La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

giovedì 27 novembre 2014

Stigmatizziamo la sottocultura dell’intolleranza sulla S.S.106





L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” da più tempo, tra le diverse cause del mancato ammodernamento della S.S.106, denuncia una mancata crescita culturale ed, insieme, l’esclusione dalla modernità. Tutto ciò, ovviamente, non è solo quanto riscontriamo quotidianamente dal nostro particolare osservatorio ma trova assoluto riscontro nei vari indicatori (Svimez, Istat, ecc), che vedono sempre più la Calabria fanalino di coda nella cultura e nella modernità del vecchio continente e dell’Italia.

Non intendiamo, in questa sede, argomentare – per ragioni di sintesi – le relazioni che esistono tra una strada obsoleta ed indegna di un Paese che si dice civile e la perdita culturale di una regione pur ribadendo che esistono e, anzi, sono chiarissime! Però intendiamo decisamente rimarcare questa mancata crescita culturale che si manifesta, soprattutto, nei più giovani i quali, purtroppo, non dimenticano, per fortuna solo in pochi e solo in qualche circostanza, di evidenziarla.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” da più giorni riceve diverse e svariate segnalazioni da parte di chi – attraverso l’invio di screenshot, messaggi, e-mail, foto, ecc. – denuncia diversi sgradevoli commenti pervenuti in merito alle ultime tre vittime della “strada della morte” in Calabria:  Ion Stelea, 46 anni, di nazionalità rumena deceduto il 14 novembre 2014 a Rossano (Cosenza), ed i fratelli Aziz Mohamed di 49 anni e Aziz Habdel Kadez di 48 anni, di nazionalità indiana deceduti lo scorso 25 novembre 2014 a Melito Porto Salvo (Reggio Calabria).

Si legge di tutto. Soprattutto, si legge chiaramente una sottocultura che purtroppo anima molti giovani che, naturalmente, non promette nulla di buono per il futuro della Calabria. Per questa ragione l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” stigmatizza quanto accaduto ed auspica che il mondo della scuola ed, insieme, le famiglie di questi ragazzi possano concorrere ad una crescita culturale ed educativa necessaria affinché questi giovani riescano finalmente a concepire il valore della vita come un valore universale: che va oltre la nazionalità, il colore della pelle, l’appartenenza religiosa e politica, ecc.

Nel mese di novembre sulla S.S.106 purtroppo non sono deceduti solo un rumeno e due indiani! Purtroppo sono deceduti tre uomini, tre nostri fratelli, tre lavoratori, tre persone, tre appartenenti alla razza umana. Questo, senza ombra di dubbio, deve semplicemente addolorarci tutti.

mercoledì 26 novembre 2014

Tarda il parere del Ministero dei Beni Culturali sul 3° Megalotto della S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica di aver inviato una e-mail certificata al Ministro dei Beni Culturali, delle Attività Culturali e del Turismo, alla Segreteria del Vice Ministro, all’Ufficio di Gabinetto, alla Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l'Architettura e l'Arte contemporanee, ed alla Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Attraverso questa missiva, l’Associazione ricorda che «in data 9 agosto 2014, con annuncio sul Corriere della Sera e sul Quotidiano della Calabria, è stato comunicato al pubblico che l'ulteriore documentazione di approfondimento relativa al progetto definitivo del Megalotto 3 della S.S. 106 Jonica, consegnata alle autorità ambientali competenti in data 8 agosto 2014, era consultabile sul sito del ministero dell’Ambiente» mentre poi «il progetto è stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente, con colpevole ed inspiegabile ritardo, in data 25 agosto 2014».

L’Associazione lamenta che «ad oggi, dalla data di pubblicazione (che ricordiamo essere del 25/08/2014 e non 9/08/2014), il Ministero dei Beni Culturali non ha emesso il suo parere in merito al Progetto Definitivo nonostante siano decorsi i tempi a sua disposizione per la formulazione di questo (90 giorni)».

Pertanto, l’Associazione ritiene concreto il rischio che tali ritardi possano, insieme ad altri eventuali ulteriori ritardi del Ministero dei Beni Culturali, comportare «uno slittamento della procedura vanificando le promesse di quanti, in questi mesi, hanno assicurato che entro il mese di Dicembre il Progetto sarebbe stato approvato dal CIPE e quindi reso cantierabile entro l'estate del 2015».

