Nelle scorse settimane l’Associazione
“Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” è stata l’unica e la sola ad intervenire sulla stampa entrando nel
merito dell’iniziativa del Comune di Cariati d’installare e rendere operativo
un Turor per il rilevamento della velocità sulla S.S.106 tra il chilometro 305
ed il chilometro 306 all’interno del proprio territorio comunale.
In quella nota argomentavamo le
ragioni per le quali, a nostro giudizio, l’intervento
punta squisitamente a fare casse e non, invece, a ridurre l’incidentalità
e mortalità stradale nell’ambito di un tratto di S.S.106 dove è già stato
effettuato un intervento di sicurezza stradale da circa un anno con un
restringimento della carreggiata, dovuto all’adozione dei nuovi guard rail a
norma, che di fatto, costringono gli automobilisti a diminuire la velocità in
quel tratto.
L’Associazione, evidenziava
inoltre, la propria contrarietà non solo rispetto al limite di velocità del
Tutor di Cariati ma anche rispetto a quello già esistente da anni di Crosia: gli
unici due comuni che nello jonio
cosentino hanno adottato questo strumento con un limite di velocità fissato a
60 Km ma anche gli unici a versare in condizioni economiche
estremamente complicate (sono rispettivamente in Pre-Dissesto Economico).
Abbiamo descritto quanto tutto
ciò costringe gli automobilisti e, soprattutto i turisti, a viaggiare in una sorta di terno a lotto
per evitare multe e verbali tra autovelox mobili e spesso imboscati, posti di
blocco, Tutor a Cariati ed a Crosia. Invischiati tra limiti di 60
chilometri l’ora, gli automobilisti debbono anche decifrare, o conoscere, qual
è il sistema di rilevamento e la sua funzionalità ed alla fine invitavamo tutte le forze sociali e
sindacali, le associazioni, le forze politiche ed i cittadini del territorio
e le silenti associazioni in difesa dei consumatori ad unirsi a noi in una
battaglia di civiltà e giustizia che restituisca al territorio un diritto alla
mobilità più giusto ed, insieme, una corretta ed efficace messa in sicurezza
della S.S.106.
Non avendo ricevuto nessun
riscontro intendiamo avviare una Petizione da inviare al Capo Compartimento
dell’Anas Spa della Calabria ed al Signor Prefetto di Cosenza ai quali
chiediamo di mantenere vive le installazioni dei Tutor atteso che la Nostra Associazione
non è assolutamente contraria (anzi!), ma di provvedere all’adeguamento di un più consono limite di velocità:
riteniamo che a Crosia ed a Cariati
possa andar bene 80Km. Tale limite, infatti, risulterebbe un ottimo
compromesso tra l’indecenza dei 60 chilometri orari che servono, appunto, ai
comuni per fare cassa ed una velocità più alta che, a nostro giudizio,
aumenterebbe, nei tratti considerati, l’incidentalità e la mortalità.
Pertanto, l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
invita le forze sociali, i sindacati, le forze politiche del territorio, le
associazioni, ecc. ad esprimere la loro adesione convinta alla Nostra proposta
di Petizione e, soprattutto, la loro disponibilità ad attivarsi insieme a noi
per una raccolta firme utile a far capire alle Istituzioni preposte che è
necessario unire alla sicurezza stradale anche un po’ di buon senso e di
ragionevolezza.
Aspettiamo adesioni pubbliche per l’organizzazione e l’avvio della
raccolta firme su tutto il territorio. Per ulteriori informazioni è possibile contattare
l’Associazione all’indirizzo: info@bastavittime106.it
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