La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

giovedì 26 febbraio 2015

28 febbraio alle 18:00 al via il Movimento Pro-Ammodernamento del Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati (CS).




L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" comunica che sabato 28 febbraio è confermata l’iniziativa alle ore 18:00 non più presso il Centro Sociale a Cariati Marina che è già impegnato ma nella Sala Consiliare del Comune di Cariati. 

Si ricorda che nell’ambito di questo incontro si vuole costituire un Movimento Pro-Ammodernamento del Ponte Molinello aperto ed allargato a tutte le forze politiche, a tutte le forze sociali, alle associazioni, alle Istituzioni locali, agli imprenditori e commercianti, agli studenti ed ai cittadini tutti finalizzato a concordare eventuali azioni unitarie di protesta al fine di tutelare l'interesse generale della comunità del basso jonio ed a rivendicare il sacrosanto diritto alla mobilità che non può e non deve essere calpestato da una lenta e sciagurata burocrazia che è incapace di risolvere in tempi celeri una questione che rischia di diventare seriamente pericolosa per la collettività.

Il costituendo Movimento Pro-Ammodernamento del Ponte Molinello intende unire quanti ritengono che il senso unico alternato e l’insieme dei disagi che questa misura ha creato non può e non deve vedere alcuna divisione politica ma deve, invece, unire quanti insieme decideranno con alto senso di responsabilità e di amore per il territorio di avviare una lotta civile ma determinata affinché siano al più presto definiti i tempi di inizio e fine lavoro sul Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati.

mercoledì 25 febbraio 2015

Basta parole sulla S.S.106: ora inizia la stagione dei fatti




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che l’Anas Spa ha pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale tre esiti di gara per lavori sulla strada Statale 106 jonica nelle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, per un investimento complessivo di quasi 9 milioni di euro.

La prima gara – si legge nella nota – prevede i lavori di razionalizzazione della viabilità della statale, in corrispondenza dei torrenti “Ponzo”, “Vodà”, “Munita”,”Gallipari” e “Alaco”, attraverso il risanamento dei relativi ponti del fascismo così come ampiamente discusso anche con la Nostra Associazione nel merito dell’incontro (dicembre 2014), svolto in Prefettura e partecipata dall’Ex Prefetto di Catanzaro Dott. Cannizzaro. L`appalto è stato aggiudicato alla I.GE.CO. Impresa Generali Costruzioni Srl, con sede a Sonnino (LT).

La seconda gara prevede interventi di messa in sicurezza della Statale 106 jonica, tra il km 219,000 e il km 278,000, in particolare degli svincoli di “Melissa abitato”, “Melissa 1”, “Piciara”, “Cirò 1 e 2”, “Cirò Marina 1 e 2”, “Oliveto”, “Cappellieri 2”, “Crucoli 1 e 2” oltre ad una rettifica stradale nel Comune di Cirò Marina. L`impresa aggiudicataria è CO.GE.FOR Srl, con sede in Botricello (CZ).

La terza gara prevede interventi di messa in sicurezza della statale, tra il km 219,000 e il km 278,000, in particolare degli svincoli di “Crotone 1”, “Passovecchio”, “Mirto Crosia 1 e 2”, oltre che una rettifica stradale nel Comune di Crotone ed una nel Comune di Isola Capo Rizzuto, nelle Provincie di Crotone e Cosenza. L`appalto è stato aggiudicato alla Impresa di Costruzioni Ing. Filippo Colombrita e C. Srl, con sede in Sant`Agata Li Battiati (CT).

L’Associazione tiene a precisare che molti di questi interventi sono il risultato di alcune segnalazioni già inviate all’Anas Spa (e per conoscenza alle Prefetture ed alle Procure delle Repubblica interessate), dalla Nostra Associazione ed insieme alle azioni svolte negli ultimi sei mesi del 2014 in favore dell’Ammodernamento del 3° Megalotto della S.S.106 tra Sibari e Roseto nell’alto jonio cosentino ci permettono di poter affermare che in Calabria sulla “strada della morte” è risorta una speranza.

Resta il rammarico dovuto: all’isolamento in cui alcune Istituzioni continuano a relegarci; la sistematica censura di tutti i media regionali sul nostro operato; la scarsa partecipazione di quei cittadini calabresi sempre inclini a lamentarsi e mai pronti a rimboccarsi le maniche sostenendo con assoluta determinazione e forza l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che dimostra sempre più di essere abile nel produrre fatti e meno incline nel promuovere parole.

martedì 24 febbraio 2015

Sabato 28 febbraio alle 18:00 nascerà un Movimento Pro-Ammodernamento del Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati (CS).