L’Associazione, in ultimo, ha ricordato al Ministro che «proprio ieri sera sulla S.S.106 in Calabria si è consumata l’ennesima tragedia: due fratelli, rispettivamente di 48 e 49 anni, sono deceduti a causa dell’ennesimo incidente sulla tristemente nota “strada della morte”» esortandolo, quindi, a fare in modo che «il parere del Ministero dei Beni Culturali possa essere ottenuto nell’immediato».

Salgono ad 11 le vittime sulla S.S.106 nel 2014: serve una Nuova S.S.106




L’incidente che si è verificato ieri sulla strada Statale 106 all'altezza del bivio di Roghudi, nell'area grecanica della provincia di Reggio Calabria ci restituisce purtroppo altre due vittime: i fratelli Aziz Mohamed di 49 anni e Aziz Habdel Kadez di 48 anni di nazionalità marocchina.

I fratelli Aziz sono rispettivamente la seconda e la terza vittima della S.S.106 nel solo mese di novembre del corrente anno ed anche la decima e l’undicesima vittima della “strada della morte” nel 2014, appunto, dopo Vincenzo Fiorita di 68 anni (deceduto l’1 febbraio 2014 a Strongoli in provincia di Crotone), Egidio Aloisio di 19 anni (deceduto il 23 febbraio 2014 a Rossano in provincia di Cosenza), Nicola Reda di 28 anni (deceduto l’11 luglio 2014 a Guardavalle in provincia di Catanzaro), Pasquale Pastore di 71 anni (deceduto il 2 agosto 2014 a Cassano All'Ionio in provincia di Cosenza), Spina Aldo di 59 anni (deceduto il 3 agosto 2014 a Corigliano Calabro in provincia di Cosenza), Bruno Lepori di 45 anni (deceduto il 15 agosto 2014 a Crotone), Silvana Catania di 49 anni (deceduta il 24 agosto 2014 a Crotone), Adrian Bodgan di 24 anni (deceduta il 5 settembre 2014 a Isola di Capo Rizzuto in provincia di Crotone), Ion Stelea di 46 anni (deceduto il 14 novemnre 2014 a Rossano), Aziz Mohamed di 49 anni e Aziz Habdel Kadez, di 48 anni (deceduti ieri a Melito Porto Salvo in provincia di Reggio Calabria).

Questo tragico incidente, inoltre, ci permette di affermare che anche nel 2014 in Calabria si muore nell’intera S.S.106 essendo 4 le vittime nella provincia di Cosenza, 4 nella provincia di Crotone, una in quella di Catanzaro ed ora 2 nella provincia di Reggio.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende, quindi, manifestare sentimenti di cordoglio e di vicinanza alla famiglia delle vittime ed insieme intende denunciare con ancora più indignazione lo stato comatoso in cui versa una delle strade più pericolose ed obsolete d'Europa. Stigmatizziamo, inoltre, l'indifferenza generale delle istituzioni (e non solo), rispetto a quanto accade da sempre sulla tristemente nota "strada della morte". È incredibile che ancora oggi nulla cambia affinché possano nascere i presupposti per una nuova strada, più sicura e moderna.

giovedì 20 novembre 2014

Basta Vittime Sulla S.S.106 scrive al Prefetto dopo la risposta di Anas Spa sul Ponte Molinello di Cariati.




L’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 rende noto che lo scorso 18 novembre c.a. ha ottenuto una risposta dall’Anas Spa relativa alla richiesta di messa in sicurezza del Ponte Molinello a Cariati.

L’Anas Spa comunica “che si procederà alla sistemazione delle protezioni laterali lungo il lato destro dell'opera d'arte con l'avvio dei lavori di manutenzione ordinaria a valere sulla disponibilità finanziaria per l'anno 2015”. Ed, inoltre, evidenzia che “allo stato attuale non si può procedere alla sistemazione del lato sinistro del Ponte, stante la presenza di infrastrutture civili interferenti, in gestione al Comune di Cariati per effetto del verbale di delimitazione del tratto interno di Cariati Marina del 05.02.2003”.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” pertanto rende noto di aver inviato in data odierna una seconda lettera al Signor Prefetto di Cosenza e per conoscenza alla Direzione Generale dell’Anas Spa, al Compartimento di Catanzaro dell’Anas Spa, al Dipartimento delle Infrastrutture Direzione Generale per le Infrastrutture Stradali, al Comune di Cariati ed alla Procura della Repubblica di Cosenza.

