La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

martedì 31 marzo 2015

Nuova S.S.106 Sibari – Roseto: è finita!




L’inizio della settimana santa di questo 2015 pare riportare in Calabria il sole ed un inizio di primavera che tarda ad arrivare. L’auspicio di tutti è quello che possa essere il preludio del bel tempo che tutti vorremmo per le prossime imminenti vacanze di Pasqua quando – secondo la religione cattolica – Cristo muore e puoi risorge.

In questo contesto di feste imminenti e di spensieratezza, nel silenzio generale, a Roma, si consuma il delitto dell’ammodernamento del 3° Megalotto della Nuova S.S.106. Una morte voluta per la verità da molti che purtroppo non vedrà alcuna resurrezione. Come non vedranno alcuna resurrezione le migliaia di vittime della famigerata “strada della morte”, la strada più pericolosa d’Italia, la cui memoria in questo modo è stata tristemente disonorata.

Poco meno di 1,5 miliardi di euro prenderanno il volo nei prossime settimane chissà verso quale grande infrastruttura del Nord o del Centro Italia perché, in Calabria è noto, le infrastrutture non sono desiderate.

Inutile, infatti, accusare la politica ed i politici (che pure hanno delle responsabilità non irrilevanti), perché il primo dato vero ed inconfutabile è semplicemente questo: la Nuova S.S.106 non la vogliono i calabresi.

Molti di questi, ne sono certo, si affretteranno già dalle prossime ore a smentire quello che scrivo sostenendo che tutto ciò non è vero e, quindi, che la Nuova S.S.106 nell’alto jonio verrà realizzata dimenticando che siamo tutti sotto questo cielo e che “Verba volant, scripta manent” (dicevano i latini). Sarò abile, non c’è alcun dubbio, a ricordare tra qualche settimana, quanto scrivo oggi!

Altri calabresi, invece, scriveranno che la Nuova S.S.106 non si realizzerà perché è immersa in un circuito di corruzione che non ha precedenti dimenticando che le trascrizioni delle intercettazioni, invece, ci permettono di configurare chiaramente un quando all’interno del quale il 3° Megalotto della S.S.106 in Calabria non andò al CIPE di gennaio, di febbraio e di marzo 2015 perché non era annoverata tra quelle grandi opere intrise da corruttele e non era “spinta” (o non stava a cuore se preferite), da quei poteri forti che ne rivendicavano la realizzazione urgente.

Quello che ormai è accaduto, in verità, è diverso: c’è stato chi ha voluto cogliere la palla al balzo per strappare al Sud ed alla Calabria qualcosa che gli spettava per portarlo altrove ed è accaduto anche che i calabresi, come sempre storicamente è avvenuto, non hanno mosso un dito per difendere l’interesse generale di questa terra. Questo è accaduto.

Così accade che nel mentre qualche giornalista fa il conto preciso di quanti giovani studenti calabresi decidono di andare via dalla Calabria per non ritornare mai più configurando un futuro che non ci sarà e non esiste per questa nostra terra sempre più fanalino di coda per l’Europa noi calabresi ci godiamo le meritate vacanze di Pasqua ed il bel tempo.

Un consiglio a tutti i giovani calabresi: continuate scegliete il nord o l’Europa per costruire il vostro futuro. Non commettere l’errore di restare in questa terra! Perché qui in Calabria un futuro per voi non ci sarà mai!



Fabio Pugliese
Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
già autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto-inchiesta sulla strada statale 106 jonica calabrese

giovedì 26 marzo 2015

No alcol e luoghi di prevenzione, L’Associazione Basta Vittime 106 a Crotone con gli studenti




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nella giornata di oggi ha aderito ad una iniziativa a Crotone presso l’Aula Magna dell’IIS Pertini. L’Iniziativa di oggi è stata organizzata dalla Consulta degli Studenti della Provincia di Crotone d’intesa con l’Unità Operativa di Prevenzione dell’ASP di Crotone e fa parte del progetto “No Alcol e luoghi di prevenzione” che ha già previsto una serie di incontri informativi sulla prevenzione all’alcool, per un divertimento creativo e sicuro, come inno al sorriso e al piacere di stare insieme.

