La "strada della morte" in Calabria...

La S.S. 106 in calabrese, dal '96 ad oggi con oltre 600 vittime e circa 24.000 feriti costituisce la più grande strage di Stato dell'Italia repubblicana.

Una strada rimasta ferma nel passato.

La strada Statale 106 ionica è stata concepita negli '20 dal fascismo: da allora è rimasta grosso modo invariata!

Sui guard-rail cippi funerei ovunque!

Come un ricordo indelebile che non si può scordare, come un monito a chi resta affinchè qualcosa possa cambiare!

Una strada che impedisce il progresso.

Sulla strada dello sviluppo la S.S. 106 da sempre costituisce per la Calabria un divieto, un impedimento!

Onorare la memoria delle vittime...

L'Ammodernamento della S.S. 106 in Calabria mai come oggi è necessario soprattutto per onorare la memoria delle tante, troppe vittime...

giovedì 28 giugno 2018

Grande commozione ai funerali di Antonio Caligiuri



Il Consiglio Direttivo dell’Associazione nomina all’unanimità Antonio Caligiuri socio onorario
GRANDE COMMOZIONE AI FUNEALI DI ANTONIO CALIGIURI
GRANDE PARTECIPAZIONE AL RITO FUNEBRE PER RICORDARE L’ONESTÀ, LA SERIETÀ, LA MITEZZA ED IL PROFONDO SENSO CIVICO DI UN CITTADINO ESEMPLARE.  


Hanno avuto luogo lo scorso sabato, nel comune di Crosia, i funerali di Antonio Caligiuri, il sessantaquattrenne di Crosia (Cosenza) deceduto in seguito ai gravi traumi riportati nell’incidente in cui è stato coinvolto lo scorso 24 maggio in Contrada Amarelli, nel comune di Corigliano Rossano, sulla SS106 radd. tra il chilometro 4 e 5.

Al rito funebre si è registrata una grande partecipazione poiché Antonio Caligiuri era molto conosciuto ed apprezzato nell’intero territorio cosentino. Al dolore della famiglia, si è unito un grande numero di amici, imprenditori, amministratori, ecc. che hanno voluto ricordare l’onestà, la serietà, la mitezza ed il profondo senso civico di un cittadino esemplare che, dall’inizio, è sempre stato iscritto e sostenitore dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

Proprio l’Associazione, presente con molti suoi iscritti e con il Dirigente Tino Marino ed il Presidente Fabio Pugliese, ha voluto rivolgere un ultimo saluto ad Antonio Caligiuri. Il Presidente Pugliese ne ha ricordato le doti umane ed imprenditoriali. Il Dirigente Tino Marino ha letto le motivazioni con cui l’Associazione ha nominato Antonio Caligiuri socio onorario dell’Associazione “per aver sostenuto dall’inizio le battaglie fin qui intraprese nell’interesse generale della collettività”.

Ora, sul piano giudiziario, l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 così come i familiari di Antonio Caligiuri si aspettano che sia fatta piena giustizia. Si attende il deposito della perizia medico legale relativa all’autopsia sulla salma della vittima effettuata lo scorso 22 giugno presso l’ospedale di Catanzaro dal dott. Vannio Vercillo, il consulente tecnico a cui la Procura ha affidato l’esame autoptico: operazioni peritali a cui ha partecipato in qualità di consulente di parte per la famiglia Caligiuri anche la dott.ssa Maria Chiarelli, medico legale dell’Università Magna Grecia di Catanzaro e Ctu in numerosi casi seguiti dalle Procure calabresi, messa a disposizione da Studio 3A.

L’Associazione auspica che il Pubblico Ministero ritenga di disporre un’ulteriore perizia al fine di fare piena luce sull’accaduto e sulla ricostruzione della dinamica dell’incidente, anche se i rilievi effettuati dalla Polizia Stradale di Rossano paiono già chiari ed esaustivi sulle responsabilità del tragico sinistro.

Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini, anche attraverso il consulente personale Luigi Cisonna è pronta anche a fornire un ingegnere cinematico nel caso sarà disposta un’ulteriore perizia per la ricostruzione della dinamica dell’incidente e collabora da vicino con la penalista della famiglia, Avv. Simona De Septis.