L’Associazione, in pratica, si dice basita «dalla decisione di voler intervenire solo e soltanto con un’opera di “manutenzione ordinaria” peraltro con disponibilità finanziarie relative per l’anno 2015 perché è evidente – dato l’alto rischio che si corre per l’incapacità evidente di mantenere efficientemente negli anni quell’area -  che è opportuno intervenire al più presto: quindi, già nelle prossime settimane!»

Inoltre, l’Associazione si dice sconcertata dalla «decisione di Anas Spa di non intervenire per effettuare l’intervento da noi richiesto sul Ponte Molinello così come è stato già effettuato sul torrente Ioppo. Poiché non solo ci sono i termini per intervenire sul Ponte Molinello per effettuare lo stesso ed identico intervento effettuato sul torrente Ioppo ma, addirittura, c’è anche la possibilità di svolgere un lavoro migliore essendoci tutti gli spazi necessari per poter intervenire considerando che sul torrente Ioppo, appunto, sono state superate difficoltà certamente maggiori legate peraltro ad infrastrutture private praticamente contigue e ravvicinate all’opera perfettamente realizzata».

L’Associazione, pertanto, «non esiterà ad intraprendere una battaglia cruenta e giusta anche fino al terzo grado di giudizio e, nel caso, ad avviare un’azione presso la Corte Europea dei Diritti Umani semmai malauguratamente dovesse verificarsi l’ennesimo incidente sul ponte Molinello. Tutto ciò per ribadire a chi ha il dovere di tutelare i nostri diritti che da oggi sulla S.S.106 “la musica” è sostanzialmente cambiata! Quanti hanno responsabilità ben precise pagheranno così come è giusto che sia se non interverranno concorrendo in questo modo ad aumentare il numero delle vittime e dei feriti della famigerata e tristemente nota “strada della morte”».

martedì 18 novembre 2014

Il gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” supera i 20.000 iscritti.




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che il gruppo facebook “Basta Vittime Sulla S.S.106” ha oggi superato le 20.000 adesioni. Tale risultato ha dell’incredibile. Perché per la prima volta nella storia della Calabria un numero così incredibile di persone sono riunite in un luogo virtuale per affrontare quotidianamente il problema della strada Statale 106. Perché al gruppo hanno aderito cittadini da tutte le province della regione Calabria ed, insieme, calabresi da tutta Italia ed anche dall’estero. Perché questo impressionante numero di iscritti è stato raggiunto in meno di sei mesi.

Il gruppo, inoltre, è attivissimo ed ogni giorno informa i tantissimi iscritti su tutto ciò che riguarda la strada Statale 106. Molte sono le persone che leggono, partecipano, commentano, segnalano, ecc. all’interno del gruppo. Questo risultato ha, inoltre, dell’incredibile perché pone il gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” nella posizione – dati alla mano – di diventare il più numeroso del meridione d’Italia e tra i più grandi del Paese.

«Tutto ciò – afferma il fondatore del gruppo l’Ing. Fabio Pugliese – a dimostrazione del fatto che sulla strada Statale 106 ormai è nata da tempo una forte attenzione da parte dell’opinione pubblica che è molto interessata al problema. Gli amministratori del gruppo – conclude Pugliese – auspica e si augura che l’attenzione sui problemi relativi alla S.S.106 possa crescere e che sempre più calabresi possano decidere di iscriversi in questo luogo dove l’attenzione sulla “strada della morte” è altissima e dove, insieme, intendiamo avviare un processo di sensibilizzazione necessario per avviare quel cambiamento che può e deve prevedere al più presto l’ammodernamento e la messa in sicurezza della S.S.106 in Calabria».

lunedì 17 novembre 2014

Tutti i 5 candidati Presidenti alla Regione Calabria non assumono impegni sulla S.S.106





L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” aveva inviato delle proposte a tutti i candidati Presidenti alla Regione Calabria per l’ammodernamento e la messa in sicurezza subito della S.S.106: nessuno ha risposto. Non c’è la volontà politica in Calabria per ammodernare la S.S.106 ma senza questa ogni ipotesi di cambiamento nella nostra regione è destinata a fallire!

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” lo scorso 25 ottobre ha organizzato una iniziativa “Strada Statale 106: Proposte di Sviluppo e di Tutela” nel corso della quale è stato presentato un documento ”Proposte ai Candidati Presidenti della Regione Calabria”.

