La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

lunedì 30 settembre 2019

Nicola Flotta Socio Onorario di Basta Vittime Sulla 106



L’Associazione conferisce il titolo di Socio Onorario al Cavaliere della Repubblica Nicola Flotta
NICOLA FLOTTA SOCIO ONORARIO DI BASTA VITTIME SULLA 106
DOPO L’ASSOLUZIONE PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE DALL’ACCUSA DI CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA IL PRESIDENTE FABIO PUGLIESE CONFERISCE IL TITOLO DI SOCIO ONORARIO DELL’ASSOCIAIZONE A NICOLA FLOTTA 



L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, nell’ambito di un incontro organizzato con la Stampa sabato 28 settembre scorso, ha insignito il Cavaliere (il titolo gli è stato conferito dal Presidente della Repubblica oltre un decennio fa), Nicola Flotta, socio onorario dell’Associazione. Flotta, oggi 60enne, era stato coinvolto nella maxi inchiesta Stige, che nel gennaio 2018 aveva disarticolato la cosca Farao – Marincola di Cirò, oggi è stato “assolto perché il fatto non sussiste”.

SOCIO ONORARIO DI BASTA VITTIME SULLA S.S.106

Ad essere contenti per l’assoluzione e soprattutto per il fatto che Flotta non è un mafioso sono anche i componenti dell’Associazione Basta Vittime Sulla Strada Statale 106. Che al termine dell’iter giudiziario lo hanno insignito della carica di socio onorario. A lui per essere il figlio di una delle tantissime vittime mietute dalla strada della morte avendo perso la madre in un incidente in cui fu investita proprio sulla S.S.106. A consegnare a Flotta la classica “maglia gialla” è stato il presidente Fabio Pugliese. «Nicola Flotta è da sempre molto vicino all’associazione. Avevamo già determinato di insignirlo tempo fa, poi ciò che è accaduto ci ha frenati. Oggi, finalmente, diventa socio onorario perché Nicola Flotta – ha detto Pugliese – onora la nostra associazione così come ci onora la sua presenza con noi. A Nicola – continua Pugliese – ho sempre detto di vivere questa situazione come una grande possibilità e poi con grande serenità: “finalmente” la Giustizia faceva luce sul suo operato e sulla sua persona come è giusto che sia e, quindi, non avrebbe dovuto temere nulla perché certamente ne sarebbe uscito benissimo così come poi è avvenuto».

IL SOCIO ONORARIO NICOLA FLOTTA È FELICE

«Finalmente è finita. Devo ringraziare e mi devo inchinare davanti alla Giustizia italiana, perché mi ha regalato una grande soddisfazione. Ha camminato velocemente e, ripeto, mi devo inchinare davanti alla Giustizia e la devo ringraziare». Sono le parole di Nicola Flotta, l’imprenditore della ristorazione tra i più noti in Calabria. Commenta così la sentenza di assoluzione emessa nei suoi confronti dal Giudice per l’udienza preliminare di Catanzaro, lo scorso 25 settembre, scagionandolo – di fatto – da un’accusa gravissima com’è quella di concorso esterno in associazione mafiosa. «La gente mi ha sostenuto tantissimo» ha detto ancora Nicola Flotta raccontando a cuore aperto questi ventuno mesi in cui lui ed i suoi legali hanno dimostrato ogni estraneità alle accuse mossegli. «Mi conoscono da quando sono nato e tutte le persone sanno che sono contrario a certe cose. Ho avuto un sostegno molto forte da parte della gente – ripete commosso -  e voglio ringraziare tutta la costa e tutti quelli che mi conoscono». Nicola Flotta tiene tantissimo all’Associazione «Sono davvero commosso da questo gesto perché essere socio onorario dell’Associazione mi rende davvero felice».


LE DICHIARAZIONI DELL’AVVOCATO FRANCESCO CORNICELLO

«Questa sentenza – dichiara il legale di Flotta, l’Avv. Francesco Cornicello – che si aggiunge alle pronunce positive rese nell’ambito del procedimento cautelare del Tribunale del Riesame prima e della Suprema Corte di Cassazione poi, restituisce dignità ad un cittadino onesto e ad un imprenditore da sempre attivo sul territorio ed afferma la sua totale estraneità alle ipotesi accusatorie che gli sono state ingiustamente mosse. Fa specie – aggiunge il difensore, con l’amarezza di chi ne ha vissute tante di queste storie – che i media non abbiano dato il giusto e doveroso risalto alla notizia della sentenza di assoluzione per insussistenza del fatto, al pari dell’eco riservata alla notizia dell’ indagine,  ponendo, alla nostra attenzione, ancora una volta, la disparità di trattamento che, purtroppo, l’informazione riserva al cittadino nel momento in cui rimane, suo malgrado, coinvolto nelle maglie della giustizia, rispetto a quello in cui viene affermata la sua totale innocenza, come nel caso della vicenda processuale e umana che ha interessato il mio assistito. C’è ancora tanta strada da fare per realizzare quella parità processuale tanto decantata e noi avvocati siamo in prima linea ogni giorno a difendere questo principio di civiltà giuridica e di dignità umana».



Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 30 Settembre 2019

mercoledì 25 settembre 2019

Il Presidente Fabio Pugliese incontra l'On. Matteo Salvini



L’On. Salvini incontra il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
IL PRESIDENTE FABIO PUGLIESE INCONTRA L’ON. MATTEO SALVINI
DALL’INCONTRO, AVVENUTO QUESTA MATTINA A CATANZARO LIDO, L’IMPEGNO DI SALVINI L’IMPEGNO A RISPONDERE GIÀ  DA SUBITO CON I FATTI NEL MERITO DEI TANTI PROBLEMI SOLLEVATI DAL PRESIDENTE FABIO PUGLIESE SULLA S.S.106 IN CALABRIA


Il Direttivo dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che ha avuto luogo questa mattina, a Catanzaro Lido, l’incontro riservato tra l’On. Senatore Matteo Salvini ed una delegazione dell’Associazione guidata dal Presidente Fabio Pugliese.

