L’Associazione richiama tutti al senso di serietà e di
responsabilità: servono concretezza e risultati
BASTA VITTIME SULLA S.S.106 A FAVORE
DELLA VARIANTE AL MEGALOTTO 6
L’ALTERNATIVA ALLA VARIANTE AL MEGALOTTO 6? TUTTO
RESTA COSÌ COM’È OGGI ED IN QUESTO BISOGNA ESSERE CHIARI ASSUMENDOSI
RESPONSABILITÀ PRECISE.
COMUNICATO STAMPA
Il Direttivo dell’Associazione “Basta
Vittime Sulla Strada Statale 106”
accoglie con soddisfazione la storica notizia del finanziamento dello studio di
fattibilità della Variante al Megalotto 6 che collegherà Catanzaro a Crotone. Si tratta, infatti, di una scelta
storica per i territori del crotonese e del catanzarese posti sul versante
jonico della nostra regione.
Il
Direttivo ricorda che l’obiettivo più importante che occorre ancora ottenere è
il finanziamento necessario alla realizzazione della Variante al Megalotto 6. Ancora oggi sulla realizzazione dell’Opera
che si vuole realizzare non è stato impegnato un centesimo di euro.
Secondario,
seppure non irrilevante, – appare a nostro avviso – il tema del dibattito
pubblico. Questo, infatti, viene sempre fortemente sostenuto dall’Anas – come
ci insegna la storia del nostro Paese – per
consentire alla politica di prendere tempo nella decisione di finanziare
un’Opera, oppure, ancora peggio, per dividere i territori al fine di destinare
risorse altrove.
Per queste ragioni il Direttivo
dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ritiene necessario che tutti decidano di
assumere comportamenti responsabili e seri ed, insieme, occorre prendere atto
della realtà dell’importante e complesso momento storico che stiamo vivendo.
Sia
chiaro che il Direttivo dell’Associazione ha massimo rispetto per
Federproprietà Crotone, la Proloco di Isola Capo Rizzuto e, più in generale,
per quanti, in queste ultime ore, ritengono che il tracciato largamente condiviso
dalle Istituzioni della Variante al Megalotto 6 non sia il migliore possibile,
tuttavia, vogliamo porre alla
circoscritta schiera dei dissidenti delle riflessioni.
La
prima: ritenete che la sovraesposizione mediatica dei malumori riservate al
tracciato della Variante al Megalotto 6 siano utili alle forze in seno al
Governo che spingono affinché sia finanziato questo progetto oppure siano più utili a quanti –
strumentalizzando le vostre pur legittime posizioni – spingono nelle stanze
romane in questi giorni per finanziare infrastrutture in altre parti d’Italia?
La
seconda: ritenete che su un progetto largamente condiviso dalle istituzioni
comunali e provinciali con oltre 40 delibere possa essere sostenuto e, quindi,
finanziato dal Governo, se vi è un presunto malumore dei cittadini del
territorio dove dovrebbe venire realizzata l’Opera? Oppure questo “malumore” diventerebbe proprio l’alibi attraverso
il quale lo Stato deciderebbe di investire in infrastrutture venete, lombarde,
piemontesi, ecc. convinto da una sostanziale avversità dei cittadini al
finanziamento e, quindi, alla realizzazione dell’Opera?
La
terza: supponendo che l’idea progettuale alternativa (ammesso che esista), di
quanti non sono contenti del tracciato della Variante al Megalotto 6 sia la
migliore possibile, il Direttivo dell’Associazione si chiede se sia comunque il
caso di prendere atto della
straordinaria ed unica convergenza delle Istituzioni locali su una idea di
tracciato condiviso al fine di spingere il Governo a finanziare subito il
progetto e, eventualmente, ad evitare il dibattito pubblico al fine di
guadagnare due anni sull’avvio dei lavori dell’Opera.
Il
Direttivo dell’Associazione, infatti, non riesce a comprendere se è chiaro,
agli attori coinvolti nel dibattito degli ultimi giorni, che l’alternativa alla Variante al Megalotto
6 rischia di essere il nulla. A questo punto bisogna prendere atto
della realtà e chiedersi – assumendosi delle responsabilità storiche – se è meglio una Variante distante 3, 5 o 10 chilometri da casa
nostra, oppure, è meglio che tutto resti esattamente così come è oggi. Perché
il tema è esattamente questo: non è un’altro!
Oggi,
il Direttivo dell’Associazione intende ribadirlo con forza, l’attuale strada
Statale 106 è inadatta a gestire gli
attuali volumi di traffico, è caratterizzata da accessi abusivi e fuori norma
che determineranno sempre di più nuovi investimenti per la realizzazione di
opere di messa in sicurezza che, per quanto necessari, renderanno questa strada
sempre più lenta, insidiosa e difficile da percorrerla.
Infine,
ancora oggi, l’attuale strada Statale 106 è la famigerata e tristemente nota
“strada della morte” in Calabria. Proprio il ricordo delle tante, troppe
vittime che, sull’asfalto della S.S.106, hanno fatto nascere il dolore di
migliaia di Famiglie calabresi dovrebbe far riflettere, con un alto senso di
serietà e di responsabilità, sulla necessità
di assumere scelte importanti e magari, anche difficili e sofferte, piuttosto
che “buttare via il bambino insieme all’acqua sporca” oppure, ancora peggio,
continuare a pescare nel torbido…
Il Direttivo dell’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
per la Variante al Megalotto 6
11 Febbraio 2020
Ritengo che questa vostra posizione sia prematura proprio perché ancora non c'è stato un serio pubblico dibattito sulla questione.
RispondiEliminaMi meraviglia altresì che il consiglio direttivo della vostra associazione valuti negativamente un pubblico dibattito tra i rappresentanti dei territori che vengono comunque interessati o eliminati da importanti infrastrutture, tanto da ritenere che è l'ANAS ad auspicare il pubblico confronto e non la norma.
L'associazione "BASTA VITTIME SULLA SS 106" dovrebbe a mio modesto parere, come ogni Ente che si rispetti, valutare il pubblico dibattito, come grande segno di DEMOCRAZIA, e non come una specie di trappola tendente a delocalizzare risorse inesistenti. Quando queste risorse c'erano, ben altri sono stati i motivi che hanno indotto il governo a sottrarli al meridione e fare altro, quote latte comprese.
Allora nessuno dei nostri rappresentanti al governo e alla Regione alzo' una voce o un dito. Cari amici dell'associazione riflettete e partecipare al pubblico dibattito che tanti enti sono in procinto di organizzare, con in testa il sindaco di Isola di capo rizzuto.