La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

giovedì 29 gennaio 2015

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” chiede Giustizia per Matteo Battaglia




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nelle scorse settimane ha espresso la propria soddisfazione circa la sentenza emessa venerdì 19 dicembre dal Tribunale di Castrovillari che ha ritenuto colpevole il camionista Valiantisin Skramblavich, bielorusso di 34 anni, che il 28 luglio 2013 si scontrò sulla S.S.106 con un autobus partito dal Varesotto e diretto a Mesoraca.

In quel tragico incidente persero la vita Leonardo Gualandris di 12 anni e Clelia Andali di 56. Secondo la sentenza di primo grado il bielorusso dovrà scontare una condanna di 14 anni di reclusione per omicidio colposo plurimo aggravato dalla guida in stato di ebbrezza. Ricordiamo che quattordici anni sono quasi il massimo della pena per questo tipo di reato, visto che il codice penale stabilisce in quindici anni la reclusione più lunga in caso di riconoscimento di tutte le aggravanti.

L’Associazione pertanto, seppure è perfettamente cosciente delle differenze che esistono tra il procedimento nei confronti di Valiantisin Skramblavich e quello che, invece, riguarda Andrei Valentin Epure che, il 24 agosto del 2013 ha  travolto ed ucciso con un Suv a Sellia Marina, mentre era seduto davanti al negozio dei nonni, il piccolo Matteo Battaglia di 12 anni, si attende dall’udienza del prossimo 3 febbraio, semplicemente giustizia!

Non riteniamo possibile, infatti, che possa esistere alcuna attenuante per un il guidatore Andrei Valentin che privo di patente (ritirata qualche mese prima dai carabinieri che lo avevano scoperto alla guida in stato d’ebbrezza), ed in violazione assoluta del codice della strada (percorreva famigerata “strada della morte” ad una velocità spropositata), strappava la giovane vita all’affetto dei famigliari, dei parenti e degli amici tutti.

Inoltre all’Associazione appaiono incomprensibili le ragioni per le quali l’incidente in cui perse la vita Matteo Battaglia possa essere ritenuto colposo: ciò implica, infatti, la presunta non volontarietà di chi ha commesso il fatto. Ovvero un autista che percorreva la S.S.106 senza avere la patente che gli era stata ritirata, nell’assoluta violazione del codice della strada e, soprattutto, in condizioni fisiche non eccezionali se è vero che la causa del sinistro fu un colpo di sonno.  

Per questo motivo l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” confida nella Corte di Appello di Catanzaro affinché possa adottare lo stesso ed identico metro di giudizio assunto da Castrovillari, proponendo una giusta pena che  onori la memoria di queste giovani vittime e rispetti il dolore dei familiari, dei parenti e degli amici che hanno perso i propri cari sulla S.S.106 in Calabria.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non è giustizialista! È solo garante dei diritti di tutti e pretende una giusta pena! Aspetteremo il terzo grado di giudizio e, se sarà necessario, non esiteremo, nel rispetto assoluto di Matteo e di Leonardo e delle loro famiglie, ad interessare di questi due casi la Corte Europea dei Diritti Umani.


lunedì 26 gennaio 2015

I lavori di messa in sicurezza sulla S.S.106 nel basso jonio realizzati a regola d’arte.




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende richiamare l’attenzione della Stampa circa le ultime vicende che riguardano i lavori di messa in sicurezza della “strada della morte” nel basso jonio cosentino (e non solo).

Innanzitutto vogliamo precisare, per dovere di cronaca, che tali lavori nascono da un finanziamento complessivo pari a 12 milioni di euro e che tale somma fu prontamente stigmatizzata dal Presidente della nostra Associazione attraverso un comunicato stampa (che riportiamo in allegato), inviato il 4 giugno dello scorso anno dal titolo “Pugliese: esprimo il mio sdegno per le cifre impegnate dall’Anas per la S.S. 106”.

Il Presidente, in pratica, riteneva inadeguato l’importo di un finanziamento che anche la nostra Associazione considera irrisorio e che oggi vede la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza sulla S.S.106 nelle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro.

