mercoledì 2 maggio 2018

Lavoro è sicurezza sulla Statale 106




Lo striscione dell’Associazione ha aperto il Corteo della festa regionale del Primo Maggio a Carfizzi
LAVORO È SICUREZZA SULLA STATALE 106
OGNI LAVORATORE PUÒ E DEVE RAGGIUNGERE IL PROPRIO LAVORO SU UNA STRADA SICURA. AMMODERNARE LA SS106 PER INVERTIRE LA TENDENZA: SENZA STRADE NON C’È LAVORO MA SOLO EMIGRAZIONE, SPOPOLAMENTO GIOVANILE PER LA CALABRIA 



L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ieri ha aperto il corteo della Festa del Lavoro a Carfizzi, in provincia di Crotone, dove Cgil, Cisl e Uil quest'anno hanno organizzato la festa regionale del Primo Maggio sul tema: "Sicurezza, cuore del lavoro”.

Carfizzi, è un luogo simbolico per eccellenza, poiché cento anni fa in questo comune i braccianti agricoli del crotonese iniziarono a festeggiare la Festa del Lavoro poi sospesa dal fascismo e, quindi, in grande segreto, “spostata” nel suggestivo Parco “La Montagnella”. Carfizzi, inoltre, è stata una comunità colpita, nei giorni scorso,  dall’ennesima vittima della S.S.106, Rosario Abate di 38 anni.

Per questa ragione l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha voluto presenziare a questa importante e storica iniziativa. Non solo nel ricordo di Rosario e di tutte le vittime della S.S.106 ma anche per evidenziare in primo piano il tema del diritto, della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.

L’Associazione, infatti, ha ribadito che la strada Statale 106 rappresenta per molti calabresi l’unica via di comunicazione che permette di raggiungere il posto di lavoro, inoltre, non sono pochi quanti per lavoro sono costantemente sulla S.S.106. Non è una strada sicura e non sono pochi quanti hanno perso la vita proprio mentre si recavano a lavoro sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”.

L’altro tema è quello del diritto al lavoro: su questo terreno occorre ricordare che non esiste un solo indicatore economico che non rileva, nella carenza di infrastrutture e, quindi, nel mancato ammodernamento della S.S.106, le ragioni più profonde dell’assenza di lavoro e del conseguente spopolamento (soprattutto giovanile), che da decenni sta lentamente “uccidendo” la Calabria.

L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ieri a Carfizzi con la propria presenza ha voluto evidenziare tutte queste ragioni ma ha voluto esprimere sentimenti di solidarietà e vicinanza alla Famiglia Abate e, idealmente, a tutte le Famiglie che sulla “strada della morte” hanno perso un loro caro. Ricordiamo che dall’1 gennaio del 2018 sono 8 le vittime della S.S.106 in Calabria: Vincenzo Gatto di 46 anni (6 gennaio Villapiana - CS), Antonella Tripodi di 34 anni (8 gennaio Condofuri - RC), Pasquale Sgotto di 43 (20 gennaio Locri - RC), Andrea Forciniti di 32 anni (6 febbraio Corigliano Calabro - CS), Felice Santernecchi di 70 anni (27 marzo Condofuri - RC), Antonio Conia di 42 anni (3 aprile Locri - RC), Rosario Abate di 38 anni (22 aprile Melissa - KR), Pasquale Miceli di 59 anni (28 aprile Isola di Capo Rizzuto - KR).

















Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 2 Maggio 2018

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