L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" comunica che il presidente Fabio Pugliese nel pomeriggio di oggi ha incontrato Emiliano Didonna (Segretario del PD di Cariati), Giampasquale Trento (Segretario del PSI di Cariati), Tommaso Critelli (Consigliere Comunale e capogrupppo di Cariati Domani), Filomena Greco (Consigliere Comunale e capogruppo di Fai Vincere Cariati), Leonardo Montesanto (Vicesindaco), e Cataldo Santoro (Ass. Naz. Carabinieri di Cariati), ed insieme è stato costituito un Comitato pro-tempore per far fronte al problema sul Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati.

Il Comitato intende già sabato 28 febbraio organizzare una iniziativa alle ore 18:00 presso il Centro Sociale a Cariati Marina. Nel merito di questo incontro si vuole costituire un Movimento Pro-Ammodernamento del Ponte Molinello aperto ed allargato a tutte le forze politiche, a tutte le forze sociali, alle associazioni, alle Istituzioni locali, agli imprenditori e commercianti, agli studenti ed ai cittadini tutti.

L'incontro, inoltre, sarà utile anche a concordare eventuali azioni unitarie di protesta che il costituendo Movimento Pro-Ammodernamento del Ponte Molinello metterà in campo al fine di tutelare l'interesse generale della comunità del basso jonio ed a rivendicare il sacrosanto diritto alla mobilità che non può e non deve essere calpestato da una lenta e sciagurata burocrazia che è incapace di risolvere in tempi celeri una questione che rischia di diventare seriamente pericolosa per la collettività.

Il comitato promotore, infine, intende rivolgere un particolare ringraziamento al Pd di Cariati che, avendo già organizzato una iniziativa analoga in data 27 febbraio, ha deciso di ispirare una azione unitaria e più consona al problema che si vuole affrontare e risolvere.

Il costituendo Movimento Pro-Ammodernamento del Ponte Molinello intende unire quanti ritengono che questo problema non può e non deve vedere alcuna divisione politica ma deve, invece, unire quanti insieme decideranno con alto senso di responsabilità e di amore per il territorio di avviare una lotta civile ma determinata affinché siano al più presto definiti i tempi di inizio e fine lavoro sul Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati.

lunedì 23 febbraio 2015

L’amico Sindaco Avv. Angelo Donnici contribuisca affinché la S.S.106 possa essere Ammodernata




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” dopo le dichiarazioni dichiarate dal Sindaco di Mandatoriccio Avv. Angelo Donnici intende riportare di seguito alcune dichiarazioni del Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese. «Intendo subito chiarire – afferma il Presidente – che il Sindaco di Mandatoriccio, l’Avv. Angelo Donnici, non solo è amico dell’Associazione che ho l’onore e l’onere di presiedere, ma è anche mio amico personale e tengo a precisarlo affinché le mie riflessioni circa le sue ultime dichiarazioni possano non essere strumentalizzate da nessuno».

«Detto ciò – continua Pugliese – trovo certamente incredibili le dichiarazioni dell’amico Sindaco Avv. Donnici perché ritengo che una Istituzione dello Stato in carica rispetto alla vicenda legata ai lavori di messa in sicurezza della S.S.106 nel basso jonio dovrebbe agire con chiarezza e determinazione. Se afferma che quel lavoro – cito testualmente – “contravviene alle più elementari norme in materia di codice della strada e mette a serio rischio l'incolumità e al sicurezza di tutti” il mio amico Sindaco Avv. Donnici avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di difendere il diritto alla mobilità dei suoi cittadini (insieme a tutti quelli del basso jonio cosentino), perseguendo le vie giudiziarie nei confronti di chi ha realizzato – a suo dire – un lavoro che appunto viola la norma ed, inoltre – cito sempre testualmente – ha “di fatto aumentato il livello di rischio e pericolosità già esistenti in quel tratto stradale”».

«Inoltre, non mi risulta – dichiara Fabio Pugliese – che ad oggi siano stati denunciati in quel tratto sinistri presso la Polstrada di Rossano o presso le locali stazioni dei Carabinieri di Cariati e/o Mandatoriccio e, quindi, non capisco a quali “incidenti di elevata pericolosità” peraltro già registrati si riferisca l’amico Sindaco Avv. Angelo Donnici».

«Per tutte queste ragioni – continua Pugliese – ritengo assolutamente incredibili le dichiarazioni dell’amico Sindaco Avv. Donnici che, invito, anche pubblicamente, a spendersi in altre cause peraltro anche più nobili: ad esempio, aiutare l’Associazione affinché possa essere avviato al più presto un tavolo tecnico sulla S.S.106 ma per chiederne l’Ammodernamento, un nuovo tracciato con quattro corsie, due per ogni senso di marcia, moderno e sicuro che possa attraversare le nostre colline e servire anche da unione tra le marine ed i centri storici che sono sempre di più destinati a morire».