Il Programma della giornata, a cura dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” prevedeva  l’ascolto del brano “Sulla Statale 106” scritto da Alberto Bertoli (figlio del noto cantautore italiano Pierangelo Bertoli); a seguire la presentazione dell’Associazione e del “Volantino Sulla Sicurezza Stradale” (distribuito a tutti i ragazzi presenti); la visione del Video “Ma chi ti dice” un brano sulla S.S.106 scritto dal cantautore calabrese Donato Mingrone; una relazione sulla pericolosità della Strada Statale 106 jonica calabrese la famigerata e tristemente nota “strada della morte”; la Poesia sulla S.S.106 composta ed interpretata dall’autore Sebastiano Defonte dal titolo S.S. 106 Jonica (‘A strata d’a mort) in vernacolo crotonese; la testimonianza di Immacolata Lentini (sorella di Danilo Lentini vittima della S.S.106 a 27 anni), dell’Associazione “Amici di Danilo” di Badolato (CZ); la visione del Video “Noi abbiamo Aderito”; e le conclusioni sul perché l’Alcol fa più male sulla S.S.106.

L’Associazione intende ringraziare la Consulta degli Studenti della Provincia di Crotone e l’Unità Operativa di Prevenzione dell’ASP di Crotone, al Prof. Satino Mariano, all’Associazione “Amici di Danilo” ed a Sebastiano Defonte e rivolgere un particolare ringraziamento a tutti gli studenti oggi presenti per la loro attenzione e, soprattutto, per la loro attenta partecipazione. Siamo certi, infatti, che prima dell’ammodernamento e della messa in sicurezza della S.S.106 in Calabria sia necessaria una buona cultura della prevenzione e siamo altresì convinti che occorre iniziare dai giovani.


mercoledì 25 marzo 2015

Pugliese ospite RAI: «Inquietanti i ritardi sulla Nuova S.S.106»




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” informa che il Presidente Ing. Fabio Pugliese, questa mattina, è stato ospite in diretta Skype alla nota trasmissione “Buongiorno Regione Calabria” su Rai Tre nell’ambito di una puntata dedicata al tema “Strade e Autostrade Calabresi”.

Karen Sarlo, nota giornalista Rai e conduttrice della trasmissione, ha rivolto al Presidente della nostra Associazione alcune domande relative alla strada statale 106 ionica in Calabria: «Proprio ieri lei ha scritto di nuovo, ancora una volta, al governo nazionale e al Presidente Matteo Renzi ha chiesto: ma allora questi lavori di ammodernamento sulla 106 ripartono?»

«La nostra Associazione - ha affermato Pugliese - si batte per l'ammodernamento della S.S.106. Troviamo inquietanti i ritardi che si registrano ormai da mesi sull'ammodernamento del 3° Megalotto che collegherà Sibari a Roseto sulla S.S.106 ed ancora più inquietanti riteniamo i ritardi che si stanno delineando al CIPe dove ormai il progetto è stato istruito da mesi e non si comprendono le ragioni squisitamente politiche per le quali il progetto non viene approvato».

«Nel caso in cui ci fosse un crollo dell'A3 – chiede Katia Sarlo – la S.S.106 è pronta a supplire questo disagio?»

«Guardate – ha risposto il Presidente - uno dei problemi ormai certificato che riguarda la S.S.106 è il fatto che questa strada da decenni non riesce a sopportare gli attuali volumi di traffico. Mi chiedo, quindi, come possa questa strada sopportare anche eventuali ulteriori volumi di traffico in arrivo dall'A3».