Nell’ambito dell’incontro il Presidente Fabio Pugliese dell’Associazione ha illustrato all’On. Salvini la situazione attuale in cui versa la S.S.106 in modo complessivo da Reggio Calabria a Catanzaro, da Catanzaro a Crotone, da Crotone a Sibari e poi da Sibari a Roseto Capo Spulico dove, al momento, è bloccato il Megalotto 3, un progetto di 1,3 miliardi di euro per l’ammodernamento della S.S.106.

All’On. Salvini, inoltre, è stato consegnato dal Presidente dell’Associazione un elenco di proposte: pianificazioni di investimenti per l’ammodernamento, interventi urgenti di messa in sicurezza, proposte concrete e facilmente attuabili per il miglioramento degli standard di sicurezza di una strada che, lo stesso Onorevole Salvini, ha descritto come “indecente per un Paese civile”.

Allo stesso modo all’On. Salvini è stato consegnato il Primo Rapporto sugli incidenti mortali stradali avvenuti sulla S.S.106 nel quinquennio 2013-2017 insieme ad una serie di proposte che riguardano interrogazioni urgenti da sottoporre al Ministro delle Infrastrutture tra cui, le più urgenti, una che chiarisca qual ‘è, se esiste, il crono programma che determina l’avvio dei lavori relativi al Megalotto 3 e cosa è stato riscontrato nell’ambito del monitoraggio ambientale ante opera nei terreni dell’alto jonio cosentino.

L’On. Salvini ha dichiarato la sua ferma volontà di dare immediatamente riscontro con i fatti all’Associazione ed ha ringraziato i volontari per aver deciso di accettare il suo invito al confronto. Ha garantito che già tra un mese fisserà un primo momento di verifica in modo da affidare all’Associazione i primi riscontri di un impegno che vedrà, da qui in avanti, la Lega affianco delle istanze dei cittadini calabresi che vogliono una S.S.106 più moderna e sicura.

Il Presidente Fabio Pugliese ha evidenziato all’On. Salvini che questo incontro dovrà necessariamente produrre dei fatti anche per non passare alla storia come un momento di confronto strumentalizzato dal momento che vede la Calabria a ridosso delle elezioni per il rinnovo del Consiglio e della Giunta Regionale.

In ultimo, l’Associazione, ritiene un fatto positivo la scelta della Lega di voler, insieme ad altre forze politiche (Partito Democratico, Italia Viva, Forza Italia e Fratelli d’Italia), sposare la causa dell’impegno politico per dar vita ad un fronte comune in favore della risoluzione dei problemi, da sempre irrisolti, che riguardano la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria. 



Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 25 Settembre 2019

lunedì 23 settembre 2019

L'Abate promuova una interrogazione parlamentare e chiarisca se i terreni dell'Altro Ionio sono contaminati da arsenico



L’ABATE PROMUOVA UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE E CHIARISCA SE I TERRENI DELL’ALTO IONIO SONO CONTAMINATI DA ARSENICO

di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”



Dell’On. Rosa Silvana Abate abbiamo scritto, ed è bene ricordarlo, che è cugina del noto imprenditore Gennaro Cilento che, a sua volta, è responsabile legale della Renatura Srl, società fondata insieme ad alcuni suoi amici imprenditori di Corigliano Rossano, tutte persone perbene, sia chiaro, che hanno in gestione svariati ettari di terra di cui proprietario è l’Avv. Chidichimo, per gli amici “Rinaldino”, vero regista per anni (ed ancora oggi continua.), di un fronte contrario al progetto per la realizzazione dell’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto meglio noto come Megalotto 3.

Dell’On. Abate ricordiamo le gesta poco eroiche in occasione della manifestazione (partecipata in tutto da una decina di trattori…), indetta dalla Coldiretti allora presieduta da Pietro Molinaro. Le dichiarazioni dell’On. Abate in quella circostanza, in linea con quelle dell’onorevole Sapia e dell’onorevole Morra (tutti del M5S), erano perfettamente identiche a quelle dell’amico Avv. Rinaldino e dei “Turisti di Ferrara”.

Soprattutto, dell’On. Abate, così come per i suoi colleghi Sapia, Forciniti, Scutellà, Baldino e Morra, ricordiamo e possiamo certamente dimostrare l’assoluta inesistente attività parlamentare che, dalla Camera e dal Senato, passando per le Commissioni parlamentari, non trova alcun minimo impercettibile riscontro di un impegno anche solo immaginario che possa convincerci che questi signori, eletti e pagati dai cittadini, abbiano anche solo provato a far capire, all’ormai per fortuna ex Ministro Toninelli (ospitato anche a Corigliano Rossano rigorosamente a porte chiuse…), l’importanza dell’avvio di un progetto che poteva e doveva già partire e che, ancora oggi, guarda caso, è bloccato per merito di chissà chi…!!!

Però, come recita il proverbio: non si vive di ricordi…!!! Occorre guardare al domani ed essere ottimisti soprattutto dopo il Frecciargento... Poi, in Calabria, tra poco ci sono le Elezioni Regionali.

Elezioni Regionali che entrano nel vivo e subito tutti, miracolosamente, sono a favore della S.S.106.

Come se i cittadini fossero degli stupidi senza memoria che hanno dimenticato “l'APPELLO DI ADESIONE ALLA MOBILITAZIONE CONTRO IL 3° MEGALOTTO DELLA S.S.106" promosso mercoledì 9 maggio 2018 al Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide e firmato dall'Avv. Rinaldino Chidichimo, dal Movimento 5 Stelle − Italia, Potere al Popolo − Italia, Sinistra Italiana − Calabria. Manifestazione a cui parteciparono 4 gatti: esattamente i voti che prenderanno alle prossime Elezioni Regionali questi "partiti politici" ammesso che avranno il coraggio di presentarsi con i loro simboli.