Nel documento l’Associazione avanza a tutti i cinque candidati alla Presidenza della Regione Calabria (che furono tutti assenti all’iniziativa del 25 ottobre nonostante furono invitati), alcune proposte per la messa in sicurezza e l’ammodernamento della Strada Statale 106. Si tratta di proposte attuabili nel breve e nel medio periodo e, soprattutto, a costo zero. Tali proposte sono il frutto, inoltre, di una sinergia creata tra l’Associazione ed il Prof. Francesco Russo ordinario in Trasporti presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria nonché socio sostenitore dell’Associazione.

Tra le proposte ricordiamo la Progettazione e realizzazione di interventi per l’eliminazione dei punti di massima incidentalità sfruttando i fondi 2007-2013 che non sono stati utilizzati; l’avvio di una Programmazione e Progettazione per interventi di ITS sfruttando i fondi 2014-2020; Interventi per l’inclusione nella TEN-T; la realizzazione di una Agenzia regionale per la sicurezza stradale; ecc. ecc.

Tali proposte, in pratica, si rendono necessarie per realizzare domani l’ammodernamento della “strada della morte” e contemporaneamente per allestire immediatamente una messa in sicurezza della S.S.106 che possa diventare un significativo palliativo in attesa, appunto, di una Nuova 106.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica, quindi, di aver inviato tramite posta certificata le proposte (in Allegato), a tutti i cinque candidati alla Presidenza della Regione Calabria senza aver ricevuto da nessuno di loro – ad oggi – alcuna risposta in merito agli impegni che sono stati richiesti.

Tutto ciò concorre a convincerci che non esiste – ad oggi – la volontà politica da parte di nessuno dei cinque candidati Presidenti della Regione Calabria di ammodernare e mettere in sicurezza subito la strada più pericolosa d’Italia. Un’arteria viaria che dal ’96 ad oggi ha provocato oltre 600 vittime, 9.000 sinistri, 24.000 feriti, che rallenta e frena lo sviluppo economico, aumenta e provoca disoccupazione, spopolamento, perdita di comunità e di modernità per l’intera nostra regione paralizzando, di fatto, l’intera costa jonica calabrese.

Siamo ovviamente straordinariamente delusi da tutti i cinque Candidati Presidenti della Regione Calabria dai quali ci saremmo aspettati degli impegni seri e precisi, chiari e determinati per l’ammodernamento della S.S.106 e la messa in sicurezza subito. Senza una Nuova 106 ogni ipotesi di cambiamento in Calabria è destinata a fallire.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

domenica 16 novembre 2014

Pugliese: «Incomprensibili le posizioni del segretario regionale d’Italia Nostra sulla Nuova S.S.106»




Sulle recenti dichiarazioni del segretario regionale di Italia Nostra, arch. Angelo Malatacca, non mancano le reazioni del Presidente dell’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 Ing. Fabio Pugliese.

«Intendo non commentare – afferma Pugliese – le inesatte affermazioni dell’arch. Malatacca circa le presunte risorse assegnate al progetto che a suo dire sarebbero addirittura “più della metà” di quelle necessarie. Notizie, queste, ovviamente note solo al segretario regionale di Italia Nostra poiché non sono riportate da nessuna altra parte

«Aggiungo che dopo ben quattro anni di lavoro ed una conferenza dei servizi durata dieci anni si arriva ormai ad un progetto definitivo che non ha mai (e sottolineo mai!!!), contemplato la possibilità di un nuovo tracciato affiancato alle S.S.106 esistente! Tale scelta, ovvia a tutti tranne solo a quattro gatti (e tra questi l’arch. Malatacca), è ovviamente comprensibile poiché esistono infinite pagine peraltro frutto di autorevoli esperti validissimi che bocciano questa ipotesi scellerata poiché sostanzialmente impossibile».

«Innanzitutto – continua Pugliese – per ragioni di costo: non esiste alcun modo per realizzare un raddoppiamento dell’attuale S.S.106 nell’alto jonio senza prima demolire l’attuale tracciato (primo costo), che poi dovrebbe essere smaltito (secondo costo). Poi perché – come si può evincere dalle immagini in allegato – si andrebbero a demolire delle costruzioni ormai presenti ai margini dell’attuale tracciato della S.S.106».

