I dati Istat non sono incoraggianti per la Calabria mentre attestano
la grande pericolosità della S.S106
3° RAPPORTO SULL’INCIDENTALITÀ E LA MORTALITÀ STRADALE:
PEGGIORA LA S.S.106
E LAVIABILITÀ CALABRESE
370 MILIONI DI EURO SONO I COSTI SOCIALI DOVUTI ALL’INCIDENTALITÀ
IN CALABRIA NEL SOLO 2015. SONO NECESSARI ED URGENTI INVESTIMENTI DI
AMMODERNAMENTO SOPRATTUTTO SULLA S.S.106 CHE SEGNA UNA EVIDENTE TENDENZA AL
PEGGIORAMENTO
L’Istat ha definito il 2015 “l’anno nero” per la
sicurezza stradale perché seppure si
sono verificati meno sinistri, la loro complessiva gravità, è
decisamente aumentata. In quasi tutte
le realtà territoriali del Paese sono aumentate notevolmente di numero le
vittime dopo il calo registrato fino al 2013. Per la prima volta dal
2001, dopo quindici anni, il numero di decessi è tornato ad aumentare: sono 38
in più rispetto al 2014 (+1,1%). Anche
i feriti gravi risultano in aumento nel 2015: sulla base dei dati di
dimissione ospedaliera, sono stati quasi 16 mila contro i 15 mila del 2014 (+6%).
Il rapporto tra feriti gravi e decessi è salito a 4,7 nel 2015 (4,4 l’anno
precedente).
Dall’analisi
si è dedotto che la situazione in Italia, rispetto agli anni precedenti, risulta
essere più critica al Sud:
nonostante al Nord abbiamo un numero di strade e dei volumi di traffico
maggiori la situazione critica risulta proprio interessare le regioni del Sud,
dove si hanno un numero di strade e dei volumi di traffico minori ma si
verificano maggiori incidenti stradali soprattutto gravi, quindi è facile sostenere
che il problema è caratterizzato
dalle infrastrutture viarie modeste e di bassa qualità prive di manutenzione e
di adeguamento, che molte volte risultano non a norma con le disposizioni
vigenti.
Nel contesto nazionale e del Sud in particolare la
Calabria
segna una controtendenza: aumentano i sinistri, aumenta la loro gravità,
aumentano i feriti. In linea con l’Italia, invece, il dato sulle
vittime che diminuiscono anche se in Calabria in modo quasi irrilevante.
Sulla
S.S.106, invece, il dato è drammatico: aumentano i sinistri e la loro
complessiva gravità, aumentano i feriti ed anche i decessi: nel 2014 si sono
registrati 14 vittime, mentre nel 2015 il numero di decessi è di 22, con una
variazione percentuale di (+57%).
Considerando i dati nella Provincia di Cosenza, inoltre, si registrano maggiori
incidenti stradali nel comune di Corigliano
Calabro che risulta il tratto di strada più critico della S.S.106 in provincia
di Cosenza (peraltro per il quinto anno di fila), anche per effetto dei soliti
problemi legati all’infrastruttura e ai maggiori volumi di traffico che ogni
anno sono in aumento.
Sul
rapporto esprime alcune considerazioni l’Ing. Ortensia Tucci, componente del
Direttivo e responsabile del Centro Analisi e Ricerca dell’Associazione “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106”
«i dati ci permettono di poter affermare che le strade calabresi, ed in
particolare la S.S.106,
necessitano di investimenti urgenti di ammodernamento. Poter rimandare interventi sulla S.S.106 è impensabile dal momento
che avremmo dovuto averli già da tempo».
«A tal proposito – conclude Ortensia Tucci – voglio
far notare che i costi sociali che
l’incidentalità e la mortalità stradale hanno provocato in Calabria solo nel
2015 sono pari a 370 milioni di euro. Si tratta di una cifra enorme,
destinata a peggiorare nei prossimi anni, ma anche di poco inferiore all’intero
importo che il Governo ha concretamente investito in infrastrutture in Calabria
negli ultimi cinque anni. Se non si capisce questo non si riuscirà mai ad affrontare
ed a risolvere un problema che ormai ha assunto una dimensione enorme».
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”- 29 Dicembre 2016
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