Eppure, basterebbe solo un po’ di coscienza, per comprendere, che sulla S.S.106, dall’1 gennaio di quest’anno fino ad oggi, sono 10 le vittime sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Una ogni 26 giorni…  Domenico Spinella di 24, Antonio Cerullo di 24, Knut Alsaker di 74 e Ilario Ierinò di 83 anni sono le ultime 4 vittime: tutti deceduti negli ultimi 10 giorni. Inoltre, il 2019 è l’anno migliore degli ultimi 23 anni: mai come quest’anno la statistica delle vittime nei primi 9 mesi è stata così bassa...

Allora, in un contesto così drammatico, dobbiamo badare al sodo: bisogna unire ancora di più le forze e cercare di convincere gli avversari, ovvero quelli che lottano contro l’ammodernamento della S.S.106, affinché scelgano di passare dalla parte nostra visto che siamo già tantissimi, migliaia di volte più di loro e, ovviamente, vogliamo una strada nuova a 4 corsie con spartitraffico centrale su un tracciato ex novo in collina perché il raddoppio della S.S.106 – come può capire anche un asino – non è possibile.

Ecco perché ritengo che noi dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, complessivamente,  dobbiamo salutare con gioia questo ravvedimento sulla via di Damasco dell’On. Abate e questo ritrovato entusiasmo sul Megalotto 8. Dopo la gioia, però, all’On. Abate propongo di darsi subito da fare perché di lavoro ne abbiamo parecchio e, quindi, pubblicamente propongo all’On. Abate tre interrogazioni parlamentari urgenti:

- Una a sua firma in cui chiede al Ministro delle Infrastrutture il crono programma previsto (se esiste…), per l’avvio dei lavori del Megalotto 3, progetto già finanziato, approvato e progettato;

- Una a sua firma in cui chiede al Ministro delle Infrastrutture di revocare la progettazione per la realizzazione di un intervento inutile e dannoso previsto da Sibari a Crotone per 772,5 milioni di euro aggiudicata dall’ex Ministro Toninelli alla Lotti ed a Bonifiche, rispettivamente ad agosto ed a settembre 2018, in modo da pagare le irrilevanti penali previste e riutilizzare quelle risorse per l’ammodernamento della S.S.106 a 4 corsie su tracciato ex novo a Sud di Sibari e sulla Variante Crotone – Catanzaro;

- Una a sua firma in cui si chiede al Ministro delle Infrastrutture se è vero oppure non è vero che nell’ambito degli interventi propedeutici alla consegna dei lavori durante le attività di monitoraggio ambientale ante opera sono stati rinvenuti in diversi terreni dell’alto jonio interessati dal Megalotto 3 tracce di arsenico sopra la soglia prevista per legge da riferirsi a fenomeni antropici. Inoltre, se è possibile sapere quali di questi terreni sono di proprietà pubblica (in questo caso vorremmo sapere se sono interessate anche aree SIC), e quali di proprietà privata (di questi ultimi non sarebbe male sapere nomi e cognomi dei proprietari interessati…). Infine, semmai tutto ciò fosse incredibilmente vero, vorremmo sapere se queste aree interessate sono facilmente accessibili o meno e l’entità della “devastazione ambientale” che, questa sì, non si discute oltre a conoscere quali misure si intendono intraprendere per avviare la bonifica di questi terreni ed in che tempi ed anche quali sono le scelte del Ministro per fare in modo che eventuali sequestri da parte della Magistratura non determinino altri eventuali ritardi sulla realizzazione del Progetto.

Naturalmente, su quest’ultima richiesta interrogazione, indipendentemente da tutto e tutti (anche da chi nelle ultime settimane sta vergognosamente nascondendo con il silenzio questo fatto presunto…), l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” cercherà di fare luce, come sempre ha fatto, in nome di quella verità che abbiamo sempre raccontato a tutti i cittadini calabresi onesti con il coraggio di sempre e nell’interesse generale della collettività.

Cara On. Rosa Silvana Abate, nell’attesa di una sua pubblica risposta, le do il benvenuto dalla parte di chi lotta per cambiare davvero sulla S.S.106.

23 Settembre 2019

sabato 21 settembre 2019

Dopo un mese di agonia è spirato Ilario Ierinò, l'83enne di Roma rimasto gravemente ferito nell'ennesimo incidente sulla S.S.106



COMUNICATO STAMPA

DOPO UN MESE DI AGONIA E’ SPIRATO  ILARIO IERINO’, L’83ENNE DI ROMA RIMASTO GRAVEMENTE FERITO NELL’ENNESIMO INCIDENTE SULLA SS106

Il frontale è successo il 19 agosto a Roccella Jonica: gravi lesioni anche per la moglie in auto con lui. Sarà indagata per omicidio stradale la conducente dell’altra vettura

Non ce l’ha fatta Ilario Ierinò, l’ottantatreenne residente a Roma, nel quartiere Portuense, dov’era molto conosciuto, rimasto coinvolto con la moglie, il 19 agosto, in un terribile incidente sulla Statale 106, appena fuori il centro abitato di Roccella Jonica, (Reggio Calabria): si allunga lo stillicidio di vittime della “strada delle morte”, dieci dall’inizio dell’anno nel solo tratto calabro. L’anziano è spirato giovedì 19 settembre dopo un mese di agonia nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Locri per i gravi traumi riportati.

Ierinò e la moglie Grazia, di 71 anni, originari rispettivamente di Roccella Jonica e Caulonia, erano tornati per le vacanze in Calabria e quel giorno, verso le 8 del mattino, percorrevano la Statale 106 in direzione Caulonia su una Fiat Punto condotta dall’uomo e con a bordo anche la sorella della moglie. All’improvviso, all’altezza del km 116, si è parata loro davanti una Renault Twingo che procedeva nel senso opposto e che, per cause che andranno accertate dagli inquirenti, ha invaso la loro corsia di marcia, condotta da R. P., una trentunenne di Caulonia, e con a bordo anche un bambino. L’impatto, frontale-laterale, è stato inevitabile e tremendo. Per consentire i soccorsi delle persone coinvolte, tutte ferite, i rilievi - sono intervenuti i carabinieri di Roccella Jonica e gli agenti della Polizia Stradale di Locri - e la rimozione dei mezzi, l’Anas ha dovuto anche chiudere al traffico in entrambe le direzioni la strada. 