È utile, inoltre, ribadire che i lavori di messa in sicurezza della S.S.106 nel basso jonio tra Cariati e Mandatoriccio anche grazie alle insistenze della nostra Associazione sono stati realizzati a regola d’arte e non vi è – probabilmente per la prima volta nella storia della Calabria – alcun profilo di illegalità nella loro realizzazione: era importante, in pratica, che queste risorse esigue quanto meno venissero impiegate nel migliore dei modi.

La verità, tuttavia, che qualcheduno vuole non capire, seppure amara è molto più semplice da capire di quanto s’immagina: la strada Statale 106 ionica è una obsoleta mulattiera del fascismo sulla quale non è possibile superare i limiti di velocità che – lo ricordiamo – sono fissati a 60 chilometri orari. Pertanto, è opportuno, che i calabresi tutti inizino a farsene una ragione: non si può percorrere questa strada a velocità spropositate.

Pertanto riteniamo utile, anzi, utilissima l’installazione dei nuovi guard-rail più sicuri, a norma e più solidi dei vecchi e certamente riteniamo questa soluzione un deterrente migliore rispetto a quella del TUTOR.

Il TUTOR, infatti, non lascia liberi i cittadini automobilisti di poter superare il limite anche di 20, 30 o 40 chilometri orari rispetto al limite in condizioni in cui ciò è possibile ma può servire molto spesso e con più facilità a rimpinguare le casse comunali di quelle amministrazioni indebitate anche a causa di un conclamato mal governo


http://www.strettoweb.com/2014/06/pugliese-esprimo-mio-sdegno-per-cifre-impegnate-dallanas-per-s-s-106/144561/

domenica 25 gennaio 2015

Basta Autovelox per fare cassa sulla strada Statale 106 jonica calabrese ai danni del cittadino




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha ricevuto una video-segnalazione da un giovane automobilista indignato che ci permette di rilevare un profilo di assoluta illegalità ed insieme l’abuso perpetrato ai danni di quanti percorrono quotidianamente la famigerata e tristemente nota “strada della morte”.

Nel video, realizzato il 23 gennaio scorso alle ore 10:50, si evince una postazione dei vigili del Comune di Cariati lungo il rettilineo che superato Fiume Nicà in direzione nord ci porta a Cariati (prima della località Tramonti).

L’Associazione, da sempre, pone la questione Autovelox: strumenti per “far cassa” o a tutela della sicurezza? In moltissimi casi abbiamo registrato sulla S.S.106 postazioni di autovelox fissi e mobili assolutamente nella norma ma, nello specifico, le segnalazioni (svariate), che ci sono pervenute sull’episodio “incriminato” ci ha lasciati davvero basiti: la predisposizione dello strumento era ben nascosta e, come se non bastasse, non segnalata.

Pertanto l’Associazione, visti i rapporti di collaborazione da sempre ha con l’Amministrazione di Cariati, dopo aver comunicato al Sindaco Avv. Filippo Sero tutto il disappunto possibile sulla vicenda video-segnalata per il tramite del presidente Ing. Fabio Pugliese ha potuto apprendere il sincero rammarico del primo cittadino cariatese ed, insieme, quello del Comandante dei Vigili di Cariati i quali hanno manifestato tutta la loro contrarietà circa l’episodio accaduto garantendo che non si ripeterà mai più.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende elogiare l’autore del video-denuncia poiché grazie alla sua azione ha segnalato ed ha permesso a molti altri cittadini di segnalare un abuso perpetrato ai danni dei cittadini ed, inoltre, invita tutti gli automobilisti che percorrono la S.S.106 a fare altrettanto semmai dovessero notare anomalie circa l’istallazione di autovelox producendo video e foto necessarie ad evidenziare ogni abuso.