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 28 Giugno 2018

mercoledì 27 giugno 2018

Vincenzo Balbi, 13esima vittima sulla S.S.106



VINCENZO BALBI, 13ESIMA VITTIMA SULLA S.S.106

L’ennesimo incidente mortale avvenuto nella tarda serata di ieri sulla strada Statale 106 nel comune unico di Corigliano Rossano (CS), ha strappato alla vita Vincenzo Balbi di 75 anni. Si tratta purtroppo della tredicesima vittima dal primo gennaio 2018 sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”.

L’Associazione ricorda Vincenzo Gatto (46 anni), Antonella Tripodi (34), Pasquale Sgotto (43), Andrea Forciniti (32), Felice Santernecchi (70), Antonio Conia (42), Rosario Abate (38), Pasquale Miceli (59), Vincenzo Conforti (48), Antonio Caligiuri (64), Banna Jallow (19) e Natale Sapia (78 anni). In media una vittima ogni 13 giorni nel 2018 fino ad oggi.

«Abbiamo sempre detto e continuiamo a dire – afferma Giovanni Buono, Vice Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – che la S.S.106 è una strada molto pericolosa e sulla quale è importante rispettare le regole del codice della strada oltre a quelle del buon senso».

«Tuttavia – continua Giovanni Buono – è evidente che puntare sulla sensibilizzazione degli automobilisti e, quindi, sulla possibilità di “educare” ognuno di loro è praticamente impossibile mentre è più logico riuscire ad intervenire sulla infrastruttura: ricordo che l’Associazione lotta per l’ammodernamento della S.S.106 ma, allo stesso modo, è cosciente che questo è un processo lungo e che richiede anni e, quindi, pretende interventi di messa in sicurezza subito».

«Anche qui – dichiara il Vice Presidente – c’è da evidenziare il grande impegno dei vertici dell’Anas Gruppo FS Italiane. Sia il Capo Area Ing. Ferrara che il Capo Compartimentale Moladori, che ricoprono questi ruoli da un anno e mezzo, sono riusciti ad avere una grande capacità di ascolto nei confronti delle nostre segnalazioni tanto è vero che nel tratto della S.S.106 nell’ex comune di Corigliano Calabro sono già riusciti a realizzare un fatto mai accaduto nella storia».

«Sono stare già progettate – continua Buono – tre importanti rotatorie (approvate dall’amministrazione Geraci all’ultimo minuto prima del commissariamento, altro fatto storico), che interessano punti pericolosissimi della S.S.106 non di quel comune ma dell’intera Calabria. Del resto basta semplicemente leggere i numeri dell’incidentalità per capire dove sono i problemi, cioè dove da decenni non si interviene. Auspichiamo, quindi, che questi interventi possano essere realizzati al più presto anche perché la popolazione li vuole e li ritiene necessari per la propria sicurezza».

«In questo contesto – afferma a muso duro il Vice Presidente – non possiamo fare a meno di stigmatizzare il comportamento della politica politicante. Quella che a giorni alterni parla di sicurezza e grandi opere. Magari con incontri per pochi intimi in Prefettura a Cosenza dove siamo fieri di non essere stati invitati nell’inutile passerella istituzionale che discute sul nulla mentre la gente continua a morire».

«Confidiamo – conclude Giovanni Buono – nella concretezza e nel buon senso di chi, invece, ha ben chiara la complessità del problema ed intende risolvere con serietà e competenza i diversi e svariati problemi presenti sulla S.S.106 con la convinzione che ciò possa essere veramente importante per l’interesse generale della collettività. A nome mio e dell’intera Associazione – conclude il Vice Presidente – voglio rivolgere i sentimenti più sinceri di cordoglio alla famiglia Balbi colpita nel dolore per la perdita del caro Vincenzo».