Ad avere la peggio (gli altri, compreso il bimbo, per fortuna se la solo cavata con ferite non gravi) sono stati appunto i due coniugi: la donna, che in un primo momento sembrava la più grave, è stata elitrasportata all’ospedale di Reggio Calabria. Si è fratturata, tra le altre cose, una decina di costole e una vertebra: è stata dimessa il 29 agosto ma ne avrà per oltre 50 giorni. Ancora più seria e delicata si è rivelata la situazione del marito, trasportato in ambulanza al nosocomio di Locri. L’ottantatreenne ha riportato un violento trauma toracico, oltre ad altre lesioni importanti tra cui la frattura di un femore: appena arrivato ha avuto anche un arresto cardiaco durante la lunga attesa al Pronto Soccorso, gli hanno dovuto asportare la milza, spappolata, è rimasto per svariati giorni in coma, prima indotto, poi “naturale”, sempre in Rianimazione. Un quadro clinico troppo compromesso, anche in ragione all’età, che non è riuscito a superare e alla fine il suo cuore ha cessato di battere, gettando nello sconforto i suoi cari. L’anziano pensionato, emigrato fin da giovane a Roma, e che ha lavorato per una vita come magazziniere nel deposito della Pasta Barilla, a Pomezia, oltre alla moglie Grazia lascia tre figli, Vincenzo, Francesco e Paolo, e due nipoti. Non ancora fissata la data dei funerali in attesa di decisioni dell’autorità giudiziaria, che potrebbe disporre l’autopsia.

La Procura di Locri, per il tramite del Pubblico Ministero, dott. Michele Permunian, infatti, aveva già aperto un procedimento penale per lesioni stradali gravissime, convalidando il sequestro dei veicoli coinvolti e iscrivendo nel registro degli indagati la conducente della Twingo: ora il capo l’imputazione a carico della trentunenne di Caulonia si trasformerà in omicidio stradale. I familiari della vittima, per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, attraverso i consulenti personali Luigi Cisonna e Giuseppe Cilidonio, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che peraltro segue già numerosi gravi incidenti occorsi sulla “strada più pericolosa d’Italia” (come quello costato la vita a Crotone a “Cecè” Perna il 2 luglio), assistendo le famiglie, e che collabora da tempo con l’Associazione Basta vittime sulla Strada Statale 106 anche per sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di una non più prorogabile messa in sicurezza.

«Ilario Ierinò è la decima vittima della S.S.106 dal primo gennaio 2019 ad oggi dopo Angelova Tatyana Parvanova di 64 anni, Giovanni Cusato di 91, Vincenzo Mangione di 58, Vincenzo Porporino di 21, Vincenzo Perna (Cecè) di 41, Iliescu Iulian di 49, Domenico Spinella di 24, Antonio Cerullo di 24 e Knut Alsaker di 74 anni - ricorda il Presidente dell’Associazione Basta vittime sulla Strada Statale 106, Ing. Fabio Pugliese - In pratica, sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria dall’inizio dell’anno a oggi abbiamo avuto una vittima ogni 26 giorni. Una vergogna, un olocausto senza fine, una dolorosa verità indegna di un Paese che si dice “civile”. Tutto ciò nell’indifferenza delle Istituzioni e degli Enti preposti che meritano di essere richiamati ai loro doveri e di cui occorre denunciare inadempienze ed indifferenza!». «Voglio rivolgere alla Famiglia Ierinò i sentimenti più sinceri di solidarietà e cordoglio e la vicinanza ideale della Associazione in questo momento di dolore aggravato dalla lunga sofferenza di queste ultime settimane in cui hanno lottato accanto a Ilario nella speranza che potesse farcela - conclude il Presidente - Tutto questo non è giusto. Tutto questo è triste. Bisogna prenderne coscienza e occorre fare tutto ciò che è possibile».



lunedì 16 settembre 2019

Inviata al Sindaco di Corigliano Rossano la proposta per un Tavolo sulla S.S.106



L’Associazione auspica nella formazione di un organo permanente tecnico ed operativo
INVIATA AL SINDACO DI CORIGLIANO ROSSANO LA PROPOSTA PER UN TAVOLO SULLA S.S.106
IL PPRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE LANCIA L’IDEA DI UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO SULL’ASFALTO DELLA FAMIGERATA E TRISTEMENTE NOTA “STRADA DELLA MORTE”. APPREZZAMENTO PER LE DICHIARAZIONI DELL’ASSESSORE GRECO DI CROSIA



L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica che, in data odierna, ha inoltrato al Sindaco di Corigliano Rossano la richiesta formale per l’istituzione del Tavolo Tecnico Operativo Permanente sulla strada Statale 106.

La richiesta, diretta via PEC al protocollo del comune di Corigliano Rossano, contiene una proposta di regolamento che delinea e specifica le funzioni strettamente pratiche ed operative del Tavolo ma anche la bozza di delibera che i comuni del basso jonio cosentino possono approvare al dine di formalizzare la propria adesione.

L’Associazione è convinta, infatti, che i problemi diversi e svariati che riguardano la famigerata e tristemente nota “strada della morte” possono e debbono essere risolti nell’ambito di un confronto serio ed alto che finalmente deve e può avvenire tra il territorio e le Istituzioni competenti che, nel caso specifico, sono rintracciabili nel Ministero delle Infrastrutture e nella Direzione Generale di Anas Gruppo FS Italiane.

«L’idea che abbiamo proposto al Sindaco della Terza Città della Claabria è quella di istituire – afferma Fabio Pugliese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – un tavolo tecnico operativo permanente sulla S.S.106. Il tavolo dovrà, secondo noi, essere formato dai sindaci che votano le scelte discusse con i capi gruppo di minoranza (che però non votano), poiché la S.S.106 è un problema di tutti».

«Occorre convocare, di volta in volta, anche a Corigliano Rossano, la Direzione Generale di Anas Gruppo FS Italiane ed i vertici del Ministero delle Infrastrutture – continua Pugliese – perché è necessario che i rappresentanti di queste Istituzioni inizino a capire di quali problemi stiamo parlando cominciando a vederli per la prima volta con i loro occhi».