«Spero ed auspico – afferma Pugliese – che quanti si dicono contrari ai lavori di messa in sicurezza della S.S.106 nel basso jonio non siano, in realtà, poco preoccupati della sicurezza stradale e, magari, più preoccupati di contrapporre a questa soluzione un Tutor: ovvero uno di quegli strumenti che colpiscono le tasche dei cittadini e forniscono ingenti risorse agli amministratori locali che puntualmente poi le utilizzano male (gli esempi non mancano)».

«Infine – conclude Pugliese – vorrei sottolineare che seppure non mancano le voci contrarie ai lavori di messa in sicurezza sulla S.S.106 nel basso jonio esistono (e non sono poche), anche le voci a favore: sono quelle dei tanti cittadini che ritengono che quei lavori siano utili, che addirittura renderebbero più visibile la strada soprattutto di notte, e che concorrono – in quel tratto – a fare in modo che certe velocità spropositate assunte da alcuni viaggiatori siano ora ridotte e ricondotte ad una sobrietà più opportuna sulla “strada della morte” ed, anche, non dimentichiamolo, al rispetto della legge e dei limiti di velocità».

Sing Jaswinder di 36 anni terza vittima della S.S.106 nel 2015




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprende con sgomento e sconcerto l’ennesima vittima della “strada della morte” in Calabria. Si tratta di Sing Jaswinder, di 36 anni, un giovane uomo di nazionalità indiana che stava percorrendo in bicicletta il  manto stradale poco più avanti della stazione ferroviaria di Sant'Ilario dello Jonio in provincia di Reggio Calabria.

L’ennesimo incidente mortale sulla strada statale 106 jonica si è verificato verso le 18:00 di sabato,  mentre sulla zona cadeva una fitta pioggia che è andata man mano aumentando e che ha di fatto contribuito ad innescare tutta una serie di problematiche legate alla corretta circolazione del traffico. Infatti, dopo avere investito il ciclista, l'auto, una Renault Clio, è stata a sua volta tamponata da un’altra vettura.

Nell'impatto sono rimaste ferite anche quattro persone che viaggiavano sulle due autovetture coinvolte e che ora sembrano fuori pericolo. Il tratto di strada in cui si è verificato l’incidente è stato chiuso al traffico per alcune ore mentre sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Brancaleone ed i carabinieri della Compagnia di Locri. Sono intervenuti inoltre, i Vigilli del Fuoco del compartimento di Siderno e un'ambulanza dell'Ospedale Civile di Locri.

Sing Jaswinder è la terza vittima della S.S.106 nel 2015 dopo Matteo Brigandì di 38 anni e Giuseppe Leonardo Farini di 47 anni deceduti il 18 gennaio 2015 a Bocale (fraz. di Reggio Calabria). L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è vicina alla Famiglia Jaswinder a cui vanno i nostri più sinceri sentimenti di vicinanza e cordoglio.

L’Associazione, infine, non dimentica di ricordare lo stato comatoso in cui versa la strada Statale 106, in particolare nella provincia di Reggio Calabria, ed auspica che il Governo nazionale e regionale possano al più presto affrontare e risolvere un problema ormai diventato un’autentica vergogna per nostro Paese. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.

sabato 21 febbraio 2015

L’Amministrazione di Mandatoriccio sulla S.S.106 osserva il dito, mentre l’Associazione guarda la luna




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende immediatamente ripristinare un presidio di verità circa una prima inequivocabile errata informazione diffusa oggi dall’ufficio stampa del Comune di Mandatoriccio: i lavori sulla S.S.106 nel basso jonio, rappresentano infatti, Lavori di Messa in Sicurezza e non, invece, di “ammodernamento.

Rispettiamo, inoltre, le riflessioni dell’Amministrazione e del Sindaco di Mandatoriccio ed invitiamo tuttavia queste Istituzioni ad essere anche coerenti e consequenziali con quelle che affermano: se i lavori rappresentano una scelta peggiorativa; aumentano il livello di rischio e pericolosità già esistente sulla “strada della morte; se questa iniziativa (peraltro costata svariati milioni di euro), è ritenuta inutile; e, soprattutto, se “questo intervento contravviene alle più elementari norme in materia di codice della strada” e mette in serio rischio l’incolumità e la sicurezza di tutti allora l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è convinta che tali Istituzioni debbano formalizzare una regolare denuncia presso gli organi preposti altrimenti c’è un rischio concreto di promuovere demagogia e populismo che non serve a niente ed a nessuno ed appare, inoltre, poco serio ed anche irresponsabile.

