mercoledì 8 luglio 2015

Pugliese: «Ora è necessario eliminare il senso unico alternato sul Ponte Molinella»




Iniziati ieri i lavori di messa in sicurezza e di riparazione del Ponte Molinella sulla S.S.106 a Cariati dopo sette mesi di attesa. Si tratta di un intervento di 300.000 euro che riuscirà a fare manutenzione su un ponte praticamente mai toccato dalla sua costruzione e poi con evidenti carenze in termini di sicurezza prontamente denunciate dall’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che a novembre scorso fece emergere chiaramente sia al Ministero alle Infrastrutture che all’Anas Spa la totale assenza di sicurezza presente su un ponte che peraltro in passato ha provocato tragici incidenti causando vittime e feriti.

Il presidente dell’Associazione Ing. Fabio Pugliese sui lavori dichiara subito «grande soddisfazione per l’avvio dei lavori che ora devono necessariamente avere come obiettivo primario ed urgente la rimozione del senso unico alternato il prima possibile».

«Non nascondo – continua Pugliese – la grande soddisfazione che deriva dall’aver contribuito con l’Associazione che ho l’onore di presiedere all’avvio di un lavoro che cancellerà definitivamente la vergogna e l’ingiustizia di un “ponte maledetto” che ha causato, perizie alla mano, la vita di due giovani ragazzi ed, insieme, la vergogna di un processo che andò in prescrizione molto probabilmente per salvare dalle proprie responsabilità chi (o quanti), non avevano fatto come dovevano il proprio dovere. Ora giustizia è fatta e, soprattutto, da domani, a lavori ultimati, potremo finalmente percorrere quel Ponte con la certezza di non dover essere noi le vittime».

«Credo che la coincidenza divina – continua Pugliese – che vede l’inizio dei lavori sul Ponte nel giorno del compleanno di Claudio Mazzitello (vittima sul Ponte insieme a Giuseppe Trento), sia un caso che può dare fiducia ed entusiasmo ad una Associazione che da quando è in vita ha dato vita all’avvio di cantieri ovunque! Non capire che tutto questo non è un caso ma è frutto del nostro lavoro e, soprattutto, opporsi a tutto ciò con motivazioni ridicole è da irresponsabili e non merita alcun commento».

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