«Il tavolo – afferma il Presidente – deve essere permanente ed operativo, deve indicare soluzioni e tempi precisi e, seppure può essere partecipato dalle associazioni, quest’ultime non possono avere diritto di voto ma al massimo di parola se richiesto dal Presidente del Tavolo: perché è necessario che il ruolo dei volontari non sia confuso con quello proprio delle Istituzioni».

«Sono molto contento – va avanti Fabio Pugliese – delle posizioni espresse nei giorni scorsi dall’Assessore Greco del Comune di Crosia a cui va la gratitudine mie e dell’intera Associazione. Con lui siamo coetanei ed è bellissimo constatare che c’è, soprattutto tra le forze giovani di questo territorio, una nuova consapevolezza sul tema dei problemi che riguardano la S.S.106».

«È giunto il momento – dichiara il Presidente Fabio Pugliese - di risolvere i nostri problemi innanzitutto con le nostre forze, con una forte volontà, partendo dal basso e poi chi dall’esterno ci sta ad aiutare un territorio che ha tutte le carte in regola per chiedere ed ottenere diritti elementari fin  qui da sempre negati. Anche per questo – conclude Pugliese – sogno e spero di poter vedere presto il primo Consiglio Comunale aperto anche agli interventi dei Familiari delle vittime convocato sulla strada Statale 106! »


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 16 Settembre 2019

mercoledì 11 settembre 2019

NUOVA S.S.106: Il Governo Partito 5 Stelle - Movimento Democratico cosa farà?



NUOVA S.S.106: IL GOVERNO PARTITO 5 STELLE – MOVIMENTO DEMOCRATICO COSA FARÀ?  
di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106


Come si fa a dimenticare l’invettiva dell’onorevole del Partito 5 Stelle Francesco Forciniti rivolta nei miei confronti, peraltro da una posizione di Potere molto forte..? Egli sosteneva che il sottoscritto fosse “pagato da Oliverio” e, quindi, che per questa ragione contestavo lui, i suoi colleghi parlamentari penta stellati eletti in Calabria ed il Ministro Toninelli. Voglio ricordare che la mia posizione fu chiarita immediatamente così come voglio ricordare che l’unico che, ancora oggi, non ha chiarito resta lui.

All’onorevole Forciniti, infatti, ho avuto modo di chiedere di chiarire il suo lavoro (oltre a quello dei suoi colleghi parlamentari penta stellati…), pubblicando tutti gli atti parlamentari che riescano a dimostrare la loro attività. Nello specifico chiedevo tre mesi fa di chiarire cosa hanno fatto per sbloccare l’ammodernamento della S.S.106 che proprio lui ed i suoi colleghi insieme al Ministro Toninelli hanno bloccato e volevano commissariare.

Cosa hanno fatto per evitare che 772,5 milioni di euro di investimenti già stanziati  tra Sibari e Crotone venissero spesi in modo inutile e dannoso. Quali investimenti hanno determinato sulla Variante al Megalotto 6 che collegherà Crotone a Catanzaro e sulla S.S.106 tra Catanzaro Lido e Reggio Calabria.

Ancora oggi non c’è nessuna risposta. Non c’è nessuna risposa perché, in verità, questi signori, non hanno fatto nulla.

Rispetto ai Governi del passato che alla S.S.106 destinavano qualche briciola loro, neanche questo. Non solo: sono riusciti letteralmente a bloccare 1.3 miliardi di investimento per l’ammodernamento del Megalotto 3. Un progetto già approvato, finanziato e di cui si ha il progetto esecutivo già da maggio scorso…

Le ragioni di questo disastro sono facilmente comprensibili. Innanzitutto c’è da dire che il M5 in Calabria prima delle elezioni del 2018, fatte rarissime eccezioni, non ha eletto il meglio della rappresentanza del territorio. Tutt’altro. Ha presentato ed eletto dei rappresentanti che oltre a non essere il meglio erano anche economicamente inconsistenti e lo hanno fatto perché servivano degli “yes man”, gente disposta a dire sempre “si” al Partito 5 Stelle di Grillo e Casaleggio per conservare il posto in Parlamento e per essere ricandidato per il prossimo mandato…..

Proprio l’esempio dell’onorevole Forciniti è indicativo. L’avvocato, nel 2018, ha dichiarato poco più di 4.500 euro. Quando poi vieni eletto in parlamento e passi ad oltre 70/80 mila euro l’anno rischi di essere letteralmente succube (quindi dipendente o schiavo…), del tuo Partito il quale ti chiede di fare qualsiasi cosa e tu, non puoi non ubbidire anche se ciò va contro il territorio che ti ha eletto e che dovresti rappresentare, perché pensi semplicemente ai fatti tuoi (ragazzi, siamo in Italia, facciamocene una ragione…).

L’altro motivo, invece, è ancora peggiore del primo: perché è ideologico. Il M5S ha una componente molto forte al suo interno che è ideologicamente schierata con il vero capo politico, il comico Beppe Grillo, da sempre convinto sostenitore della “decrescita felice”. Tutto deve rimanere come è oggi perché se cambi qualcosa c’è sempre un problema.

Ad esempio, se fai strade, devi tagliare alberi, finanzi la criminalità organizzata, le multinazionali del cemento, le banche e, più in generale, tutta una serie di castronerie immonde e ridicole che oltre ad essere antistoriche e senza alcun fondamento sono state utili solo a far perdere 6.000.000 di voti al Partito 5 Stelle in 14 mesi.

Oggi, però, ci sono due grosse novità.

La prima è sintomatica della morte delle grandi ideologie politiche che il buon Fabrizio De Andrè aveva intuito già nel lontano 1990 e che aveva ben rappresentato nella sua bellissima canzone “La Domenica delle Salme”.