«Invito, infine, tutti i calabresi che auspicano l’inizio dei lavori per la Nuova 106 a stigmatizzare quanti affermano attraverso quello che ormai è divenuto un luogo comune che “la nuova strada serve” salvo poi esprimere giudizi nel merito non documentati e privi di ogni supporto tecnico (e non solo), con l’intendo preciso di rinviare, rallentare o, peggio, far saltare per aria quello che ormai è divenuto un processo inarrestabile di ammodernamento della S.S.106 per lo sviluppo ed il progresso della Calabria».




giovedì 13 novembre 2014

Pugliese incoraggia Lupi che lo rassicura sulla Nuova S.S.106






Il Presidente dell'Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 nella serata di oggi ha incontrato il Ministro On. Lupi presso il Teatro Gatto di Trebisacce. L’Ing. Fabio Pugliese, invitato dal consigliere comunale di Corigliano Calabro Avv. Elvira Campana ha avuto modo di interloquire con il Ministro alle Infrastrutture sul tema dell’Ammodernamento del Megalotto 3 che collegherà Sibari a Roseto.

«Il Ministro Lupi  - dichiara Pugliese – ha garantito il suo impegno, sostenendo che poi è anche quello del Governo, sull’ammodernamento della S.S.106 nell’Alto Jonio. Precisando che tale impegno è assoluto ed, inoltre, mi ha  assicurato che già nei prossimi giorni avremo importanti evoluzioni».

«Pertanto – conclude Pugliese – la nostra Associazione è soddisfatta degli impegni assunti dal Ministro e si riserva però di verificarne la verità già nei prossimi giorni. L'Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 è certa, infatti, che questa opera sia necessaria per l’interesse generale della Calabria tutta e non ci fermeremo davanti a nulla per ottenere questo obiettivo fondamentale per onorare le tante, troppe vittime della “strada della morte!»

mercoledì 12 novembre 2014

Il Ministro Lupi spieghi perché non ha mantenuto le promesse ed ignori i Poteri Forti contrari alla Nuova 106




L’Ass. Basta Vittime Sulla S.S.106: Lupi verrà a Trebisacce a raccontarci che non ha mantenuto la sua promessa del 26 settembre 2014 svoltosi di fronte al prefetto di Cosenza? Oppure farà promesse false come le affermazioni di quei poteri forti contrari all’Ammodernamento della S.S.106 e legati ad una stampa che censura chi, invece, informa correttamente i calabresi?


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” apprende dalla stampa – la stessa che sul tema dell’Ammodernamento della S.S.106 nell’Alto Jonio non ci garantisce alcuno spazio contravvenendo ad una civile informazione, seria e corretta - che nei prossimi giorni il Ministro alle Infrastrutture On. Lupi sarà a Trebisacce per tornare sull’argomento Megalotto 3 della SS 106 Jonica.

Tale stampa (che ovviamente stigmatizziamo), avrebbe dovuto ricordare che il Presidente della nostra Associazione Ing. Pugliese fu il solo e l’unico a sostenere che il Ministro Lupi non avrebbe mai mantenuto le  promesse fatte davanti al prefetto il 26 settembre scorso allorquando affermò – cito testualmente – “che entro il 15 di Novembre il progetto sarebbe stata sottoposto in deliberazione presso il CIPE per poter, entro la fine dell’anno, permettere all’ANAS l’avvio delle procedure propedeutiche alle operazioni di cantierizzazione (espropri, ecc.) con inizio previsto entro il mese di giugno 2015”.      

Cosa dirà il Ministro Lupi sul palco del Teatro Gatto nei prossimi giorni?

Dirà ai cittadini di Calabria che aspettano con ansia l’Ammodernamento della S.S.106 nell’Alto Ionio che non solo il progetto non è stato sottoposto alla deliberazione CIPE ma ad oggi manca ancora il parere del Ministero dei Beni Culturali? Dirà ai calabresi che il progetto è incredibilmente deflagrato in un ritardo pazzesco che quasi certamente non vedrà una deliberazione CIPE per il 2014?

Oppure forse farà una delle sue solite promesse false come tutte le incredibili dichiarazioni ed argomentazioni inesatte, vergognosamente non vere, profondamente pazzesche e particolarmente incolte che trovano spazio, quelle sì, sulla stessa stampa che censura i comunicati dell’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106?