L’Associazione, infine, esprime grande rammarico rispetto alla volontà del Primo Cittadino di Mandatoriccio di volere “un urgente tavolo di analisi, discussione e confronto con i sindaci del territorio” per discutere dell’intervento di messa in sicurezza dall’Anas nel basso jonio cosentino e non, invece, della urgente e più importante necessità di aprire finalmente una Conferenza dei Servizi per l’Ammodernamento della S.S.106 da Sibari a Crotone.

Nell’alto jonio tra pochi mesi inizieranno i lavori per l’ammodernamento della S.S.106 mentre nel basso jonio si perde tempo a discutere dei lavori di messa in sicurezza tra Mandatoriccio e Cariati. Questo atteggiamento rattrista la Nostra Associazione per questo motivo lasciamo a quanti, dimostreranno con i fatti (e non con le chiacchiere), l’illegalità e l’inopportunità di questi interventi.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” invece si riserva di impegnarsi con determinazione nel perseguire un disegno più grande che guarda all’interesse generale dell’intera Calabria e che punta ad ottenere al più presto l’Ammodernamento della S.S.106 da Sibari a Crotone e da Crotone a Reggio Calabria.

venerdì 20 febbraio 2015

Incidente sulla S.S.106 a Crotone: speriamo che ora il Comune si svegli!




L’incidente stradale che ieri è avvenuto sulla strada Statale 106 a Crotone e che ha coinvolto un tir che trasportava Gpl e un autobus per il trasporto cittadino spinge l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ad alcune doverose ed opportune riflessioni.

L’Associazione, in primo luogo, intende manifestare vicinanza, solidarietà ed affetto alle sei persone (tra le quali alcuni sono giovani studenti), rimaste ferite per fortuna in maniera non grave ed intende sottolineare che questo incidente avrebbe potuto riportare un bilancio (in termini di vittime e feriti), ben più grave di quello avuto poiché all'interno dell'autobus i passeggeri erano circa una ventina (in maggioranza studenti che stavano rientrando a casa e che sono stati sballottati e investiti da una pioggia di schegge di vetro).

L'autobus, inoltre, dopo l'impatto frontale con il mezzo pesante, è stato sbalzato e ha anche abbattuto un semaforo posto a regolare un incrocio molto trafficato situato nei pressi del cavalcavia nord d'ingresso al centro urbano ed all'ospedale dove potevano essere investite anche altre autovetture.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto intende sottolineare lo stato comatoso e di completo abbandono in cui versa la “strada della morte”, ovvero, una strada indegna di un Paese che si ritiene civile.

L’Associazione, infine, anche dopo questo ennesimo incidente intende, con ancora più forza, stigmatizzare l’Amministrazione Comunale di Crotone che ancora oggi, dopo diversi mesi, non ha approvato la Delibera per la Nuova S.S.106 proposta dalla Nostra Associazione. Questo, a dispetto di mille parole, descrive nei fatti, il totale disinteresse che lega certi amministratori alla storica questione della S.S. 106 che resta irrisolta non certo per colpa di chi opera a Roma oppure a Bruxelles ma non cambia, soprattutto, per le responsabilità oggettive di una certa classe politica calabrese miope e disinteressata ai problemi veri dei cittadini.   

Corsi di formazione: sulla Nuova S.S.106 pretenderemo rispetto delle regole e massima trasparenza




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è letteralmente interdetta rispetto a quanto accade ormai da giorni sulla stampa circa i “corsi di formazione” indetti dal Comune di Amendolara addirittura in previsione dei lavori per la Nuova S.S.106 che finalmente dopo mesi e mesi di ritardi (giustificati e non), da lunedì scorso è finalmente all’attenzione del CIPE.

Rispetto alla querelle in corso sentiamo forte l’obbligo di precisare alcune cose se non altro per l’amore che ha sempre contraddistinto la Nostra Associazione nei confronti della verità.

Punto Primo: siamo fortemente colpiti dal fatto che proprio chi in passato, osteggiando i lavori per la Nuova S.S.106, minacciava a cuor leggero un “parere non favorevole all’opera”, sostenendo in prima istanza il rischio di “devastazione ambientale” salvo poi ricredersi dopo aver letto le carte e, soprattutto chi, stigmatizzava i 1.500 posti di lavoro previsti per l’opera ritenendo che sarebbero stati in realtà solo poche decine di posizioni lavorative aperte ora, invece, avvia “corsi di formazione” promuovendoli direttamente o indirettamente (importa poco perché non c’è alcuna smentita dall’ufficio stampa comunale), come dei corsi finalizzati per poter lavorare sulla realizzazione del 3° Megalotto della S.S.106.