Quindi, in ragione di una presunta “responsabilità istituzionale”, il buon Forciniti & Company, autorevoli rappresentanti del Partito 5 Stelle, si ritrovano in una alleanza di Governo ma anche, e soprattutto politica, con il Movimento Democratico di Mario Oliverio…

L’altra novità, certamente la più rilevante, è rappresentata dal cambio di Ministro alle Infrastrutture. Qui, malgrado le belle parole di commiato udite dalla “yes man” (o girl se preferite…), onorevole Barbuto del Partito 5 Stelle rivolte, nel suo intervento alla Camera dei Deputati, rivolte all’ormai Ex ministro Toninelli, c’è da gioire per l’uscita di scena del peggior ministro delle infrastrutture della Repubblica Italiana e l’arrivo di un nuovo Ministro nuovo questa volta del Movimento Democratico.

L’incognita resta aperta: prevarrà la linea del Movimento Democratico di avviare subito i cantieri delle opere già finanziate ed approvate (quindi il Megalotto 3 della S.S.106 per primo), oppure sarà necessario accontentare gli alleati del Partito 5 Stelle…?

Il Movimento Democratico, attraverso il suo Ministro, avvierà in tempi brevissimi un’opera che ha fortemente voluto e determinato oppure ritornerà indietro per timore di aprire divisioni nell’alleanza politica e di Governo siglata con il Partito 5 Stelle…?

Infine, saranno determinati nuovi investimenti per la strada Statale 106 in Calabria oppure i quattro spicci che saranno investiti al Sud saranno destinati solo alla Campania, alla Sicilia ed alla Puglia esattamente come è avvenuto negli ultimi 15 mesi..?

Insomma, ad ognuna di queste domande, solo il tempo potrà dare risposte…

Una cosa è certa: se già da subito il “nuovo” Governo Partito 5 Stelle – Movimento Democratico riuscirà a dare risposte ai cittadini a partire dall’avvio immediato del Megalotto 3 ci sarà una prospettiva politica (e non solo), per questi Partiti. Altrimenti, già alle prossime regionali, neanche con un miracolo del Cuore Immacolato di Maria questi Partiti riusciranno ad evitare di….scomparire…!

Questo ditelo anche all’onorevole Forciniti, oggi alleato con Mario Oliverio, e magari ricordategli che migliaia di cittadini, il primo sono io, aspettano da tre mesi dei chiarimenti sul suo operato (certificato), e su quello dei suoi colleghi parlamentari eletti in Calabria del Partito 5 Stelle e strapagati con i soldi di tutti i cittadini!!!


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 11 Settembre 2019

domenica 8 settembre 2019

Domenico Spinella: una giovane vita bruciata sulla S.S.106



Il dolore dell’Associazione che più volte ha denunciato lo stato di pericolo della S.S.106 a Condofuri
DOMENICO SPIENLLA: UNA GIOVANE VITA BRUCIATA SULLA S.S.106
ENNESIMA GIOVANE VITA SPEZZATA SULL’ASFALTO DELLA “STRADA DELLA MORTE” NEL COMUNE DI CONDOFURI (RC). L’ASSOCIAZIONE SI CHIEDE QUANTE ALTRE PERSONE DOVRANNO MORIRE PRIMA CHE LO STATO INTERVENGA PER SALVARE ALTRE VITE


I capelli chiari che vanno sul biondo, gli occhi celesti, una incredibile somiglianza con il famoso James Dean, indimenticabile attore americano dello storico film “Gioventù Bruciata”. Basta guardare la foto di Domenico Spinella, deceduto a 24 anni proprio come Jemes Dean, per rendersi conto della somiglianza.

Domenico è la settima vittima sulla strada Statale 106 in Calabria nel 2019 dopo A. Tatyana Parvanova di 64 anni, Giovanni Cusato di 91 anni, Vincenzo Mangione di 58 anni, Vincenzo Perna (detto Cecè), di 41 anni, Vincenzo Porporino di 21 anni e Iliescu Iulian di 49 anni.

L’ennesima strage che avviene sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria: una mulattiera rimasta più o meno agli anni ’30, incapace di gestire gli attuali volumi di traffico,  nonostante i mezzi di trasporto ed il mondo intero è andato avanti ad una velocità incredibile e continua a correre sempre più forte verso il futuro.

Domenico Spinella, giovane bruciato dallo Stato, nei tanti messaggi pervenuti all’Associazione, viene dipinto come un ragazzo molto più adulto della sua età per educazione, modi e tanto altro. Un ragazzo dedito al proprio lavoro presso l’azienda di Famiglia, la Graniti Spinella Srl, un ragazzo corretto, gentile, davvero un gran bravo ragazzo… Ancora una volta la Calabria perde uno dei suoi figli migliori…

La sua perdita lascia un vuoto incolmabile in una intera comunità, quella di Condofuri, già provata negli anni da tante altre tragedie sulla strada Statale 106 che, mai come oggi, gridano vendetta contro uno Stato inerme ed incapace, indifferente ed insolente, complice ed assassino.

Non è bastata la Fiaccolata che proprio a Condofuri Marina è stata organizzata dall'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" il 13 gennaio del 2018 con l’allora Sindaco Salvatore Mafrici per denunciare l'ennesima tragedia sulla S.S.106 quando a morire fu la giovanissima Antonella Tripodi, non è bastata l’iniziativa organizzata insieme al laboratorio civico “Impegno per Condofuri” il 26 febbraio scorso, non sono bastate le diverse proposte e gli appelli sulla stampa che da quell’incontro l’Associazione presieduta da una straordinaria e sensibile Stefania Modafferi ha sintetizzato ed inviato alle Istituzioni e che nessuno ha ascoltato ed accolto.

Eppure sarebbe bastato poco: che lo Stato assassino, che da sempre uccide i migliori figli di Calabria sulla S.S.106, aprisse gli occhi per ascoltare i cittadini che chiedono sicurezza! Che chiedono l’ammodernamento della “mulattiera” che negli anni diventa sempre più pericolosa, che riuscisse quanto meno a realizzare con fondi ordinari e straordinari quei piccoli interventi di messa in sicurezza capaci di rendere più sicura una strada che tutto è, tranne che sicura.