Allo stesso modo l’Associazione si riserva di produrre, ove mai dovesse accadere di nuovo un simile episodio, un esposto alla Procura della Repubblica ed al Prefetto poiché siamo fortemente convinti che Comuni sono i primi presidi che debbono pretendere ma anche affermare una cultura della legalità sulla strada Statale 106 jonica calabrese.

martedì 20 gennaio 2015

Pugliese: «Con il denaro che lo Stato investe in Costi Sociali si può Ammodernare la S.S.106»




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende diramare le ultime dichiarazioni del Presidente Ing. Fabio Pugliese che – a proposito del tragico incidente di domenica scorsa – afferma subito di accogliere «con grande ammirazione le dichiarazioni oggi presenti in un intervista resa al quotidiano “Il Garantista” del Dirigente provinciale della Polizia Stradale Giuseppina Pirrello che tra le diverse dichiarazioni rese al giornale, che condivido tutte, ha sottolineato l’importanza di avere una doppia carreggiata necessaria ad una “strada della morte” che costituisce, lo affermerò fino alla noia, una autentica vergogna per questo Stato».

«Non mi stupisce – continua Pugliese – che queste importanti e condivisibili dichiarazioni arrivano da una dirigente della Polizia Stradale che insieme ai colleghi della Benemerita rappresentano l’unico ed il solo Stato presente sulla “strada della morte”, una vergogna che in Calabria è certamente peggiore della ‘ndrangheta!».

«Aggiungo – afferma Pugliese – che dal Rapporto sulla Mortalità ed Incidentalità in Calabria del dicembre scorso, realizzato dalla nostra Associazione, si evince banalmente che solo nel tratto cosentino ed in soli quattro anni (2010-2013), sulla S.S.106 abbiamo avuto dei costi sociali pari ad oltre ottanta milioni di euro. Ciò significa – continua il Presidente – che in quei quattro anni sull’intera S.S.106 ragionevolmente lo Stato ha investito certamente circa trecento milioni di euro».

«Quante vite e quanti feriti – si domanda Pugliese – lo Stato di Roma avrebbe potuto evitare se avesse investito questa stessa somma per la messa in sicurezza della S.S.106?».

«Vogliamo, inoltre, - rilancia Pugliese – iniziare a prendere coscienza del fatto che con la stessa cifra che spendiamo in costi sociali sulla S.S.106 in dieci anni possiamo ammodernare un megalotto della “strada della morte”?».

«Questi sono i temi – conclude il Presidente dell’Associazione – di cui vorrei parlare con i nostri parlamentari calabresi a Roma: gente che evidentemente ignora i dati, i problemi, le diverse sfaccettature che riguardano la S.S.106 in Calabria e che, quindi, non conoscendo non è capace o peggio non è interessata non solo a difendere e rappresentare le esigenze della nostra regione ma non è neanche capace di ascoltare e di interloquire con quelle istituzioni che con abnegazione, passione ed interesse sono attente ai problemi ed a tutte quelle soluzioni necessari alla loro risoluzione».

domenica 18 gennaio 2015

Incidente sulla S.S.106: auto sbanda nello stesso punto del tragico incidente di questa notte




Chiuso per alcune ore il tratto della S.S.106 nella frazione di Bocale, a Reggio Calabria, dopo l‘incidente mortale di questa notte in cui hanno perso la vita due persone ed una rischia fortemente di perdere la vita, non appena riaperto al transito un’altra autovettura ha perso il controllo finendo contro il muro e rischiando di travolgere molte persone ancora presenti sul posto.

Anche per quest’ultimo sinistro è intervenuta la polizia stradale  e intorno alle 9:00 di questa mattina è stato necessario un carro attrezzi che ha provveduto a rimuovere e trasportare l’autovettura presso il deposito. E’ quanto ci riferisce Vincenzo Crea responsabile del comitato spontaneo ‘Torrente Oliveto’ e referente unico dell’Ancadis Onlus.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nell’apprendere con gioia che questo ennesimo incidente non ha provocato vittime e feriti intende stigmatizzare fortemente quanti, anche ignorando il luogo dell’incidente che notoriamente è stato nel passato anche recente teatro di altri incidenti pericolosissimi, hanno voluto “bollare” il tragico incidente di questa notte come il solito caso di guida veloce, imprudente e, magari, sotto effetti alcolici o stupefacenti.

L’Associazione, in pratica, non intende minimamente chiudere gli occhi rispetto alle diverse e svariate imprudenze che quotidianamente i viaggiatori praticano sulla “strada della morte” ma vuole ribadire con forza e verità assoluta quanto sostengono i numeri che, a differenza delle parole, sono incontrovertibili: essi dicono che la S.S.106 deve essere immediatamente messa in sicurezza ed ammodernata!