Punto Secondo: finalmente apprendiamo ed evidenziamo anche grazie al Sindaco di Roseto Rosanna Mazzia che gode della Stima più ampia della Nostra Associazione (poiché è persona seria!), che non siamo più i soli ad affermare la verità: ovvero che il Comune di Amendolara ha osteggiato fortemente l'opera provocando tantissimi ritardi.

Punto Terzo: sia chiaro a tutti (nessuno escluso), che sulle assunzioni relative alla realizzazione della Nuova S.S.106 l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pretenderà il massimo rispetto delle regole e la trasparenza più assoluta poiché riteniamo che sia finito il tempo, in Calabria, delle “clientele”, dei “negozi” e delle spartizioni dei posti di lavori perpetrate in passato da certi potentati politici.

Punto Quarto: ci riserveremo di ricordare a qualche Assessore dell’alto ionio ed a quanti oggi scrivono testualmente che “noi non abbiamo mai osteggiato la realizzazione dell'opera” che a tempo debito la Nostra Associazione pubblicherà le trascrizioni delle conferenze dei servizi (e non solo!), perché riteniamo importante che i calabresi tutti, leggano con i loro occhi le posizioni assunte dai sindaci dell’alto jonio anche al fine di capire la verità in merito, appunto, a chi ha veramente osteggiato l’opera concorrendo a farne ritardare l’inizio e chi, invece, l’ha voluta davvero fino infondo comprendendone la sua importanza. Oggi, Viva Dio, ogni cosa è scritta!

Punto Quinto: spiace, anche qui, dover constatare che la realizzazione della Nuova S.S.106 in alcuni amministratori dell’alto jonio (per fortuna non tutti), diventa interessante solo quando c’è da “occupare” oppure “ottenere” qualcosa mentre era poco interessante quando doveva essere utile per evitare quelle vittime e quei feriti che da circa un secolo hanno reso la “strada della morte” l’arteria viaria più pericolosa d’Italia.

mercoledì 11 febbraio 2015

Apprezziamo l’interrogazione dell’On. Graziano sul Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprezza l’interrogazione del Consigliere regionale On. Giuseppe Graziano presentata al presidente dell’Assise Antonio Scalzo, nel corso dell’Assemblea regionale dello scorso lunedì 9 febbraio 2015. L’interrogazione, infatti, non solo evidenzia lo stato di arretramento e di estrema pericolosità in cui versa il Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati ma sprona la Regione Calabria ad assumere tutte le azioni necessarie per sollecitare un’azione immediata da parte dell’Anas Spa, al fine di tutelare l’incolumità degli utenti e mettere definitivamente in sicurezza un “punto critico” presente sulla “strada della morte” che purtroppo ricordiamo per aver causato nel passato diversi incidenti anche mortali.

«L’iniziativa dell’On. Graziano è gradita alla nostra Associazione – dichiara Fabio Pugliese – che rileva con enorme soddisfazione l’ampio interesse presente oggi sul Ponte Molinello da parte delle diverse istituzioni che intendono mobilitarsi e spronare chi ancora non lo ha fatto per la risoluzione immediata di questo problema serissimo».

«Ha fatto bene l’On. Graziano a sollecitare la Regione Calabria che, a nostro giudizio – continua Pugliese – può e deve dare un segnale di discontinuità con il passato sulla S.S.106 in Calabria così come è necessario che anche i territori facciano la loro parte».

«L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – afferma Pugliese - aspetta ancora da agosto scorso la riunione per l’istituzione del Tavolo Tecnico sulla S.S.106 proposta dal Comune di Rossano insieme ai comuni del basso jonio che hanno già approvato la delibera per la S.S.106 e ritiene opportuno e doveroso che questa iniziativa sia avviata al più presto e veda partecipi anche i rappresentanti regionali indipendentemente dalla loro collocazione politica».

«Il problema dell’ammodernamento della Statale 106 – conclude Pugliese – non ci stancheremo mai di ribadire che non ha alcuna appartenenza politica ma è più semplicemente un problema che riguarda tutti indistintamente e, quindi, da tutti deve essere affrontato con la massima serietà e con un rinnovato e determinato spirito costruttivo».

martedì 10 febbraio 2015

Messa in sicurezza della S.S.106: attendiamo le scuse dal Centro Studi "Pier Giorgio Frassati” di Cariati.




Il Comitato Scientifico dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comprende e rispetta il legittimo malcontento che si è generato nella popolazione del basso jonio cosentino a seguito dei lavori di messa in sicurezza della strada Statale 106 ionica.