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 27 Giugno 2018

lunedì 25 giugno 2018

Onorare la memoria di Danilo vittima della S.S.106



Si è concluso il X° Motoraduno “Rebel Soul – Danilo Lentini” dedicato al giovane bikers di Badolato
ONORARE LA MEMORIA DI DANILO VITTIMA DELLA S.S.106
PUGLIESE: «OCCORRE ONORARE LA MEMORIA DI QUESTO RAGAZZO, VITTIMA DELLA STRADA, CHE NON PUÒ E NON DEVE ESSERE SPORCATA E DISONORATA RISPETTO A QUELLA CHE È LA VERITÀ. SPERO CHE SIA FATTA PIENA LUCE SULL’ACCADUTO»


Sono oltre 40 i moto club che hanno partecipato al X° Motoraduto “Rebel Soul – Danilo Lentini ieri a Badolato. Oltre 500 bikers provenienti da tutta la Calabria ed anche da fuori regione per ricordare Danilo ed onorarne la memoria, per ritrovarsi insieme a Sostene ed a Mariangela, i genitori di questo sfortunato ragazzo che ormai sono diventati il papà e la mamma dei bikers calabresi.

Il centro storico di Badolato ha così ospitato uno dei motoraduni più partecipati ed emozionanti che ogni anno ha luogo in Calabria. Ad animare il borgo badolatese donne e uomini che hanno una grande passione per la moto che neanche la pioggia è riuscita a fermare.

Il Motoraduno, anche quest’anno, è stato patrocinato dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che per il decennale ha voluto ricordare Danilo, la sua morte e le responsabilità della strada mai accertate seppure evidenti: per fortuna la perizia fu disposta dalla Famiglia prima che l’Anas intervenisse con l’asfalto per cancellare una delle tante vergogne che sulla S.S.106 hanno provocato morte e dolore.

L’Associazione, per l’occasione, ha anche voluto donare a Sostene un giubbotto per motociclisti mentre a Mariangela una targa in argento, acquistata con le donazioni ricevute con il 5X1000 e realizzata a mano dal Maestro Orafo Domenico Tordo da sempre vicino e sensibile al sodalizio che si batta da anni per la messa in sicurezza e l’ammodernamento della S.S.106 in Calabria.

«Bisogna ricordare Danilo – ha dichiarato Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione – perché un popolo che non ha memoria non ha coscienza ma occorre ancora di più onorare la memoria di questo ragazzo, vittima della strada, che non può e non deve essere sporcata e disonorata rispetto a quella che è stata la verità ».

«Anche perché – continua Pugliese – ogni volta che perde la vita un motociclista l’opinione pubblica ha già in mano la verità: ha bevuto, correva, era drogato, ecc. Mentre non sempre è così ed, anzi, non è così quasi mai. Anche perché i bikers sono persone appassionate ed anche molto attente sulla strada».

«È sempre un onore tornare a Badolato per questo motoraduno – conclude Pugliese – che ogni anno continua a crescere sempre di più. Sono certo che il prossimo anno sarà ancora più partecipato e mi auguro che prima o poi sarà fatta piena luce su ciò che veramente è accaduto 10 anni fa a Danilo sulla salita della S.S.106 che porta a Sant’Anna».














Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 25 Giugno 2018

sabato 23 giugno 2018

Oggi i funerali di Antonio Caligiuri



Nella serata di ieri è terminato l’esame autoptico svolto dal Dottor Vannio Vercillo
OGGI I FUNERALI DI ANTONIO CALIGIURI
L’ASSOCIAZIONE: CITTADINO ESEMPLARE, UNO DEI PRIMI SOCI ISCRITTI E CONVINTO SOSTENITORE DELLE BATTAGLIE FINI QUI FATTE NELL’INTERESSE DELLA COLLETTIVITÀ


Nella giornata di ieri (venerdì 22 giugno), il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Castrovillari Antonino Iannotta, titolare del fascicolo, ha conferito incarico al Dottor Vannio Vercillo, specialista di medicina legale, per l’esame autoptico sul corpo dell’uomo che si è concluso nella tarda serata. Studio 3A, società specializzata nel settore che assiste i familiari, ha messo a disposizione come consulente di parte della famiglia della vittima per la perizia medico legale la Dott.ssa Maria Chiarelli, medico legale presso l'università di Catanzaro Magna Grecia e Ctu in numerosi casi seguiti dalle procure calabresi.

Antonio Caligiuri, il sessantaquattrenne di Crosia (Cosenza) rimasto coinvolto lo scorso 24 maggio in un terribile incidente in Contrada Amarelli, nel comune di Corigliano Rossano, appunto sulla SS106 radd. tra il chilometro 4 e 5: dopo 25 giorni di agonia è deceduto in seguito ai gravi traumi riportati.