Prime due vittime della S.S.106 nel 2015. Lo Stato italiano uccide i calabresi!




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” informa dell’ennesima tragedia sulla S.S.106 nella frazione Bocale, a Reggio Calabria. Nel tragico incidente avvenuto questa notte intorno all’1:30, il conducente di una Fiat Grande Punto con a bordo 5 persone, tutte di Lazzaro, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo e, sbandando, ha più volte urtato contro alcuni manufatti stradali, colpendo anche una macchina in transito i cui occupanti sono rimasti illesi.

Durante il gravissimo incidente due persone sono morte, una delle e quali è stata decapitata, un’altra ricoverata presso l’ospedale di Reggio versa in gravissime condizioni e una quarta avrebbe riportato lievi ferite. Illesa la quinta persona che per farla uscire dall’autovettura è stato necessario l’impiego della fiamma ossidrica.

Sulla “strada della morte” perdono la vita  Matteo Brigandì, 38 anni, e Giuseppe Leonardo Farini, 47 anni, entrambi residenti nel Comune di Motta San Giovanni. Si tratta delle prime due vittime della S.S.106 nel 2015. Un inizio di anno che purtroppo non promette davvero nulla di buono.

L’incidente, le cui cause sono ancora in corso di accertamento, è avvenuto in un luogo già teatro nel  passato (anche recente), di altri incidenti gravissimi e mortali. Tutto ciò concorre a rendere ancor più grave il tragico episodio accaduto.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel ricordare che la famigerata “strada della morte” è stata considerata da un rapporto dell’Aci-Istat degli ultimi mesi dello scorso anno “la strada più pericolosa d’Italia” intende denunciare l’immobilismo istituzionale e l’incapacità dello Stato di cancellare, attraverso la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento della S.S.106, questa autentica vergogna ed, insieme, la più grande Strage di Stato della storia della nostra Repubblica.

Lo Stato Assassino che uccide i calabresi deve investire sulla S.S.106: provvedendo al più presto a metterla in sicurezza, sanando le illegalità diffuse lungo questa mulattiera, provvedendo al più presto con un piano di investimenti necessari al suo ammodernamento. Non è più possibile che ancora oggi nel 2015 possa esistere una pseudo-strada che miete vittime e feriti con una frequenza precisa, puntuale e disastrosa.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine, intendere esprimere sinceri e profondi sentimenti di vicinanza e cordoglio alle Famiglie Brigandì e Farini per la perdita di Matteo e Giuseppe Leonardo ed auspica che quanti, in questo momento, lottano tra la vita e la morte possano superare indenni questo momento aggravando un bilancio già oggi pesantissimo.

venerdì 16 gennaio 2015

Pugliese: «I lavori sul Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati li vogliamo prima di agosto!»




Negli ultimi due giorni sul Ponte Molinello di Cariati sulla S.S.106 abbiamo registrato due azioni importanti: l’interrogazione parlamentare depositata dall’On. Nazzareno Pilozzi e la nota inviata alla Direzione Generale di Anas Spa da parte dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. Entrambe le iniziative mirano sostanzialmente a richiedere al Ministero alle Infrastrutture ed ai vertici di Anas Spa l’inizio urgente dei lavori.

Sulla vicenda il presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese interviene dichiarando che «l’Associazione che ho l’onore di presiedere non è disponibile ad occupare, nel teatro del territorio, il loggione dell’indifferenza perché quello è un posto che lasciamo volentieri ad altri». Appare visibilmente seccato Pugliese ma anche molto determinato quanto afferma che «è importante che non si ripeti la solita storia! Quella che vede puntualmente l’Anas Spa iniziare i lavori sulla S.S.106 nei mesi estivi, ovvero, quando creano i maggiori disagi non solo ai cittadini residenti ma anche e, soprattutto, ai turisti. Lavori peraltro di cui si determina la necessità e l’urgenza svariati mesi prima».

