e Giovanni Frangipane e l’Avv. Piefrancesco Granata ed il Prefetto di Catanzaro Dott. Raffaele Cannizzaro.

Nell’ambito dell’incontro uno dei temi affrontati ha riguardato l’Ammodernamento della strada Statale106 nel tratto compreso tra Sibari e Roseto (Megalotto 3). La conferenza dei servizi si è conclusa lo scorso 28 luglio ed ora si attendono i pareri dei Ministeri per l’invio al CIPE del progetto per la sua definitiva approvazione. Il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha chiesto al Prefetto di poter sollecitare (tramite l’invio di una nota), la Commissione Tecnica di Verifica dell'Impatto Ambientale VIA/VAS del Ministero dell’Ambiente affinché possa al più presto fornire i pareri circa il progetto atteso che sono già diversi i ritardi registrati sull’avvio dell’opera.

Si è poi discusso dei procedimenti giuridici attualmente in vita e riguardanti alcune vittime della S.S. 106. Nel merito di queste, il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha sottolineato al Prefetto la necessità di voler informare il Governo della necessità che essi possano e debbano avere la giusta attenzione da parte dei Magistrati atteso che è fondamentale ed importante emettere una giusta ed equa ma inflessibile sentenza qualora ci si ritrova davanti a chi ha provocato una vittima sulla famigerata “strada della morte”.

A tal proposito, il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha voluto informare il Prefetto rispetto ad eventuali e prossime iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’andamento e sull’esito dei processi (tutti!), che riguardano le vittime della S.S. 106 in Calabria attraverso continue e costanti presa di posizione sulla stampa e sul web ogni qual volta che ciò sarà opportuno soprattutto nel caso dovessero emergere inadempienze o errori giudiziari.

Infine, nell’ambito di un incontro formale durato una buona ora si è parlato di sicurezza stradale e soprattutto della necessità di sensibilizzare gli autisti ad osservare il codice della strada ed a tenere una condotta scrupolosa e corretta su ogni strada ed, in particolare, sulla tristemente nota “strada della morte”.

Il Presidente Fabio Pugliese, infine, ha espresso soddisfazione per il primo positivo e produttivo incontro istituzionale ottenuto dall’Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106".

Pugliese risponde alle inesattezze dell’On. Cioffi del Movimento 5 Stelle



L’On. Andrea Cioffi, capogruppo M5S in Commissione VIII, Lavori pubblici e comunicazioni, in una sua nota sostiene che oggisi discute di non realizzare le gallerie e di fare una variante al progetto scavando delle trincee che taglierebbero i meravigliosi pianori che degradano verso il mare e che sono sottoposti a vincolo paesaggistico”.

L’On. Cioffi, continua poi, sostenendo che il M5S crede “che la cosa più logica sarebbe stata raddoppiare la strada esistente, invece di fare nuovi tracciati, ad eccezione degli attraversamenti dei centri abitati (Trebisacce e Amendolara), dove si sarebbe potuta fare una variante”.

L’On. pentastellato, inoltre, lancia una straordinaria proposta: “anche se è già stata conclusa la gara, vinta da una ATI tra Astaldi e Salini Impregilo, sarebbe il caso di sospendere l'inizio dei lavori per valutare la soluzione che massimizza il rapporto costo beneficio e poi fare i lavori”.

Infine, l’On Cioffi, conclude affermando che “la cosa più paradossale di tutta questa faccenda è che si sta discutendo di realizzare una terza strada statale, la nuovissima 106 vicino alla vecchia e alla nuova. Tre strade in parallelo. Come sempre, anche nella realizzazione delle infrastrutture ci vorrebbe un po' di buonsenso e bisognerebbe guadare gli interessi della collettività e non quello di chi programma, progetta, esegue”.

Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” interviene duramente sulle dichiarazioni dell’On. pentastellato affermando che «l’unico paradosso in questo Paese è vedere nel Parlamento della Repubblica Italiana gente pronunciarsi su questioni che non conosce affatto. Nel suo sciagurato intervento, infatti, l’On. Cioffi afferma una serie incredibile di inesattezze: 1) Il vincolo paesaggistico sui pianori riguarda il panorama e non i pianori stessi; 2) Oggi non si discute di realizzare delle gallerie o delle trincee perché ormai è stato già deciso che tutti i pianori saranno attraversati in galleria: spiace constatare che un membro della Commissione ai Lavori Pubblici lo ignori totalmente insieme al progetto di cui parla ma che non conosce; 3) L’On. Cioffi non ha letto le carte e quindi non sa che il raddoppio comporterebbe costi elevatissimi: cito solo l’esempio dei costi di smaltimento dovuti alla demolizione dell’attuale 106 per fare posto alla nuova come peraltro riportato da innumerevoli documentazioni riportate peraltro nel progetto; 4) La proposta che lancia è aberrante: perché presuppone l’azzeramento di un percorso che è partito nel 2004 e che vede ormai quasi prossimo l’inizio dei lavori per la Nuova S.S. 106 mentre la sospensione dei lavori e, ancora peggio, la valutazione di una variante al tracciato configura un nuovo bando ed insieme l’inizio di un percorso che vedrebbe saltare definitivamente per aria l’ammodernamento della S.S. 106 tra Sibari a Roseto rinviandolo ad altri 10 anni o, peggio, per sempre; 5) L’unico buon senso che servirebbe in questo Paese è quello di chi, ignorando totalmente i temi di cui parla, dovrebbe avere quanto meno l’obbligo morale di tacere evitando peraltro di occuparsi di questioni che servono magari a dare risonanza ad una forza politica che si appresta ad entrare nella imminente campagna elettorale per le regionali in Calabria dimostrando chiaramente di non aver alcuna conoscenza ed interesse verso quello che è l’interesse generale del Paese».

mercoledì 1 ottobre 2014

È nata ed è operativa l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

Si è costituita a fine luglio scorso ma solo da pochi giorni è finalmente attiva l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. L'Associazione non ha scopo di lucro e confida sulle prestazioni personali, spontanee e gratuite dei propri aderenti volontari e di quanti liberamente e gratuitamente perseguono esclusivamente finalità di solidarietà sociale.

L'Associazione si prefigge di promuovere ogni attività a tutela dei diritti del Cittadino - senza distinzione politica - contro ogni sopruso; di fermare la strage stradale sulla strada Statale 106 ionica calabrese e dare conforto ai familiari delle vittime, delle stesse vittime se sopravvissute indipendentemente se aderenti o meno all'Associazione; di promuove l'individuazione, l'elencazione e la conoscenza di massa dei problemi generali e particolari dell'incidentalità stradale e delle sue conseguenze così come delle soluzioni sperimentate o possibili riguardanti la strada Statale 106 ionica calabrese; di sensibilizzare attraverso l'attuazione di campagne, convegni, manifestazioni e di ogni altra utile iniziativa o attività culturale su qualsiasi tema inerente o collegato con quelli del diritto alla mobilità, della sicurezza sulle strade e della giustizia per vittime e superstiti della strada Statale 106 ionica calabrese; di tutelare i cittadini per la difesa dei loro interessi e per l'affermazione dei loro diritti avanti a qualunque Ente o Autorità nazionale o internazionale.

L’Associazione, nei giorni scorsi, ha formalizzato la propria adesione alla Carta europea della sicurezza stradale, guidata dalla Commissione europea: la più grande piattaforma della società civile in materia di sicurezza stradale.

Attraverso questa scelta, l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” diventa la prima Associazione in Calabria (ed una delle poche del Meridione d’Italia), che si unisce alle altre associazioni europee, le scuole, le università, le imprese di tutti i tipi e dimensioni e le autorità locali per intraprendere azioni a favore della sicurezza stradale in Europa facilitando l'acquisizione e la condivisione delle conoscenze, il dialogo ed il trasferimento delle esperienze, appunto, sulle questioni legate alla sicurezza stradale.

All'Associazione possono aderire, iscrivendosi, tutti i cittadini senza alcuna distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. E' richiesta, ovviamente, solo l'accettazione dello Statuto dell'Associazione. Per maggiori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica: bastavittime106@gmail.com