Nonostante il
lockdown del 2020 la “strada della morte” è la quinta strada più pericolosa d’Italia
LA STATALE
106 IN CALABRIA TRA LE STRADE PIÙ PERICOLOSE D’ITALIA
IL COMITATO SCIENTIFICO EVIDENZIA
L’INITULE APPORTO DEI SISTEMI PER LA RILEVAZIONE DELLA VELOCITÀ ED ASUPICA UNA
MAGGIORE PRESENZA DELLE FORZE DELL’ORDINE ED INVESTIMENTI PER LA MANUTENZIONE
ORDINARIA E STRAORDINARIA
Nonostante la notevole diminuzione di incidenti
stradali dovuta alle misure di contenimento della pandemia Covid-19, la
situazione sulle strade italiane sembra essere nuovamente peggiorata, anche se
bisogna dire che le morti rapportate agli incidenti stradali sono molte di meno.
Questa tendenza, purtroppo, non riguarda però la
Statale 106 “Jonica” in Calabria che invece fa registrare nel 2020 incidenti
e decessi in percentuale più alti rispetto al resto d’Italia nonostante
vi sia stata comunque una diminuzione sia di incidenti (-37%), che di morti (-28%).
I dati sull’incidentalità rilevati da ACI nel 2020
mettono in evidenza che la vera diminuzione di incidenti stradali c’è stata
proprio lo scorso anno, a seguito delle restrizioni durante il lockdown che ha
conseguentemente limitato gli spostamenti. Nei mesi di marzo e aprile, infatti,
si è registrato il minor numero di incidenti mentre la situazione nuovamente
cambiata a luglio, agosto e settembre.
La strada Statale 106 in Calabria è tra le strade extraurbane
più pericolose d’Italia dopo la Statale 36 del Lago di Como e dello Spluga nel
tratto in provincia di Monza Brianza, la SS 207 Nettunense in provincia di
Latina, la SP 227 di Portofino in provincia di Genova e l’Asse interurbano di
Bergamo.
La proiezione sul 2021 vede un dato generale in
forte peggioramento rispetto al 2020 ma per avere un quadro preciso occorrerà
attendere i primi mesi del 2022. Le categorie più esposte e le vittime
della strada sulla Statale 106 sono quelle dei motociclisti e dei pedoni.
I dati dell’ACI, inoltre, ci consentono di
osservare che i rilevatori di velocità, gli scout speed e le postazioni fisse
per il controllo della velocità non hanno inciso in maniera significativa al decremento
dell’incidentalità e della mortalità stradale.
Il Comitato Scientifico dell’Organizzazione di
Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” a tal proposito auspica
che al più presto possa essere rafforzata la presenza delle Forze dell’Ordine
sulla Statale 106 in Calabria. Con il
passare del tempo si è accentuata l’assenza delle Forze dell’Ordine sulla “strada
della morte” per via dei pensionamenti che hanno dimezzato gli organici.
Oltre a ciò, ad incidere notevolmente sui dati, vi
è la quasi totale assenza, negli ultimi due anni, d’investimenti per la
manutenzione ordinaria e straordinaria della Statale 106 in Calabria per effetto di una dirigenza della Struttura
Territoriale di Anas Calabria per la quale l’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” da tempo chiede la rimozione.
Mancano, inoltre, interventi di messa in sicurezza
già programmati da anni: interventi
di pavimentazione stradale, rotatorie nell’alto e nel basso jonio catanzarese,
realizzazione di nuove tratte ammodernate con le 4 corsie e lo spartitraffico
centrale. Preoccupa nella lettura dei dati la tendenza al peggioramento del
fenomeno dell’incidentalità nei prossimi anni: se non saranno assunte
iniziative urgenti le tragedie stradali saranno destinate ad aumentare.
Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” – 7 dicembre 2021
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