Ennesimo incidente mortale sulla S.S.106: perde la
vita una giovane donna sposata di Condofuri
UNA MAMMA DI 34 ANNI MUORE NELL’ENNESIMO
SINISTRO SULLA S.S.106
NON CI SONO PAROLE PER DESCRIVERE LE SCENE DI
DISPERAZIONE COMPRENSIBILI ED AMARE DEI CONGIUTI COSTRETTI AD ASSISTERE A
QUESTA ENNESIMA TRAGEDIA.
Miete
ancora vittime la strada Statale 106 Jonica e questa volta a perdere la vita, in un incidente
avvenuto a Condofuri (RC), intorno alle 13.20 di oggi, è stata Antonella
Tripodi di 34 anni, giovane donna sposata e con una bimba di 8
anni che ora resterà per sempre senza la sua mamma.
Secondo una prima sommaria ricostruzione, pare che la
donna, che si trovava proprio davanti casa, fosse in procinto di scendere
dalla sua vettura, una Lancia Y, quando è stata travolta da una Peugeot che stava
sopraggiungendo in quell'istante. La
Lancia
bianca, infatti, era parcheggiata proprio sul ciglio della strada, a pochi
metri dalla discesa che delimita la zona dove risiede la famiglia di
Antonella.
Una
disgrazia enorme per la famiglia Tripodi, già
duramente provata solo poche settimane addietro, da un altro incidente che
aveva visto protagonista il padre di Antonella, ancora
oggi ricoverato ai "Riuniti", dopo l'incidente avvenuto in contrada San Carlo.
Non ci sono parole per descrivere il terribile
episodio che si é verificato. Scene di disperazione comprensibili ed amare per
i congiunti, costretti
ad assistere a questa ennesima tragedia su cui ora dovrà essere fatta chiarezza.
Il punto in cui è avvenuto
l'incidente, infatti, è preceduto da un curvone che limita abbastanza la
visuale degli automobilisti. Toccherà alle forze di polizia ricostruire con
dovizia di particolari la dinamica dei fatti.
Lo Stato
Assassino che ogni giorno uccide i calabresi sulla S.S.106 è incapace di
investire affinché possa essere avviato un piano di investimenti per l’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da illegalità
diffuse e da una scarsa manutenzione che la rendono una mulattiera che versa
peraltro in uno stato comatoso.
L’Associazione
denuncia i mandanti morali di queste vittime: i burocrati della Commissione
Tecnica di Verifica dell'impatto ambientale VIA e VAS del Ministero
dell'Ambiente ed i burocrati della Direzione Generale archeologia, belle arti e
paesaggio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Tripodi,
ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e
cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima
della S.S.106, la “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo
indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima vittima di una strada sempre
più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo,
rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica
italiana.
Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – 8 Gennaio 2018
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