Lettera ai parlamentari calabresi al fine
di fare piena luce su ogni aspetto della grave vicenda
L’ANAS TENTA DI BLOCCARE LA DIRETTA TV. IL
PRESIDENTE CALIGIURI CHIEDE UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
INTOLLERABILE IL TENTATIVO DI IMPEDIRE IL
SERVIZIO RADIOTELEVISIVO E DI FAR TACERE I VOLONTARI IMPEGNATI NEL LORO RUOLO
DI DENUNCIA E DI TESTIMONIANZA
Leonardo Caligiuri, Presidente
dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, questa
mattina ha inoltrato una lettera a tutti gli onorevoli Deputati e
Senatori calabresi con la richiesta urgente di poter formulare una
interrogazione parlamentare al Governo.
Questa mattina il Prof. Antonio
Trento, Presidente dell’Associazione “Capodanno in Paradiso”, insieme
all’Ing. Fabio Pugliese, fondatore e oggi semplice iscritto
all’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ma
anche autore del libro “Ecco chi è Stato”, un testo dedicato alla “strada della
morte” in Calabria, sono stati invitati dai Giornalisti della RAI per
partecipare alla trasmissione che ogni mattina è in diretta su Rai3 Calabria
“Buongiorno Regione” al fine di parlare dei problemi, da sempre irrisolti,
afferenti alla strada Statale 106.
Negli
ultimi tre giorni sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in
Calabria abbiamo avuto tre vittime (Luca Laudone di 19 anni, Pasquale Varano di
74 anni e Aurelio Giorgi di 47 anni), e pochi attimi prima dell’inizio
della diretta i Giornalisti della RAI sono stati fermati da due dipendenti
dell’Anas Spa i quali hanno chiesto loro di fermarsi spiegando che ciò era
stato espressamente richiesto da un loro superiore.
A
questo punto uno dei Giornalisti della RAI ha voluto parlare, tramite un
collegamento telefono, con chi ha chiesto di fermare la diretta il quale non si
è neanche qualificato... Tra loro è avvenuto un confronto telefonico molto duro
al termine del quale il Giornalista della RAI, in accordo con i propri
colleghi, hanno deciso di realizzare la diretta assumendosi ogni
responsabilità a fronte delle intimidazioni poste dall’anonimo “superiore” di
Anas Spa.
«Quanto
accaduto è inaccettabile – ha affermato nella sua Lettera Caligiuri – poiché rappresenta
il tentativo di censurare il diritto alla libertà di parola ed il diritto
all’informazione che in questo Stato è garantito dalla Costituzione dello Stato,
perché di fatto intimorisce dei Giornalisti nell’esercizio della loro funzione
che è quella di informare i cittadini della Regione Calabria sulle vicende
legate alla Statale 106 e, soprattutto, perché rappresenta – è questo diventa
davvero intollerabile – il tentativo d’impedire a tante, troppe vittime
della “strada della morte” di parlare attraverso la voce di due volontari che
ormai da anni sono impegnati nel loro fondamentale compito di denuncia e di
testimonianza civile».
L’ANAS
Spa è una società per azioni di proprietà dello Stato Italiano ed è sottoposta
al controllo e alla vigilanza tecnica e operativa del ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti. Per questa ragione il Presidente Leonardo
Caligiuri ha inteso scrivere a tutti i parlamentari calabresi al fine di chiedere
con la massima sollecitudine una interrogazione parlamentare al Governo in modo
da chiarire ogni aspetto di questa gravissima vicenda.
Chi è
stato a chiedere ai due dipendi dell’Anas Spa di recarsi nella mattina di oggi
sul luogo in cui stava per andare in onda la diretta? Per quali ragioni
si voleva interrompere il servizio pubblico radiotelevisivo? Chi ha
dato quest’ordine ai dipendenti dell’Anas Spa poteva farlo? Il Presidente dell’0rganizzazione
di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha concluso la sua
missiva con la speranza che almeno un parlamentare «possa impegnarsi
affinché su questa vicenda venga fatta piena luce poiché non è tollerabile che,
di fronte a fatti simili, si possa rimanere indifferenti»!
Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale
106” – 11 gennaio 2022
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