«Non credo – continua Pugliese – che la mancanza di unità in un territorio sia utile al superamento dei problemi ma non posso non far rilevare quanto siano pericolosissime le indifferenze (sono diverse), legate al Ponte Molinello dalle diverse e svariate istituzioni che avrebbero dovuto esercitare un ruolo più consono ed opportuno ed hanno preferito sottrarsi a questo dovere. Così come, guardando a chi invece non è stato indifferente scegliendo liberamente e, quindi, legittimante di criticare per il gusto di criticare, sono convinto che la libertà vera ha un intrinseco contenuto di moralità, irrinunciabile».

«Così come non credo – conclude Pugliese – che il Ponte Molinello debba essere messo in sicurezza solo perché altrimenti rischia di crollare perché penso che prioritariamente quel ponte debba, ancor prima, essere messo in sicurezza per onorare la memoria di quanti in quel luogo hanno perso la vita! E non credo, inoltre, che il progresso e la modernità avvenga senza avere dei disagi. Certo, è importante limitarli il più possibile, i disagi! Per questa ragione la nostra Associazione, già dalle prossime settimane, farà il possibile e l’impossibile se non avrà riscontri concreti circa l’intenzione di Anas Spa di iniziare e concludere prima dell’Estate i lavori sul Ponte Molinello a Cariati».

mercoledì 14 gennaio 2015

Inviata ad Anas Spa una richiesta urgente d’inizio lavori sul Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati.




Dopo l’interrogazione depositata dall’On. Pilozzi mercoledì 14 gennaio 2015 l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto d’aver inoltrato alla Direzione Generale di Anas Spa e per conoscenza al Compartimento di Catanzaro di Anas Spa, al Ministero delle Infrastrutture, al Signor Prefetto di Cosenza, al Comune di Cariati ed alla Procura della Repubblica di Cosenza una richiesta urgente di Inizio lavori sul Ponte Molinello sulla Strada Statale 106 a Cariati (CS).

L’Associazione, infatti, seppure ha preso atto della straordinaria pericolosità legata alla stabilità ed alla sicurezza del Ponte Molinello attende la realizzazione urgente dei lavori segnalando l’esistenza di un senso unico alternato regolamentato da un impianto semaforico, con un limite massimo di velocità di 30 Km/h e divieto di sorpasso, che dura ormai da mesi.

Tale decisione, infatti, comporta pesanti conseguenze per un territorio - quello della costa jonica calabrese - dotato di una sola via di comunicazione,  appunto la S.S.106 - che ha visto un incremento esponenziale dei livelli di traffico veicolare che soffoca letteralmente la città di Cariati e l'intera area del basso jonio cosentino e dell'alto jonio crotonese causando disagi quotidiani ad almeno 20 comuni.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto ha voluto sollecitare la Direzione Generale di Anas Spa affinché intervenga al più presto per la realizzazione dei lavori necessari a mettere in sicurezza il Ponte Molinello, sito sulla SS 106, nel territorio del Comune di Cariati (CS), e ciò alfine di evitare il ripetersi di tragici incidenti e l'insieme dei disagi che oggi vivono quotidianamente tutti gli automobilisti che percorrono la tristemente nota “strada della morte”.        

L'On. Pilozzi interroga il Ministro sul Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati




L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" rendo noto che martedì 13 gennaio è stata depositata una interrogazione parlamentare dall'Onorevole Nazareno Pilozzi al Ministero ai Trasporti ed alle Infrastrutture On. Maurizio Lupi in merito alla vicenda del Ponte Molinello di Cariati (Cosenza).

Nell'interrogazione (che si trasmette in allegato), l'On. Pilozzi ripercorre le fasi che hanno portato alla disposizione del senso unico alternato regolamentato da un impianto semaforico sul Ponte Molinello di Cariati e nel sottolineare che "tale decisione tuttavia, sta comportando pesanti conseguenze per un territorio - quello della costa jonica calabrese - dotato di una sola via di comunicazione -  appunto la SS 106" evidenzia che tale misura "ha visto un incremento esponenziale dei livelli di traffico veicolare che stanno letteralmente soffocando" la città di Cariati e tutti i Comuni del basso jonio cosentino e dell'alto jonio crotonese in particolare.