Disapproviamo certe reazioni che riteniamo eccessive e forse anche figlie di una manifesta pseudo - conoscenza, di una superficialità  e di una desertificazione culturale che è causata soprattutto dalla mancanza di modernità legata all’assenza di una strada che colleghi il nostro territorio al mondo e restiamo basiti dalla scorrettezza subita dalla Nostra Associazione dal sito web periodicoilfaro.it, ovvero l’organo di informazione del Centro Studi "Pier Giorgio Frassati" di Cariati.

Quest’ultimo nelle scorse settimane ha pubblicato delle note, che il Nostro Comitato rispetta e che non condivide, e solo quando attraverso l’Ing. Nicola Nucaro ha coinvolto l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ha inteso inoltrare alla redazione del sito una replica che non è stata pubblicata.

Avremmo certamente gradito che nel merito di un confronto civile l’organo di comunicazione del Centro Studi avesse pubblicato anche il Nostro pensiero. Ancora di più avremmo gradito delle scuse o, comunque, una rettifica da parte di un Centro che persegue lo scopo di “promuovere e favorire iniziative culturali, lo studio e l'aggiornamento culturale” ed attraverso uno sei suoi esponenti contesta i lavori di messa in sicurezza della S.S.106 nel basso jonio cosentino e fornisce a supporto delle sue considerazione la normativa afferente “la costruzione delle strade”.

L’errore è così grossolano che sembra essere originato da una perfetta malafede. Come è possibile che il “Centro Studi” attraverso un proprio rappresentante possa confondere la normativa sulla costruzione delle strade con la norma che riguarda l’adeguamento delle strade già esistenti attraverso la messa in sicurezza? Come è possibile non aver promosso e favorito lo studio e l’aggiornamento di questo ampio ramo della legislazione italiana fatto di leggi, decreti, deroghe, ecc.?

Siamo certi che il Centro Studi "Pier Giorgio Frassati" di Cariati non ha agito in malafede né ha voluto cavalcare il populismo più becero fomentando il malcontento di pochi che seppure è legittimo è giuridicamente immotivato e siamo convinti che la non pubblicazione della replica nel loro sito web di informazione sia stata solo una svista.

Il Comitato Scientifico ed il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” restano in attesa delle scuse doverose da parte di un istituto che ambisce a promuovere cultura e poi ad “educare all'esercizio di tutti i diritti" la popolazione.

lunedì 9 febbraio 2015

Daremo corso ad azioni legali se ci saranno vittime o feriti sul Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati.




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha inviato in data odierna una nota a S.E. il Signor Prefetto di Cosenza e per conoscenza alla Direzione Generale ed al Compartimento di Catanzaro di Anas Spa, alla Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla Procura della Repubblica di Cosenza ed al Comune di Cariati in cui richiede con urgenza l’inizio dei lavori sul Ponte Molinello sulla Strada Statale 106 a Cariati (Cs).

L’Associazione nella sua comunicazione ha richiamato parzialmente: 1) la nota della Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che in data 4 dicembre 2014 attraverso l’Arch. Ornella Segnalini ha scritto all’Anas “si ritiene che gli interventi di sistemazione degli impalcati laterali, la cui esecuzione è già stata prevista dal locale Compartimento Anas siano improcrastinabili”; 2) l’interrogazione parlamentare dall’On. Nazzareno Pilozzi che ha evidenziato quanto il “senso unico alternato regolamentato da un impianto semaforico, con un limite massimo di velocità di 30 Km/h e divieto di sorpasso […] sta comportando pesanti conseguenze per un territorio dotato di una sola via di comunicazione e che ha visto un incremento esponenziale dei livelli di traffico veicolare che stanno letteralmente soffocando la città di Cariati e l'intera area del basso jonio cosentino e dell'alto jonio croto-nese causando disagi quotidiani ad almeno 20 comuni”; 3) la nota del Sindaco di Cariati Avv. Filippo Giovanni Sero del 2 febbraio scorso che evidenzia tra l’altro quanto il blocco del traffico impedisce “di fatto l’accesso o il deflusso dalla CC dei Carabinieri, posta nell’immediata prossimità del ponte, nonché dalle vicine scuole medie ed elementari […] le ambulanze che trasportano ammalati o feriti da o per il punto di primo intervento dell’ospedale di Cariati o per il Pronto soccorso di Rossano” e, soprattutto, quanto il rischio sia destinato “ad aumentare in maniera esponenziale con la prossima stagione estiva”.

