L’Associazione “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106” dopo le dichiarazioni dichiarate dal Sindaco di
Mandatoriccio Avv. Angelo Donnici intende riportare di seguito alcune
dichiarazioni del Presidente dell’Associazione Fabio Pugliese. «Intendo subito
chiarire – afferma il Presidente – che il Sindaco di Mandatoriccio, l’Avv. Angelo
Donnici, non solo è amico dell’Associazione che ho l’onore e l’onere di
presiedere, ma è anche mio amico personale e tengo a precisarlo affinché le mie
riflessioni circa le sue ultime dichiarazioni possano non essere
strumentalizzate da nessuno».
«Detto ciò – continua Pugliese –
trovo certamente incredibili le dichiarazioni dell’amico Sindaco Avv. Donnici perché
ritengo che una Istituzione dello Stato in carica rispetto alla vicenda legata
ai lavori di messa in sicurezza della S.S.106 nel basso jonio dovrebbe agire
con chiarezza e determinazione. Se afferma che quel lavoro – cito testualmente –
“contravviene alle più elementari norme
in materia di codice della strada e mette a serio rischio l'incolumità e al
sicurezza di tutti” il mio amico Sindaco Avv. Donnici avrebbe dovuto assumersi
la responsabilità di difendere il diritto alla mobilità dei suoi cittadini
(insieme a tutti quelli del basso jonio cosentino), perseguendo le vie
giudiziarie nei confronti di chi ha realizzato – a suo dire – un lavoro che appunto
viola la norma ed, inoltre – cito sempre testualmente – ha “di fatto aumentato il livello di rischio e
pericolosità già esistenti in quel tratto stradale”».
«Inoltre, non mi risulta –
dichiara Fabio Pugliese – che ad oggi siano stati denunciati in quel tratto
sinistri presso la Polstrada
di Rossano o presso le locali stazioni dei Carabinieri di Cariati e/o
Mandatoriccio e, quindi, non capisco a quali “incidenti di elevata pericolosità” peraltro già registrati si
riferisca l’amico Sindaco Avv. Angelo Donnici».
«Per tutte queste ragioni –
continua Pugliese – ritengo assolutamente incredibili le dichiarazioni dell’amico
Sindaco Avv. Donnici che, invito, anche pubblicamente, a spendersi in altre
cause peraltro anche più nobili: ad esempio, aiutare l’Associazione affinché possa
essere avviato al più presto un tavolo tecnico sulla S.S.106 ma per chiederne l’Ammodernamento,
un nuovo tracciato con quattro corsie, due per ogni senso di marcia, moderno e
sicuro che possa attraversare le nostre colline e servire anche da unione tra
le marine ed i centri storici che sono sempre di più destinati a morire».
«Spero ed auspico – afferma Pugliese
– che quanti si dicono contrari ai lavori di messa in sicurezza della S.S.106
nel basso jonio non siano, in realtà, poco preoccupati della sicurezza stradale
e, magari, più preoccupati di contrapporre a questa soluzione un Tutor: ovvero
uno di quegli strumenti che colpiscono le tasche dei cittadini e forniscono ingenti
risorse agli amministratori locali che puntualmente poi le utilizzano male (gli
esempi non mancano)».
«Infine – conclude Pugliese –
vorrei sottolineare che seppure non mancano le voci contrarie ai lavori di
messa in sicurezza sulla S.S.106 nel basso jonio esistono (e non sono poche),
anche le voci a favore: sono quelle dei tanti cittadini che ritengono che quei
lavori siano utili, che addirittura renderebbero più visibile la strada
soprattutto di notte, e che concorrono – in quel tratto – a fare in modo che
certe velocità spropositate assunte da alcuni viaggiatori siano ora ridotte e
ricondotte ad una sobrietà più opportuna sulla “strada della morte” ed, anche,
non dimentichiamolo, al rispetto della legge e dei limiti di velocità».
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