Pertanto prendiamo atto che esistono in Calabria (e non altrove!), Poteri Forti che si oppongono fortemente all’Ammodernamento della S.S. 106 tra Sibari e Roseto ed insieme ad essi un Ministro alle Infrastrutture che alla data dell’11 novembre 2014 non solo non ha mantenuto le promesse ma dovrà spiegare le ragioni per le quali il progetto non solo non è stato sottoposto all’attenzione del CIPE, ma è ancora in attesa del parere del Ministero dei Beni Culturali, inspiegabilmente incagliato nella burocrazia italiana e senza il quale non è possibile, ovviamente, dar seguito alla procedura approvativa. L’appuntamento del CIPE di Novembre (già avvenuto Lunedì 10) è quindi, ovviamente, saltato.

Ma questa volta, una certa stampa calabrese – forse legata ai Poteri Forti – queste cose le dirà?

lunedì 10 novembre 2014

Le “balle” sulla Nuova S.S.106 sono solo quelle del Comitato Cittadini Alto Jonio cosentino




Il Comitato Cittadini Alto Jonio cosentino è intervenuto con una nota circa le “balle dei politicanti sulla SS106”. L’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 per il grande rispetto che ha sempre avuto e continua ad avere per la verità intende esporre alcune considerazioni.

Prima: Risulta incredibile che il Comitato Cittadini Alto Jonio cosentino accusa altri di aver raccontato “balle” mentre ne afferma una colossale: ovvero che il parere favorevole (sottolineiamo favorevole!), del Ministero dell’Ambiente sia di 134 pagine. In realtà le pagine sono 234! Questo ci aiuta semplicemente a credere con certezza che non solo il Comitato non ha letto le ultime cento ma, quasi sicuramente, neanche le prime 134.

Seconda: Il Ministro dell’Ambiente, come detto, esprime un parere favorevole ma con prescrizioni. Le prescrizioni costituiscono lo strumento di attuazione delle determinazioni assunte in fase di Conferenza dei Servizi, da parte dei Ministeri Competenti per la fase progettuale successiva. Perché meravigliarsi? Non si tratta affatto di una bocciatura ma, più semplicemente, di alcune correzioni che andranno solo a migliorare il progetto in termini di impatto ambientale sul territorio.

Terza: Stupisce, ed è evidente, che le uniche e le sole bocciature date (per la verità liquidate con due righe..), in fase di parere dal Ministero dell’Ambiente siano state TUTTE quelle avanzate dal Comitato Cittadini Alto Jonio insieme a quelle pervenute da Ferrara: dalla proposta del tracciato alternativo che mirava allo spostamento del tracciato dai pianori in centro al paese di Amendolara fino a tutte le risposte a tutte le Osservazioni che ha fatto pervenire in modo sistematico anche dalla provincia di Ferrara. La Commissione Tecnica VIA, si è infatti dimostrata scrupolosa nel merito del Parere anche con le controdeduzioni alle Osservazioni attribuendo a tutto ciò una sonora, ferma e straordinaria bocciatura!

A titolo di esempio riportiamo un passaggio testualmente: “Per quanto riguarda la proposta di tracciato alternativo descritta nell’osservazione, e cioè l’ipotesi di un tracciato maggiormente costiero con l’utilizzo e raddoppio dell’attuale E90, occorre rilevare che tale scelta comporterebbe di impegnare maggiormente e definitivamente la fascia costiera incrementando ulteriormente l’impatto paesaggistico con aree tutelate e l’occupazione di suolo nella fascia già attualmente occupata dalla linea ferroviaria, dai centri abitati e dall’attuale ss. 106. La scelta di adottare per il potenziamento della Ss 106 un corridoio a sufficiente distanza dalla costa corrisponde ad una esigenza e scelta progettuale già definita per l’intero tracciato della SS 106 e per il Lotto in esame è stata già valutata ottimale e ambientalmente compatibile con la procedura VIA relativa al Progetto Preliminare”.

Tutto ciò per dire e per riaffermare due concetti: 1) La Nuova S.S.106 si farà (anche contro la volontà dei 4 gatti…), e sarà un’opera che rispetterà il territorio e le sue esigenze ambientali (e non solo!); 2) E fallito miseramente il tentativo di chi – per difendere i propri piccolissimi interessi personali – ha tentato di minare e di distruggere l’interesse generale della collettività che attende da circa un secolo l’ammodernamento della “strada della morte”.

sabato 8 novembre 2014

L’Anas Spa risponde sulla questione relativa al Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati (CS)




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” in questa settimana ha comunicato al Signor Prefetto di Cosenza e per conoscenza alla Direzione Generale dell’Anas Spa, al Compartimento di Catanzaro dell’Anas Spa, al Dipartimento delle Infrastrutture Direzione Generale per le Infrastrutture Stradali ed alla Procura della Repubblica di Cosenza le pessime condizioni in cui versa ponte Molinello sulla S.S. 106 a Cariati.