La vittima, attorno alle 13, stava procedendo in direzione di marcia Sibari-Crotone con il suo Fiat Scudo quand’è stato travolto dalla Volkswagen Tiguan condotta da R. C., 55 anni di Corigliano Calabro. La donna, “proveniente da via Epiro, si immetteva sulla SS 106 J dapprima con la manovra di svolta a destra e in seguito, dopo aver percorso qualche metro dall’intersezione stradale direzione Crotone, eseguiva una manovra d’inversione del senso di marcia (a sinistra, ndr) per portarsi sulla corsia riservata ai veicoli diretti verso Sibari e, con condotta colposa posta in essere in violazione delle norme di circolazione stradale, provocava la collisione con l’autocarro Scudo”: è quanto si legge nel Decreto di convalida del sequestro dei mezzi e nell’Informazione di garanzia della Procura della Repubblica di Castrovillari la quale, sulla scorta ei verbali della Polizia Stradale di Rossano che ha effettuato i rilievi, per il tramite del Pubblico Ministero, dott. Antonino Iannotta, ha aperto un procedimento penale e iscritto nel registro degli indagati la automobilista, inizialmente per il reato di lesioni stradali gravissime e ora di omicidio stradale.

Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 17.30, nella Chiesa del Divino Cuore di Gesù a Mirto Crosia, avranno luogo i funerali di Antonio Caligiuri.

L'Associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" si unisce al dolore dei familiari per la grave, improvvisa e tragica perdita del caro Antonio, cittadino esemplare, uno dei primi soci iscritti e convinto sostenitore delle battaglie fin qui fatte nell’interesse della collettività.  



Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 23 Giugno 2018

venerdì 22 giugno 2018

Nella memoria responsabilità e sicurezza sulla S.S.106



Grande partecipazione per l’iniziativa che ha avuto luogo ieri a Zagarise (CZ)
NELLA MEMORIA RESPONSABILITÀ E SICUREZZA SULLA S.S.106
UNA GIORNATA IN MEMORIA DI ROSARIA MANDILE E DI TUTTE LE VITTIME DELLA S.S.106 E DELLA STRADA DEL PICCOLO CENTRO PRESILANO CONCLUSA CON UNA FIACCOLATA




Ha avuto luogo ieri, 21 giugno 2018 presso il Museo Marz a Zagarise (CZ), il convegno “Nella memoria….responsabilità e sicurezza” in memoria di Rosaria Mandile e di tutte le vittime della S.S.106 e della strada del piccolo centro presilano.

Il convegno è stato organizzato dall’ Associazione Culturale “La Zagara Zagarise” e dall’ Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e la collaborazione fattiva  della Parrocchia, del Centro Anziani nella persona del Vicepresidente Silvano Verrino, dell’ Avis, SSD Zagarise e di tutte le altre Associazioni.

Significativi gli intervenuti dell’ Ing. Fabio Pugliese, presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, dell’ Ing. Marco Moladori, Capo Compartimentale di Anas FS Gruppo Ferrovie per la Calabria, del parroco di Zagarise Don Antonio Ranieri e del Vicario Generale del Vescovo don Gregorio Montillo. Ha moderato la Prof.ssa Guzzetti Adelina, della Zagara.

Dopo un breve saluto del Sindaco di Zagarise Domenico Gallelli, la discussione ha visto gli interessanti interventi del sindaco di Sellia Marina e di Soveria Simeri e del vicesindaco di Botricello e degli assessori del comune di Sersale, che hanno trattato il tema della sicurezza e della responsabilità. In particolare il sindaco e di Sellia Marina e il vicesindaco di Botricello Puccio hanno sollevato l’ urgenza di rendere la strada, ormai nota come “strada della morte”, più sicura e più adeguata ad un traffico che non è più quello degli anni ’70.


Nel suo intervento di relazione l’Ing. Moladori dell’Anas ha illustrato i prossimi investimenti importanti, mai visti prima, per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla S.S.106 mentre il Presidente Pugliese ha invitato tutti ad una maggiore prudenza sulle strade ed al rispetto del codice della strada.