L'interrogazione, alla luce dei fatti descritti dall'On. Nazareno Pilozzi, mira a far intervenire il Minstro On. Lupi presso l'Anas Spa al fine di sollecitare la realizzazione urgente dei lavori necessari a mettere in sicurezza il Ponte Molinello, sito sulla SS 106, nel territorio del Comune di Cariati (CS), e ciò alfine di evitare il ripetersi di tragici incidenti e l'insieme dei disagi che oggi vivono quotidianamente tutti gli automobilisti che percorrono la strada Statale 106.

L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" nel rendere noto quanto accaduto intende ringraziare l'On. Nazareno Pilozzi per la collaborazione ed anche per la sensibilità, la determinazione e l'interessamento verso una terra che ha dimostrato di amare rappresentandone le legittime istanze anche attraverso una interrogazione parlamentare che mira alla risoluzione immediata dei problemi relativi al Ponte Molinello di Cariati ed ambisce a tutelare l'interesse generale della vasta area jonica calabrese.

Siamo certi che il lavoro svolto dall'On. Pilozzi sarà utile a sollecitare l'inizio dei lavori sul Ponte Molinello nel rispetto assoluto della memoria delle tante, troppe vittime della "strada della morte" e delle loro Famiglie ma anche degli utenti della S.S.106 che ad oggi sono penalizzati da gravi disagi nell'unica e la sola arteria viaria che percorrono quotidianamente.

lunedì 12 gennaio 2015

Iniziati i lavori di manutenzione straordinaria sulla S.S.106 nel basso jonio cosentino




C'è una strada pericolosa. Una delle tante italiane. Le sue condizioni fatiscenti, la manutenzione inesistente e qualche leggerezza in fase di progettazione la rendono una vera trappola per automobilisti e motociclisti. Così gli incidenti fioccano e nasce il mito negativo delle “strade della morte”. Questa è la S.S.106 in Calabria, teatro di incidenti terribili a ripetizione. Per mettere a posto la situazione servirebbero investimenti, lavori di manutenzione e ammodernamento.

In questo quadro allucinante riprendono oggi lunedì 12 gennaio e finiranno con molta probabilità mercoledì 4 marzo 2015 (nella fascia oraria 7,00 – 18,00), i lavori nei tratti saltuari della strada statale 106 “Jonica”, dal km 295,800 al km 310,500, tra i Comuni di Cariati, Scala Coeli e Mandatoriccio, in provincia di Cosenza. A causa di ciò sarà necessaria l’istituzione di un senso unico alternato, regolato da impianto semaforico e tale provvedimento si rende necessario per consentire i lavori di manutenzione straordinaria, quali la rimozione di barriere, la demolizione di parapetti e la fornitura e la posa in opera di barriere metalliche lungo la Statale 106.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene positivo l’intervento atteso che nell’attesa dell’Ammodernamento della famigerata “strada della morte” occorre ottenere subito la messa in sicurezza di questa importante e pericolosissima arteria viaria.

L’Associazione è soddisfatta, inoltre, del buon esito del recepimento delle segnalazioni avanzate e non esiterà ad inviarne di nuove ogni qual volta sarà necessario perché è importante difendere la vita dei passeggeri su tutte le strade, sulla S.S.106 in particolare.

domenica 11 gennaio 2015

Pugliese: «Intendo scusarmi con la redazione de “L’Eco dello Jonio”»




In quanto presidente e quindi responsabile dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intendo evidenziare che – a seguito dell’articolo "Cariati, sul ponte si gioca a scaricabarile" la redazione de “L’Eco dello Jonio” ha pubblicato nell’edizione di sabato 10 gennaio la replica inviata dalla nostra Associazione.

Ciò è sfuggito al sottoscritto che, sbagliando, ha autorizzato l’invio del comunicato emesso sempre sabato 10 gennaio i cui si intendeva evidenziare le inesattezze già di fatto sottolineate nella replica suddetta e, ripeto, pubblicata correttamente sul settimanale.