L’Associazione, in pratica, ha segnalato e richiesto un intervento immediato per la Messa in Sicurezza del Ponte Molinello sulla Strada Statale 106 a Cariati (Cs). Oggi informiamo di aver ricevuto proprio ieri due e-mail di posta certificata da Anas Spa: nella prima “si comunica che è stata trasmessa al preposto Settore Tecnico Esercizio del Compartimento della Viabilità per la Calabria, per gli adempimenti di competenza” e nella seconda si comunica che la nostra “segnalazione è stata trasmessa alla Direzione Centrale Esercizio e Coordinamento del Territorio”.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si riserva di attendere trenta giorni prima di intraprendere ulteriori iniziative qualora l’Anas Spa non dovesse accogliere le nostre richieste atteso che riteniamo urgenti ed improcrastinabile gli interventi di messa in sicurezza segnalati e relativi al Ponte Molinello sulla Strada Statale 106 a Cariati (Cs).

Sottolineiamo, infatti, la straordinaria pericolosità dello stato in cui versano i corrimano ed il Ponte Molinello e riteniamo più che opportuno un intervento immediato ed urgente affinché possa essere scongiurato il peggio. Non si può perdere tempo: occorre evitare che possa accadere il peggio subito.


mercoledì 5 novembre 2014

Intervenire con urgenza per mettere in sicurezza il ponte Molinello sulla S.S. 106 a Cariati




L’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 rende noto che nella giornata di oggi ha inteso inviare una lettera al Signor Prefetto di Cosenza e per conoscenza alla Direzione Generale dell’Anas Spa, al Compartimento di Catanzaro dell’Anas Spa, al Dipartimento delle Infrastrutture Direzione Generale per le Infrastrutture Stradali ed alla Procura della Repubblica di Cosenza.

L’Associazione ha voluto segnalare e richiedere un intervento immediato ed urgente di messa in sicurezza del ponte Molinello sulla strada Statale 106 a Cariati (Cs). Il luogo è tristemente noto poiché in quel punto nella tragica notte del 30 gennaio del 2003 due ragazzi di 26 anni perdevano la vita. La loro auto uscì fuori strada cadendo per tre metri al di sotto della sede stradale provocandone, appunto, il decesso. Proprio in quella maledetta curva vi erano stati altri sei incidenti fortunatamente senza vittime già prima di questo ed i malcapitati avevano fortunatamente avuto una sorte migliore dei due giovani che, detto per inciso, non correvano ma, anzi, come è stato ampiamente rilevato, avevano una andatura lenta.
                                   
Sempre in quel punto il 28 aprile del 2004 la stessa ed identica sorte è toccata a Giuseppe Minò di 62 anni che per fortuna uscì illeso dall’ennesimo incidente nella medesima curva famigerata. Il Minò, scampata la morte, intentò immediatamente (e giustamente!), una azione legale contro l’Anas ed ottenne un risarcimento ed insieme la rimozione e la reinstallazione del guard-rail (dal vecchio obsoleto e fatiscente al nuovo più sicuro), che da allora ha poi contribuito a salvare la vita di tante persone anche nell’ultimo incidente avvenuto tra sabato 1 e domenica 2 novembre.

 
 
L’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 tuttavia, ha intenso sollevare far rilevare che quest’ultimo incidente conferma delle straordinarie pericolosità: innanzitutto il corrimano, che a causa dell’incidente era stato divelto per 3 settori, è stato immediatamente sostituito con una velocità mai vista ed è pitturato fresco ma restano però tutti gli altri settori del corrimano successivi che versano in un evidente stato di corrosione in più punti e le deformazioni (peraltro dovuta ai continui incidenti avvenuti costantemente negli anni), possono costituire un serio pericolo per i numerosi pedoni giornalmente attraversano il ponte; l’assenza di una protezione del marciapiede cos’ come installato dall’Anas sul torrente Ioppo, a poca distanza dal ponte Molinello, dove appunto è stato installato un gard-rail a doppia altezza molto robusto e la protezione del marciapiede con altra ringhiera zincata.