Sarebbe bastato nell’immediato e con urgenza decidere di installare tutor ed autovelox dove sono necessari e non nei comuni in dissesto o pre-dissesto per fare cassa e per insegnare ai cittadini quanto lo Stato, in Calabria, oltre ad essere assassino è anche ingiusto perché bravo solo a prendere, senza mai dare nulla…

Per queste ragioni l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nell’evidenziare l’ennesima tragedia sull’asfalto della strada più pericolosa d’Italia intende denunciare le responsabilità di quanti restano ancora indifferenti di fronte alla più grande Strage di Stato della storia della Repubblica Italiana.

L’ennesimo tragico incidente sulla S.S.106 ci spinge a richiedere l’intervento immediato del Governo italiano che non può più rimanere inerme ma deve dare ai calabresi delle risposte serie e concrete ripristinando il diritto alla mobilità che, sulla S.S.106 jonica calabrese, è violentato, tradito ed inesistente anche per merito di quei parlamentari che hanno letteralmente fermato ogni processo di ammodernamento e di intervento di messa in sicurezza della S.S.106 in Calabria e che non riescono a rappresentare gli interessi dei cittadini.

Alla classe politica dirigente calabrese ad ogni livello, invece, esterniamo il nostro più vivo disprezzo per la incapacità di fronteggiare un problema gravissimo ed ormai improcrastinabile ed, insieme, la nostra condanna ferma per aver voluto da sempre occultare un problema che emerge ogni giorno nella sua drammaticità.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, con il cuore pieno di dolore, ricorda DOMENICO SPINELLA, il suo sorriso, la sua voglia di vivere, i suoi sogni infranti sull’asfalto della strada Statale 106… Sinceramente addolorati per la sua scomparsa manifestiamo alla Famiglia Spinella, ai parenti, agli amici ed a tutta la Comunità amica di Condofuri i sentimenti di profondo cordoglio e di vicinanza ideale.

L’Associazione, infine, augura che i due ragazzi rimasti feriti gravemente nello scontro, ora in rianimazione, possano guarire presto e bene per ritornare sani e salvi nell’affetto delle loro famiglie oggi sospese nel dolore e nella paura.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 9 Settembre 2019

venerdì 6 settembre 2019

L'incidente più grave sulla strada Statale 106 è stato Toninelli



L’INCIDENTE PIÙ GRAVE SULLA STRADA STATALE 106 È STATO TONINELLI 
di Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”


Ognuno di noi ha le proprie idee politiche che, ovviamente, concorrono nella formazione di un giudizio. I problemi nascono quando le idee politiche sono così forti da non tener conto dei dati oggettivi. Sull’ex Ministro Toninelli il dato oggettivo è rappresentato da una pagina intera che “Il Sole 24 Ore” gli ha dedicato l’1 settembre 2019 in cui si evince il disastro conclamato che in soli 15 mesi è riuscito a concretizzare quest’uomo.

Una validissima idea per sintetizzare il suo operato, a tutti noi, può offrirla una massima di Ennio Flaiano: “Oggi il cretino è pieno di idee”. Tuttavia, ancora di più, possono aiutarci i numeri che, non solo nel Paese, ma soprattutto nella nostra amata Calabria e, quindi, anche sulla strada Statale 106, purtroppo parlano chiaro…

77 opere pubbliche bloccate. 38 miliardi di euro di investimenti bloccati. Il Megalotto 3, un investimento di 1,3 miliardi di euro che avrebbe collegato Sibari a Roseto Capo Spulico garantendo sicurezza stradale e sviluppo in Calabria, praticamente alienato e persino scomparso dalla mappa delle grandi opere pubbliche nonostante, tra le 28 opere complessive, era l'unica prevista al Sud.

Non risulta, inoltre, che ad oggi l'ex Ministro Toninelli abbia risposto al Presidente della Giunta della Regione Calabria Mario Oliverio (oggi suo alleato….), e neanche al Sindaco della Città di Corigliano Rossano Flavio Stasi per informarli del crono programma che definisce l’avvio dei lavori, nonostante queste due istituzioni l’hanno richiesto formalmente impegnate, rispettivamente, dal Consiglio Regionale a giugno e dal Consiglio Comunale della terza città della Calabria a luglio scorso.

Eppure il Ministro Toninelli – come ho avuto modo di dire in modo duro in un mio recente video che sui social ha ottenuto oltre 100.000 visualizzazioni – in Calabria “qualcosa di buono” l’ha fatta: una serie di passerelle dove ha promesso tutto ed il contrario di tutto senza alcuna vergogna davanti ad una stampa regionale – questa volta bisogna dirlo – davvero incapace di incalzarlo con domande stringenti rispetto a tutta una serie di castronerie che ha avuto modo di dire pur essendo tutte, nessuna esclusa, preliminarmente smentite dai comunicati dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

Così oggi ci ritroviamo senza più il peggior Ministro delle Infrastrutture della storia repubblicana.
Però il danno è fatto. Ora chi ripara…?

Megalotto 3 bloccato e, come se non bastasse, rischia di essere commissariato nonostante abbiamo già un progetto ormai definitivamente approvato dopo 20 anni di burocrazia, abbiamo il finanziamento ed abbiamo tutte le approvazioni possibili. Per cui non si capisce l’esigenza di un commissario se non per la necessità di eliminare un’opera che già oggi è pronta per essere avviata.

A questo occorre aggiungere che sotto la gestione fallimentare del Ministro Toninelli sono state aggiudicate le progettazioni per la realizzazione di un opera inutile e dannosa da Sibari fino a Crotone: la realizzazione di una “nuova” strada Statale 106 sempre a due corsie per 772,5 milioni di euro…

Sulla Crotone – Catanzaro l’unico grande risultato è stato quello di mettere in bilancio 14 milioni di euro circa per realizzare uno studio necessario alla realizzazione del progetto preliminare da mandare in gara per l’aggiudicazione (significa che semmai un Governo dovesse decidere di finanziare l’opera serviranno altri 20 anni altrimenti resterà un progetto preliminare chiuso nel cassetto come peraltro, non dimentichiamo, è già successo per i preliminari dei Megalotti 9 e 8).

