SICUREZZA STRADALE, EDUCAZIONE E DENUNCIA: L’IMPEGNO DI “BASTA
VITTIME SULLA STRADA STATALE 106” NELLE SCUOLE E CON IL TG2 RAI
DALLA
SCUOLA DI CASSANO ALL’IONIO AL REPORTAGE DEL TG2 RAI: L’O.D.V. “BASTA VITTIME”
RILANCIA LA DENUNCIA SUI PUNTI PIÙ PERICOLOSI E CHIEDE INTERVENTI URGENTI PER
FERMARE LA SCIA DI MORTI SULLA “STRADA DELLA MORTE” IN CALABRIA.
Questa mattina l’Ing. Fabio
Pugliese, Direttore Operativo dell’Organizzazione di
Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ha
partecipato, su invito della Dirigente Scolastica Prof.ssa
Marilene Liporace, a un’importante iniziativa presso l’IISS Erodoto di Thurii di Cassano all’Ionio,
insieme al Sindaco Gianpaolo Iacobini e all’Assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Lanza.
L’incontro, fortemente voluto dagli studenti, è stato
incentrato sui temi dell’educazione stradale e della consapevolezza del
rischio, ma ha rappresentato anche l’avvio di un’azione concreta finalizzata a pretendere la realizzazione di un intervento urgente di messa in
sicurezza dello svincolo di Sibari sulla Statale 106, già
teatro di numerosi e gravi incidenti stradali, compreso l’ultimo, tragico, nel
quale hanno perso la vita Chiara
Garofalo e Antonio Graziadio lo scorso 30 novembre.
Proprio ai
due giovani di Cassano è stato dedicato un momento
di ricordo intenso e partecipato, in un contesto scolastico
che, come l’intero territorio calabrese, resta profondamente scosso da una
tragedia che ha colpito due ragazzi appena ventenni, spezzando sogni, progetti
e affetti.
Nella
giornata di ieri, invece, l’Organizzazione di Volontariato “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106”, nell’ambito delle proprie
attività di denuncia, ha accompagnato
i giornalisti del TG2 RAI lungo la famigerata e tristemente
nota “strada della morte” in Calabria.
Due i punti
simbolici e drammatici illustrati dall’O.d.V., che da oltre un decennio si
batte per una maggiore sicurezza sulla SS106.
Il primo è stato lo svincolo di Sibari,
proprio nel punto in cui hanno perso la vita Chiara e Antonio, dove da oltre
cinque anni viene richiesta con forza la realizzazione
di una rotatoria per la messa in sicurezza urgente di uno snodo
viario estremamente pericoloso.
Il secondo è stato il “Curvone
della Morte” di Corigliano-Rossano, dove in meno di un anno
hanno perso la vita Maria Rosa
Boccuti (40 anni), Umberto Graziano (39 anni) e, lo scorso
giugno, Gaetano Ruffo (17 anni).
Particolarmente
toccante è stata la testimonianza
dei familiari di Umberto Graziano, che hanno raccontato il loro
dolore per una morte “che si poteva evitare” se solo chi aveva il dovere di
intervenire non avesse omesso di farlo.
A tal
proposito, l’Organizzazione di Volontariato “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106” denuncia che dal 2 luglio 2025, data in cui è stata formalmente
richiesta ad Anas S.p.A.
l’effettuazione di un sopralluogo sul “Curvone della Morte”, non è pervenuta ad oggi alcuna risposta.
Un silenzio
che non giova all’immagine di una società che dovrebbe essere al servizio dei
cittadini e che, invece, appare sempre più distante, alimentando indignazione, sfiducia e sconforto in migliaia di
cittadini che vivono quotidianamente il dramma della Statale 106.
L’Organizzazione
di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” non intende arretrare di un passo e continuerà con determinazione la propria azione di educazione
stradale, soprattutto rivolta ai più giovani, e di denuncia,
nell’esclusivo interesse della collettività, come fa sin dalla sua nascita.
Un
impegno che si rinnova nel nome delle tante, troppe
vittime della Statale 106 e delle tante,
troppe famiglie che, anche quest’anno, si avvicineranno al
Natale immerse in un dolore profondo per perdite umane che, in molti casi, si sarebbero potute evitare.
Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” – 15 dicembre 2025





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