Pugliese ha poi aggiunto che «non è più possibile che esistano "due italie", una in cui si investe e l'altra dove invece si continua a non investire un euro in infrastrutture così come è anche opportuno ribadire che non possono neanche esistere "due calabrie" una che viaggia ad alta velocità e l'altra, sullo jonio, che cammina più lenta e più in generale - ha dichiarato Pugliese - non può e non deve esistere una Calabria che ha solo una autostrada»

Sui fondi europei, infine, Pugliese ha dichiarato che «c’è una speranza per ammodernare la S.S.106 se si utilizzano i fondi comunitari e se non accade quanto successo negli ultimi 10 anni quando la Calabria non è stata capace di intercettare risorse che avrebbe certamente potuto investire nella realizzazione di infrastrutture importanti e strategiche per lo sviluppo della nostra regione».


martedì 24 marzo 2015

Inviata al Governo una comunicazione per sollecitare l'avvio i lavori di ammodernamento della S.S.106




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto di aver inviato in data odierna una comunicazione al Presidente Del Consiglio dei Ministri On. Matteo Renzi, al Segretario del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica On. Luca Lotti ed al Dipartimento per la Programmazione e il coordinamento della politica economica.

Nel documento è stato rappresentato il disagio ed il malcontento che anima l’Associazione circa i ritardi dovuti all’approvazione dei lavori di ammodernamento relativi al 3° Megalotto della S.S.106 in Calabria che collegheranno Sibari a Roseto mediante una nuova arteria viaria formata da quattro corsie (due per ogni senso di marcia), e spartitraffico centrale.

L’Associazione ha fatto presente che tale lavoro è necessario affinché possa essere ammodernato un tratto della strada più pericolosa d’Italia (dati Aci – Istat), ha riportato i dati dei sinistri, delle vittime e dei feriti sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” ed ha ribadito la necessita di approvare ed avviare al più presto i lavori anche in considerazione del fatto che ormai è stato acquisito il parere favorevole di tutte le Istituzioni e degli Enti interessati ed è stata già da mesi istruita la pratica relativa al progetto che ora attende solo di essere approvata dalla politica.

L’Associazione ha voluto anche sottolineare che la realizzazione dell’opera oltre a ragioni di buon senso (legate appunto alla pericolosità, ai sinistri ed alle vittime e feriti), risulta avere motivazioni politiche fortissime che dovrebbero spingere in favore di una sua repentina approvazione: oltre 1.400 milioni di investimento in Calabria per infrastrutture, infatti, non solo concorrerebbero a creare occupazione in una regione con il più alto tasso di disoccupazione in Italia ma sarebbero un volano di sviluppo per una economia (quella calabrese), fanalino di coda dell’intera Europa.

L’Associazione, infine, anche attraverso questo comunicato stampa, auspica e si augura che possano presto mobilitarsi quelle istituzioni regionali, provinciali e comunali ed, insieme, le forse sindacali e sociali del territorio affinché possano essere difesi gli interessi generali della nostra Calabria e siano finalmente esercitate le necessarie e legittime rivendicazioni di una regione che attende ormai da circa un secolo l’inizio dell’ammodernamento della “strada della morte”.

lunedì 23 marzo 2015

Finalmente ripartono i lavori sulla rotonda sulla S.S.106 nel comune di Isola Capo Rizzuto




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rende noto con grande soddisfazione che saranno avviati già in questa settimana i lavori per il completamento della rotonda presente sulla S.S.106 nel comune di Isola Capo Rizzuto.

La rotonda, oggetto già di ritardi a causa di un gruppo di imprenditori che già nei mesi scorsi ne aveva bloccato i lavori, ha poi subito ulteriori ritardi a causa del rinvenimento di una prima condotta di acqua di proprietà del consorzio non censita e, poi, di una seconda condotta (sempre di proprietà del consorzio e non censita), che ha portato a delle correzioni e poi all’approvazione del progetto modificato.