Per quali ragioni questo intervento non è stato effettuato anche sul ponte Molinello  unico ponte oggetto di continui e costanti incidenti dove peraltro nel 2003 hanno perso la vita i due giovani?

 

L’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 pertanto ha chiesto al Prefetto di Cosenza di segnalare alle autorità preposte immediatamente la sostituzione e la messa in sicurezza urgente del ponte Molinello. «Non è più tollerabile – è scritto nella nota dell’Associazione – che in quel punto a causa della criticità oggettiva che l’infrastruttura presenta nella sua atipica e pericolosa conformazione si verifichino incidenti (a volte gravissimi), senza che nessuno interviene per compiere il proprio dovere quanto meno attraverso una adeguata messa in sicurezza dei luoghi».

A tal proposito l’Associazione ha informo il Prefetto che la missiva ha valore precauzionale atteso che ove mai dovesse malauguratamente accadere l’ennesimo incidente sul ponte Molinello non esiterà nell’intraprendere le vie legali costituendosi parte civile nell’assoluto rispetto dei diritti dei cittadini che non possono e non debbono rischiare la propria vita per le incredibili ed evidenti disattenzioni di quanti devono fare il proprio dovere!

martedì 4 novembre 2014

Pugliese: «L’interesse generale della Calabria vince sul presunto ambientalismo»




Nel pomeriggio di ieri è stato pubblicato on-line il parere favorevole del Ministero dell’Ambiente sulla Nuova S.S.106 tra Sibari e Roseto (http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Info/64). Tale parere (in allegato), particolarmente importante per l’approvazione dell’opera, arriva dopo la Plenaria del 17 novembre scorso e prevede, comunque, delle prescrizioni che riducono ulteriormente l’impatto ambientale della Nuova 106 nell’alto jonio.

«Questa è una prima importantissima battaglia vinta – dichiara subito il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” Fabio Pugliese – ma attenzione ad esultare perché ancora il percorso per l’approvazione della Nuova 106 nell’alto jonio è lungo e complesso. Certamente – continua Pugliese – il parere tanto atteso dell’Ambiente diventa un fatto estremamente positivo. A tal proposito, dopo averlo letto attentamente, vorrei far rilevare che l’Ambiente sul progetto formula un parere favorevole ma con prescrizioni. Queste ultime vanno a ridurre l’impatto ambientale dell’opera sul territorio in modo eccellente. Basti pensare che è stata accolta anche la richiesta del Sindaco di Trebisacce, relativa alla prescrizione di integrazione di ulteriori tratti di galleria artificiale nei tratti compresi fra il viadotto Pagliaro ed il viadotto Avena così come sono state accolte anche le richieste del Sindaco Ciminelli del comune di Amendolara, nel cui territorio rimaneva solo un tratto minimo in trincea presso la proprietà di Lacanna che ora è in Galleria come tutto il territorio del Comune di Amendolara. Nulla, infine, è stato obiettato nel merito delle opere compensative».

«Un altro elemento – afferma Pugliese – che intendo evidenziare è il seguente: nell’ambito dell’Assemblea Plenaria del Ministero dell’Ambiente il progetto ottiene il parere favorevole con un solo voto contrario (quasi sfiorata, quindi, l’unanimità). Ciò da un lato concorre a far capire quanto il progetto sia valido sotto il profilo appunto dell’impatto ambientale e dall’altro, invece, ci spiega nei fatti quanto certi allarmismi e castronerie diffuse nei mesi scorsi da quelli che oggi possiamo finalmente apostrofare come “ambientalisti fondamentalisti del terrore” erano inesatte, devianti e, soprattutto, infondate».

«Ora – conclude Pugliese – auspico che il Ministero dei Beni Culturali insieme al Ministero dell’Infrastruttura diano una forte accelerata all’iter approvativo di un progetto importante per l’interesse generale dell’intera regione e per onorare la memoria delle tante, troppe vittime della “strada della morte” nell’alto ionio cosentino. Un’opera, inoltre, che la Calabria attende da quasi un secolo e che segnerà un momento di straordinaria rivoluzione in una regione che presto capirà finalmente con i propri occhi che ammodernare la S.S.106 è possibile, è fattibile, basta solo prenderne coscienza!»