L’Associazione ha richiesto a S.E. il Signor Prefetto ogni possibile azione finalizzata alla risoluzione urgente di questo problema attraverso la realizzazione urgente dei lavori sul Ponte Molinello al fine di evitare ogni aspetto di rischio per la pubblica incolumità e per l’ordine pubblico.

L’Associazione, infine, data la gravità di una situazione ormai ferma da mesi ha fatto presente al Prefetto che non esiterà ad intraprendere le vie legali qualora questa incredibile situazione di rischio dovesse provocare vittime e/o feriti.

domenica 8 febbraio 2015

Sui lavori di messa in sicurezza della S.S.106 tanti Maestri con parole ma con i fatti...?




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è stata chiamata in causa da una nota stampa dall’Ing. Nicola Nucaro apparsa ieri sul sito web di informazione “cariati Net.it”. La nota dell’Ing. Nucaro ripropone ed avvalla una serie di polemiche pretestuose che sempre di più negli ultimi giorni abbiamo purtroppo registrato circa i lavori di messa in sicurezza sulla S.S.106 nel basso jonio ed invita l’Associazione a rivedere la propria posizione rispetto ai lavori suddetti.

L’Associazione rigetta l’invito: tale scelta nasce dalla convinzione che la legislazione a sostegno delle osservazioni avanzate dall’Ing. Nicola Nucaro sono attinenti alla “costruzione delle strade” mentre non viene richiamata alcuna norma sulla messa in sicurezza di una strada già esistente.

L’Associazione ringrazia l’Ing. Nicola Nucaro per i modi garbati e corretti con i quali si è posto e per i meriti attribuiti al presidente Ing. Fabio Pugliese al quale occorre riconoscere anche il merito di avere da sempre investito sul problema S.S.106 tempo ed impegno impagabili ed impareggiabili al fine di rappresentare, nel miglior modo possibile, un problema evidentemente caratterizzato da una notevole ed intensa complessità.

L’Associazione non è detentrice della verità assoluta così come non lo è il suo presidente ma riteniamo che sia opportuno essere anche consequenziali e coerenti anche a ciò che si scrive e per questa ragione intendiamo rivolgere anche noi un invito all’Ing. Nicola Nucaro: dal momento che insieme ad altri Illustri cittadini ritiene che i lavori effettuati sulla S.S.106 siano fuori norma o costituiscano un abuso non esiti a farsi promotore di una azione legale nei confronti di l’Anas Spa per difendere il diritto alla mobilità del basso jonio cosentino.

Naturalmente, nella ricerca della verità che sempre deve animarci, qualora dovessimo riscontrare nell’ambito di un contenzioso tra l’Anas Spa ed il gruppo di cittadini capeggiati dall’Ing. Nicola Nucara una vittoria giudiziaria da parte di quest’ultimi non esiteremo a riconoscere i nostri sbagli e saremo anche noi di certo coerenti e consequenziali nell’intraprendere le dovute azioni legali nei confronti di Anas Spa.

L’Associazione ribadisce la propria posizione sostenendo la regolarità dei lavori effettuati che mettono in sicurezza un tratto di strada dove spesso si registrano velocità spropositate e dove, grazie anche a tali lavori, da oggi i viaggiatori saranno richiamati ad una maggiore prudenza ed all’osservanza del limite di velocità fissato a 60 chilometri orari.

Ricordiamo, inoltre, che l’obiettivo della nostra Associazione è la messa in sicurezza della S.S.106. Se l'installazione dei guardrail significa anche riduzione della velocità di percorrenza del tratto interessato, per noi è comunque un obiettivo raggiunto, poiché - a differenza di quanto molti pensano - la nostra azione, in questa prima fase, è solo finalizzata alla sicurezza degli utenti, alla riduzione di sinistri, feriti e vittime. La realizzazione di una Nuova S.S.106 nel basso jonio, che preveda una nuova carreggiata più ampia, deve e può essere, invece, un obiettivo a lungo termine.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” a differenza dell’Ing. Nicola Nucara che rivendica di aver ragione insieme ad altri Illustri cittadini che cita dichiara, invece, con fermezza  di non possedere alcuna ragione. Anche perché come recita il detto, la ragione è sempre...... di chi sappiamo. All’Ing. Nicola Nucaro, infine, inviamo i nostri più cordiali saluti nella speranza che quando nell’arco di quest’anno l’Anas Spa consegnerà i lavori vorrà presenziare alla festa che l’Associazione promuoverà per l’inaugurazione del Ponte Molinello a Cariati.

venerdì 6 febbraio 2015

I lavori di messa in sicurezza della S.S.106 avrebbero evitato l’uscita di strada dell’autoarticolato.