La scorsa settimana è arrivato il parere favorevole del consorzio alle modifiche del progetto e quindi ora saranno avviati al più presto i lavori della rotonda in modo da essere ultimati prima dell’avvio della stagione estiva quando il volume di traffico sulla S.S.106 aumenta notevolmente.

L’Associazione è soddisfatta e ringrazia i tanti che attraverso diverse segnalazioni pervenute nell’ultima settimana hanno voluto rappresentarci un problema che meritava di dover essere sollecitato affinché potesse essere risolto al più presto nell’esclusivo interesse della collettività tutta.

L’Associazione, infine, intende ricordare a tutti i cittadini che è possibile segnalare qualsiasi problema presente sulla S.S.106 inviando una e-mail a info@bastavittime106.it.

sabato 21 marzo 2015

Basta abusi sulla S.S.106! No autovelox mimetizzati e/o fuori norma!




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha ricevuto una video-segnalazione da un automobilista indignato per l’installazione di un apparecchio autovelox mobile sulla S.S. 106 nel tratto ricadente nel Comune di Mandatoriccio

Nel video, realizzato il 19 marzo scorso alle ore 16:15 esatte, si nota, percorrendo la S.S. 106 direzione sud, una postazione di apparecchio autovelox installato su un tratto di marciapiede rialzato che costeggia la S.S. 106 e a ridosso di alcune barre pedonali che non ne consentono un immediata e chiara visibilità dalla carreggiata, apparentemente senza alcun agente salvo, poi, una volta superata la citata postazione di controllo automatico della velocità, notare la presenza di un vigile appartenente al Corpo di Polizia Municipale del Comune di Mandatoriccio posizionato dietro un muro e l’autovettura di servizio parcheggiata in una strada laterale, ad alcuni metri dalla strada statale 106.

L’Associazione, da sempre, ha posto la questione Autovelox: strumenti per “far cassa” o a tutela della sicurezza?

In moltissimi casi abbiamo registrato sulla S.S.106 postazioni di autovelox fisse e mobili assolutamente nella norma e certamente utili a fare sicurezza ma nello specifico, la segnalazione impone evidentemente anche più di qualche interrogativo: la postazione mobile di rilevamento non appare perfettamente visibile (poiché posizionata su un marciapiede e a ridosso di un passamano in ferro per i pedoni), così come non è visibile la presenza dell'operatore di polizia e della macchina di servizio e, infine, i cartelli di avviso non sembrano essere posizionati nel rispetto della distanza prevista dalle disposizioni contenute nel Decreto del 15 agosto 2007, emanato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero dell’Interno, attuativo delle prescrizioni del cd. Decreto Bianchi.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” invita tutti gli automobilisti che percorrono la S.S.106 a farsi parte diligente nel segnalarci ogni situazione che possa essere meritoria di censura e di farlo tutte le volte che dovessero notare anomalie circa l’istallazione di apparecchi autovelox fissi o mobili, facendo pervenire video e foto a sostegno di quanto segnalato, ciò perché non intendiamo cavalcare nessuna protesta che non sia fondata su dati concreti e su riscontri certi e poi per ribadire chiaramente e con forza la difesa della civiltà e di quella cultura della legalità che non sempre si registra sulla S.S.106 e che, invece, siamo certi debba essere riaffermata con forza!

venerdì 20 marzo 2015

Un addio a Giuseppe Minò di Cariati, eroe meridionalista sulla S.S.106





L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende esprimere sentimenti di sincero cordoglio alla Famiglia di Giuseppe Minò ed a tutta la comunità cariatese che piange la scomparsa di una figura storica e rappresentativa meglio nota come “Jepson”.

