martedì 10 febbraio 2015

Messa in sicurezza della S.S.106: attendiamo le scuse dal Centro Studi "Pier Giorgio Frassati” di Cariati.




Il Comitato Scientifico dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” comprende e rispetta il legittimo malcontento che si è generato nella popolazione del basso jonio cosentino a seguito dei lavori di messa in sicurezza della strada Statale 106 ionica.

Disapproviamo certe reazioni che riteniamo eccessive e forse anche figlie di una manifesta pseudo - conoscenza, di una superficialità  e di una desertificazione culturale che è causata soprattutto dalla mancanza di modernità legata all’assenza di una strada che colleghi il nostro territorio al mondo e restiamo basiti dalla scorrettezza subita dalla Nostra Associazione dal sito web periodicoilfaro.it, ovvero l’organo di informazione del Centro Studi "Pier Giorgio Frassati" di Cariati.

Quest’ultimo nelle scorse settimane ha pubblicato delle note, che il Nostro Comitato rispetta e che non condivide, e solo quando attraverso l’Ing. Nicola Nucaro ha coinvolto l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ha inteso inoltrare alla redazione del sito una replica che non è stata pubblicata.

Avremmo certamente gradito che nel merito di un confronto civile l’organo di comunicazione del Centro Studi avesse pubblicato anche il Nostro pensiero. Ancora di più avremmo gradito delle scuse o, comunque, una rettifica da parte di un Centro che persegue lo scopo di “promuovere e favorire iniziative culturali, lo studio e l'aggiornamento culturale” ed attraverso uno sei suoi esponenti contesta i lavori di messa in sicurezza della S.S.106 nel basso jonio cosentino e fornisce a supporto delle sue considerazione la normativa afferente “la costruzione delle strade”.

L’errore è così grossolano che sembra essere originato da una perfetta malafede. Come è possibile che il “Centro Studi” attraverso un proprio rappresentante possa confondere la normativa sulla costruzione delle strade con la norma che riguarda l’adeguamento delle strade già esistenti attraverso la messa in sicurezza? Come è possibile non aver promosso e favorito lo studio e l’aggiornamento di questo ampio ramo della legislazione italiana fatto di leggi, decreti, deroghe, ecc.?

Siamo certi che il Centro Studi "Pier Giorgio Frassati" di Cariati non ha agito in malafede né ha voluto cavalcare il populismo più becero fomentando il malcontento di pochi che seppure è legittimo è giuridicamente immotivato e siamo convinti che la non pubblicazione della replica nel loro sito web di informazione sia stata solo una svista.

Il Comitato Scientifico ed il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” restano in attesa delle scuse doverose da parte di un istituto che ambisce a promuovere cultura e poi ad “educare all'esercizio di tutti i diritti" la popolazione.

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