Alla fine del convegno davvero molto partecipato, a cui hanno partecipato tutti i familiari delle vittime e anche Giusy Frangipane, mamma del piccolo Matteo Battaglia, è stata organizzata ”partita del cuore”, segno di speranza di vita , al termine della quale sono stati consegnati attestati di partecipazione.

Subito dopo tutti i partecipanti si sono uniti in una fiaccolata che, in silenzio, dai campetti ha raggiunto la Chiesa Madre dove si è conclusa l’iniziativa con un commovente e significativo momento di Preghiera




Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 22 Giugno 2018

martedì 19 giugno 2018

Ennesima morte sulla S.S.106: non ce l'ha fatta Antonio Caligiuri



ENNESIMA MORTE SULLA SS 106: NON CE L’HA FATTA ANTONIO CALIGIURI
INDAGATA PER OMICIDIO STRADALE LA DONNA CHE HA CAUSATO L’INCIDENTE

Il sinistro era successo il 24 maggio a Corigliano Calabro: il 64enne di Crosia, sostenitore dell’Associazione “Basta Vittime”, è spirato dopo 25 giorni di agonia

Sosteneva la messa in sicurezza della “strada maledetta”, com’è tristemente chiamata la Statale 106 Jonica, ed è proprio qui che ha trovato la morte. Non ce l’ha fatta Antonio Caligiuri, il sessantaquattrenne di Crosia (Cosenza) rimasto coinvolto lo scorso 24 maggio in un terribile incidente in Contrada Amarelli, nel comune di Corigliano Rossano, appunto sulla SS106 radd. tra il chilometro 4 e 5: dopo 25 giorni di agonia è deceduto in seguito ai gravi traumi riportati.

La vittima, attorno alle 13, stava procedendo in direzione di marcia Sibari-Crotone con il suo Fiat Scudo quand’è stato travolto dalla Volkswagen Tiguan condotta da R. C., 55 anni di Corigliano Calabro. La donna, “proveniente da via Epiro, si immetteva sulla SS 106 J dapprima con la manovra di svolta a destra e in seguito, dopo aver percorso qualche metro dall’intersezione stradale direzione Crotone, eseguiva una manovra d’inversione del senso di marcia (a sinistra, ndr) per portarsi sulla corsia riservata ai veicoli diretti verso Sibari e, con condotta colposa posta in essere in violazione delle norme di circolazione stradale, provocava la collisione con l’autocarro Scudo”: è quanto si legge nel Decreto di convalida del sequestro dei mezzi e nell’Informazione di garanzia della Procura della Repubblica di Castrovillari la quale, sulla scorta ei verbali della Polizia Stradale di Rossano che ha effettuato i rilievi, per il tramite del Pubblico Ministero, dott. Antonino Iannotta, ha aperto un procedimento penale e iscritto nel registro degli indagati la automobilista, inizialmente per il reato di lesioni stradali gravissime e ora di omicidio stradale.

In seguito all’incidente Caligiuri, noto imprenditore della zona, è stato trasportato in condizioni disperate e in prognosi riservata all’ospedale con fratture costali multiple, frattura dello sterno e del femore in un quadro politraumatico molto delicato. E purtroppo lunedì 18 giugno è spirato lasciando nella disperazione i suoi cari: la moglie Rita, i figli Leonardo e Carmela e gli amati nipoti i quali, per fare piena luce sull’incidente e ottenere giustizia, attraverso il consulente personale Luigi Cisonna, si sono affidati a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini.

Tra i tanti messaggi di cordoglio per la morte di Caliguiri c’è anche quello espresso dall’ingegner Fabio Publiese, Presidente dell’Associazione “Basta Vittime sulla Strada Statale 106”, a cui, ironia del destino, Caligiuri era iscritto e di cui era un grande sostenitore condividendone idee, azioni e finalità. Instancabile lavoratore, si informava continuamente della nostra attività ed era sempre pronto a sostenerci e a starci vicino. Marito e padre perfetto, amico esemplare ed indimenticabile sempre pronto, con il suo dolce sorriso, ad accogliere chiunque con il grande affetto che solo lui riusciva a trasmettere” lo ricorda commosso l’ing. Pugliese.