Ricordiamo volentieri di Giuseppe Minò un video rappresentativo sulla S.S.106 in cui egli, con molta semplicità e chiarezza, ha espresso concetti probabilmente non eruditi ma profondamente veri e, quindi, facilmente apprezzabili. Nella video-intervista, rilasciata al sito Cariatinet.it, il 5 Luglio 2012, volle esprimere le proprie opinioni sulla S.S.106 concludendo il suo ragionamento con l’invito – rivolto a tutti noi – a “svegliarsi” per dire “Basta!” ad una strada che può essere considerata solo “vergognosa”!

Giuseppe Minò riuscì ad esprimere un autorevole giudizio sulla “strada della morte” anche perché fu tra i tanti ad essere vittima di un incidente sulla S.S.106: uscì fuori dalla carreggiata con la propria auto che cadde nel letto del fiume a causa della completa assenza di un guard-rail sul famigerato Ponte Molinella e si salvò per miracolo. Quel Ponte che ancora oggi non è in sicurezza. Un Ponte che costituisce una vergogna per il concetto di civiltà e di legalità.

L’autorevolezza delle parole di Giuseppe Minò, tuttavia, deriva soprattutto da ciò che “Jepson” fece dopo: fu tra i pochi, se non l’unico, ad intentare una azione legale nei confronti di quanti erano responsabili di quella enormità e vide riconosciuti i propri diritti impartendo una lezione morale ai tanti “professoroni edotti” che alla pratica della difesa dei diritti di tutti e di ciascuno preferiscono le chiacchiere vacanti.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ricorda Giuseppe Minò detto “Jepson” per la sua semplicità, per la sua spontaneità e, soprattutto per la sua dignità intrisa di un orgoglio meridionalista sano, corretto ma determinato ed intransigente. Certamente non colto e raffinato ma figlio di un’altra Calabria, una Calabria migliore alla quale dovremmo guardare tutti con lo stesso amore con cui Giuseppe Minò amò sempre la sua Cariati.

VIDEO: LA SS 106
https://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=eWnpiy3KIAw#t=9

lunedì 16 marzo 2015

Tutor a Trebisacce: favorevolissimi alle multe per chi sulla S.S.106 supera i 100 Km/h.




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende complimentarsi con l’Amministrazione di Trebisacce per l’installazione dei Tutor sulla S.S.106 nel proprio comune che di fatto, attraverso questa scelta, recepisce quanto già richiesto dalla Prefettura e autorizzato sia dall’Anas che dalla Polizia Stradale.

Condividiamo l’installazione del Tutor a Trebisacce anche perché questo viene collocato in un tratto di S.S.106 dove in passato abbiamo registrato numerosi, gravi e tragici incidenti mortali, su un viadotto sul quale sono posti solo dei guard-rail a difendere le famiglie che risiedono nelle abitazioni sottostanti e poi soprattutto perché la sanzione per i trasgressori scatterà quando la velocità media, calcolata nel tratto che intercorre tra i due rilevatori, supererà i 90 km./h, con una tolleranza massima di 15 km/h.

Riteniamo accettabile pertanto che un automobilista paghi se in quel tratto supera i 105 km/h e restiamo convinti e certi che questo sistema non è e non sarà certamente uno strumento per fare cassa ma, invece, rappresenterà un ottimo deterrente per quanti percorrono quel tratto di S.S.106 a velocità spropositate.

Vale la pena di ricordare che si tratterà certamente di una misura temporanea atteso che da qui a poco si spera che sia approvata la Nuova S.S.106 nell’alto jonio e siano avviati al più presto i lavori per la quattro corsie che avranno ovviamente ottime ripercussioni anche sul vecchio (ed attuale tracciato), che sarà rivisto e migliorato.