Pertanto nel precisare che sbagliare è umano intendo assumermi personalmente come è giusto le responsabilità di questo sbaglio e formulo pubblicamente le mie scuse alla redazione de “L’Eco dello Jonio” peraltro ringraziandoli della replica e, soprattutto, dell’attenzione da sempre dimostrata rispetto al problema della S.S.106.

Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

sabato 10 gennaio 2015

Sul Ponte Molinello a Cariati incredibili inesattezze che occorre chiarire




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” a seguito delle innumerevoli segnalazioni che sono pervenute da iscritti e lettori a seguito di un articolo apparso su “L’Eco dello Jonio” dal titolo "Cariati, sul ponte si gioca a scaricabarile" intende evidenziare delle inesattezze al fine di garantire una buona informazione.

Nell’articolo, infatti, si legge che è "stato un regalo di cui non si sentiva proprio la necessità, quello della quasi chiusura al traffico del ponte sul torrente Molinello, in pieno centro abitato a Cariati", ed, inoltre, che sarebbe stato il Comune di Cariati a rivolgersi “all'Anas e al Ministero delle Infrastrutture il quale, di rimbalzo sollecita lo stesso ente ad intervenire".

Riteniamo che ciò stride fortemente con la realtà che è ben diversa. Infatti è il Compartimento della Viabilità per la Calabria dell’Anas Spa ad affermare per iscritto, in una sua comunicazione, che “a seguito della segnalazione pervenuta dal Presidente dell’Associazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106” si evidenzia che il Ponte Molinello presenta diffusi e vistosi fenomeni di degrado delle superfici murarie di intradosso delle campate a sesto ribassato in forma di svuotamento dei giunti di malta, di lesioni e rotture localizzate, oltre alla corrosione in molti punti delle ringhiere e dei montanti verticali in ferro tubolare a protezione marginale del manufatto”.

Appare evidente, quindi, che c’era eccome la necessità della “quasi chiusura al traffico” di un Ponte che rischia semplicemente di crollare. Tanto è vero che la nota continua spiegando che “è stata redatta la perizia dei lavori urgenti di mitigazione dei fenomeni di polverizzazione e disgregazione delle superfici murarie e di prima messa in sicurezza del Ponte Molinello. Tale perizia, insieme al verbale di urgenza è stata inoltrata alla Direzione Generale di Anas Spa per la copertura della spesa e l’autorizzazione dei lavori”.

In questa situazione di forte pericolo strutturale del Ponte Molinello pertanto – conclude la nota – si è “resa necessaria con decorrenza immediata e fino a nuove disposizioni legate all’esecuzione dei predetti lavori la necessità di istituire un senso unico alternato regolamentato da un impianto semaforico con un limite massimo di velocità di 30 Km/h e divieto di sorpasso allo scopo di ridurre le sollecitazioni dinamiche dovute al continuo passaggio di mezzi pesanti lungo il manufatto stesso”.

Così come è bene chiarire che è stata  in prima istanza solo e soltanto l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ad aver inviato al Signor Prefetto di Cosenza e per conoscenza alla Direzione Generale dell’Anas Spa, al Compartimento di Catanzaro dell’Anas Spa, al Dipartimento delle Infrastrutture Direzione Generale per le Infrastrutture Stradali, al Comune di Cariati ed alla Procura della Repubblica di Cosenza ben due istanze: la prima in data 5 e la seconda in data 20 novembre.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, infine, intende chiarire che la presente nota è inviata a tutti gli organi di stampa con cui collaboriamo da sempre con straordinaria correttezza e stima solo e soltanto per il rispetto assoluto della verità dei fatti ma anche della Nostra Associazione, degli Iscritti e, soprattutto dei lettori.

venerdì 9 gennaio 2015

Il nostro ringraziamento al quotidiano "La Provincia"



L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" relativamente alla campagna "Un'altra Strada" non ha inteso trasmettere nessun comunicato stampa. Abbiamo preferito promuovere la nostra prima raccolta fondi tramite i mezzi di comunicazione interni all'Associazione (che ricordiamo essere no profit e di volontariato), tramite facebook, il Blog ed e-mail evitando anche di utilizzare il nostro sito web.

Tuttavia, sentiamo forte l'esigenza di ringraziare "La Provincia" ovvero l'unico ed il solo organo di informazione che attraverso un articolo ha promosso la nostra prima raccolta fondi a sostegno di una S.S.106 più sicura e moderna.