I funerali di Antonio Caligiuri non sono stati ancora fissati: la salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria che potrebbe disporre l’esame autoptico.

venerdì 15 giugno 2018

Pirata uccide un ragazzo sulla S.S.106 e scappa


PIRATA UCCIDE UN RAGAZZO SULLA S.S.106 E SCAPPA


Non è stata ancora identificata l’ultima vittima sulla strada Statale 106. Si tratta d’un giovane di colore che è stato investito ed è stato ricoverato in condizioni gravissime, quasi disperate a seguito del sinistro avvenuto intorno alle 21:30 di ieri sera tra le contrade Torricella e Brillìa nel Comune di Corigliano Rossano.

Al loro arrivo gli operatori del 118 ed i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della locale Compagnia si sono ritrovati davanti uno scenario agghiacciante. L’uomo era adagiato in un’enorme pozza del suo stesso sangue, agonizzante, vicino alla propria bicicletta. Investito da un mezzo ancora non identificato che non si è fermato per prestare soccorso

Ad accorgersi della presenza di quel rottame di bicicletta e di quel corpo umano sfracellato a bordo strada sono stati alcuni passanti, i quali hanno immediatamente invocato i soccorsi. Non si capiva se l’uomo fosse ancora vivo o morto. Non aveva addosso alcun giubbetto catarifrangente né la bici era dotata di fanalini e catarifrangenti. I carabinieri hanno subito avviato le indagini per risalire al mezzo pirata e soprattutto al guidatore che l’ha investito senza fermarsi a soccorrerlo senz’alcuna pietà per un essere umano a terra.

«Il ragazzo che è morto alle 23,35 di ieri sera dopo essere stato investito – dichiara Fabio Pugliese presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – è uno dei tantissimi extracomunitari che vivono nella piana di Sibari in condizione di sfruttamento. Lavorano per dieci e più ore al giorno (fino a quando c’è luce), per pochi ero l’ora e ritornano a casa quando è buio. Solo allora si dirigono a piedi o in bici nel posto più vicino dove poter fare la spesa».

«Negli anni scorsi con la Diocesi di Rossano – Cariati – continua Pugliese – abbiamo avuto modo di distribuire per diverse sere molte pettorine catarifrangenti a tanti extracomunitari incontrati. Io personalmente, ho partecipato per più di una sera a questa bellissima iniziativa che mi ha permesso di capire la realtà di questo fenomeno e le condizioni in cui vivono queste persone».

«Tutti sanno – afferma Pugliese – che di sera è facile incontrarli. Tutti conoscono il pericolo. Pochi percorrono la S.S.106, soprattutto in quel tratto a tarda sera prima di cena, rispettando le regole: basta andare in una sera qualsiasi per vedere la velocità di certe auto. È triste, infine, apprendere che chi lo ha investito non l’ho ha soccorso ma, ancora più triste, è leggere molti commenti sui social che spiegano meglio dell’Istat perché la Calabria non solo è la regione più povera d’Europa ma anche la meno colta».  

«La Calabria – conclude Pugliese – non cambierà mai fino a quando non riuscirà ad elevarsi sul piano culturale uniformandosi alle altre regioni italiane ed europee. Spero che ciò possa avvenire prima o poi ed esprimo a nome dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” il più sincero e profondo cordoglio ai Familiari del ragazzo morto ed, insieme, la speranza che le forze dell’ordine possano al più presto rintracciare il fuggitivo responsabile di questo omicidio stradale».


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 15 Giugno 2018

mercoledì 13 giugno 2018

Intervento mai visto prima sulla S.S.106



Interviene i Segretario-Tesoriere dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
INTERVENTO MAI VISTO PRIMA SULLA S.S.106
GAGLIARDI: «NELLA STORIA DELLA S.S.106 NON SI ERA MAI AVUTO PRIMA D’ORA UN INTERVNETO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLA PAVIMENTAZIONE STADALE DI QUESTA DIMENSIONE E CON L’UTILIZZO DI TECNOLOGIE INNOVATIVE»

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” accoglie con grande gioia l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione programmati sull’intera strada Statale 106 in Calabria da Anas Gruppo FS Italiane «un intervento mai visto prima nella storia della S.S.106 nella nostra Regione» – riferisce con un grande sorriso Tonia Gagliardi, Segretario-Tesoriere dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

«Nel tratto di S.S.106 che ricade in provincia di Cosenza – dichiara Tonia Gagliardi – è già iniziato l’intervento da località Fabrizio Grandi nel comune di Corigliano Rossano e continuerà, sempre in provincia di Cosenza sulla strada statale 106 “Jonica”,  tra il Km 400,150 e il km 403,150 e tra il km 406,300 e il km 414,080 nei territori comunali di Roseto Capo Spulico, Montegiordano e Rocca Imperiale, per un importo complessivo di circa 1 milione e 400 mila euro».

