L’Associazione “Basta Vittime
Sulla Strada Statale 106” ritiene doveroso entrare nel merito dell’iniziativa
del Comune di Cariati d’installare e rendere operativo un Turor per il
rilevamento della velocità sulla S.S.106 tra il chilometro 305 ed il chilometro
306 all’interno del proprio territorio comunale.
Abbiamo appreso che l’intervento
nasce dal legittimo tentativo dell’Amministrazione Comunale di Cariati di
attenuare l’incidentalità e la mortalità atteso che – come ci viene riferito
dallo stesso Ente – dal 2008 al 2012 (in cinque anni), nel tratto di “strada
della morte” considerato abbiamo avuto: 52 incidenti con feriti e di questi 3
mortali. Inoltre, si rende necessario ordinare attraverso il controllo
elettronico della velocità la viabilità in quanto è stata rilevata una velocità
superiore a quella consentita dalla segnaletica imposta dall’ANAS, oltre ai
sorpassi azzardati nei tratti con strisce continue.
È bene sottolineare che i dati
riportati dall’Amministrazione Comunale di Cariati relativi all’incidentalità e
la mortalità nel tratto di strada oggetto dell’installazione del Tutor non sono così distanti dai dati degli
altri chilometri della S.S.106 in Calabria che, proprio per questa
ragione, è tristemente nota come “la strada della morte” ed in più da cinque
anni detiene il triste primato di strada più pericolosa d’Italia (Istat). Motivo per cui non capiamo le ragioni
per le quali tutti i Comuni della jonica calabrese non installano un Tutor.
Vogliamo ricordare, inoltre, che il tratto di strada rettilineo da oggi
soggetto a rilevazione del Tutor è stato oggetto di un intervento da parte di
Anas Spa che un anno fa mediante l’installazione dei nuovi guard-rail
ed il restringimento della carreggiata hanno indotto gli automobilisti –
peraltro già da mesi – ad abbassare la velocità per evidenti ragioni di
sicurezza determinando – fino a prova
contraria – una totale riduzione dei sinistri.
Proprio quest’ultima considerazione insieme al limite di velocità
imposto per il controllo di velocità che riteniamo troppo basso e, quindi, inaccettabile
ci spinge ad avere seri dubbi circa il vero intendo dell’Amministrazione
Comunale di Cariati ed, inoltre, ci permette di svolgere una
riflessione circa le difficoltà che i cittadini tutti che usufruiscono della
S.S.106 nel nostro territorio sono costretti a dover tollerare.
Il vero intendo dell’Ente, a nostro avviso, è certamente quello di
fare cassa unendo l’utile (sicurezza stradale), al dilettevole: soldi
freschi per le casse comunali che peraltro molto spesso non sono utilizzati come
prescrive la legge ma vengono impiegati in altri modi. Non a caso gli unici
comuni sulla fascia jonica cosentina che hanno impiegato il Tutor sono
Trebisacce con un limite di 90 chilometri orari e poi Crosia e Cariati con un limite di 60 chilometri orari (questi ultimi
due comuni sono rispettivamente in Pre-Dissesto Economico il primo ed il
secondo ha una in itinere una procedura di Pre-Dissesto Economico da tre anni
peraltro già oggetto addirittura di una interrogazione parlamentare).
In questo contesto gli automobilisti sono costretti a viaggiare in
una sorta di terno a lotto per evitare multe e verbali tra autovelox mobili e spesso
imboscati, posti di blocco, Tutor a Cariati ed a Crosia. Invischiati
tra limiti di 60 chilometri l’ora, gli automobilisti debbono anche decifrare, o
conoscere, qual è il sistema di rilevamento e la sua funzionalità.
Per questa ragione l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106” intende lanciare una proposta chiara: eliminazione dei Tutor
oppure, in alternativa, il mantenimento di questi apparecchi ma a patto che il
limite di velocità sia fissato a 90 chilometri orari. Sulla nostra proposta,
inoltre, invitiamo pubblicamente tutte le forze sociali e sindacali, le
associazioni, le forze politiche ed i cittadini del territorio e le silenti
associazioni in difesa dei consumatori ad unirsi a noi in una battaglia di
civiltà e giustizia che restituisca al territorio un diritto alla mobilità più
giusto ed, insieme, una corretta ed efficace messa in sicurezza della S.S.106.
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