Un’auto cisterna si ribalta e riversa 13.000 litri di
GPL: strada bloccata per una intera giornata
S.S.106 BLOCCATA: VERGOGNA D’ITALIA
ANCORA NEL 2017 LO STATO NON RIESCE AD INVESTIRE
NELL’AMMODERNAMENTO DI UNA STRADA RIMASTA FERMA AGLI ANNI ’70 MENTRE LA CALABRIA MUORE O EMIGRA
Nella giornata di ieri la strada
Statale 106 ionica è rimasta bloccata dalle 11:00 del mattino fino ad oltre le
22:00. Il traffico è stato deviato su strade locali interne, nel tratto che attraversa il territorio di Marina di
Strongoli, a causa del ribaltamento di un'autocisterna che trasportava 13.000
litri di GPL.
Sono tre le buone notizie: l’autista
del mezzo non è deceduto e non ha riportato ferite gravi; il ribaltamento del mezzo è avvenuto in un luogo dove è stato possibile deviare il traffico
sulla viabilità interna poiché sarebbe potuto accadere in un tratto dove non
c’è possibilità di deviazione per il traffico essendo la S.S.106 l’unica strada
presente sulla costa jonica Calabrese; l’incidente
non è avvenuto d’estate ma in un
momento dell’anno in cui c’è poco traffico altrimenti i disagi sarebbero stati
ancora più elevati.
Meritano un encomio gli uomini delle
Forze dell’Ordine (la
Polstrada di Crotone in particolare), subito intervenuta sul posto, insieme agli uomini dell’Anas Spa e, in
ultimo, meritano un grande ringraziamento gli uomini dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Crotone insieme ad una
squadra speciale giunta dal Comando provinciale di Catanzaro impegnati
a recuperare e travasare il gas, con tutte le cautele del caso, all'interno
della cisterna.
L’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene che quanto è accaduto ieri
sulla S.S.106 a Marina di Strongoli nel 2017 ci permette di evidenziare con
amarezza quanto siano enormi le
dimensioni di arretratezza infrastrutturale (e, quindi, complessiva), in cui
versa la Calabria
jonica.
Lo
Stato – che da sempre l’Associazione definisce opportunamente “assassino” – non
solo è un complice nell’olocausto che vede da sempre tante, troppe vittime sulla
S.S.106, ma è anche responsabile
dell’incapacità di investire quelle irrisorie risorse economiche previste per
l’ammodernamento della S.S.106. Non solo investe ancora oggi grossi
capitali per migliorare le infrastrutture presenti al Nord del Paese destinando
solo qualche briciola al Sud ed ancora meno alla Calabria ma poi – vedi 3°
Megalotto della nuova S.S.106 – non è
capace neanche di investire quelle inconsistenti risorse peraltro già
destinate.
Così
uccide la Calabria
tutta, la jonica in particolare. Basta leggere i dati Svimez ed Istat per
capire cosa sta accadendo: tra 20
anni (senza andare lontano), saranno oltre 50 i Comuni presenti nell’entroterra
prossimo alla costa jonica calabrese che non esisteranno più. Saranno
paesi fantasma che oggi sono poco popolati e domani non lo saranno più. Piccoli
comuni e piccole storie che oggi sopravvivono e possono essere rilanciate con
un piano di investimenti infrastrutturali ma domani non riusciremo mai più a
ripopolare.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106” ritiene che siano queste le questioni sulle quali bisogna
riflettere quando si parla di “futuro per le nuove generazioni”: una Calabria
con sole due strade, l’A2 da una parte ed una mulattiera dall’altra che al
primo problema resta bloccata per un giorno intero. Nel 2017, è triste dirlo,
sulla S.S.106 siamo ancora rimasti agli anni ’70.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 5 Dicembre 2017
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