Tranne questi 14 milioni di euro il fallimentare Ministro Toninelli sulla S.S.106 in Calabria non ha messo neanche un centesimo di euro per riparare anche solo una buca.

In pratica è stato, senza alcuna ombra di dubbio, l’incidente più grave che si sia verificato nella storia sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Perché è chiaro che queste scelte avranno delle conseguenze sui cittadini automobilisti che percorreranno la strada Statale 106 in Calabria.

Così si chiude finalmente la parabola di un Ministro che doveva determinare il grande cambiamento dopo 70 anni di vecchia politica in cui destra e sinistra hanno rubato, hanno corrotto e non hanno fatto niente. Peccato che Toninelli sia stato capace solo di determinare un grande cambiamento: non riuscire a fare niente di niente e, ancora peggio, mettere in discussione e bloccare quello che altri, prima di lui, erano riusciti a fare in 20 anni.

Per questa ragione occorre essere felici della fine di questo tragicomico Ministro Toninelli, un tragico incidente, che lascia sull’asfalto della “strada della morte” tante vittime ed altrettanti feriti: siamo noi, noi tutti. I cittadini calabresi che, per inciso, lo hanno pagato per risolverli i problemi e non per crearne di nuovi e peggiori…

Addio Ministro, e che Dio ci aiuti a risolvere tutti i danni che ha creato!



06 Settembre 2019

mercoledì 4 settembre 2019

Anziana coppia torna in Calabria per le vacanze: travolta sulla S.S.106



COMUNICATO STAMPA

ANZIANA COPPIA TORNA IN CALABRIA PER LE VACANZE: TRAVOLTA SULLA S.S. 106. LUI E’ IN RIANIMAZIONE, LEI HA OLTRE 50 GIORNI DI PROGNOSI

Versa ancora in pericolo di vita l’83enne di Roma rimasto coinvolto con la moglie
il 19 agosto scorso nell’ennesimo, grave incidente sulla “strada della morte”



A più di due settimane dallo schianto, è ancora ricoverato in Rianimazione, in gravi condizioni e in prognosi riservata l’anziano residente a Roma rimasto coinvolto con la moglie, per fortuna dimessa ma con postumi pesantissimi, nell’ennesimo, tremendo incidente stradale successo sulla Strada Statale 106, appena fuori il centro abitato di Roccella Ionica, in provincia di Reggio Calabria, lo scorso 19 agosto. I. I., 83 anni, e la moglie G. C., 71, erano tornati per le vacanze in Calabria: sono originari, rispettivamente, proprio di Roccella Ionica e di Caulonia. Quel giorno la coppia, poco dopo le 8 del mattino, stava procedendo sulla Statale in direzione Reggio Calabria su una Fiat Punto condotta dall’ottantatreenne, quando all’improvviso, all’altezza del km 116, si è parata loro davanti una Renault Twingo che aveva invaso la loro corsia di marcia dopo un sorpasso evidentemente azzardato, condotta da R. P., una trentunenne di Caulonia, e con altre due persone a bordo, tra cui un bambino, che se l’è cavata con ferite non gravi: l’impatto, frontale-laterale, è stato inevitabile e terribile. Per consentire i soccorsi delle cinque persone coinvolte, tutte ferite, i rilievi delle forze dell’ordine - sono intervenuti i carabinieri di Roccella Ionica e gli agenti della Polizia Stradale di Locri - e la rimozione dei mezzi l’Anas ha dovuto anche chiudere al traffico in entrambe le direzioni la strada. 

Ad avere la peggio sono stati appunto i due coniugi: la donna, che in un primo momento sembrava la più grave, è stata elitrasportata all’ospedale di Reggio Calabria. Si è fratturata, tra le altre cose, una decina di costole e una vertebra: è stata dimessa il 29 agosto ma ne avrà per oltre 50 giorni. Ancora più delicata si è rivelata e resta la situazione del marito, trasportato in ambulanza al nosocomio di Locri. L’anziano ha riportato un violento trauma toracico, oltre ad altre lesioni tra cui la frattura di un femore: ha avuto anche un arresto cardiaco e gli hanno dovuto asportare la milza, spappolata. E’ rimasto in coma per svariati giorni (prima indotto, poi “naturale”): ora apre gli occhi, biascica qualche parola, ma il suo quadro clinico permane molto preoccupante. I medici lo mantengono in Rianimazione e continuano a riservarsi la prognosi: nella speranza che esca dal tunnel, ne avrà per mesi.

Il figlio della coppia, per conto dei propri genitori, per fare piena luce sui fatti e per ottenere giustizia, attraverso i consulenti personali Luigi Cisonna e Giuseppe Cilidonio, si è affidato a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini: oltre all’aspetto risarcitorio nei confronti della compagnia di assicurazione della controparte, l’incidente implicherà anche conseguenze penali in quanto, a fronte di prognosi così rilevanti, la conducente della Twingo sarà automaticamente indagata dalla Procura per lesioni stradali gravi. Studio3A, peraltro, segue già numerosi gravi incidenti occorsi sulla “strada della morte” - il penultimo della serie, quello costato la vita a Crotone a “Cecè” Perna - e collabora da tempo con l’Associazione Basta vittime sulla Strada Statale 106.

Al riguardo, il Presidente dell’Associazione, l’Ing. Fabio Pugliese, osserva: “Sono contento che la signora sia sopravvissuta e auspico di cuore che ce la faccia anche il marito. Occorre dar merito ai nostri medici che, pur operando nelle note e disastrose condizioni della nostra sanità, sono riusciti e si stanno prodigando per salvare queste due persone che erano venute in vacanza nella nostra e loro Calabria e per poco non vi hanno trovato la morte”.

Presiedo – conclude Pugliese – un’Associazione che da anni è impegnata a sensibilizzare tutti, i giovani in particolare, al rispetto delle regole della strada, ma è evidente che questo non basta. Per questa ragione auspico che qualcosa possa cambiare e che si sblocchino tutti gli interventi programmati di messa in sicurezza e di ammodernamento della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria”.  

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 4 Settembre 2019