Statale 106: rimosse le interferenze sulla rotatoria in corso di costruzione di Calopezzati dopo 3 mesi
ORA SERVE UN PIANO STRAORDINARIO DI MESSA IN SICUREZZA
LA
PROVOCAZIONE DEL DIRETTORE OPERATIVO PUGLIESE È ASSOLUTAMENTE CONDIVISA DAL CONSIGLIO
DIRETTIVO DELL’0.D.V. “BASTA VITTIME SULLA STRADA STATALE 106”
L’Organizzazione di Volontariato “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106” esprime
un sincero ringraziamento al Direttore Operativo, Ing. Fabio Pugliese, per
l’importante contributo di sollecitazione, denuncia e pressione pubblica grazie
al quale, finalmente, si è sbloccata la vicenda relativa alle interferenze che
da oltre tre mesi paralizzavano i lavori della rotatoria
di Calopezzati (CS) sulla Statale 106.
Nella giornata di ieri — la stessa in cui Cassano allo Ionio era raccolta nel dolore per i funerali di Chiara e Antonio, vittime della mancata messa in sicurezza dello svincolo di Sibari — Enel S.p.A. ha rimosso tutte le interferenze, permettendo la ripresa dei lavori (auspichiamo al più presto!), di un’opera fondamentale per ridurre la pericolosità di un incrocio che ha già provocato vittime e feriti gravi.
Durante l’edizione del TGR Calabria,
l’Ing. Pugliese ha lanciato una provocazione: “Mi autocandido a commissario
straordinario per la manutenzione ordinaria e straordinaria e per gli
interventi di messa in sicurezza della Statale 106.” Una
provocazione che il Consiglio
Direttivo dell’Organizzazione condivide
pienamente.
La situazione attuale della Statale 106 è infatti il risultato di una gestione disastrosa da parte di Anas S.p.A., incapace non solo di
prevenire tragedie attraverso interventi tempestivi e mirati, ma anche di
recepire indicazioni e suggerimenti tecnici che avrebbero potuto salvare vite
umane.
Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti e tra i tanti (forse
troppi), segnaliamo: Svincolo di Sibari: nessuna rotatoria
realizzata dove serviva davvero, prima che Chiara e Antonio perdessero la vita.
Ponte
Amendolea (Condofuri): una carreggiata interdetta da
4 anni per lavori mai conclusi. Ponte Barone (Badolato): guardrail
assenti nonostante richiami del Ministero. Zona Industriale di
Corigliano-Rossano: lavori per la mega rotatoria mai
avviati. Capo
d’Armi: pericolosità delle rocce sovrastanti
denunciata da anni, senza alcun intervento. Rotatorie, svincoli e gallerie sistematicamente al buio dopo poche settimane
dalla riaccensione.
Una
situazione complessiva inaccettabile.
Per questo la nostra Organizzazione ribadisce la necessità di un piano straordinario di investimenti,
sia per la manutenzione ordinaria e straordinaria sia per interventi urgenti e
non più rinviabili lungo l’intera Statale 106.
Non basteranno 500 milioni di euro.
Negli ultimi cinque anni, infatti, è stato fatto drammaticamente troppo poco, e chi non
agisce ora si assume una responsabilità morale nelle tragedie che continueranno
a verificarsi.
In questo quadro, il Consiglio Direttivo plaude alla significativa iniziativa della Polizia Stradale di Corigliano-Rossano, che
nella mattinata di ieri ha effettuato un maxi blitz sanzionando decine di
automobilisti colti a utilizzare il cellulare alla guida.
Un’azione utile, necessaria, che non deve essere episodica: auspichiamo
interventi analoghi anche a Crotone,
Catanzaro, Reggio Calabria e lungo tutto il tracciato della
Statale 106, con un’adeguata comunicazione per accrescere la
consapevolezza dei cittadini.
L’Organizzazione
di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” conferma il proprio
impegno: nel denunciare ritardi e negligenze; nel vigilare su Anas e sulle
Istituzioni competenti; nel promuovere iniziative di educazione
stradale, soprattutto rivolte ai giovani; nel pretendere
sicurezza, prevenzione e responsabilità su una
strada che da troppi anni miete vittime.
Perché ogni
vita spezzata sulla Statale 106 è una sconfitta per tutti.
E noi non ci arrenderemo mai.
Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” – 3 dicembre 2025