Stigmatizziamo, infine, quanti in modo critico, inesatto ed irresponsabile  si oppongono al Tutor: riteniamo che essi siano coloro che difendono la cultura della illegalità, che si oppongono a qualunque cambiamento per fare in modo che resti tutto com’è; elementi, questi, dai quali la Nostra Associazione si dissocia perseguendo la via della civiltà, del rispetto delle regole e della legge e, soprattutto, della cultura del cambiamento, del progresso e dello sviluppo.

venerdì 13 marzo 2015

Pugliese: «Sulla S.S.106 i numeri impongono responsabilità e serietà»




L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” segnala l’articolo di Luca Tremolada dal titolo “Ecco le dieci strade e autostrade italiane con più incidenti mortali” che il 12 marzo 2015 è stato pubblicato su “Il Sole 24 Ore”. L’articolo analizza i dati Istat del 2013 e pone la strada Statale 106 ionica calabrese come la “strada più pericolosa d’Italia” con ben quattro mesi di ritardo rispetto al I° Rapporto sulla Mortalità ed Incidentalità in Calabria e S.S.106 nel tratto cosentino a cura del Centro Analisi e Ricerca della Nostra Associazione.

Sull’articolo interviene il Presidente dell’Associazione Ing. Fabio Pugliese che afferma di essere «dispiaciuto di questo articolo che conferma nella sua drammaticità un dato numerico incontrovertibile che pone la famigerata “strada della morte” come strada più pericolosa d’Italia ma anche ben soddisfatto del lavoro realizzato mesi fa dal nostro Centro Analisi e Ricerca ed in particolare dagli ingegneri Ortensia Tucci e Antonio Cioni».

«È ovvio – continua Pugliese – che questa ulteriore conferma può aiutarci a comprendere ancora meglio la straordinaria pericolosità di una arteria viaria sempre più tristemente nota come “strada della morte” e, quindi, ci impone un grandissimo senso di responsabilità quando si affronta questo problema che con il passare del tempo assume una dimensione sempre più enorme ed, insieme, anche una serietà ancora maggiore perché è evidente che affrontare questo tema diversamente significherebbe, tra l’altro, “giocare” con la vita della gente».

«Per questa ragione – dichiara il Presidente – stigmatizzo prese di posizioni e campagne di comunicazione indecenti, violente e dettate da una sottocultura che rappresenta la maggiore causa dei mali della Calabria che vede in prima fila addirittura delle istituzioni sui lavori di messa in sicurezza che sono stati avviati da mesi sulla S.S.106 in Calabria e che continueranno nei prossimi anni con la finalità, seguendo la norma (quindi, nel completo rispetto della legge), di adottare sistemi e misure che ambiscono a ridurre sinistri, vittime e feriti».

«Apprendiamo – conclude Pugliese – che il Tar si è pronunciato a favore della realizzazione delle rotonde di Seggio e di Oliveto a Rossano ed ora auspichiamo che quei lavori possano essere avviati al più presto così come auspichiamo che presto possano essere avviati i lavori sulla rotonda di Isola Capo Rizzuto perché è evidente che l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende lottare per cambiare in meglio la sicurezza e la viabilità di questa regione e non per lasciare tutto com’è adesso. Per questa ragione continueremo a lottare per l’Ammodernamento e per la messa in sicurezza subito della S.S.106 anche contro quanti si oppongono con irresponsabilità e con pochissima serietà a questo processo civile ed ormai inarrestabile».

domenica 8 marzo 2015

8 Marzo: per non dimenticare tutte le donne vittime della S.S.106



In questo giorno di festa che istituzionalizza la rivendicazione necessaria e continua dei diritti delle donne l’Associazione ed il Gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106” intendono legare idealmente delle mimose ad ogni tratto di guard rail che ricorda una donna vittima della “strada della morte”.

venerdì 6 marzo 2015

Il Sindaco di Saracena Gagliardi si iscrive all’Associazione Basta Vittime Sulla S.S.106





L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comunica l’iscrizione del Sindaco di Saracena On. Mario Albino Gagliardi che peraltro attraverso la decisione unanime del Direttivo della Nostra Associazione diviene anche Socio Onorario.

