L’O.d.V. fa notare le contraddizioni tra i fatti e l’evidente mancanza
di volontà politica
PROPONIAMO AI SINDACI
REGGINI DI INCATENARSI SULLA STATALE 106
SI CERCANO ANCORA SCUSE QUALI LA MANCANZA DI PROGETTAZIONI
VALIDE PER GIUSTIFICARE LA VOLONTÀ POLITICA DI NON VOLER AMMODERNARE LA STATALE
106 IN PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA
Nell’incontro
di ieri a Caulonia è emersa l’ennesima tragicomica iniziativa indetta dai
sindaci reggini nell’ambito della quale l’unico ad aver restituito il
senso della realtà è stato stranamente il Commissario Straordinario per la
Statale 106 Massimo Simonini.
Egli,
infatti, ha illustrato i 12 interventi previsti per la Statale 106 in
Calabria tra Sibari e Reggio Calabria e di questi, solo 3, nella provincial
reggina: Variante di Caulonia; Lavori di realizzazione dell'asta di
collegamento tra la SS 106 VAR/B (svincolo Gerace) e la SS 106 (Prolungamento
Locri) ed i lavori per la variante di Palizzi.
I
restanti 9 interventi si concentrano tutti tra Sibari e Catanzaro e non solo
assorbono la quasi totalità delle risorse ad oggi disponibili (tra quelle
effettive e quelle presunte), ma determino lavori che si protrarranno per
almeno 15 anni.
Pertanto
appare ridicolo che il problema relativo alla Statale 106 in provincia di
Reggio Calabria sia dovuto alla mancanza di progetti. Questo può dirlo
chi è in mala fede oppure chi vuole semplicemente azzardare una motivazione
alla semplice mancanza di volontà politica che – a partire dai sindaci –
determina la scelta di non ammodernare la “strada della morte” tra Locri e
Reggio Calabria e tra Caulonia e Squillace.
Se
guardiamo ai fatti, è bene chiarirlo, lo scorso 1° marzo è stata
discussa nell’adunanza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici,
il progetto dell’itinerario in variante su nuova sede della S.S.106 tra Catanzaro
e Crotone mentre il 22 marzo è toccato alla Sibari
– Corigliano-Rossano.
Mentre
lo scorso 31 marzo l’Anas Spa ha pubblicato il bando di gara per i primi 16
chilometri di nuova Statale 106 tra Crotone e Cutro (“Stralcio 1 – Lotto 2”).
Ciò
è avvenuto nonostante il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul
progetto di fattibilità tecnico economico ha espresso un parere colmo di
rilievi: in ordine agli aspetti archeologici, paesaggistici e ambientali,
urbanistici, architettonici, percettivi, geologici, geotecnici, idrologici ed
idraulici, viari, strutturali, impiantistici, ecc. ecc..
In
parole povere è stato mandato in gara un progetto fatto malissimo.
Tant’è vero che adesso chi si aggiudicherà la progettazione definitiva ed
esecutiva dovrà realizzare un buon progetto che rispetti le norme ed i pareri
evidenziati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Non
solo. C’è di più. Seppure questo primo Stralcio mandato in gara non ha un
progetto (perché di fatto è così), non ha neanche una completa copertura
finanziaria. Nei fatti, dei 346 milioni di euro necessari secondo
l’Anas Spa per la realizzazione della Crotone-Cutro, ad oggi solo una
parte è coperta da un finanziamento.
Ciò
è vero a tal punto che si legge “il Commissario Straordinario Ing. Massimo
Simonini, ha trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il
Dispositivo di approvazione in linea tecnica del progetto di fattibilità
tecnico economica con espressa possibilità di annullamento della
procedura e/o di revoca dell’aggiudicazione intervenuta nel caso in cui non sia
autorizzata l’integrale copertura finanziaria dell’importo dell’intervento,
attualmente solo parzialmente finanziato”.
Quindi,
mentre in altre latitudini si avviano processi senza valide progettualità e
coperture finanziarie nell’area reggina due anni fa servivano i
fantomatici 51 milioni di euro tanto decantati dall’On. Cannizzaro per la
progettazione ma di fatto mai visti ed oggi servono altri 3 anni per progetti
validi da mandare in gara.
A
tal proposito l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” che, da sempre, informa correttamente e con serietà tutti i
cittadini calabresi, si chiede: ma non sarebbe più utile far
cessare queste congregazioni di sindaci (buone solo per creare passerelle), per
decidersi, finalmente, di occupare la Statale 106 con la fascia tricolore
magari decidendo di incatenarsi fino a quando lo Stato non decide concretamente
di fare qualcosa per l’ammodernamento della “strada della morte” in provincia
di Reggio Calabria?
Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” – 13 aprile 2023
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