«A questo intervento già sotto gli occhi di tutti – continua Tonia Gagliardi – si unisce quello già in essere in provincia di Reggio Calabria per un investimento complessivo di 4 milioni e 300.000 euro che interesseranno la strada statale 106 “Jonica”  tra il Km 6,715 e il Km 139,000 e che interesserà i comuni di Reggio Calabria, Motta S. Giovanni, Montebello Jonico, S. Lorenzo, Melito Porto Salvo, Ferruzzano, Condofuri, Bova Mariana, Palizzi, Bianco, Brancaleone, Bruzzano Africo, Bovalino, Ardore, S.Ilario, Locri,  Marina di Gioiosa , Roccella, Caulonia, Riace, Monasterace e Camini».

«A luglio – afferma la Gagliardi – inizieranno gli interventi di pavimentazione programmati in provincia di Catanzaro, nel sud soveratese, mentre a settembre quelli programmati in provincia di Crotone. Voglio, inoltre, ricordare che in provincia di Reggio Calabria sono stati già investiti 500.000 euro per la segnaletica stradale verticale e, questo intervento, sarà replicato nei prossimi mesi anche nelle altre province».

«Il Direttivo dell’Associazione – continua Tonia Gagliardi – è molto soddisfatta di questo intervento complessivo ed inedito per la Calabria anche perché per la prima volta in si utilizza sulla S.S.106 la Multi Functional Vehicle, un  veicolo altamente tecnologico appositamente allestito  per il rilievo e il monitoraggio di alcune delle principali caratteristiche funzionali della pavimentazione stradale che consentirà di identificare lo stato del manto stradale per  capire se è opportuno o meno intervenire e, quindi, per programmare l’intervento in futuro nel caso in cui non è strettamente necessario nell’immediato». 

«Infine, a nome del Direttivo dell’Associazione – conclude la Gagliardi – vorrei ringraziare particolarmente il Capo Compartimentale Ing. Marco Moladori dell’Anas Gruppo FS Italiane della Calabria non solo per questo intervento di portata straordinaria, che eleverà certamente lo standard di sicurezza della S.S.106, ma anche per aver recepito come sempre, in un’ottica di grande ascolto e di proficua collaborazione, molte segnalazioni avanzate dal nostro sodalizio». 

Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 13 Giugno 2018

sabato 9 giugno 2018

Lo Stato non deve avere paura: la Nuova S.S.106 diventi esempio di legalità e trasparenza



L’omicidio Portoraro scuote l’Associazione: sulla vincenda interviene il Presidente Fabio Pugliese
LO STATO NON DEVE AVERE PAURA: LA NUOVA S.S.106 DIVENTI ESEMPIO DI LEGALITÀ E TRASPARENZA
SOLO L’UNIONE DELLE MIGLIORI FORZE DELLA NOSTRA SOCIETÀ PUÒ CONSENTIRE IL RAGGIUNGIMENTO DI RISULTATI STRAORDINARI.  



Le dichiarazioni del Presidente Fabio Pugliese dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” in merito all’omicidio Portoraro - e che esprimo il pensiero unanime del Direttivo - arrivano oggi, nell’ambito dell’iniziativa "LA MAFIA UCCIDE, IL SILENZIO PURE", organizzata a Rossano nella mattina di oggi da Fratelli d'Italia ed a cui hanno partecipato, tra gli altri, l'On. Angela Napoli e, ospite d'onore, Marisa Garofalo, sorella di Lea, donna calabrese che con coraggio ha combattuto la mafia e per questo è stata uccisa.