L’Associazione, infatti, ritiene insieme al Sindaco di Saracena che la questione della S.S.106 rientra in quei “macro-problemi” che riguardano tutta la regione Calabria e che, quindi, debbono essere affrontati nell’interesse di tutti i calabresi e non solo di quelli che vivono sulla costa jonica della nostra regione.

Siamo fieri, inoltre, di avere tra i nostri iscritti un Sindaco che si contraddistingue non solo per il buon governo della sua città ma anche e, soprattutto, per le politiche già avviate in materia di gestione dei rifiuti, del ciclo dell'acqua e dei turismi che nei fatti rappresentano una vera innovazione a cui l’intera regione Calabria dovrebbe guardare.

«Ringrazio l’Associazione ed il suo Presidente Fabio Pugliese – dichiara il Sindaco di Saracena – per avermi sottoposto la questione della S.S.106 che in quanto calabrese conosco perfettamente ma non ero a conoscenza dell’esistenza dell’Associazione e dell’iniziative intraprese in questi anni. Condivido appieno le problematiche complessivamente intese in relazione alla sicurezza ed all’ammodernamento di quella importante arteria e mi è sembrato naturale aderire a questa Associazione che da questo momento considero mio patrimonio culturale. Infine, voglio assumere l’impegno di sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale di Saracena l’approvazione della Delibera per la S.S.106».

«A nome di tutti gli iscritti, del Direttivo, dei componenti del Centro Analisi e Ricerca, del Comitato Scientifico e mio personale – dichiara Fabio Pugliese – intendo rivolgere il benvenuto nella Nostra Associazione al Sindaco di Saracena On. Mario Albino Gagliardi. Riteniamo che questa sua scelta vada oltre le ragioni simboliche e diventa un fatto sostanziale che ci commuove e ci onora perché da oggi l’Associazione si avvale di una personalità che sente ed è vicina al problema della S.S.106 ed ha, inoltre, uno spessore politico e culturale tale da creare certamente un valore aggiunto. Attraverso la sua iscrizione il Sindaco Gagliardi permette di riaffermare l’esigenza di affrontare e risolvere insieme il problema della S.S.106 nella sua complessità e con la buona volontà di quanti ritengono che qualcosa bisogna fare, qualcosa che sia possibile fare, basta solo prenderne coscienza, basta solo volerlo».

mercoledì 4 marzo 2015

Invio Documento Ponte Molinello sulla S.S.106 a Cariati (CS).





Riteniamo che la lettura del documento sia utile a capire senza alcun fraintendimento qual è la realtà rispetto alla delicata vicenda relativa al Ponte Molinella sulla S.S.106 a Cariati (CS) in modo da liberare questo argomento da ogni e qualsiasi approssimazione o inesattezza. 

Siamo certi che ognuno, dopo aver letto attentamente, questo documento di 30 pagine che ricostruisce in modo completo e puntuale la delicata vicenda del Ponte Molinella attraverso anche la documentazione ufficiale possa riuscire a maturare una propria idea.

Inviamo il documento anche perché intendiamo con grande serietà (quella che da sempre di contraddistingue), e con opportuna chiarezza esprimere tutta la nostra preoccupazione circa la vicenda del Ponte Molinella che ad oggi – lo ribadiamo – ancora versa in una condizione di stallo e non ha una copertura economica necessaria a far avviare i lavori con urgenza.

Questo documento, infine, nasce con l’intento di stimolare le Autorità competenti affinché possano essere avviati al più presto i lavori con una ordinanza di protezione civile (o comunque non con una via ordinaria), ed, inoltre, per fare in modo che domani possano essere accertate le responsabilità ben chiare ed evidenti di quanti, a vario titolo, hanno determinato questa situazione e tutto ciò che essa potrà causare.