Un ringraziamento particolare, inoltre, sentiamo di rivolgerlo al giornalista Pasquale Loiacono sempre sensibile a tutte le vicende legate alla "strada della morte" ed attento osservatore dell'impegno legato alla nostra Associazione.

L’Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" dalla sua nascita ha realizzato iniziative significative ed ha contribuito al raggiungimento di obiettivi significativi. Siamo certi che si poteva fare di più. Siamo certi che si poteva fare di meglio. Lavoreremo per riuscire a fare di più e meglio nei prossimi anni.

lunedì 5 gennaio 2015

E' iniziata la Campagna "Un'altra Strada" la prima raccolta fondi dell'Associazione "Basta Vittime Sulla S.S.106"




La Campagna “Un’altra Strada” è la prima raccolta fondi indetta dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. L’Associazione è nata nel luglio del 2014 e da allora ha ha svolto due importanti iniziative. Il 25 ottobre a Rossano un Convegno sul Tema "Strada Statale 106: Proposte di Sviluppo e di Tutela" con il Prof. Francesco Russo Ordinario in Trasporti presso l'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il 15 novembre "Una notte di Buona Musica per non correre sulla 106". L’Associazione ha partecipato alle seguenti iniziative: 11 agosto 2014 - "12° Memorial Giovanni Barone” di Catanzaro Lido; 24 agosto 2014 - "I° Memorial Matteo Battaglia - Vittime della strada S.S.106" di Sellia Marina (CZ); 4 dicembre 2014 - "La Giornata sulla Sicurezza Stradale" indetta dall'Automobile Club di Reggio Calabria.

Ha contribuito alla nascita di un tavolo tecnico presso la Prefettura di Catanzaro con l’intento d’intraprendere azioni immediate per la messa in sicurezza della S.S.106 nel tratto catanzarese ottenendo l’immediato intervento per l’allargamento e l’illuminazione dei ponti del fascismo tra Soverato e Badolato (per un importo complessivo di € 4.000.000,00).

Ha spronato i Ministeri che sul 3° Megalotto della S.S.106 che collegheranno Sibari e Roseto tardavano nel fornire il parere favorevole riuscissero celermente ad adempiere ai loro compiti e, ad oggi, tutti i pareri sono stati acquisiti dalla Struttura Tecnica di Missione del Ministero ai Trasporti ed alle Infrastrutture.

Ha segnalato all’Anas Spa importanti criticità sulla S.S.106 da Mandatoriccio a Crotone. Grazie al nostro impegno abbiamo avuto guard-rail fuori norma che era necessario sostituire tra Mandatoriccio e Cariati (intervento già realizzato); Messa in  Sicurezza del Ponte Molinello a Cariati (in via di realizzazione); Messa in Sicurezza della S.S.106 in località Poggio Pudano a Crotone per via degli allagamenti (segnalazione inviata da poco).

Ha promosso informazione tramite il proprio sito web (www.bastavittime106.it: 33 visite giornaliere di media), il blog ed il gruppo facebook “Basta Vittime Sulla S.S.106”. Decine gli articoli sui quotidiani calabresi: tutti finalizzati ad informare i cittadini circa le svariate problematiche che riguardano la S.S.106 in Calabria.

Ha realizzato il Centro Analisi e Ricerche ed ha promosso il Primo Rapporto Sulla Incidentalità e Mortalità sulle Strade Calabresi con particolare riferimento alla S.S.106 con uno studio particolare ed approfondito per il tratto cosentino.

L’Associazione, infine, ha raccolto iscritti in Germania, Italia, ed in Calabria nelle province di Catanzaro, Crotone e Cosenza.

Siamo certi che si poteva fare di più. Siamo certi che si poteva fare di meglio. Lavoreremo per riuscire a fare di più e meglio nei prossimi anni.

Per sostenere l’Associazione è possibile inviare un libero contributo tramite bonifico bancario:
Intestato a: BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106
IBAN: IT96T0760116200001021642069
Causale: Raccolta Fondi Un’altra Strada

 Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”