Nelle scorse settimane l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha registrato un vivo dibattito, che per la verità non è ancora spento, sui lavori di Messa in Sicurezza nel basso jonio cosentino. Anche dopo l’episodio di qualche giorno fa che ha visto un autoarticolato uscire fuori strada sulla S.S.106 a Mandatoriccio e paralizzare il traffico veicolare sull’arteria viaria per diverse ore il presidente dell’Associazione Ing. Fabio Pugliese esprime alcune considerazioni.

«Sono molto contento che all’autista dell’autoarticolato non sia accaduto nulla di grave – afferma Pugliese – così come sono convinto che se anche nel tratto dove si è verificato l’incidente avessero effettuato i lavori di messa in sicurezza l’autoarticolato non sarebbe uscito dalla carreggiata paralizzando il traffico per ore».

«Questo episodio – continua Pugliese – arriva puntuale come una coincidenza divina e ci permette di riaffermare che è necessario l’ammodernamento della S.S.106 e che nel frattempo è fortemente necessaria una messa in sicurezza della “strada della morte” ed anche se siamo consapevoli che ciò implica un sostanziale ed ulteriore “rallentamento” della strada, pazienza: meglio questo di un incidente con feriti o vittime».

«La verità – aggiunge Pugliese – è questa: la strada Statale 106 ionica in Calabria è la strada più pericolosa d’Italia. Pertanto ben vengano quei sistemi che certamente diminuiranno vittime e feriti anche se ciò comporterà una peggioramento nella percorribilità per gli automobilisti che dovranno andare necessariamente più piano».

«Io spero – conclude il presidente – che i tanti che oggi si lamentano di questi interventi riescano prima o poi a capire che è questo il destino della S.S.106: un lento ma graduale “peggioramento” in termini di percorribilità dovuto all’aumento dei tempi di viaggio in favore di un miglioramento radicale della sicurezza. Se ciò accadrà e, quindi, se tutto questo sarà compreso fino in fondo inizierà, ne sono certo, una nuova consapevolezza: occorre ottenere al più presto una Nuova S.S.106!»

lunedì 2 febbraio 2015

Ridimensionate di molto le ambizioni dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è nata per fermare la strage stradale sulla strada Statale 106 ionica calabrese, per non dimenticare le vittime della "strada della morte" e le loro famiglie e per rivendicare una Nuova strada Statale 106 in Calabria. L’Associazione, nel mese di gennaio ha promosso la campagna “Un’altra Strada”, ovvero la prima raccolta fondi necessaria per riuscire a raggiungere tre importanti ed ambiziosi obiettivi:

1) Permettere all’Associazione di poter ottenere quelle risorse economiche necessarie per poter chiedere formalmente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di poter far parte dell’Osservatorio sulla S.S.106 ionica che ha luogo periodicamente a Roma assicurando la propria presenza. L’Associazione, infatti, intendeva far parte di questo organo importantissimo ed auspicava di poter finanziare questa presenza, nelle stanze che contano e nelle quali vengono assunte le scelte più importanti che riguardano la famigerata “strada della morte”, mediante la raccolta fondi;

2) Finanziare una serie di iniziative sulla sicurezza stradale con tutte le scuole secondarie di secondo grado della costa jonica calabrese atteso che è fondamentale, a giudizio dell’Associazione, puntare sulla prevenzione e, quindi, sulla formazione soprattutto dei giovani, per evitare sinistri, feriti e vittime che molto spesso sono comprese in una fascia di età compresa tra i 18 ed i 25 anni;

3) Promuovere convegni finalizzati alla ricerca di nuove proposte che potessero permettere la ricerca di quei bandi oppure a favorire la conoscenza necessaria all’accesso a quei finanziamenti (che esistono!), per la messa in sicurezza subito e l’ammodernamento di arterie viarie come la strada Statale 106 in Calabria.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel ricordare che il suo operato vive attraverso l’impegno volontario (no profit), dei propri iscritti comunica che le risorse raccolte non sono necessarie a poter concretizzare nessuno degli obiettivi suddetti. Spiace dover constatare per l’ennesima volta che le ragioni per le quali probabilmente non cambia nulla non sono della Politica e dei Politici ma sono imputabili principalmente ai cittadini.

L’Associazione, infine, nel ringraziare quanti hanno aderito alla nostra raccolta fondi e pur ridimensionando le proprie ambizioni assicura il proprio impegno con gli stessi mezzi modesti utilizzati fino ad oggi per l’ottenimento della messa in sicurezza subito e l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria, per la nascita di una nuova consapevolezza, per il risveglio di una nuova coscienza: qualcosa si può fare, qualcosa che è possibile fare, basta solo volerlo!