Ha avuto luogo lo scorso martedì
mattina a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture, l’incontro tra il Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106” Ing. Fabio Pugliese e l’Ing. Eugenio Finocchiaro della Struttura
Tecnica di Missione.
Nel corso dell’incontro, avvenuto
tra le 10:30 e le 12:15 di martedì 26 maggio, è stato affrontato ogni aspetto relativo all’iter procedurale del 3°
Megalotto della S.S.106 ed alla fine il Presidente della Nostra Associazione
ha voluto donare all’Ing. Finocchiaro una copia del libro “Chi è Stato? – un racconto
inchiesta sulla strada Statale 106”, ovvero il primo libro sulla famigerata “strada
della morte” con la dedica "All'Ing.
Finocchiaro con la speranza che questo libro possa far cancellare ogni
valutazione politica-economica o di altra natura per far prevalere il buon
senso e soprattutto la memoria delle vittime della S.S.106 in Calabria che deve
essere onorata nel rispetto assoluto delle Famiglie e dell'interesse generale
del Paese".
«Il confronto serio e pacato
avuto – dichiara Fabio Pugliese – con l’Ingegnere Finocchiaro mi ha aiutato a
capire ancora meglio le difficoltà
relative all’approvazione del progetto del 3° Megalotto della S.S.106 in
Calabria che sono, è bene sottolinearlo chiaramente, tutte solo e soltanto di
natura politica perché di tecnico non c’è nulla da eccepire ad una
opera importante e ben realizzata anche grazie al contributo dei Ministeri, dei
sindaci e della Regione Calabria».
«La Nuova S.S.106 tra Sibari
e Roseto – continua Pugliese – oggi aspetta solo di essere avviata e ciò deve accadere
al più presto. Tuttavia affinché ciò accada debbono verificarsi due importanti
condizioni: 1) che nasca in alcuni
amministratori l’orgoglio di essere dei calabresi capaci di poter divenire protagonisti
di un cambiamento storico epocale per la nostra regione che può ambire
ad ottenere la realizzazione di una infrastruttura importantissima per l’interesse
generale; 2) che nessuno decida di
non dare il massimo adagiandosi oppure ritenendo che anche un dettaglio
possa essere ininfluente: perché non è così!»
«Rispetto a ciò – afferma Pugliese
– se vogliamo veramente questa opera dobbiamo dimostrarlo tutti con i fatti ed
assumendoci ognuno le proprie responsabilità: la Regione Calabria (maggioranza
ed opposizione), lo ha già fatto con un ordine
del giorno congiunto in cui chiede al Governo l’avvio urgente dei lavori
(22 aprile 2015) ed è un fatto; i
Sindaci dell’alto jonio possono approvare una delibera che ha lo stesso
valore formale dell’ordine del giorno di Regione Calabria ed affida alla
richiesta di avvio urgente dei lavori un significato ancora più forte perché proviene,
appunto, dai territori interessati; i
parlamentari calabresi possono lavorare per esercitare le giuste pressioni
che sono necessarie affinché l’opera sia avviata al più presto».
«Se ciò accadrà – conclude Pugliese
– e, quindi, si andrà a delineare un quadro formale e per iscritto di quelle
che sono le volontà di tutti gli attori che possono e debbono convergere sulla
necessità che i lavori partano al più presto e, quindi, che l’opera sia
approvata mediante una delibera già al prossimo CIPE; bene solo se ciò accadrà ed accadrà adesso, riusciremo ad ottenere ciò
che vogliamo. Ovviamente, la Nostra Associazione
ci spera, ovviamente noi abbiamo fatto il possibile affinché ciò accadesse! È tutto
scritto, è tutto evidente…».
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