«L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” . dichiara Pugliese – ritiene che l’ammodernamento della S.S.106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico sia un’opera importante per l’interesse generale, per la sicurezza dei cittadini e degli automobilisti e per il Paese. Lo Stato non può e non deve arretrare di un solo millimetro rispetto alla realizzazione dell’opera e ciò nell’ambito della difesa dell’interesse generale e della legalità».

«A tal proposito l’Associazione – afferma il Presidente – apprezza, nel silenzio assoluto di tutto il territorio, l’appello del Segretario Generale della CGIL Pollino Sibaride Tirreno Giuseppe Guido che condividiamo e sentiamo nostro e, non solo, ma intendiamo affermare che è necessario realizzare quest’opera nel modo migliore affinché diventi un esempio di legalità e trasparenza».

«Siamo convinti – continua Pugliese – che ciò che è accaduto nei giorni scorsi deve servire per tutte le Istituzioni dello Stato e per tutti gli Enti coinvolti ma anche per tutte le forze sociali ed i cittadini da “sveglia”: bisogna aprire gli occhi ed alzare la guardia. L’Associazione vuole l’avvio di un’opera fondamentale ma vuole altresi’ che i lavori siano realizzati a regola d’arte, nella massima legalità e senza alcuna infiltrazione mafiosa; lo Stato può e deve garantire tutto questo».

«Per queste ragioni – conclude il Presidente – anche l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si unisce all’appello della CGIL Pollino Sibaritide Tirreno ed auspica che possa essere riunito al più presto il  comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e confidiamo che sia allargato alla presenza anche delle forze sociali e della Direzione Distrettuale Antimafia poiché siamo convinti che solo l’unione delle migliori forze della nostra società può consentire il raggiungimento di risultati straordinari».


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 9 Giugno 2018

mercoledì 6 giugno 2018

S.S.106: L'Associazione presenta un esposto alla Procura della Repubblica




Si chiede piena chiarezza su un intervento che sembra poco chiaro ed incomprensibile
S.S.106: L’ASSOCIAZIONE PRESENTA UN ESPOSTO
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
MODIFICATA LA SEGNAETICA VERTICALE SOLO IN UN TRATTO URBANO DELLA S.S.106: DOPO IL SINISTRO IL LIMITE DI VELOCITÀ VIENE PORTATO DA 60 A 30 KM/H.


L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, nella giornata di ieri, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari a seguito di un sinistro avvenuto in data 24 maggio 2018 in Contrada Amarelli, nel comune di Corigliano Rossano, sulla SS106radd tra il chilometro 4 ed il chilometro 5 per merito del quale, purtroppo, rimaneva gravemente ferito un signore, da sempre sostenitore e simpatizzante dell’Associazione, ancora oggi in pericolo di vita.

L’esposto fa riferimento alla modifica della segnaletica verticale e, nello specifico, alla variazione della cartellonistica verticale: nella settimana compresa tra lunedì 28 maggio e venerdì 1 giugno sono stati sostituiti i segnali relativi al limite di velocità prima fissati a 60 Km/h ed ora a 30 Km/h. Non solo. Nella fretta hanno dimenticato di sostituire i cartelli che segnalano la fine del limite imposto che, ancora ad oggi, restano quelli relativi ai vecchi segnali che indicavano il limite a 60 Km/h.

Nell’esposto, l’Associazione, rileva che i segnali sono stati sostituiti solo tra il chilometro 4 ed il chilometro 5 della SS106radd mentre tale intervento non è stato eseguito in tutti gli altri tratti urbani nel territorio del Comune di Corigliano Rossano sulla SS106radd dove i limiti di velocità restano stranamente invariati.

L’Associazione, pur non entrando nel merito della legittimità di ciò che è accaduto, rimanda a chi di dovere ogni valutazione con la viva speranza che venga fatta piena luce sulla legittimità di ciò che è avvenuto e, soprattutto, sulla legittimità della variazione di velocità apportata solo e soltanto in quel tratto di competenza.

Nell’esposto, infine, l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” si dice in attesa di un riscontro dichiarando la massima disponibilità nei confronti della Procura della Repubblica di Castrovillari esprimendo la certezza che sull’accaduto possa essere fatta al più presto piena luce.


Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 6 Giugno 2018