Tale documento è stato inviato:  all'Arch. Ornella Segnalini presso il Ministero delle Infrastrutture Dipartimento delle Infrastrutture, gli Affari generali ed il personale  Direzione Generale per le Infrastrutture Stradali  Divisione II, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti On. Maurizio Lupi, alla Procura della Repubblica di Cosenza, a S.E. il Signor Prefetto di Cosenza, all’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Calabria On. Nino De Gaetano, alla Direzione Generale di Anas SpA, al Compartimento Anas Spa per la viabilità per la Calabria, al Comune di Cariati, al Consigliere Regionale On. Giuseppe Graziano, al Senatore della Repubblica Italiana On. Enrico Buemi ed al Deputato della Repubblica Italiana On. Nazzareno Pilozzi.

domenica 1 marzo 2015

Avviare ed ultimare con urgenza i lavori sul Ponte Molinella sulla S.S.106 a Cariati.



L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, insieme al altre forze politiche e sociali, aveva inteso avviare la nascita di un Movimento largo e partecipato per risolvere ed affrontare con urgenza assoluta il problema del Ponte Molinella sulla S.S.106 a Cariati.

Vogliamo ricordare che ad oggi non è ancora stata finanziata l’opera (costerà circa 300.000 euro), ed anche quando sia finanziata domani tra la preparazione della gara, del bando, dell’aggiudicazione, ecc. avremmo certamente l’avvio dei lavori (che è previsto dureranno circa 120 giorni), tra qualche mese con la conseguenza che difficilmente vedremo l’inizio dei lavori prima della fine della prossima estate.

Rileviamo con rammarico che l’incontro indetto sabato 28 febbraio ha evidenziato alcune assenze importanti (su tutti spiccano commercianti ed imprenditori), tali da pregiudicare la nascita di un Movimento più ampio e, soprattutto, che all’idea di risolvere con urgenza il problema del Ponte Molinella che già tra meno di un mese provocherà straordinari disagi alla popolazione dell’intero jonio cosentino e crotonese sia prevalsa l’idea (di alcuni), di dover capire, approfondire e studiare se davvero esiste un problema sul Ponte oppure se invece quanto accaduto è solo uno scherzo dell’Anas Spa.

Ovviamente l’Associazione rispetta questa posizione emersa peraltro solo ieri (ricordiamo che il Ponte è in quelle condizioni da dicembre), ma non la condivide e quindi si dissocia da ogni e qualsiasi azione sia mirata a far perdere tempo rispetto all’obiettivo principale e primario che resta, a nostro giudizio, l’urgente ed immediata risoluzione del problema attraverso l’avvio immediato e la fine dei lavori sul Ponte Molinella.

L’Associazione pertanto rimanda ogni responsabilità circa quanto potrà accadere tra qualche mese nel comune di Cariati a causa del senso unico alternato sul Ponte Molinella anche a quanti (a diverso titolo), hanno deciso legittimante di approfondire la veridicità delle ragioni e delle motivazioni che hanno portato all’adozione del senso unico alternato atteso che noi invece intenderemo distinguerci da subito da questo modus operandi, che tuttavia rispettiamo, continuando ad impegnarci affinché i lavori possano essere avviati e conclusi al più presto e senza perdere neanche un attimo di tempo.

L’Associazione, inoltre, ricorda che ad oggi è l’unica e la sola ad aver proposto (senza ottenere alcun riscontro o adesioni da parte di nessuno), un esposto nei confronti di Anas Spa circa quanto accaduto (e rispetto a quanto purtroppo potrebbe accadere), a causa del senso unico alternato sul Ponte Molinella e conferma che non esiterà anche da sola ad adire alla vie legali se dovessero accadere episodi tali da pregiudicare l’incolumità di qualcheduno.

L’Associazione, infine, intende ringraziare per la collaborazione, la correttezza e la grandissima serietà dimostrata il Segretario del Psi di Cariati Ing. Giampasquale Trento, il Partito Democratico di Cariati ed il suo segretario Emiliano Didonna, il consigliere Tommaso Critelli ed il Presidente dell’Ass. Naz. dei Carabinieri Cataldo Santoro.